Segni di Russell sulle dita: cosa sono?

Vediamo cosa sono i segni di Russell e come e perché si manifestano come effetto collaterale della bulimia.

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segni di russell

disturbi alimentari (DCA) sono condizioni patologiche caratterizzate da comportamenti alimentari disfunzionali e preoccupazioni eccessive riguardo al peso e all'immagine corporea. I DCA possono avere conseguenze gravi sulla salute fisica e mentale di chi ne soffre. I più conosciuti sono anoressia, bulimia e binge eating ma, negli ultimi anni, sono emersi nuovi DCA come l’ortoressia, la vigoressia, iperfagia notturna e drunkoressia.

Riconoscere i primi segni di un disturbo dell'alimentazione è fondamentale per aiutare il paziente a ritrovare il suo benessere fisico e psicologico.

Cosa sono i segni di Russell?

segni di Russell sono uno degli effetti collaterali del vomito autoindotto e possono essere un indicatore chiave della bulimia nervosa: ma in cosa consistono esattamente?

I segni di Russell sono lesioni, cicatrici o calli che si formano sulle nocche o sul dorso della mano causati dall'abitudine di introdurre le dita in gola per il vomito autoindotto. Questo comportamento compulsivo porta il paziente a sfregare ripetutamente i denti, soprattutto gli incisivi e i canini superiori, sulla propria mano, causando ferite che possono variare da lievi abrasioni a lesioni più profonde, aggravate dalla presenza di denti particolarmente affilati o danneggiati.

È importante sottolineare che la comparsa del segno di Russell indica una fase più avanzata del disturbo alimentare perché ci rivela che la persona ha messo in atto i comportamenti purgativi con una certa frequenza e soprattutto persistenza nel tempo. La presenza di questo segno può essere quindi un campanello d'allarme che richiede un intervento terapeutico tempestivo e adeguato.

Da dove deriva il termine "segni di Russell"?

Il termine "segno di Russell" deriva dal nome dello psichiatra britannico Gerald Russell, noto soprattutto per aver individuato e descritto per primo la bulimia nervosa.

Titolare della cattedra di psichiatria presso il Royal Free Hospital di Londra, osservò che alcuni pazienti avevano l’abitudine di autoindursi il vomito dopo le abbuffate. Questi comportamenti, che non si adattavano alla diagnosi tradizionale di anoressia nervosa, lo spinsero a identificare una nuova condizione che chiamò bulimia nervosa.

Come curare i segni di Russell

Esistono diverse soluzioni per alleviare i calli o le ferite aperte su mani e nocche. Un trattamento consigliato per migliorare la guarigione e ridurre i calli è l'uso di prodotti per la pelle contenenti urea (M. Pan e colleghi, 2013).

La strategia più efficace per trattare i segni di Russell però non si limita alla cura delle lesioni fisiche ma si concentra sulla causa principale del problema ovvero il disturbo alimentare sottostante che richiede un approccio terapeutico multidisciplinare.

Oltre alla terapia farmacologica, che spesso prevede l'utilizzo di antidepressivi per migliorare l'umore e ridurre le abbuffate, un ruolo fondamentale è rivestito dalla psicoterapia e in particolare dalla terapia cognitivo comportamentale. Questo approccio ci permette di comprendere le cause profonde del disturbo, di imparare a gestire le emozioni intense e a sviluppare comportamenti alimentari sani.

La strada verso la guarigione dalla bulimia è lunga e richiede impegno, ma con l'aiuto di professionisti e un forte sostegno sociale è possibile superare questo disturbo e ritrovare il benessere.

Serenis può aiutarti

I segni di Russell sono una delle conseguenze del mangiare e vomitare tipici della bulimia nervosa.. Se sospettiamo di avere o di conoscere qualcuno che potrebbe avere un disturbo alimentare, è fondamentale rivolgersi a un professionista della salute mentale come Serenis perché solo una valutazione completa può portare a una diagnosi accurata e a un trattamento efficace.

 

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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