Neurodivergenza e neurodiversità: diagnosi e trattamento

La neurodivergenza comprende una vasta gamma di condizioni in cui l'elaborazione delle informazioni si discosta dalla norma, riflettendo modalità atipiche di gestione dei dati a livello cerebrale.

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Neurodivergenza

Punti chiave

  • Cos'è la neurodivergenza: la neurodivergenza indica un funzionamento cerebrale atipico rispetto alla norma, includendo condizioni come autismo, ADHD e dislessia, con caratteristiche uniche che influenzano l'elaborazione sensoriale, emotiva e cognitiva.
  • Sintomi della neurodivergenza: i sintomi variano ma possono includere difficoltà motorie, sensibilità sensoriale, interessi ripetitivi, eccellenti abilità verbali o punti di forza cognitivi come memoria e attenzione ai dettagli.
  • Diagnosi e test: la diagnosi richiede un'analisi multidisciplinare basata su sintomi specifici; test cognitivi, valutazioni comportamentali e colloqui clinici supportano il processo diagnostico.

Cos'è la neurodivergenza?

"Neurodivergenza" è un termine che descrive le persone il cui funzionamento neurologico si discosta da quello considerato “tipico” dalla società. Include condizioni come l’autismo, l’ADHD, i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), la sindrome di Tourette e altre modalità cognitive atipiche. Non si tratta di una diagnosi medica, ma di un concetto che sottolinea la varietà del funzionamento umano, senza classificare certe differenze come necessariamente patologiche.

Il termine "neurodivergente", coniato dall'attivista Kassiane Asasumasu e in riferimento alle specificità delle persone con autismo, si è esteso per includere qualsiasi modo strutturato e coerente in cui il cervello opera in modo diverso rispetto alla maggioranza.

Si può diventare neurodivergenti?

No, la neurodivergenza è una caratteristica innata del cervello e non si acquisisce nel tempo. Le persone nascono con modalità diverse di pensare, imparare e comportarsi, che si manifestano fin dall’infanzia. Queste differenze non sono malattie, ma varianti naturali del funzionamento mentale.

Si può diventare neurodivergenti?

Caratteristiche della neurodivergenza

Le caratteristiche della neurodivergenza possono variare ampiamente a seconda del tipo specifico di condizione e dell'individuo coinvolto. In ogni caso, ci sono alcune caratteristiche comuni che possono essere presenti in diverse forme di neurodivergenza:

CaratteristicaDescrizione
Intensa attività mentaleforte propensione a "giocare con la mente", trascorrendo molte ore al giorno immersi in pensieri intensi.
Difficoltà nella gestione motoriariscontro di ritardi nello sviluppo delle abilità motorie, percependo difficili attività come allacciare le scarpe o infilare una giacca.
Selettività alimentaresviluppo di problemi legati alla selettività alimentare, espressa con rifiuto, assunzione di singoli alimenti ad elevata frequenza o restrizione in base a caratteristiche come consistenza, colore, odore o anche solo disposizione nel piatto, con conseguenze sulla salute e benessere.
Abilità verbali notevolicapacità eccellente di comunicare chiaramente e in modo dettagliato attraverso il linguaggio parlato e/o scritto, con un vasto vocabolario e una comprensione avanzata delle strutture linguistiche.
Empatia e teoria della mentealcune persone neurodivergenti possono avere difficoltà con l'empatia cognitiva o la teoria della mente, cioè nel comprendere i pensieri, le emozioni e le prospettive degli altri.
Adattamento ai cambiamentipossono lottare con l'adattamento a cambiamenti improvvisi nell'ambiente o nella routine, preferendo la prevedibilità e la routine.
Sensibilità sensorialepossono sperimentare iper- o iposensibilità sensoriale, rendendo alcune esperienze sensoriali eccessivamente intense o al contrario attenuate.
Interessi e comportamenti ripetitivimostrano interessi insolitamente ristretti o comportamenti ripetitivi, che possono manifestarsi attraverso la ripetizione di parole o azioni, o un focus eccessivo su argomenti specifici.
Punti di forza cognitivinonostante le sfide, molte persone neurodivergenti possono mostrare punti di forza cognitivi in aree come l'attenzione ai dettagli, la memoria specifica o la capacità di individuare modelli complessi.
Sfide comunicativepresenza di difficoltà comunicative, come la gestione delle conversazioni e il mantenimento del contatto visivo durante le interazioni sociali.

Quali condizioni rientrano nella neurodivergenza?

