Lutto: quali conseguenze e quali passaggi per accettare la perdita

Scopri le conseguenze del lutto e i passaggi per accettare la perdita. Questo articolo esplora le varie manifestazioni del dolore emotivo e fisico durante il lutto, insieme ai consigli pratici per affrontare il dolore e trovare un senso di accettazione nella vita dopo la perdita di una persona cara.”

Accettare che una persona cara è venuta a mancare non è un processo semplice. In seguito, generalmente si accetta la nuova condizione, dopo che il lutto viene elaborato.

Ognuno ha i propri tempi per elaborare la perdita, tuttavia ci sono alcune sensazioni che accomunano molte persone. I sentimenti possono essere di vuoto e nostalgia, così come di tristezza e rabbia per quanto accaduto.

Ogni lutto risulta quindi simile ma differente, alcuni possono essere inoltre più difficili da elaborare di altri, parliamo in questo caso di lutto non elaborato, che ha generalmente conseguenze maggiori nella vita delle persone che lo sperimentano.

Come viene definito il lutto?

Secondo Galimberti (1999) è possibile definire il lutto come uno stato psicologico che arriva dopo la perdita di un oggetto significativo. Quando l’autore parla di oggetto significativo si riferisce alla perdita appunto di una persona cara, ma anche a un fallimento personale, all’abbandono e ad altre situazioni che potrebbero verificarsi nell’arco della vita.

Elaborare un lutto


Per elaborazione del lutto ci riferiamo a un processo che ha 5 fasi:

  • Fase della negazione: in questa prima fase non riusciamo a credere a quanto accaduto. La negazione ci aiuta a sentire meno il dolore;
  • Fase della rabbia: la rabbia può essere indirizzata più all’esterno, per esempio nei confronti di medici oppure più all’interno con il pensiero di non aver fatto tutto il possibile per evitare di perdere la persona amata;
  • Fase della contrattazione: in questa fase è possibile contrattare per riuscire a raggiungere un po’ di sollievo;
  • Fase della depressione: la fase è caratterizzata da una grande tristezza anche perché smettiamo di immaginare e comprendiamo la situazione reale;
  • Fase dell’accettazione del lutto: vengono accettate sia la perdita che la condizione di vita differente.

Cosa significa accettare un lutto

Quando parliamo di accettazione del lutto non significa che abbiamo smesso di soffrire per la nostra perdita. Significa piuttosto che abbiamo smesso di resistere alla realtà della nuova situazione e che non stiamo più combattendo per renderla differente.
Si tratta quindi di una fase in cui guardiamo al futuro e riprendiamo a pianificarlo, con la consapevolezza che alcune cose sono cambiate rispetto a prima.

A cosa porta un lutto

Naturalmente un lutto è un’esperienza intensa e dolorosa per chi sperimenta la perdita di una persona cara. Tale esperienza porta con sé dei vissuti negativi di tipo emotivo, sensazioni fisiche, pensieri e comportamenti.

1. Emozioni e sentimenti

Tra le emozioni negative più comuni possiamo trovare la tristezza a cui si accompagna il pianto. Soprattutto in un momento iniziale potremmo provare rabbia e frustrazione legate a quanto accaduto.
Un ruolo importante viene rivestito dal senso di colpa legato al proprio comportamento. Sentimento che va mano a mano a scomparire con il passare del tempo.
Infine, un altro sentimento che è possibile provare in tali situazioni è la solitudine, che può avere più cause. In particolare, può essere dovuta alla sensazione di vuoto legata alla perdita del legame con la persona venuta a mancare, ma anche legata a una volontà di passare più tempo da soli, ritirandosi da un punto di vista sociale.

Infine, una sensazione che è possibile provare è anche il senso di sollievo, in questo caso spesso legato a una lunga malattia della persona amata e dunque associato alla percezione che abbia smesso di soffrire.

2. Sensazioni fisiche

Non è raro che un’esperienza come il lutto possa portare a malesseri fisici. Alcuni tra i più comuni sono la sensazione di vuoto allo stomaco tipicamente provato nei momenti di forte tensione emotiva, oppressione toracica e nodo in gola.

A livello fisico è inoltre possibile sentirsi senza energie e con la sensazione di debolezza nei muscoli.

3. Cognizioni

Dal punto di vista cognitivo è comune, soprattutto in un momento iniziale, provare una sensazione di incredulità rispetto a quanto accaduto. Risulta inoltre comune sentirsi confusi, i pensieri diventano particolarmente difficili da organizzare e risulta complicato riuscire a concentrarsi su qualcosa.

