Agenda Visiva Per l’Autismo: Cos’è e Come Funziona

L'agenda visiva per l'autismo è uno strumento che utilizza immagini e simboli per aiutare le persone con autismo a comprendere le attività quotidiane e a organizzarsi nel mondo che le circonda.

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cos'è l'agenda visiva per autismo

Il disturbo dello spettro autistico (ASD) che colpisce migliaia di individui in tutto il mondo. Questa condizione può influenzare notevolmente la comunicazione e l'apprendimento di chi ne è affetto. 

Un'innovativa soluzione, l'agenda visiva per l'autismo, sta emergendo come un potente strumento per supportare queste persone nei loro sforzi di comunicazione e apprendimento

Cos’è un’agenda visiva

Un'agenda visiva è un sistema di supporto visuale che utilizza una combinazione di immagini, simboli e testo per rappresentare concetti, informazioni e istruzioni. 

Questo strumento può essere presentato sotto forma di:

  • schede;
  • lavagne magnetiche;
  • app per dispositivi mobili.

O qualsiasi altra modalità visiva. 

La chiave della sua efficacia sta nella sua capacità di rendere le informazioni accessibili in modo visuale, consentendo alle persone con autismo di comprendere meglio il mondo che li circonda (Lennart Pedersen).

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Com’è fatta un’agenda visiva

Un'agenda visiva è un supporto altamente personalizzabile che utilizza immagini, simboli e testo per rappresentare informazioni, istruzioni, attività e routine. 

La struttura specifica di un'agenda visiva può variare in base alle esigenze individuali delle persone con il disturbo dello spettro autistico e al contesto in cui viene utilizzata. 

Tuttavia, ci sono elementi comuni che possono essere inclusi in un'agenda visiva. 

Ecco come è generalmente fatta:

  • copertina personalizzabile: che può includere il nome della persona con autismo, una foto o un disegno che la rende identificabile;
  • indicazioni chiare: ogni pagina dell'agenda visiva dovrebbe contenere indicazioni chiare, ad esempio, "Oggi è..." per identificare la data o "Ora di..." per specificare l'attività in corso;
  • immagine, simbolo o testo rappresentativo: per ciascuna attività o elemento nella routine, viene utilizzata un'immagine, un simbolo o un testo. Ad esempio, per rappresentare il momento del pranzo, potrebbe essere presente un'immagine di un piatto e delle posate o il testo "pranzo";
  • sequenza temporale: le attività possono essere organizzate in una sequenza temporale che mostra l'ordine in cui si svolgeranno. Ad esempio, una serie di caselle o blocchi può rappresentare l'ordine delle attività dalla mattina alla sera;
  • struttura visiva: l'agenda visiva può essere organizzata su una lavagna magnetica, su un foglio di carta, in un'applicazione per dispositivi mobili o su un tablet. La scelta del supporto dipende dalle preferenze della persona e dalla praticità del contesto.
  • punti di attacco: in alcune versioni più fisiche dell'agenda visiva, vengono utilizzati punti di attacco come velcro o magneti per consentire alla persona di spostare o rimuovere gli elementi in modo interattivo.
agenda visiva come si fa

Comunicazione visiva nell'autismo

La comunicazione rappresenta spesso una sfida cruciale per le persone con autismo. Inizialmente, nel campo della psichiatria, i sintomi dell'autismo in adulti e bambini erano associati alla schizofrenia infantile. Successivamente, sono stati classificati come Disturbi Pervasivi dello Sviluppo e, infine, nel DSM V del 2013, sono stati inclusi nei Disturbi del Neurosviluppo sotto la diagnosi di Disturbo dello Spettro dell'Autismo (ASD). 

Molte di queste persone possono lottare nel formulare frasi complesse o nell'interpretare le emozioni degli altri attraverso l'espressione facciale e il linguaggio del corpo. Qui entra in gioco l'agenda visiva. Questa risorsa può aiutare a superare tali barriere, permettendo alle persone con autismo di esprimere i propri desideri, bisogni e emozioni attraverso immagini e simboli. Questo sistema di comunicazione visiva può fungere da ponte tra il loro mondo interiore e quello esterno.

Secondo gli esperti, il movimento della "self-advocacy", che consiste nella difesa in prima persona dei propri diritti, si è diffuso anche nell’ambito dell’autismo, seguendo il percorso avviato dal movimento per i diritti civili delle persone con disabilità negli anni Settanta. Questo ha permesso alle persone autistiche di raccontare l’autismo dal proprio punto di vista, fino ad allora ignorato e trascurato.

Apprendimento visivo e autismo

L'apprendimento è un processo che coinvolge l'acquisizione di nuove conoscenze e abilità. Le persone con autismo spesso affrontano sfide in questo ambito, ma l'agenda visiva può essere uno strumento rivoluzionario

Creando un'organizzazione visuale delle attività quotidiane e dei compiti, l'agenda visiva semplifica il processo di apprendimento

Questo approccio strutturato consente alle persone con autismo di seguire istruzioni più facilmente, completare compiti in modo più efficace e acquisire nuove abilità in un ambiente che risulta meno confuso.

