La depressione bipolare, anche nota come disturbo bipolare, è caratterizzata da cambiamenti significativi dell’umore (come sbalzi d’umore e disturbi dell’umore), che possono esprimersi attraverso episodi depressivi ed episodi maniacali o ipomaniacali.
La depressione bipolare è una malattia cronica che può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone che ne soffrono. La diagnosi e il trattamento sono di fondamentale importanza per gestire efficacemente la malattia e migliorare la qualità della vita, altrimenti la situazione tende a peggiorare.
Indice dall’articolo
Depressione bipolare: sintomi
I sintomi della depressione bipolare variano da persona a persona e possono anche cambiare durante il corso della malattia. I sintomi che generalmente possono presentarsi sono:
- episodi depressivi: la persona può provare sentimenti di tristezza, disperazione, mancanza di interesse, perdita di energia, problemi di sonno e di alimentazione, pensieri suicidari e altri sintomi tipici della depressione;
- episodi maniacali o ipomaniacali: la persona può sperimentare un aumento dell’energia, dell’attività, dell’irritabilità, del pensiero accelerato, dell’euforia, dell’impulsività e altri sintomi che possono portare a comportamenti rischiosi o imprudenti;
- episodi misti: chi sperimenta una combinazione di sintomi depressivi e maniacali o ipomaniacali. Si può parlare di depressione bipolare mista.
Generalmente, il susseguirsi di questi episodi può avvenire anche nel giro di una settimana, i cosiddetti “cicli rapidi”, in cui la persona può presentare ulteriori problemi, come insonnia o ipersonnia e inappetenza o eccessiva appetenza.
Depressione bipolare tipo 1 e tipo 2 e ciclotimia
Esistono tre tipologie di disturbo bipolare, che si distinguono in base ai sintomi che si presentano durante gli episodi:
- disturbo bipolare di tipo I: si verifica quando una persona ha almeno un episodio maniacale completo (di almeno una settimana) o un episodio misto che richiede cure ospedaliere;
- disturbo bipolare di tipo II: si verifica quando una persona ha almeno un episodio depressivo maggiore e almeno un episodio ipomaniacale di almeno quattro giorni, ma non ha mai avuto un episodio maniacale completo;
- ciclotimia: si verifica quando una persona ha numerosi episodi ipomaniacali e episodi di lieve depressione che durano almeno due anni, ma che non soddisfano i criteri per un episodio maniacale completo o un episodio depressivo maggiore.
Depressione bipolare: cosa comporta
Il disturbo bipolare, così come tanti altri disturbi, influisce notevolmente sulla vita di chi ne soffre, a livello sociale, affettivo e lavorativo.
Depressione bipolare e lavoro
Per esempio, per quanto concerne l’ambito lavorativo,durante gli episodi depressivi la persona può avere difficoltà a concentrarsi, a prendere decisioni e a mantenere la produttività sul lavoro o negli studi, causando problemi di assenteismo e produttività. Inoltre, l’instabilità emotiva e gli umori altalenanti possono causare difficoltà nelle relazioni interpersonali, rendendo difficile la gestione delle relazioni familiari, amorose e delle amicizie.
La stigmatizzazione sociale attorno alle malattie mentali rende tutto ancora più difficile per chi ne soffre, a volte impedendo anche un accesso adeguato alle terapie.
Depressione bipolare: legge 104
In Italia si può ottenere l’invalidità per depressione bipolare, che in base alla situazione specifica dà diritto alla possibilità di usufruire della Legge 104, con la riduzione dell’orario di lavoro e di un eventuale contributo economico.
Depressione bipolare: trattamenti e terapie
La diagnosi della depressione bipolare viene effettuata da un o una professionista della salute mentale, servendosi anche di test, sulla base dei sintomi e della durata degli episodi.
In base alla situazione specifica della persona, si potrà intervenire in maniera multimodale: con la psicoterapia e la terapia farmacologica.
La psicoterapia per affrontare la depressione bipolare
Non esiste un percorso di psicoterapia uguale a un altro: ogni psicoterapeuta lo adatterà in base alle esigenze della persona.
Tra gli orientamenti più efficaci troviamo la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che aiuta a identificare i pensieri e i comportamenti che contribuiscono ad alimentare la malattia, al fine di riuscire a gestirli migliorando quindi la qualità della vita.
Esistono anche altri approcci, come la terapia psicodinamica e cognitivo-interpersonale, da scegliere in base alle caratteristiche specifiche della persona e della situazione.
La terapia farmacologica
La terapia farmacologica, invece, può essere somministrata da uno o una psichiatra, di comune accordo con la persona e se c’è la necessità. Le categorie principali di farmaci che si prescrivono per il disturbo bipolare sono:
- farmaci stabilizzanti dell’umore: ad esempio il litio o il valproato, possono aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi maniacali e depressivi;
- antipsicotici atipici: come l’olanzapina, il quetiapina e altri, possono essere utilizzati per aiutare a controllare gli episodi maniacali e misti;
- antidepressivi: per regolare la serotonina. Vengono utilizzati per trattare gli episodi depressivi.
Supporto di amici e di familiari
Tu che stai leggendo, hai una storia unica, e non possiamo dare per scontato il fatto che tu abbia una famiglia e delle amicizie perfette. Va bene così.
Vogliamo spiegarti però, che avere il supporto di qualcuno è estremamente d’aiuto, per chiederlo e riceverlo. L’invito quindi è quello di provare a circondarti di persone che ti amano. Possono darti supporto emotivo, motivazione e aiutarti a trovare la spinta giusta per decidere di intraprendere un percorso di cura.
È importante parlare di depressione bipolare
Ancora oggi, c’è uno stigma attorno alle persone bipolari, che può essere abbattuto anche grazie alla creazione di consapevolezza sul disturbo.
Negli anni si sono esposte in prima persona diversi personaggi famosi come Tim Burton, Demi Lovato, Ben Stiller e tanti altri. Un esempio qui in Italia è Marracash, che ha parlato della sua esperienza con la depressione bipolare affermando che “bisogna imparare a conoscerci e convivere”.
Film sulla depressione bipolare
Ci sono tanti modi per informarsi su un argomento, ad esempio leggere un articolo come questo. Un’altra maniera per farlo, se sei un cinefilo, è proprio guardare un film. Rappresentare il disturbo bipolare senza incorrere in strafalcioni non è semplice, ma c’è un film che possiamo consigliarti: “Il lato positivo” che ha due protagonisti niente male, Bradley Cooper e Jennifer Lawrence.
La psicoterapia online di Serenis
In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale.
Questo in particolare parla di depressione bipolare.
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