Bullismo psicologico: comprendere per affrontare

bullismo psicologico

Quella del bullismo rappresenta una vera piaga sociale, con numerose forme di manifestazione.

Eppure, anche se molti di noi tendono a pensare prevalentemente al bullismo fisico, questa non è la sua modalità più subdola e dannosa. Ad esempio, hai mai sentito parlare di bullismo psicologico? Sai che è una dinamica che può verificarsi tanto nei bambini quanto in adolescenza e in età adulta?

Se ti interessa questo argomento, nel nostro articolo potrai trovare una panoramica accurata sul bullismo psicologico, le sue conseguenze e gli strumenti per difendersi. Continua a leggere.

Che cos’è il bullismo psicologico?

 Con il termine “bullismo psicologico” si fa riferimento a

una forma di bullismo che non si manifesta nelle sue forme più classiche (bullismo verbale e fisico) ma attraverso la diffusione di pettegolezzi o bugie riguardo alla vittima, che la porta poi all’emarginazione e isolamento.

Un vero e proprio schema di soprusi viene attuato in maniera ripetitiva nel tempo, anche programmando le azioni atte a far star male la vittima e a creare uno squilibrio di potere che consente al bullo di tenere le redini del gioco.

Queste angherie possono essere di varie tipologie: se tra i bambini piccoli, nel bullismo alle elementari, è più diffuso bullismo verbale e fisico, con l’adolescenza divengono più sofisticate e meschine, coinvolgendo la cerchia sociale (ad esempio escludendo la persona dal gruppo) o addirittura il web (in questo caso parliamo di cyberbullismo).

Un esempio di bullismo psicologico

L’isolamento sociale rappresenta l’esempio più eclatante e anche di più facile osservazione di bullismo psicologico, ma è più immediato comprenderlo con un esempio. Inizialmente, ciò che il bullo mette in atto sono:

  • commenti offensivi, pubblici e privati
  • bugie
  • pettegolezzi

Volti a infangare la reputazione del suo bersaglio per minarne l’immagine sociale.

Come diretta conseguenza, la vittima verrà guardata con diffidenza dagli altri, che tenderanno sempre più ad allontanarsi da lui o da lei, producendo un progressivo isolamento sociale. La vittima percepisce di essere gradualmente esclusa, sentendosi sminuita e abbandonata perfino dai suoi amici.

esempio di bullismo psicologico

Il risultato finale? La persona inizia a perdere completamente la fiducia in se stessa e nelle sue competenze relazionali, rinunciando a tutte le occasioni di interazione sociale per paura di un rifiuto o di essere giudicata negativamente, limitando la sua libertà personale.

Bullismo psicologico tra adulti

Come puoi facilmente intuire, la dinamica del bullismo psicologico può facilmente essere messa in atto anche dagli adulti.

Tutti possono essere la vittima di un bullo: che si tratti di uomini, donne, colleghi, presunti amici, o perfino insegnanti, nessuno è immune da questi attacchi.

Viene profondamente minata l’autostima di chi è oggetto dell’angheria, di conseguenza viene meno anche la possibilità di fidarsi degli altri. Il senso di isolamento che ne deriva può dare luogo, a seconda delle circostanze e delle inclinazioni personali, a diverse sfumature di ansia e depressione, fino agli attacchi di panico e alla disperazione.

Bullismo psicologico femminile

I soggetti più frequentemente coinvolti nel fenomeno del bullismo psicologico sono le donne. In particolare, il bullismo psicologico femminile è molto diffuso negli anni della giovinezza e il suo obiettivo principale è danneggiare la dimensione affettiva e relazionale della vittima.

La ragazza adolescente o giovane adulta che mette in atto questo comportamento è solitamente in competizione con la vittima, e dal confronto spera di ricavare un aumento di popolarità e visibilità.

Bullismo psicologico femminile

Molte volte il bullismo tra gli adolescenti, soprattutto tra giovani donne, si gioca sull’apparenza, sui giochi di potere e supremazia volti a cercare un’affermazione sminuendo la concorrenza. Ecco perché spesso l’arma di queste giovani è il web.

Bullismo psicologico a scuola

Infine, nemmeno i più piccoli sono totalmente esclusi da questo fenomeno. Nel gruppo dei pari e nel contesto scolastico, non è difficile trovare ragazzi che presentano dei modelli di comportamento sociale disfunzionale.

Questi possono manifestarsi non solo nei confronti dei compagni, ma anche verso le figure che dovrebbero rappresentare l’autorità in classe, ovvero insegnanti ed educatori. Una forma di bullismo psicologico a scuola che sta prendendo sempre più piede riguarda proprio questo tipo di interazione, in cui la violenza psichica viene esercitata sempre con i medesimi pretesti:

  • pregiudizio
  • discriminazione
  • desiderio di imporre il proprio potere sull’altro

Non mancano i casi di agiti fisici da parte dei ragazzi nei confronti del personale scolastico, così come quelli verbali. Altre volte a essere sotto attacco è la sfera intima e privata dell’adulto.

Le conseguenze del bullismo psicologico

Come abbiamo visto, quindi, possiamo affermare che il bullismo psicologico sia una forma particolarmente subdola di prevaricazione e violenza, non altrettanto facile, per un osservatore esterno, da identificare, rispetto alle aggressioni verbali e fisiche, ma ciò non significa che le sue conseguenze siano meno gravi.

Al contrario, le sue ripercussioni possono essere estremamente pericolose, anche perché la sofferenza che causa alla vittima è talmente intensa da renderla spesso incapace di denunciare le ingiustizie subite. L’opera del bullo psicologico, infatti, consiste nella distruzione dei legami della vittima con gli altri, fino a demolire completamente la sua fiducia nel prossimo.

