Paura delle farfalle: consigli e strategie

La paura delle farfalle, conosciuta come lepidofobia, è un disturbo d’ansia caratterizzato da un forte timore irrazionale verso questi insetti. Può derivare da varie cause, tra cui esperienze traumatiche passate o semplicemente una predisposizione genetica.
cause della paura delle farfalle

Hai mai sentito parlare della papiliofobia? Questo nome si riferisce alla paura delle farfalle che alcune persone sperimentano, con un impatto sulle proprie vita. Approfondiamola in questo articolo.

Papiliofobia: definizione

La paura delle farfalle è chiamata anche papiliofobia o lepidopterofobia termine che deriva dalle parole greche “lepidoptera” e “phóbos”. La parola lepidoptera fa riferimento a quella categoria di insetti che comprende farfalle e falene mentre la parola fobia fa riferimento ad una paura irrazionale ed eccessiva. La lepidopterofobia è dunque un tipo specifico di entomofobia termine che indica la paura generica degli insetti. Per alcune persone la lepidopterofobia si estende anche alle paura specifica delle farfalle notturne come le falene. Questo tipo di fobia prende il nome di mottefobia.

cos'è la papiliofobia

Cosa causa la paura delle farfalle?

Secondo gli esperti, le cause della papiliofobia possono essere diverse e comprendono fattori genetici, sociali e ambientali:

  • esperienze traumatiche: la papiliofobia può avere origine in un’esperienza traumatica con farfalle o insetti durante l’infanzia o l’adolescenza;
  • fattori genetici: esiste una predisposizione familiare ai disturbi d’ansia che comprende la trasmissione di fobie da genitore a figlio. Ad esempio una generale disposizione all’emofobia, alla disposofobia, all’ergofobia o all’emetofobia potrebbero rendere una persona più esposta a sviluppare altre fobie specifiche come la paura delle farfalle.

Un altro importante fattore che può contribuire allo sviluppo della papiliofobia riguarda il ruolo che possono avere alcuni insetti nel generare epidemie stagionali di malattie come il lepidotterismo. Nel 2006 un gruppo di scienziati ha scoperto che si è verificata un’epidemia di febbre Chikungunya in India dovuta all’esposizione a un tipo specifico di falena lepidottero nota anche come falena tigre.

I soggetti presentavano sintomi come febbre, artralgia e artrite. Dei 44 soggetti che avevano anticorpi positivi alla falena 24 sono risultati positivi per la febbre dengue. Anche se il ruolo dell’esposizione alla falena tigre nel produrre questi sintomi necessita di essere studiato ulteriormente, è altrettanto importante sapere che alcuni soggetti possono sviluppare una paura delle farfalle motivata della paura di contrarre queste malattie (Ubaidulla et al., 2022).

Sintomi della paura delle farfalle

I sintomi della paura delle farfalle includono le sensazione che normalmente si provano quando siamo in una sensazione di ansia e panico:

  • battito cardiaco accelerato;
  • sudorazione eccessiva;
  • tremori;
  • sensazione di soffocamento;
  • difficoltà a respirare e dolore al petto per ansia;
  • nausea;
  • vertigini;
  • evitamento di luoghi o situazioni in cui potrebbero essere presenti farfalle.

Questi sintomi possono variare in base al livello di intensità e possono peggiorare con il tempo se non vengono trattati. Le persone che soffrono di papiliofobia manifestano sintomi fisici e psicologici sproporzionati rispetto alla reale minaccia non solo quando entrano in contatto con farfalle o falene ma anche al solo pensiero di incontrarne una.

Come affrontare la paura delle farfalle?

Riuscire a non avere paura degli insetti richiede un trattamento graduale multidimensionale che può comprendere il sostegno psicologico e l’uso di farmaci contro l’ansia. Ci sono diverse strategie che possono essere utilizzate per gestire questa paura:

  • terapia dell’esposizione graduale: si tratta di una tecnica di avvicinamento graduale alla fonte che genera la fobia in modo da aiutare a ridurre l’ansia. Si inizia con l’esposizione ad immagini o video di farfalle passando poi a osservare farfalle da una certa distanza fino ad arrivare a toccarle o stare nello stesso ambiente in cui sono presenti. L’obiettivo è di riuscire ad esercitare un controllo sempre maggiore sulle proprie modalità di reazione allo stimolo fobico;
  • tecniche di rilassamento: le tecniche di respirazione diaframmatica, rilassamento muscolare profondo, meditazione e yoga possono aiutare a gestire i sintomi fisici della paura delle farfalle e a ridurre l’ansia;
  • supporto sociale e cura di sè: parlare del proprio problema con amici o familiari può fornire un maggiore senso di sicurezza e contribuire a ridurre l’ansia legata alla papiliofobia;
  • terapia cognitivo-comportamentale: è una forma di psicoterapia che si basa sull’identificazione e il cambiamento dei pensieri negativi e dei comportamenti disfunzionali associati alla fobia.
come affrontare la paura delle farfalle

Come aiutare un bambino a far fronte alla lepidopterofobia

Quando sono i bambini ad avere paura delle farfalle è importante adottare un approccio delicato e rassicurante. Ecco alcune strategie per aiutare un bambino a far fronte alla lepidopterofobia:

  • ascoltare i sentimenti: è fondamentale accogliere e validare le paure del bambino senza minimizzarle;
  • usare il gioco e le favole: si possono fare giochi e raccontare storie che coinvolgono le farfalle in modo positivo con l’obiettivo di aiutare il bambino a sentirsi più a suo agio con questi insetti;
  • essere un esempio positivo: se l’adulto mostra di non aver paura delle farfalle in presenza del bambino potrà dimostrare attraverso il suo esempio positivo che le farfalle sono innocue.
  • esposizione controllata: come per gli adulti anche i bambini possono avvicinarsi gradualmente alla fonte della paura attraverso l’osservazione di immagini di farfalle fino a giungere alla loro conoscenza diretta.

Quando vedere uno specialista?

In alcuni casi la paura delle farfalle può diventare così intensa da interferire in modo significativo con la vita quotidiana. Come per altre fobie, ad esempio l’emetofobia, anche la papiliofobia può incidere negativamente sul benessere psicofisico. Quando la fobia delle farfalle influisce negativamente sulla qualità della vita al punto da portare al ritiro e all’evitamento sociale è importante consultare uno specialista della salute mentale che possa valutare la situazione e stabilire un piano di trattamento.

Come si cura la papiliofobia?

Il trattamento della paura delle farfalle può includere diversi approcci a seconda della gravità della fobia e delle caratteristiche individuali. Tra le opzioni di trattamento ci sono la psicoterapia, l’uso di farmaci oppure una combinazione delle due terapie.

Per le persone che soffrono di papiliofobia o di altre fobie il supporto psicologico è il trattamento considerato di prima linea. I terapeuti di Serenis possono offrire consulenza psicologica e psicoterapia online permettendo ai pazienti di lavorare sulla loro paura e recuperare il loro benessere psicofisico.

Fonti:

  • https://www.verywellmind.com/what-is-the-fear-of-butterflies-and-moths-2671884;
  • https://www.verywellhealth.com/fear-of-butterflies-lepidopterophobia-5211563;
  • Ubaidulla, S., Rajanbabu, B., Varma, K., & Hussain, A. (2022). A study on the role of lepidopterism in seasonal fever outbreaks. Journal of Family Medicine and Primary Care, 11(8), 4576.
Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

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Revisori

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Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.