La neurodivergenza non indica una singola condizione, ma un insieme di funzionamenti cognitivi che si discostano dalla norma statistica. Alcune delle neurodivergenze più riconosciute includono:

  • Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD): caratterizzato da difficoltà nella regolazione dell’attenzione, impulsività e iperattività. Può manifestarsi con disorganizzazione, difficoltà a rimanere concentrati o tendenza a cambiare attività frequentemente.
  • Disturbo dello spettro autistico (ASD): coinvolge modalità atipiche di comunicazione, interazione sociale e comportamenti ripetitivi o specializzati. Le persone autistiche possono avere sensibilità sensoriali e interessi molto focalizzati.
  • Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): comprendono dislessia (lettura), disortografia (scrittura), disgrafia (grafia) e discalculia (calcolo). Non sono legati all’intelligenza, ma a differenze nei processi di elaborazione delle informazioni.
  • Sindrome di Tourette: una condizione neurologica che comporta tic motori e vocali, spesso involontari e variabili nel tempo.
  • Disprassia (o disturbo della coordinazione motoria): coinvolge difficoltà nella pianificazione e nell’esecuzione dei movimenti, che possono influenzare la scrittura, l’uso degli oggetti o l’equilibrio.
  • Altre condizioni correlate: includono l’iperlessia (sviluppo precoce della lettura), il disturbo del linguaggio, l’ansia sociale con marcate differenze neurofunzionali, o alcuni profili legati all’elaborazione sensoriale.

Queste condizioni possono coesistere (comorbidità) e manifestarsi con gradi di intensità diversi. L’approccio moderno invita a considerarle come variazioni neurologiche piuttosto che come “disturbi” in senso patologico.

Quali condizioni rientrano nella neurodivergenza

Esperienze personali di Neurodivergenza

Un esempio tangibile del legame tra creatività e neurodivergenza è la storia di Giacomo Di Muro, noto come Giaco Whatever. Questo giovane imprenditore ha deciso di lasciare il mondo virtuale per dedicarsi alla creazione pratica. I suoi tutorial su YouTube sono diventati punto di riferimento per gli appassionati di "making", fornendo idee innovative e soluzioni originali. Di recente, ha condiviso la sua esperienza in un video con il Content Creator Emalloru, mettendo in luce le difficoltà che ha affrontato, tra cui le sfide educative vissute a scuola, come la bocciatura.

Come ottenere una diagnosi di neurodivergenza?

Per ottenere una diagnosi di neurodivergenza è necessario intraprendere un percorso clinico con professionisti specializzati (psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili e neuropsicologi).

Si parte da uno o più colloqui anamnestici, in cui si raccolgono informazioni su storia personale, scolastica e lavorativa. Seguono poi test psicodiagnostici standardizzati, scelti in base al tipo di difficoltà (attenzione, linguaggio, apprendimento, comportamento). Il percorso si conclude con una restituzione del profilo e, se presenti i criteri clinici, una diagnosi formale.

In ambito scolastico e lavorativo, è importante che la diagnosi sia rilasciata da strutture riconosciute per avere validità ufficiale.

Cosa fare dopo la diagnosi

Ricevuta la diagnosi, si può attivare un percorso di supporto psicologico, accomodamenti scolastici o lavorativi, oppure accedere a eventuali diritti e agevolazioni (es. PDP per studenti con DSA, Legge 104 o 68 per il lavoro). È utile anche informarsi sulle risorse disponibili (associazioni, gruppi di supporto, guide pratiche) e costruire, con l’aiuto di professionisti, strategie personalizzate per affrontare meglio la quotidianità e valorizzare i propri punti di forza.

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Neurodivergenza e vita quotidiana

Essere neurodivergenti può influenzare diversi aspetti della vita quotidiana, come la scuola, il lavoro, le relazioni, la gestione del tempo e dell’energia; per questo motivo, è importante utilizzare strumenti concreti che facilitino l’autonomia e la partecipazione, considerando sempre le differenze individuali.

Strumenti compensativi a scuola e università

Nel contesto educativo, le persone neurodivergenti, in particolare chi ha DSA o ADHD, possono accedere a strumenti specifici che aiutano a compensare le difficoltà, come mappe concettuali, schemi, riassunti digitali, sintesi vocale, audiolibri, calcolatrici e tabelle formulari da usare durante le verifiche, oltre a tempi aggiuntivi per esami e interrogazioni, e dispense o testi semplificati. 

Questi strumenti, regolati dalla Legge 170/2010 in Italia, vengono formalizzati nei Piani Didattici Personalizzati (PDP), riservati agli studenti con certificazione.

Strumenti compensativi a scuola e università

Adattamenti sul lavoro e diritti legali

Anche sul lavoro, le persone neurodivergenti possono usufruire di misure di tutela e adattamento, come la flessibilità negli orari, pause programmate, telelavoro o postazioni tranquille. Inoltre, è importante garantire chiarezza nella comunicazione e obiettivi ben definiti, oltre a software di supporto per organizzazione, lettura e scrittura. 

Questi diritti sono tutelati dalla Legge 68/99, che promuove l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, e in presenza di diagnosi con limitazioni funzionali può essere attivata la Legge 104/92, che prevede permessi e agevolazioni specifiche.

