Vigoressia o bigoressia: cos’è, sintomi e trattamento

La vigoressia, o bigoressia, riflette un'ossessione per il proprio corpo e l'esercizio fisico. Scopri sintomi, cause e trattamenti per questo disturbo sempre più diffuso.

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vigoressia: cos'è e sintomi

Hai mai sentito parlare della vigoressia? Questo disturbo è caratterizzato da un'ossessione patologica per la propria forma fisica e tono muscolare. La vigoressia (o bigoressia) ha un impatto profondo sulla vita di chi ne è affetto, in modo analogo per chi soffre di DCA.

Cos'è la vigoressia?

La vigoressia è un disturbo psicologico che porta a un'ossessione per lo sviluppo muscolare. Sebbene i disturbi alimentari e dell'immagine corporea colpiscano principalmente donne, anche uomini e ragazzi possono esserne affetti, influenzando il loro benessere psicologico.

Chi soffre di vigoressia è convinto che il proprio corpo non sia sufficientemente muscoloso, magro o atletico, nonostante le evidenze oggettive possano suggerire il contrario. 

Questa distorsione della percezione corporea porta a un'attenzione eccessiva verso il fitness e il culturismo, con una priorità assoluta data all'allenamento in palestra e alla cura del proprio corpo. 

Le persone affette da questo disturbo spesso adottano diete rigide e praticano esercizio fisico estremo per mantenere o aumentare la massa muscolare. Questa dipendenza dallo sport può portare a trascurare altre aree della propria vita come il lavoro, la famiglia e le relazioni sociali. 

Cause vigoressia

Ossessione per il corpo e diffusione dei DCA tra gli uomini

Negli ultimi quarant'anni, il contesto culturale occidentale ha visto l'emergere di un modello maschile che pone una crescente enfasi sulla corporeità, in particolare tra i giovani adulti. Questo modello esalta il corpo asciutto e muscoloso come simbolo di successo sociale e realizzazione personale. 

La vigoressia è la manifestazione di uno stereotipo di genere che associa la muscolosità alla virilità e la dominanza alla prestanza fisica maschile. L’identità di un adolescente si intreccia profondamente con la percezione del proprio corpo, e le aspettative di genere influenzano notevolmente vestiario, alimentazione e attività fisica. 

Inoltre, l’ossessione per un corpo muscoloso è amplificata dai media e dai social media, che diffondono modelli di perfezione corporea irrealistici e standard di bellezza distorti, contribuendo a una percezione deformata della realtà e aumentando il rischio di disturbi del comportamento alimentare tra gli uomini e le donne.

Sintomi della vigoressia

Tra i sintomi principali della vigoressia rientrano:

  • la preoccupazione ossessiva riguardo al proprio corpo, in particolare la convinzione di essere troppo magri o non abbastanza muscolosi;
  • la paura irrazionale di ingrassare, dell'obesità o di perdere massa muscolare;
  • l'ossessione per l'esercizio fisico. 

Un individuo affetto da vigoressia può passare quotidianamente molte ore in palestra, seguire diete estremamente restrittive e persino continuare ad allenarsi nonostante gli infortuni muscolari, che normalmente richiederebbero il riposo. In alcuni casi, può anche ricorrere all'uso di sostanze steroidee per perseguire il proprio ideale di bellezza muscolare. Questo disturbo del comportamento alimentare, spesso associato all'anoressia, può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale, portando la persona a un'ossessione per il corpo e per il controllo del peso.

Troppo sport, senza giorni di riposo e con carichi estremi, può avere un effetto opposto sull’apparato muscolare, indebolendolo e rendendolo sempre più suscettibile agli infortuni. Inoltre, l'eccesso di attività fisica può aumentare il metabolismo a un punto tale da rendere difficile il mantenimento di un peso corporeo sano. In tali casi, potrebbe essere necessario seguire una dieta mirata ad aumentare l’apporto calorico per garantire un'adeguata quota di nutrienti e favorire il recupero muscolare. Una dieta equilibrata che supporti il fabbisogno energetico e nutrizionale è fondamentale per evitare carenze e promuovere una buona salute muscolare e generale.

Anche i regimi dietetici drastici e molto rigidi contribuiscono a quel che si può definire una forma di “auto isolamento” sociale: ciò emerge, ad esempio, quando si esce in gruppo e si è terrorizzati dal dover ordinare cibo “normale”, come pizza e birra, per non distinguersi dagli altri.

Cause della vigoressia

Tra le cause principali di vigoressia, il bullismo subito in età giovanile emerge come un fattore rilevante: individui che sono stati derisi per via del sovrappeso o di una magrezza eccessiva possono sviluppare ferite psicologiche profonde che alimentano l'ossessione per un corpo muscoloso. Spesso, nelle donne, questo è un fattore di rischio per anoressia e bulimia.

