Guida completa alla febbre da stress: cause, durata, prevenzione e cura

Esiste davvero la febbre da stress? Leggi l’articolo e trova tutte le informazioni che stai cercando.
febbre da stress

Nell’era frenetica in cui viviamo, la febbre psicogena si configura come un sintomo fisico delle pressioni quotidiane. Si tratta infatti di un segnale che ci manda il corpo, che reagisce a carichi emotivi eccessivi.

Innanzitutto, possiamo definire la febbre da stress come un aumento della temperatura corporea correlato a un forte stress prolungato, si tratta di un campanello di allarme che spesso viene sottovalutato.

Vedremo ora all’interno dell’articolo quali sono le radici profonde di questa condizione e comprenderemo la sua possibile durata nel tempo. Inoltre, saranno analizzate alcune strategie pratiche per prevenirla e trattarla.

Distinguere la febbre comune dalla febbre da stress


La febbre viene associata comunemente a infezioni e malattie. La specifica febbre da stress è invece più strettamente legata a tensioni di tipo emotivo, e può richiedere una valutazione maggiormente approfondita.

La febbre da stress può infatti presentarsi senza sintomi tipici febbrili nel corpo come, per esempio, i brividi e i dolori muscolari.

Risulta fondamentale porre particolare attenzione al contesto in cui si verifica la febbre. In particolare, se si è stati esposti a situazioni che hanno causato particolare tensione, e non si mostrano particolari sintomi di infezione, potrebbe trattarsi di febbre psicogena, come in caso di stress da lavoro correlato.

Contrariamente, se si presenta una febbre con le sue tipiche manifestazioni da infezione, e non ci si trova in una situazione di particolare stress, potrebbe trattarsi di comune influenza.

Perché viene la febbre da stress?


In un mondo all’interno del quale le richieste quotidiane si accumulano in modo incessante, la febbre da stress emerge come un fenomeno spesso sottovalutato. Cercheremo ora di esplorare le ragioni dietro a questo malessere per poter comprendere in modo più approfondito il legame tra corpo e mente.

La febbre da stress è, come accennato in precedenza, la manifestazione di un malessere prolungato. Lo stress può avere conseguenze fisiche dannose per il nostro corpo quando siamo di fronte ad una somatizzazione del disagio emotivo che stiamo vivendo.

Questo avviene poiché, quando ci si trova di fronte a situazioni particolarmente stressanti, il sistema nervoso entra in azione, dando vita a una cascata di reazioni non solo psicologiche, ma che si ripercuotono sul corpo e sulla salute fisica. Alcuni studi hanno infatti mostrato la correlazione tra stress e globuli bianchi, che aumentano di numero quando c’è una reazione infiammatoria o un’infezione nel corpo.

Ciò può innescare inoltre l’aumento della temperatura corporea, manifestando la febbre psicogena o febbre da stress.

Il meccanismo combattimento o fuga nella febbre da stanchezza emotiva

Possiamo riconoscere la causa principale di questo fenomeno nella risposta “combattimento o fuga” del nostro organismo. Il fatto che la febbre sia stata mantenuta durante tutta l’evoluzione dei vertebrati dimostra fortemente che le temperature febbrili conferiscono un vantaggio in termini di sopravvivenza (Evans SS, Repasky EA, Fisher DT., 2015). Ossia, di fronte a situazioni percepite come minacciose o particolarmente stressanti, il corpo rilascia alcune sostanze, in particolare il cortisolo, che, se presente in eccesso può compromettere il sistema immunitario, causare colite da stress e contribuire all’insorgenza della febbre psicogena.

La febbre psicogena viene riscontrata soprattutto nelle giovani donne. Alcuni pazienti sviluppano una temperatura corporea interna estremamente elevata (fino a 41°C) quando sono esposti a eventi emotivi, mentre altri mostrano una Tc persistentemente bassa e elevata (37-38°C) durante situazioni di stress cronico (Oka T., 2015).

In sintesi, se il nostro sistema nervoso è spesso in allerta, questa continua iperattivazione si può dunque tradurre in malessere fisico, tra cui la febbre o ancora sintomi fisici come dermatite da stress.

Quanto può durare la febbre da stress?


A differenza delle febbri considerate tradizionali, la febbre da stress è strettamente legata alle tensioni emotive. Dunque, la sua durata varierà da persona a persona e in base alla quantità di tensione accumulata.

È comunque possibile affermare che la febbre da stress è temporanea e può risolversi quando la fonte di malessere viene affrontata o mitigata. Di fronte a una situazione di stress cronico potrebbe protrarsi più a lungo nel tempo.

Oppure, se anche la sua durata è limitata, potrebbe comunque divenire un sintomo ricorrente nelle situazioni particolarmente complesse, come avviene con la labirintite da stress.

Altri fattori che possono influire sulla durata della febbre da stress sono la capacità di gestire le emozioni del singolo e la sua salute in generale.

Risulta importante monitorare con attenzione i segnali inviati dal corpo e adottare una serie di strategie per gestire lo stress e per prevenire in generale un prolungamento eccessivo della febbre da stress.

Per promuovere un benessere duraturo, va prima di tutto presa consapevolezza della connessione esistente tra mente e corpo.

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Come prevenire la febbre da stress?


La prevenzione della febbre da stress riveste un ruolo cruciale nel mantenimento del benessere psicofisico. La febbre da stress è, come visto in precedenza una reazione associata a situazioni di stress elevato. Pertanto, risulta cruciale adottare una serie di pratiche preventive per far sì che questa sintomatologia non si verifichi.