Ma le conseguenze del bullismo psicologico non si limitano alla difficoltà nel chiedere aiuto: l’immagine che la persona ha di sé viene continuamente attaccata e messa in discussione, arrivando a essere sostituita con un forte senso di inadeguatezza e di colpa. L’autostima viene demolita, così come ogni relazione positiva all’interno della propria cerchia sociale.

Da qui derivano molte volte ulteriori complicazioni che aggravano lo stato di salute psicofisica della persona, che può manifestare, ad esempio:

Le conseguenze del bullismo psicologico

Nei casi più estremi, si può far strada il desiderio di non esistere più: purtroppo, ci sono anche situazioni in cui la vittima sceglie una soluzione estrema per liberarsi dal tormento insopportabile delle sue sofferenze.

Denunciare il bullismo psicologico

Uno dei principali problemi del bullismo psicologico, quindi, consiste nella trappola in cui viene a trovarsi la vittima, che finisce, molte volte, per addossarsi la colpa di ciò che le è capitato, in quanto persona indegna di una diversa considerazione.

Uscire dal silenzio autoimposto rappresenta la prima sfida da superare. La mancanza di fiducia negli altri, il timore di essere giudicati come dei falliti e di non essere compresi costruiscono una vera e propria gabbia. Ecco perché è necessaria una profonda collaborazione tra le figure vicine alla vittima, che ha bisogno di tutto il supporto possibile.

Ciò che invece deve essere evitato sempre è la tendenza a considerare questi episodi come di scarsa importanza o addurre delle attenuanti al comportamento dei bulli. Sono gli stessi studi scientifici, come quello di Capuano del 2018, a illustrarci come la giustificazione e la minimizzazione si accompagni spesso a questo fenomeno che, di conseguenza, viene spesso sottovalutato.

La sinergia tra gli adulti di riferimento è fondamentale, così come la discrezione: per aiutare un adolescente che sta subendo un’esperienza avvilente e umiliante come il bullismo psicologico, è saggio evitare di porre domande dirette e incalzanti, o il risultato sarà quello di una chiusura ancora più ermetica.

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Come superare il bullismo psicologico?

Com’è possibile, quindi, difendersi dal bullismo psicologico? In primo luogo, la vittima deve trovare il coraggio di denunciare l’accaduto quanto prima, a dispetto del senso di colpa, della vergogna e del timore del giudizio, o delle ripercussioni che potrebbe subire dal bullo stesso.

Ma questo sforzo deve essere accolto da una forte rete di supporto sociale che sia in grado, prima di tutto, di interpretare segnali di allarme come:

  • mancanza di appetito
  • silenzi perpetrati
  • manifestazioni di irritabilità
  • umore altalenante o persistentemente basso

Soprattutto, è fondamentale ascoltare in maniera attiva e del tutto priva di giudizio, in modo da creare un clima di reciproca fiducia in cui la persona si senta libera di aprirsi e mostrare le sue paure e fragilità.

Devono essere supportate, inoltre, le relazioni significative della vittima, in particolare quelle famigliari e amicali, in modo da ricostituire gradualmente la propria immagine di sé e rafforzare l’autostima.

Un’importante opera di prevenzione deve essere svolta a scuola, per sensibilizzare i ragazzi contro queste insidiose forme di violenza e favorire i comportamenti prosociali e il rispetto per tutti i compagni, indipendentemente dalle caratteristiche e peculiarità di ciascuno.

Il messaggio veicolato deve essere quello del disprezzo dell’aggressività in ogni sua forma, nella consapevolezza che la deprivazione del contesto sociale può comportare, per una persona fragile, conseguenze veramente gravi.

Storie e citazioni sul bullismo

Essere vittima di bullismo è un’esperienza difficile da affrontare. Trovare conforto può essere un passo importante nel processo di guarigione. Leggere storie di bullismo e citazioni di altri ragazzi che hanno vissuto situazioni simili può offrire un senso di comprensione e connessione, aiutando a sentirsi meno soli e ad affrontare meglio le sfide legate al bullismo.

L’intervento dello psicologo in caso di bullismo psicologico

Infine, dobbiamo riconoscere che, purtroppo, in alcuni casi, il supporto di genitori e personale scolastico non è sufficiente, in particolare in quelle situazioni che si sono talmente evolute e consolidate da scavare una profonda ferita nella vittima.

Quando sono presenti sintomi di ansia, depressione o altri disturbi mentali derivanti da un trauma psicologico lasciato dai soprusi, è necessario rivolgersi a un professionista della salute mentale.

Noi di Serenis offriamo un valido supporto a tutte le persone, qualsiasi sia la loro età, che hanno subito la violenza del bullismo. I nostri psicoterapeuti e le nostre psicoterapeute sono in grado di accompagnare chi ne ha bisogno lungo un percorso volto alla riconquista del benessere che hanno perduto, per uscire dalla trappola che li ha imprigionati e riprendere finalmente in mano la loro vita.

La psicoterapia online di Serenis per il bullismo psicologico

In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale, questo in particolare parla di bullismo psicologico.

Se hai ritrovato un po’ di te in quello che hai letto, magari puoi pensare di aiutarti a combattere il bullismo psicologico facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato e offriamo un servizio di psicoterapia online, con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione) con in media circa 10 anni di esperienza.

Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore. Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Il primo colloquio è gratuito, poi 55 € a seduta, o 202 € ogni 4 sessioni..

Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.