Risorse utili per le persone neurodivergenti

In Italia esistono diverse associazioni e comunità che offrono supporto, informazioni e orientamento alle persone neurodivergenti e alle loro famiglie. Tra queste si trovano:

  • AIFA APS, l’Associazione Italiana Famiglie ADHD
  • ANGSA, l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici
  • AID, l’Associazione Italiana Dislessia
Risorse utili per le persone neurodivergenti

Strategie di trattamento per le neurodivergenze

La neurodivergenza non comporta necessariamente una disabilità, ma le persone neurodivergenti possono avere bisogno di supporto in contesti sociali come la scuola o il lavoro. È importante creare condizioni che consentano loro di seguire con successo il proprio percorso di formazione. Ad esempio, tra le strategie di trattamento consigliate dagli esperti sono incluse:

Tipologia di NeurodivergenzaStrategie di trattamentoEsempio
ADHDGestione dell'ambienteRimuovere elementi distrattivi e creare un ambiente ordinato e strutturato può favorire la concentrazione e la produttività.
 Farmaci stimolantiIl Metilfenidato può aiutare a migliorare l'attenzione, la concentrazione e il controllo impulsivo.
 Supporto educativo personalizzatoOrganizzazione delle attività e l'utilizzo di tecniche di apprendimento adattive.
 Tecniche di organizzazioneOrganizzare le attività quotidiane e a gestione del tempo con agende, promemoria e timer.
AutismoTerapia comportamentaleL'A.B.A. (Applied Behavior Analysis), è ampiamente utilizzata per insegnare abilità sociali, linguistiche e comportamentali.
 Interventi psicoeducativiInsegnamento di abilità sociali, comunicative e di adattamento.
 Terapia occupazionaleMigliora le abilità motorie, sensoriali e di adattamento per favorire l'indipendenza e l'autonomia nelle attività quotidiane.
 Comunicazione aumentativa e alternativaUso di schede di comunicazione, simboli o dispositivi di comunicazione assistita.
 Supporto sociale e delle abilità socialiAiutano gli individui autistici a sviluppare relazioni e interazioni sociali significative.
Disprassia e DSAInterventi di lettura e scrittura personalizzatiMiglioramento delle abilità di lettura e scrittura attraverso approcci individualizzati.
 Tecnologie assistiveSoftware di lettura ad alta voce e correzione ortografica nelle attività di lettura e scrittura.
 Tutoraggio individualeSupporto personalizzato nella formazione e per discalculia.
Sindrome di TouretteTerapia cognitivo-comportamentalePuò aiutare a gestire i tic, ridurne la frequenza e l'impatto sulle attività quotidiane.
 Gestione dello stress e dell'ansiaLa respirazione profonda e la meditazione possono ridurre i sintomi di ansia e stress.
 FarmaciUtilizzo di antipsicotici o antidepressivi.

La psicoterapia a supporto delle persone neurodivergenti

La psicoterapia riveste un ruolo importante nel supportare le persone neurodivergenti. Con la psicoterapia, queste persone possono ricevere sostegno per affrontare e superare le difficoltà emotive, comportamentali e relazionali che possono sperimentare. Serenis si impegna a fornire un supporto terapeutico mirato alle esigenze individuali di ogni persona neurodivergente.

Attraverso una gamma di professionisti qualificati, compresi psicologi online e psichiatri, offriamo un ambiente accogliente in cui le persone possono sentirsi comprese e supportate nel loro percorso di crescita e benessere. Incoraggiamo tutti coloro che si identificano come neurodivergenti a comprendere che la neurodiversità non è un problema da nascondere o da vergognarsi. È importante che non esitino a cercare aiuto e sostegno quando ne sentono il bisogno.

Fonti:

  • Genzone, A. (2020).  Ripensare l’autismo | la rivoluzione della neurodiversità.  https://www.lenius.it/neurodiversita-autismo/ Le Nius;
  • Hofvander, B., Delorme, R., Chaste, P., Nydén, A., Wentz, E., Ståhlberg, O., et al. (2009). Psychiatric and psychosocial problems in adults with normal-intelligence autism spectrum disorders. BMC Psychiatry, 9: 35;
  • Lehnhardt, FG., Gawronski, A., Pfeiffer, K., Kockler, H., Schilbach, L., & Vogeley, K. (2013). The Investigation and Differential Diagnosis of Asperger Syndrome in Adults. Deutsches Ärzteblatt International, Dtsch Arztebl Int 2013, 110 (45): 755–63.
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Franca Dalla VallePsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in psicologa clinica a orientamento cognitivo mi sono specializzata in psicoterapia ipnotica e in rielaborazione dei traumi (EMDR). Mi occupo di ansia, depressione, difficoltà comportamentali, stress legato al lavoro e conflittualità. Il mio lavoro parte dall'ascolto della globalità della persona, mente e corpo. Accompagno il percorso di conoscenza e trasformazione intervenendo nella vulnerabilità, valorizzando le risorse, allenando la comunicazione e il senso di sicurezza.
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