Persone razionali e distacco delle emozioni

L'equilibrio tra ragione ed emozione è fondamentale per prendere decisioni ponderate e gestire in modo efficace le relazioni interpersonali.

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razionalità e persone razionali

Nel linguaggio comune, la razionalità è spesso considerata un modo migliore di prendere le decisioni rispetto all'essere emotivi. Si ritiene che fare scelte basate sulla ragione sia più sicuro e meno suscettibile agli errori rispetto a seguire le emozioni, considerate fonte di distrazione e di possibili errori di giudizio. Ma è davvero così? Esaminiamo insieme il significato di essere una persona razionale e come può influenzare le nostre decisioni e il nostro comportamento.

Cosa significa essere persone razionali?

Le persone razionali sono individui che tendono a pensare molto prima di agire, analizzando le situazioni in modo approfondito. Tendono a non mostrare facilmente le loro emozioni e talvolta possono avere difficoltà nel riconoscerle. Per questo motivo, spesso sono giudicate come "fredde" perché non danno spazio alla loro emotività e preferiscono gestirle in maniera autonoma.

Sono orientati ad affrontare i problemi in modo logico e mirato alla soluzione, un approccio che permette loro di analizzare le situazioni con distacco, come se le osservassero dall'esterno, in quella che viene definita "terza posizione percettiva" (Husserl). Inoltre, quando una persona razionale parla di un disagio, spesso lo descrive come una questione mentale, cioè legata ai pensieri o allo stato psicologico, piuttosto che a sintomi fisici.

Cosa significa essere persone razionali

Questo modo di gestire l’emotività può derivare da esperienze passate in cui essere troppo sensibili ha causato sofferenza, e di conseguenza hanno imparato a gestire le emozioni attraverso la logica e la razionalità. Inoltre, alcune formazioni universitarie e contesti professionali possono incentivare un approccio razionale alle situazioni, come nel caso di ingegneri e architetti, forzando ulteriormente questa caratteristica.

Le persone con alessitimia potrebbero avere problemi nel riconoscere e comprendere le proprie emozioni, il che può rendere difficile per loro tenerle in considerazione durante il processo decisionale.

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Caratteristiche delle persone razionali

Le persone razionale sono predisposte a:

CaratteristicaDescrizioneEsempio
Gestione delle emozioniTengono dentro le emozioni, gestendole da soli e senza esprimerle apertamente.Se una persona razionale si sente arrabbiata, potrebbe trattenere la rabbia e cercare di risolvere il problema in modo calmo e ragionevole.
Approccio logicoAffrontano tutto in modo logico e orientato alla soluzione dei problemi.Di fronte a un problema complesso, una persona razionale potrebbe analizzare attentamente tutte le informazioni disponibili e cercare una soluzione basata sulla logica e sull'analisi razionale.
Comunicazione descrittivaParlano in modo descrittivo, aggiungendo note di contesto e creando una narrazione che possa dare un quadro più ampio.Quando raccontano un'esperienza, le persone razionali tendono a fornire molti dettagli e contesto per aiutare gli altri a capire completamente il contesto e le loro reazioni.
Distacco emotivoQuesto approccio implica un maggiore distacco emotivo, permettendo loro di mantenere autocontrollo in situazioni complesse.Anche in situazioni stressanti, le persone razionali possono mantenere la calma e prendere decisioni razionali senza lasciarsi sopraffare dalle emozioni.

Gli studi suggeriscono che ci sono diversi motivi per cui potremmo risultare irrazionali, tra cui: errori di pensiero, interpretazioni errate delle situazioni, e limiti nelle nostre capacità cognitive.

Chi ha cervello razionale?

Esiste il mito che le persone razionali e analitiche utilizzino principalmente l'emisfero sinistro del cervello, ma non ci sono prove scientifiche che lo confermino in modo definitivo. La nostra personalità e il nostro comportamento sono influenzati da molti fattori, quindi ridurre la razionalità alla predominanza di un solo emisfero è troppo semplicistico.