I pensieri sembrano infine essere invasi dal ricordo della persona venuta a mancare, in questo caso è possibile pensare in positivo, ossia richiamare ricordi della persona in questione per sentirla ancora vicina e non lasciarla andare. Oppure, può verificarsi una situazione in cui i pensieri diventano intrusivi e invadenti, e hanno come tema centrale i momenti in cui il defunto era sofferente o comunque dei suoi ultimi istanti.

4. Comportamenti

In seguito alla perdita di una persona cara è possibile che si verifichino più tipi di comportamento. Alcuni dei più comuni in queste situazioni sono una modifica momentanea delle abitudini alimentari, ossia una tendenza a mangiare meno o al contrario più del solito. Inoltre, si potrebbe voler costantemente visitare posti oppure portare con sé oggetti che possano ricordare la persona che non c’è più. Al contrario evitare totalmente di venire a contatto con questi luoghi e oggetti.

Infine, un altro comportamento comune è isolarsi dal punto di vista sociale, una tendenza appunto a ritirarsi nel proprio dolore evitando il contatto con amici e parenti.

Il lutto complicato


Come accennato in precedenza i tempi per elaborare il lutto di una persona cara variano da persona a persona, tuttavia non dovrebbero superare un tempo “limite”. Oltre a questo tempo, se la sofferenza risulta ancora molto forte e d’impatto nella vita quotidiana possiamo parlare di lutto complicato.

In tale situazione le sensazioni negative saranno prolungate e faticheranno a diminuire, lasciando la persona che lo sperimenta in una situazione di stallo da cui diventa complicato uscire. In questo caso, è davvero importante chiedere l’aiuto di un professionista che possa essere di supporto in questo difficile percorso.

Superare un lutto

In una situazione così difficile e complicata è importante innanzitutto dare uno spazio al proprio dolore, legittimandosi la sofferenza e accettando che sarà necessario del tempo per sentirsi meglio.

Risulta fondamentale prendersi dello spazio per se stessi e per il proprio dolore, ma anche utilizzare la rete sociale come una risorsa utile in quel momento difficile, nonostante spesso la tendenza può essere di isolarsi, lasciando le altre persone fuori dalla propria sofferenza. La sofferenza diventa tuttavia maggiormente sopportabile se può essere condivisa con le persone care, che possono essere fonte di grande conforto nei momenti difficili.

Un aiuto importante può essere dato dal tornare a piccoli passi alla routine, avere degli impegni e riprendere le proprie abitudini può aiutare a riacquistare sicurezza ed essere un supporto. Soprattutto in un momento in cui è facile sentirsi dispersi e disorientati da quanto avvenuto.

Infine, quando se ne sente la necessità e il momento che si sta vivendo risulta particolarmente difficile da gestire è possibile chiedere l’aiuto di un professionista. Un intervento professionale può aiutare a gestire le emozioni negative e trovare delle strategie efficaci per far fronte alla sofferenza. Inoltre, può essere d’aiuto per riordinare i pensieri e la confusione che la nuova situazione ha portato, dando così la possibilità di esprimere il proprio dolore all’interno di uno spazio accogliente e non giudicante.

Lutto e supporto professionale

Come precedentemente accennato una valida opzione di fronte a un dolore grande come la perdita di una persona amata è il rivolgersi a un professionista della salute, che può essere di supporto da più punti di vista.

Ci sono diversi interventi che possono essere d’aiuto in un momento così delicato come il lutto. Una delle possibilità è intraprendere un percorso di psicoterapia con un professionista che tratta questa tematica. In questo caso sarà fondamentale costruire una buona relazione terapeutica con il professionista o la professionista, basata su alleanza e fiducia.

Alcuni degli aspetti su cui è possibile lavorare è la validazione e l’accoglienza della sofferenza provata, ma anche aiutare a mano a mano la persona che soffre a vedere delle alternative di fronte alla perdita. Un ruolo importante è rivestito dall’aiutare la persona che prova dolore a ricominciare a prendersi cura di sé.

Un altro intervento possibile è quello di gruppo. Si tratta di una grande risorsa per sentirsi meno soli, supportati e protetti dal gruppo, in particolare se composto da utenti che hanno dovuto affrontare una situazione e un dolore simili a quelli provati.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.