Insonnia grave: quando preoccuparsi?

Soffrire di insonnia è un problema comune, ma se inizia a interferire con la vita quotidiana, è necessario agire. È importante riconoscere quando è il momento di preoccuparsi e cercare aiuto professionale.

I disturbi del sonno coinvolgono molti individui e presentano diverse sfaccettature. Tra di essi, l’insonnia risulta essere il più comune e, se impatta sulle attività quotidiane, può diventare un problema rilevante.

In questo articolo, esamineremo l’insonnia grave, identificandone i segni distintivi e fornendo suggerimenti per affrontarla, comprendendo anche quando è il momento di preoccuparsi.

Che cos’è l’insonnia?

L’insonnia, che nel DSM-5 (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali) si chiama disturbo da insonnia, è la condizione caratterizzata dalla difficoltà nel dormire o nel mantenere un sonno ristoratore, influenzando negativamente il riposo e il benessere complessivo.

Si tratta di insonnia grave quando un problema transitorio diventa a tutti gli effetti un disturbo che dovrebbe essere valutato da un medico o da un professionista della salute mentale.

Cos'è l'insonnia

Riconoscere l’insonnia grave: segnali e strategie

Se il giorno successivo ti aspetta un evento che ti provoca ansia o agitazione, come un esame o un colloquio di lavoro, è comune avere difficoltà ad addormentarti. Può capitare di soffrire di insonnia anche nei giorni pre ciclo. Tuttavia, in questi casi solitamente persiste per un breve periodo.

In altri casi, se le condizioni stressanti persistono o se l’insonnia si accompagna ad altre patologie psicologiche, possiamo parlare di insonnia grave, che può diventare cronica. In particolare, si parla di insonnia grave quando gli episodi si verificano regolarmente almeno tre volte a settimana, per un periodo minimo di tre mesi consecutivi.

Questa problematica può manifestarsi in diversi modi:

  • nell’addormentamento: difficoltà a conciliare il sonno;
  • nel risveglio: sonno intermittente o poco profondo;
  • nel mantenimento: risvegli frequenti durante la notte, anche per incubi.

Questo porta a una qualità del sonno scadente, influenzando negativamente la vita diurna. L’insonnia provoca stanchezza e sonnolenza durante il giorno, ostacolando le normali attività. Puoi sperimentare difficoltà di concentrazione, attenzione e memoria, con un declino delle prestazioni lavorative e sociali. A lungo termine, l’insonnia può contribuire ad ansia, umore depresso o apatia.

Quando l’insonnia è accompagnata da altri disturbi (ipertensione arteriosa, diabete, obesità e disturbi psichici), si può distinguere tra insonnia primaria, se essa è la causa degli altri disturbi, o insonnia secondaria, se è causata da altri problemi.

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Come capire se si soffre di insonnia grave e quando preoccuparsi

Se ti stai chiedendo quali sono le cause dell’insonnia, devi sapere che possono essere molteplici e includono fattori psicologici (stress, l’ansia e la depressione), disturbi fisici (dolore cronico o malattie respiratorie), abitudini di sonno poco salutari (ad esempio l’uso eccessivo di dispositivi elettronici prima di dormire) e condizioni ambientali sfavorevoli, come il rumore o la luce. Molto frequente è anche soffrire di insonnia durante la gravidanza.

Dunque, quando preoccuparsi dell’insonnia grave? Alcuni segnali evidenti includono dolore o bruciore di stomaco, cambiamenti nell’umore, sindrome delle gambe senza riposo, risvegli confusionali e apnee notturne con angoscia al risveglio.

L’insonnia familiare fatale (IFF) è una malattia genetica estremamente rara caratterizzata da problemi di sonno gravi e progressivi, che possono portare alla morte. È causata da una mutazione genetica e provoca insonnia cronica, con progressiva perdita di sonno fino alla completa mancanza.

A chi rivolgersi per l’insonnia grave?

Per diagnosticare disturbi del sonno, consultare un medico specializzato è essenziale.

Il primo passo da compiere, in caso tu pensi di soffrire di insonnia grave o di un qualsiasi disturbo del sonno che ti causa disagio, è contattare un medico esperto: alcune figure sono specializzate proprio nella diagnosi e cura dei disturbi del sonno.

A seconda della causa e delle preferenze del paziente, si potrebbe valutare se rivolgersi a un neurologo o uno psichiatra. In particolare, il neurologo può esaminare eventuali condizioni mediche sottostanti e prescrivere farmaci specifici per il sonno, mentre uno psichiatra può utilizzare terapie psicologiche per affrontare le preoccupazioni emotive legate al sonno.

Se stai pensando di rivolgerti a uno psicologo online, potresti rivolgerti a noi: siamo un centro medico autorizzato. Il servizio è completamente online, con solo psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione). Ti basterà avere un posto tranquillo da cui collegarti, una rete Wi-Fi, e tanta voglia di lavorare su di te.

Puoi trovare ispirazione anche nelle testimonianze di chi ha superato questo problema.

Rimedi per l’insonnia

Alcuni rimedi per l’insonnia che puoi provare ti consigliamo:

  • esercizi per dormire e pratiche di rilassamento come la meditazione e lo yoga;
  • adozione di una routine di sonno regolare;
  • evitare caffeina e alcol prima di dormire;
  • assunzione di integratori naturali come la melatonina.

Attraverso una consultazione con un professionista della salute, potrebbero essere consigliati anche farmaci specifici per l’insonnia.

Redazione

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Revisori

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Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.