Tuttavia, è vero che alcune funzioni cerebrali possono essere più sviluppate in base alle nostre esperienze e alla nostra formazione. Ad esempio, chi lavora intensamente con parole e numeri può avere un'emisfero sinistro più attivo, mentre gli artisti potrebbero avere un'emisfero destro più coinvolto.

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Cosa comporta essere una persona razionale?

La finestra di tolleranza delle emozioni, introdotta da Daniel Siegel, rappresenta il nostro livello ottimale di gestione emotiva. Quando le emozioni diventano troppo intense e ci spingono al di sopra o al di sotto di questa finestra, si verifica una disregolazione emotiva, portando a sensazioni di agitazione o apatia.

Per le persone razionali, la finestra di tolleranza emotiva rappresenta il loro range di comfort emotivo, e può essere più ridotta rispetto ad altri individui. Infatti, dal momento che tendono a gestire le loro emozioni in modo controllato e razionale, possono sentirsi sopraffatte più facilmente quando le emozioni diventano intense.

Inoltre, è possibile che le persone razionali possano incontrare difficoltà nelle relazioni a causa del loro distacco emotivo: questo può portare infatti a una mancanza di comprensione reciproca con partner più sensibili. Nel tempo, questa mancanza di connessione emotiva può causare sentimenti di solitudine e insoddisfazione, poiché entrambi i partner possono sentirsi incompresi e non supportati emotivamente nella relazione.

conseguenze persona razionale

Quando una persona è troppo razionale?

Quando la razionalità è portata all'eccesso, si crea una sorta di gabbia protettiva che ci separa dalle nostre vere emozioni e desideri. Questo atteggiamento ci spinge a evitare la possibilità di compiere sbagli e correre rischi a ogni costo, portandoci a rinunciare ad esperienze che potrebbero contribuire alla nostra crescita personale e realizzazione. Di conseguenza, ci troviamo intrappolati in una vita che ci sembra priva di significato e soddisfazione, alimentando così sentimenti di solitudine e insoddisfazione.

Inoltre, la razionalizzazione è un processo psicologico attraverso il quale una persona cerca di spiegare, giustificare o interpretare in modo razionale comportamenti, pensieri o emozioni che potrebbero essere altrimenti considerati irrazionali, inaccettabili o imbarazzanti.

Per le persone razionali, la razionalizzazione è un meccanismo difensivo per giustificare le proprie azioni, pensieri o emozioni in modo logico e coerente, anche se potrebbero essere influenzati da impulsi o sentimenti considerati irrilevanti o scomodi.

Ad esempio, potrebbero cercare di razionalizzare una decisione emotiva spiegando il loro comportamento attraverso motivazioni apparentemente razionali o pragmatiche, ignorando o minimizzando il ruolo delle emozioni nell'azione. Questo può aiutarle a mantenere un senso di controllo e coerenza nella propria narrativa personale, anche se in realtà potrebbero essere guidate da emozioni che preferiscono non riconoscere pienamente.

Intelligenza emotiva: quando è utile usare la ragione sulle emozioni

Nel 1995, lo psicologo Daniel Goleman ha gettato nuova luce sul rapporto tra ragione ed emozioni con la sua opera "Intelligenza emotiva". In essa, definisce questa forma di intelligenza come la capacità di gestire e comprendere le nostre emozioni attraverso una combinazione di riflessione e logica. Questo non solo ci aiuta a non essere travolti dalle emozioni, ma anche a sviluppare una maggiore empatia verso gli altri, fondamentale per relazioni più empatiche e compassionevoli.

Se non riesci a gestire le tue emozioni, potresti considerare il supporto di un esperto: Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online per trovare insieme il modo migliore per te.

Fonti:

  • Stanovich, Keith E. Who is rational?: Studies of individual differences in reasoning. Psychology Press, 1999.
  • Di Pietro, Mario. L'educazione razionale-emotiva: per la prevenzione e il superamento del disagio psicologico dei bambini. Vol. 12. Centro studi Erickson, 1992.
  • Di Pietro, Mario. La terapia razionale emotiva comportamentale: Guida per la pratica clinica e per la formazione. Edizioni Centro Studi Erickson, 2015.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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