Il ruolo dell’amante nella coppia: un gioco di equilibri e compromessi

Esplora il complesso ruolo dell’amante all’interno di una coppia, dove equilibri e compromessi si intrecciano in un intricato gioco emotivo. Scopri come la presenza di un amante possa influenzare dinamiche relazionali e sentimenti di entrambi i partner.

Le questioni di coppia sono al centro di molti percorsi psicologici: sono tanti, infatti, i pazienti che richiedono una consulenza e intraprendono un percorso di supporto o di psicoterapia, individuale o anche di coppia, perché stanno vivendo un momento di crisi con il partner. In questi casi l’attenzione si concentra sulla persona che chiede aiuto o sulla coppia, ma nei casi in cui è in corso o c’è stata una relazione parallela cosa succede?

Essere amanti non è facile e quella dell’amante è, infatti, una figura che viene spesso messa in secondo piano, sia all’interno delle dinamiche relazionali che quando si tratta di risanare. Ma qual è il ruolo dell’amante all’interno della relazione di coppia? Di seguito ci concentreremo proprio su questa domanda per fare luce sulla questione.

Il ruolo dell’amante nell’ecosistema della coppia

L’analisi della figura dell’amante rivela un’interessante dualità nel contesto delle relazioni amorose. Da un lato, gli psicologi evoluzionisti descrivono l’amante come un “predatore di partner altrui“, un individuo che, inserendosi in una relazione già esistente, rompe l’equilibrio di un sistema chiuso e biunivoco quale è la coppia.

Questa intrusione non solo altera la dinamica relazionale preesistente ma sancisce anche l’inizio di un tacito accordo di condivisione, del quale il partner tradito resta all’oscuro. L’amante, pertanto, si assume un ruolo che può variare in importanza e durata, ma che è comunque limitato dalle circostanze e dall’attenzione che può ricevere.

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Tradimento e sincronicità: un’analisi psicologica

D’altra parte, la definizione dell’amante come semplice “predatore” appare riduttiva. Non tutti coloro che si trovano in questa posizione agiscono con l’intento di divertirsi a spese di altri o di distruggere relazioni.

A volte, il tradimento si manifesta in maniera più circoscritta, un evento isolato che Carl Jung avrebbe descritto come “sincronicità”, ovvero come un allineamento fortuito tra desideri personali e circostanze esterne.

Tuttavia, anche i tradimenti più isolati possono avere ripercussioni significative sull’equilibrio dei partner e rendere difficile superare la crisi di coppia. In certi casi, il tradimento può evolvere in una relazione parallela e cronica, dando vita a quello che può essere considerato una sorta di “doppia vita”, con la formazione di una coppia satellite che esiste in segreto accanto a quella ufficiale, seguendo regole e dinamiche proprie e costanti nel tempo.

Leggi anche come superare un tradimento.

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La dinamica tra coppia e amante: come tutto inizia

Le relazioni extraconiugali possono coinvolgere entrambi i partner e, sebbene non siano sempre la causa principale della rottura, indicano spesso un problema sottostante all’interno della coppia.

L’insoddisfazione in vari aspetti della vita condivisa, non solo quello sessuale ma anche emotivo, può portare alla ricerca di una compensazione al di fuori della relazione. Inizialmente, il coinvolgimento può essere solo di natura sessuale, ma in alcuni casi la relazione esterna può diventare più profonda e coinvolta nel tempo.

È importante considerare il ruolo dell’amante in maniera oggettiva, invece di dipingerlo come il colpevole principale. Troppo spesso, l’amante viene demonizzato come figura manipolativa e astuta, mentre si trascura il ruolo della persona che tradisce il proprio partner.

Essere amanti, in questo contesto, non dovrebbe essere visto unicamente come un atto di malizia, ma piuttosto come un sintomo di una relazione principale che necessita di attenzione e lavoro.

Quando l’amante diventa importante?

Quando l’amante diventa importante all’interno di una relazione extraconiugale, spesso si verifica un’evoluzione emotiva e psicologica che va oltre il semplice coinvolgimento fisico. Questo avviene soprattutto in presenza di incomprensioni di coppia non risolte.

Le incomprensioni di coppia possono creare un vuoto emotivo che porta uno o entrambi i partner a cercare soddisfazione al di fuori della relazione principale. In questo contesto, l’amante può diventare importante quando offre non solo un’esperienza sessuale, ma anche un sostegno emotivo e una connessione che mancano nella relazione principale.

Questo può portare a sentimenti di dipendenza e intimità con l’amante, complicando ulteriormente la situazione e rendendo difficile la risoluzione dei problemi di coppia.

Che cosa c’è dietro il desiderio dell’amante

Nell’immaginario collettivo, l’amante è spesso visto come una figura misteriosa e romanticizzata, o da biasimare, senza sempre considerare la complessità psicologica dietro il suo comportamento. A livello psicologico, l’amante all’interno di una coppia esterna accetta di scendere a un compromesso per cercare un compimento a una sensazione di irrisolto che avverte dentro di sé.

Questo può derivare dalla mancanza di rapporti sessuali nella coppia principale, tra le altre cause di insoddisfazione. Le conseguenze di questo compromesso spesso portano a vivere una relazione a metà, nell’ombra e con la consapevolezza di occupare un ruolo secondario.

La sensazione di incompletezza può derivare da diverse radici psicologiche. Ad esempio, una persona con una bassa autostima, come un narcisista, può ricercare l’approvazione esterna per sostenere un’immagine fragile di sé. In questo caso, l’amante può apparire sicuro di sé ma in realtà dipende dall’approvazione degli altri per mantenere la propria autostima.

Altre volte, l’amante accetta la situazione perché non si presentano altre opportunità, ma desidererebbe una relazione propria. Questo può essere dovuto a una percezione di inadeguatezza nel trovare un partner che lo accetti completamente.

Che cosa c’è dietro il desiderio dell’amante

Qual è il ruolo dell’amante nella coppia?

Che si tratti quindi di un semplice obiettivo da raggiungere per dimostrare a se stessi il proprio valore, o una necessità di accontentarsi per cercare una sicurezza fasulla, il ruolo dell’amante si colloca sempre in una posizione ben precisa, entrando a far parte della coppia pur rimanendone all’esterno, rischiando anche di avere un peso determinante nello stabilire un’unione o una rottura.

L’entrata in scena dell’amante, per quanto in sordina, segna un cambiamento radicale nell’equilibrio della coppia, che inevitabilmente subisce l’urto della sua irruzione. Da una parte, l’amante alimenta le fantasie della persona che tradisce, ma la persona tradita che ne sospetta l’esistenza può acuire la sua gelosia e sentirsi in competizione. Del resto, si tratta di un effetto che può riguardare, a sua volta, anche l’amante stesso che, divenendo man mano più coinvolto, può iniziare a sentirsi stretto nelle sue vesti, aspirando a qualcosa di più e aprendo, di fatto, la sfida.

In pratica, l’amante ha un potere che spesso viene sottovalutato perché riesce a muovere dall’esterno i fili dell’organizzazione della coppia e rende necessario stabilire nuovi equilibri. La creazione di un triangolo amoroso, in pratica, rappresenta una fase evolutiva della coppia che può rivelarsi fatale per la sua esistenza o rappresentare l’occasione per portare alla luce problemi rimasti sotto chiave e nascosti sotto la sabbia.

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Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.