Negli anni ‘70, in America, la ketamina veniva usata come anestetico. Ancora oggi è utilizzata in ambito medico per alcuni interventi, poiché possiede attività analgesica pur avendo importanti effetti collaterali sul sistema cardiovascolare.
Sempre intorno agli anni ‘70, cominciò ad essere usata come sostanza stupefacente per via dei suoi effetti allucinogeni (da questo punto di vista la ketamina è più forte del LSD) e antidepressivi.
Come farmaco anestetico e sedativo, la ketamina si presenta in forma liquida e somministrabile in endovena. Al contrario, nella sua forma ricreativa si presenta il più delle volte come polvere, cristallo o compressa.
Viene soprattutto utilizzata in miscelazione con altre sostanze come la cocaina o la metanfetamina, per “spegnere” gli effetti eccitanti di altre droghe al termine di una notte di festa. Questa abitudine è molto dannosa, perché può portare effetti collaterali molto gravi come collasso cardiocircolatorio, coma e morte.
Ketamina: una moda tra i giovani
Come molte droghe, anche la ketamina nasce in ambito medico e poi si evolve ad uso ricreativo. Questo perché è una droga a basso costo, soprattutto rispetto alla cocaina o ad altre sostanze prive di effetti allucinogeni.
Negli USA, sembra molto facile accedere alla ketamina; anche in Italia e in Europa il traffico di droga ha portato ad un incremento della quantità di ketamina presente sul mercato.
Viene utilizzata soprattutto dai giovani, per i suoi effetti antidepressivi e “sedanti” e in concomitanza con altre sostanze. Tipica l’abitudine di sniffare ketamina al termine di una nottata a base di cocaina o metanfetamina (ectasy, MD), poiché la ketamina può dare apparente sollievo dagli effetti collaterali di queste sostanze tipicamente eccitanti.
Ricordiamo che l’abitudine è molto pericolosa. Le sostanze stupefacenti costituiscono un rischio da non sottovalutare per la salute, soprattutto se miscelate e assunte in quantità eccessive. Possono anche portare effetti a lungo termine che analizzeremo a breve.
Quali effetti ha la ketamina?
La ketamina è una sostanza con effetti allucinogeni e antidepressivi. Può creare una sensazione di distacco dalla realtà e dalla coscienza di sé. Ha quindi effetti di derealizzazione e di depersonalizzazione molto acuti, che possono portare il soggetto a fare esperienze extra-corporee.
Altri effetti includono:
- generale disorientamento;
- perdita totale del contatto con il corpo;
- attacchi di panico causati dalla desensibilizzazione;
- euforia;
- distacco tra mente e corpo;
- difficoltà nei movimenti;
- allucinazioni;
- near death experience o esperienza di pre-morte;
- insensibilità al dolore o ad altri stimoli;
- bad trip.
Alcuni soggetti testimoniano di essersi “visti in terza persona” dopo aver assunto dosi elevate di ketamina. L’esperienza è stata testimoniata svariate volte. La tipica descrizione del fatto è la seguente: il soggetto si trova in una posizione più alta rispetto alla strada o alla stanza, riuscendo ad osservare il proprio corpo in terza persona. Tali effetti sono tipici delle droghe allucinogene, tra cui compare anche l’LSD.
Tra gli effetti fisici e collaterali ricordiamo invece:
- vertigini;
- ipotermia;
- assenza di coordinazione spaziale;
- arresto respiratorio;
- collasso cardiocircolatorio e morte.
Come si assume la ketamina?
Come droga ricreativa la ketamina viene il più delle volte sniffata. Gli effetti si presentano in tempi abbastanza brevi, cioè in quaranta minuti circa dall’assunzione.
I sintomi possono durare 1 o 2 ore e hanno effetto pressoché immediato.
Se la ketamina viene iniettata, invece, l’effetto è più breve ma può provocare sensazioni molto più intense.
Effetti collaterali
Molti studi sono stati condotti sugli effetti della ketamina sull’organismo; per esempio, uno studio di Sean-Sassano Haggins ha dimostrato una correlazione tra abuso della sostanza e problematiche al tratto urinario.
Sebbene non sia dimostrata una correlazione tra abuso di psichedelici ed effetti collaterali, è possibile riscontrare alcuni sintomi tipici dell’abuso di ketamina:
- depressione;
- instabilità emotiva;
- insonnia;
- disturbi psicotici;
- disturbi paranoici.
Inoltre, la ketamina può portare effetti nocivi anche durante l’assunzione: è il tipico caso del bad trip, che si presenta quando un individuo mantiene un barlume di coscienza durante l’assunzione e si rende conto della derealizzazione e degli effetti di distacco corpo-mente causati dalla sostanza. Può allora sperimentare attacchi di panico che possono sfociare in psicosi.
Dimostrati anche i rischi legati alla desensibilizzazione: gli individui che usano ketamina e subiscono una ferita mortale, potrebbero non sentire dolore e morire dissanguati.
Chiedere aiuto
Se si utilizza ketamina e si sviluppa una dipendenza dalla sostanza, è necessario chiedere aiuto prima che il quadro clinico si aggravi e che conduca ad esiti tragici. Il supporto verrà fornito da un medico specializzato in tossicodipendenza, con il supporto di uno psicologo che possa aiutare nel periodo dell’astinenza e della riabilitazione.
In seguito, si tratterà di comprendere le cause profonde che hanno portato allo sviluppo della tossicodipendenza, spesso legate a traumi infantili e a problematiche di natura psicologica ed emotiva.
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