Esercizi e rimedi per allontanare la febbre psicogena

Una gestione efficace della giornata può essere di aiuto nell’identificare e nel ridurre le fonti di stress che possono contribuire in modo significativo alla comparsa della febbre da stress.

All’interno della giornata, è auspicabile inserire dell’attività fisica svolta in modo regolare. Si tratta di brevi momenti all’interno della giornata, ma che possono svolgere un ruolo chiave nella prevenzione di questa condizione e anche in caso di dermatite psicosomatica.

La pratica di tecniche di rilassamento, come per esempio la meditazione e la respirazione profonda, può essere un utile contributo a mantenere sotto controllo alti livelli di tensione. L’apprendimento di queste pratiche, può infatti essere un investimento prezioso per prevenire non soltanto la febbre, ma anche altre manifestazioni fisiche correlate allo stress.

Un altro aspetto cruciale è il mantenere un’alimentazione corretta. In particolare, è consigliabile evitare di assumere una dose eccessiva di caffeina e di zuccheri, che potrebbero aumentare la suscettibilità alla febbre da stress.

Stabilisci una routine efficace
Innanzitutto, potrebbe essere utile instaurare una routine quotidiana strutturata ma allo stesso tempo flessibile. Ciò potrà fornire all’organismo un equilibrio adeguato tra la giornata lavorativa e i momenti di riposo.
Pratica attività fisica
L’esercizio regolare non solo favorisce il rilascio di endorfine, ossia sostanze chimiche legate alla sensazione di benessere, ma contribuisce anche alla riduzione del livello di tensione e stress accumulato dall’organismo.
Cura la tua alimentazione
Una dieta equilibrata, e ricca di nutrienti essenziali, può sostenere il sistema immunitario e aiutare a contrastare gli effetti negativi di malessere sul corpo.
Sviluppa connessioni sociali positive
Ciò permetterà di sentirsi supportati e sostenuti nei momenti di difficoltà, alleggerendo il carico emotivo.

Come si cura la febbre da stress?


Curare la febbre da stress richiede un approccio mirato per alleviare i sintomi e ripristinare in modo graduale il benessere dell’individuo.

Come precedentemente accennato, questa febbre è perlopiù una manifestazione fisica di tensioni psicologiche, motivo per cui è importante affrontarla con metodi che coinvolgono sia il corpo che la mente.

  • Un suggerimento è di riposare in modo adeguato, consentendo in questo modo al corpo di recuperare energie e ridurre la tensione accumulata: l’abbassamento della qualità del sonno provoca infatti frequenti risvegli a causa dello stress. Una buona qualità del sonno svolge un ruolo fondamentale nel processo di guarigione, ciò ristabilisce l’equilibrio ormonale e migliora la risposta immunitaria.

  • Un altro elemento chiave è l’idratazione, bere a sufficienza facilita il miglioramento delle condizioni generali.

  • È importante prendersi dei momenti rilassanti, dandosi il tempo di riprendersi necessario, ascoltando il proprio corpo.

I casi clinici dimostrano che la febbre psicogena non viene attenuata dai farmaci antipiretici, ma da farmaci psicotropi che presentano proprietà ansiolitiche e sedative, o risolvendo le difficoltà dei pazienti con mezzi naturali o con la psicoterapia (Oka T., 2015).

Nel caso in cui la febbre da stress dovesse durare eccessivamente a lungo oppure presentarsi ripetutamente in un periodo di stress, è possibile chiedere supporto a un professionista della salute.

Conseguenze psicologiche della febbre da stress


La febbre da stress può portare a una serie di conseguenze sul piano psicologico.

Innanzitutto, la febbre da stress può influire sull’aumento dell’ansia e sull’abbassamento dell’umore. La tensione psicologica prolungata ha infatti la capacità di alterare l’equilibrio neurochimico del cervello, influenzando il benessere emotivo.

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Allo stesso tempo anche la capacità di concentrazione potrebbe risultare compromessa, in un momento difficile. L’individuo sotto stress potrebbe sperimentare difficoltà nella risoluzione di problemi e nella gestione delle sfide quotidiane.

La febbre da stress può inoltre impattare in modo negativo sul sonno, provocando dunque insonnia o altre problematiche in generale legate al sonno. Questa situazione potrebbe alimentare un circolo vizioso. Ossia, la mancanza di una quantità e di una qualità del riposo adeguate, contribuisce a un aumento dello stress, che a sua volta peggiora le difficoltà di riposo e così via.

È importante porre l’accento sul fatto che le conseguenze psicologiche della febbre da stress variano innanzitutto da persona a persona, ma anche in relazione a una moltitudine di variabili come per esempio l’entità dello stress.

Psicologhe e psicologi di Serenis offrono un supporto qualificato per gestire lo stress e le sue conseguenze fisiche. Il sostegno psicologico permette di ridurre i sintomi della febbre da stress e migliorare la qualità della vita.

Magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato.

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Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Fonti

  • Oka T. Psychogenic fever: how psychological stress affects body temperature in the clinical population. Temperature (Austin). 2015 Jun 3;2(3):368-78. doi: 10.1080/23328940.2015.1056907. PMID: 27227051; PMCID: PMC4843908.
  • Evans SS, Repasky EA, Fisher DT. Fever and the thermal regulation of immunity: the immune system feels the heat. Nat Rev Immunol. 2015 Jun;15(6):335-49. doi: 10.1038/nri3843. Epub 2015 May 15. PMID: 25976513; PMCID: PMC4786079.

I nostri articoli sullo Stress

Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.