Che cosa c’è dietro il gesto di chiedere scusa? Certamente la capacità di ammettere un proprio errore e la consapevolezza di dover rimediare, il desiderio di sistemare le cose. Ma chiedere scusa per un comportamento sbagliato è anche un modo per fare ammenda dal senso di colpa che inevitabilmente sentiamo quando abbiamo ferito una persona. Anche se non abbiamo fatto niente di grave, può bastare una parola fuori posto o una dimenticanza per fare del male a qualcuno che amiamo. Niente di terribile: nessuno pretende da noi la perfezione e, interagendo, tutti commettiamo degli errori, dal momento in cui non viviamo sotto una campana di vetro. Ma il dispiacere e il senso di colpa ci offrono la spinta per aggiustare tutto e ripristinare l’equilibrio nella relazione.
Di seguito vedremo come funziona questa dinamica e alcuni consigli per chiedere scusa in modo davvero efficace.
Indice dall’articolo
Il ruolo del senso di colpa: la spianta a chiedere scusa per un comportamento sbagliato
Quando commettiamo una scorrettezza nei confronti di una persona, che si tratti di un estraneo o di qualcuno con cui abbiamo un legame profondo, il senso di colpa funge da campanello di allarme: ci avvisa che un nostro gesto ha fatto star male questa persona e dobbiamo trovare il modo di rimediare al nostro errore. Si tratta di un sentimento molto diverso dalla vergogna. Anche questa può subentrare quando commettiamo uno sbaglio, ma non ha la stessa funzione adattiva. La vergogna, infatti, può diventare invalidante perché ci induce a nasconderci e a fuggire dalla situazione, a evitare il confronto pur di non ammettere la nostra responsabilità di fronte a qualcuno che abbiamo fatto soffrire.
Anche la vergogna ha una sua utilità, ma non si riferisce al chiedere scusa per un comportamento sbagliato. Piuttosto, in questi casi, la vergogna agisce sul futuro: di fronte a una situazione di imbarazzo che si è creata per qualcosa che abbiamo fatto noi, la vergogna ci aiuta a interiorizzare una norma sociale implicita che abbiamo violato, connotandola con un’emozione negativa per ricordarci di non ripetere lo stesso comportamento. Ci aiuta, insomma, a mettere in atto delle condotte di evitamento che faranno in modo di non esporci più allo stesso tipo di imbarazzo in futuro.
La vergogna, come il senso di colpa, sono segnali chiari che abbiamo sbagliato qualcosa, ed entrambi sono importanti per riconoscere il nostro errore, ma il senso di colpa è particolarmente prezioso perché la spinta a riparare il danno commesso è conseguente a una visione negativa di quanto accaduto, limitata ai fatti, che non abbraccia l’intera persona. Proprio perché sentiamo di avere delle qualità e di avere il potere di migliorare la situazione, sentiamo la motivazione ad agire. In questo modo il senso di colpa diventa costruttivo.
La riparazione: alcuni consigli per chiedere scusa per un comportamento sbagliato in modo efficace
Ma come possiamo rimediare, una volta che avvertiamo la spinta a farlo? Ovviamente non possiamo cambiare il passato e l’errore non verrà mai cancellato. Possiamo solo accettare che sia accaduto e andare avanti trovando una soluzione riparativa, non alternativa. Anche se puoi faticare a crederlo, la capacità di rimediare agli errori commessi ha un elevato potere formativo e ti farà sentire molto meglio che non il semplice non aver mai sbagliato. Sapere che puoi sempre fare qualcosa per riparare rafforzerà la tua autostima, la fiducia nelle tue capacità e sarà un vero collante per la relazione, facendoti apparire competente a livello emotivo e molto maturo agli occhi della persona che hai ferito.
Ma qual è il modo migliore per riparare? La risposta è molto semplice: chiedere scusa. Domandare il perdono è un’arma molto potente, sebbene da tante persone sia sottovalutata perché “scusa” viene considerata solo una piccola parola. Ovviamente il termine in sé e per sé non è abbastanza per essere efficaci e convincenti: per chiedere scusa per un comportamento sbagliato in modo corretto devono essere presenti anche degli altri elementi che siano in grado di ristabilire la connessione emotiva tra le due persone, in modo che le scuse non rimangano solo delle sterili parole di circostanza.