La bassa autostima è un altro elemento chiave: molte persone con vigoressia lottano con una scarsa auto-immagine e cercano di rafforzare la propria autostima attraverso l'allenamento e l'ipertrofia. 

L'isolamento sociale e la solitudine sono anch'essi fattori di rischio significativi, insieme all'esposizione costante ai modelli di bellezza promossi dai media, che esaltano corpi asciutti e muscolosi. 

Infine, gli sportivi professionisti sono particolarmente vulnerabili alla vigoressia a causa dell'intensa competitività e della pressione per migliorare continuamente le proprie prestazioni, soprattutto in discipline dove la forza e le dimensioni sono vantaggi cruciali. 

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Complicanze e conseguenze della vigoressia

Le complicanze principali connesse alla vigoressia includono: 

  • effetti collaterali gravi legati all'uso di steroidi anabolizzanti, come l'atrofia testicolare, che comporta una riduzione delle dimensioni dei testicoli, e la ginecomastia, ovvero lo sviluppo anomalo del tessuto mammario negli uomini;
  • l'uso eccessivo di steroidi può portare a ipertrofia cardiaca, un ingrossamento del cuore che può compromettere la sua funzione, e a psicosi, caratterizzata da allucinazioni e deliri;
  • sul piano relazionale e lavorativo, la vigoressia può causare isolamento sociale, con conseguente allontanamento da amici e familiari poiché l'individuo pone la propria attenzione quasi esclusivamente sull'allenamento. Questo può anche portare alla perdita del lavoro, dato che la dedizione ossessiva all'allenamento può interferire con le responsabilità professionali;
  • le conseguenze psicologiche della vigoressia sono altrettanto preoccupanti, con sintomi di depressione che spesso derivano dall'isolamento sociale e dalla perdita di opportunità lavorative. In casi estremi, la depressione può intensificarsi fino a generare pensieri suicidi;
  • i problemi muscolari e gli infortuni sono frequenti tra chi soffre di vigoressia, perché un eccessivo allenamento senza il giusto riposo può portare a un indebolimento muscolare e articolare;
  • infine, la vigoressia può avere effetti dannosi sui reni a causa delle diete iperproteiche, che stressano eccessivamente questi organi vitali e possono causare danni a lungo termine.

Come uscirne?

Trattare la vigoressia può risultare una sfida complessa, in gran parte a causa del fatto che molti pazienti non sono consapevoli del loro problema. La consapevolezza della malattia è il primo passo verso il recupero, ma spesso è anche il più difficile da compiere.

Il sostegno della famiglia e degli amici riveste un ruolo cruciale in questo percorso. Essi possono aiutare la persona vigoressica a comprendere le conseguenze negative dei propri comportamenti e motivarla nel cercare aiuto. 

La psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale, è uno strumento efficace nel trattamento della vigoressia. Questo tipo di terapia mira a insegnare alla persona come identificare e affrontare i pensieri distorti e i comportamenti disfunzionali legati al suo disturbo. 

L'obiettivo è aiutare il paziente a sviluppare strategie per prevenire o sostituire questi comportamenti dannosi con modalità più sane ed efficaci. Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online. Rispondi al questionario per incontrare un/una terapeuta esperto/a in disturbi del comportamento alimentare

Un approccio all'alimentazione spesso consigliato per migliorare il proprio rapporto con il cibo è quello della mindful eating. Si tratta di una pratica che incoraggia le persone a rallentare, a essere attente alle sensazioni fisiche, emozionali e mentali legate all'atto di mangiare, e a prestare attenzione agli stimoli interni ed esterni che influenzano le scelte alimentari. Si basa dunque sull'essere consapevoli e presenti durante il consumo di cibo.

In generale, il trattamento della vigoressia richiede un approccio olistico, che comprenda sia la gestione delle componenti psicologiche sia l'attenzione alla salute fisica

Ricorda che non si è mai soli in questa battaglia. È possibile trasformare il desiderio di un fisico "perfetto" in una ricerca di benessere interiore, costruendo muscoli di resilienza mentale e forza emotiva.

Fonti 

  • Di Grigoli, A. R. l’irriducibilità dei disturbi alimentari maschili. Uno sguardo pedagogico sull’intersezione tra corporietà, genere e cultura.
  • Vasiliu, O. (2023). At the Crossroads between Eating Disorders and Body Dysmorphic Disorders—The Case of Bigorexia Nervosa. Brain Sciences, 13(9), 1234.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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