Prima di chiedere scusa per un comportamento sbagliato, esamina la situazione
Il primo consiglio che ti diamo, se vuoi chiedere scusa per un comportamento sbagliato, è di non gettarti a capofitto nell’azione, ma cerca prima di riflettere un momento in solitudine su quanto accaduto e ciò che vorresti che accadesse. Guarda attentamente dentro di te e cerca di rivivere la scena in cui hai ferito l’altra persona: cos’è successo? Avevi intenzione di farle del male o è stato tutto accidentale? Quali emozioni provavi in quel momento e a cosa pensavi? Queste riflessioni non hanno lo scopo di trovare una giustificazione al tuo comportamento (ricorda che se ti senti in colpa hai probabilmente commesso un errore), ma semplicemente di comprendere la dinamica di quanto accaduto per guardare la scena come se fossi un osservatore esterno. La comprensione, infatti, è sempre il primo passo.
Ma, per avere il quadro completo, non è sufficiente pensare a come tu hai vissuto i fatti: devi cercare di calarti nei panni dell’altra persona per avere anche la sua visione dei fatti. Prova a pensare a quali intenzioni e motivazioni muovevano il suo comportamento, cosa deve aver pensato e cosa deve aver provato di fronte a ciò che hai detto e fatto tu. Questa riflessione potrebbe essere molto forte a livello emotivo: non giudicarti per come l’altro si è sentito, lo scopo non è trovare il colpevole o il capro espiatorio ma, di nuovo, soltanto comprendere. Inoltre, accetta di non poter capire interamente tutto ciò che ha pensato e provato l’altra persona: solo lui o lei potrà dirtelo con esattezza.
Chiedere scusa in modo efficace
Adesso che hai tutto chiaro, puoi passare all’azione e prendere l’iniziativa. Puoi iniziare direttamente chiedendo scusa, ma non sottovalutare il modo in cui lo fai: non deve sembrare una costrizione o un dovere, ma devi dimostrare un atteggiamento aperto e tranquillo. Puoi anche parlare apertamente delle riflessioni che hai fatto prima di provare a iniziare la conversazione, condividendo ciò che hai capito su quanto accaduto e sulle motivazioni che hanno guidato il tuo comportamento, precisando che la tua intenzione non è cercare di giustificarti perché sai di avere sbagliato, ma fare in modo che entrambi possiate capirvi e guadagnarti il perdono.
Se vuoi, puoi anche azzardare di condividere con l’altra persona quello che immagini debba aver provato e pensato, chiedendo conferma. Vedrai che l’altro sarà invogliato a sua volta ad aprirsi in modo sincero con te, vedendo che tu ti predisponi all’ascolto e alla comprensione. È molto importante che questo messaggio passi se vuoi chiedere scusa per un comportamento sbagliato in modo efficace.
Dopo aver chiesto scusa, pensate al futuro
Adesso che tutto è chiaro su quanto è successo e su come sia avvenuto l’errore, non rimanete bloccati nel presente ma provate a pensare insieme a quali strategie si potrebbero adottare per fare in modo che la stessa dinamica non ricapiti un’altra volta. Condividi tutti i tuoi pensieri con l’altra persona, manifestando le tue intenzioni, ad esempio promettendo che cercherai di prestare più attenzione a una certa cosa che la infastidisce, che chiederai la sua opinione prima di agire di testa tua. Chiedi se ci sono altre accortezze che puoi attuare alle quali non hai pensato, in modo da avere un atteggiamento collaborativo che dimostri che hai seriamente intenzione di impegnarti per migliorare la situazione.
Infine, fai in modo che questi piani per il futuro non siano solo promesse vuote, ma lavora con impegno per mantenere le promesse che hai fatto e non ripetere lo stesso comportamento che ha innescato lo strappo nella relazione. Nessuno pretende che diventi impeccabile da un giorno all’altro: non sei una macchina. Ma sul tema che è stato il centro dello screzio, metti tutta la tua attenzione a far sì che le cose prendano una piega diversa. In questo modo riuscirai a riportare l’equilibrio e la serenità che hai temuto di aver compromesso.
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