Personalizzazione dell’agenda visiva

La personalizzazione dell'agenda visiva riconosce e abbraccia la neurodiversità, poiché ogni individuo con autismo ha un'esperienza unica e una combinazione unica di bisogni, sfide e punti di forza. Questo approccio tiene conto della varietà di modi in cui le persone con autismo interpretano e interagiscono con il mondo intorno a loro.

La personalizzazione consente di adattare l'agenda visiva per soddisfare queste esigenze individuali in modo mirato, massimizzando l'efficacia di questo strumento rivoluzionario nella comunicazione e nell'apprendimento.

In che modo?

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  1. Rispetta l’individualità

Una delle chiavi della personalizzazione è il riconoscimento dell'individualità di ciascun individuo con autismo. Questo significa considerare i suoi punti di forza, i suoi interessi e le aree in cui affronta sfide. 

Ad esempio, se un bambino con autismo ha una forte passione per i treni, l'agenda visiva può essere personalizzata includendo immagini di treni nelle attività quotidiane, rendendo più coinvolgente e stimolante l'uso di questo strumento.

  1. Adatta immagini e simboli

Oltre a considerare gli interessi, è importante personalizzare le immagini e i simboli utilizzati nell'agenda visiva. 

Alcuni individui con autismo possono preferire immagini realistiche, mentre altri potrebbero essere più reattivi a simboli stilizzati o disegni astratti. 

La scelta di immagini e simboli dovrebbe essere basata sulle preferenze dell'individuo, garantendo che le rappresentazioni visive siano comprensibili e significative per loro.

  1. Flessibilità nella strutturazione del tempo

Un'altra area in cui la personalizzazione è fondamentale è la strutturazione del tempo. 

Alcune persone con autismo possono trarre beneficio da un'agenda visiva altamente dettagliata che pianifica ogni minuto della giornata, mentre altre possono preferire una struttura più flessibile che offre una serie di opzioni da cui scegliere. 

Adattare l'agenda visiva al livello di dettaglio e alla flessibilità desiderati dall'individuo permette di massimizzare la sua utilità.

personalizzazione agenda visiva autismo

Applicazioni pratica dell’agenda visiva

L'agenda visiva è un potente strumento che può essere utilizzato in molteplici contesti per supportare le persone con autismo. Vediamo come l'agenda visiva può essere applicata in modo pratico per migliorare la qualità di vita di chi ne beneficia.

A scuola: fornire supporto didattico

Nel contesto scolastico, l'agenda visiva può essere fondamentale per gli studenti con autismo. Gli insegnanti possono utilizzare l'agenda visiva per comunicare routine quotidiane, programmi delle lezioni e aspettative. 

Ad esempio, possono creare un programma visuale che mostri l'orario della giornata, aiutando gli studenti a comprendere quali attività si svolgeranno e in quale sequenza. 

Questo rende l'ambiente scolastico più prevedibile e meno stressante, contribuendo al benessere degli studenti con autismo e migliorando la loro partecipazione.

A casa: creare struttura e chiarezza

Anche a casa, i genitori possono sfruttare l'agenda visiva per creare una struttura chiara nelle attività quotidiane. Ad esempio, un genitore può utilizzare un calendario visuale per pianificare i pasti, le attività del pomeriggio o il momento della nanna. 

Questa struttura aiuta a ridurre l'ansia legata all'incertezza, poiché l'individuo con autismo può vedere cosa accadrà successivamente. 

Inoltre, l'agenda visiva può aiutare a gestire le transizioni tra le attività, riducendo le resistenze e i comportamenti di sfida. Anche le persone con autismo lieve possono avere difficoltà di comunicazione nelle proprie relazioni, utilizzando per tanto l'agenda visiva come supporto.

In terapia: facilitare la comunicazione e l'apprendimento

Gli operatori sanitari e i terapeuti spesso incorporano l'agenda visiva nelle sessioni di terapia. Questo strumento può essere utilizzato per facilitare la comunicazione tra il terapista e il paziente con autismo. 

Ad esempio, l'agenda visiva può aiutare a strutturare le sessioni terapeutiche, delineando chiaramente gli obiettivi e le attività previste. 

Ciò contribuisce a ridurre l'ansia e a mantenere l'attenzione del paziente durante la sessione, massimizzando i risultati terapeutici.

L'agenda visiva è un'importante risorsa che offre supporto in vari contesti, contribuendo a creare un ambiente più strutturato e accessibile per le persone con autismo. 

Sia a scuola, a casa o in terapia l'agenda visiva può migliorare la qualità di vita delle persone con autismo, consentendo loro di comunicare in modo più efficace, di apprendere in un ambiente più strutturato e di partecipare in modo più inclusivo alla società. 

La versatilità dell'agenda visiva la rende un'importante risorsa nella promozione dell'indipendenza e del benessere delle persone con autismo. Può essere utile anche per coloro che soffrono della sindrome di Asperger.

terapia e agenda visiva per autismo

Il supporto della psicoterapia

Oltre all'agenda visiva per l'autismo, un aiuto importante può essere offerto dalla psicoterapia. Con un terapeuta infatti, è possibile migliorare le proprie abilità sociali e comunicative, gestire ansia e stress, nonché affrontare eventuali problemi di salute mentale correlati. Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online, garantendoti il supporto di un esperto appositamente selezionato e qualificato per le tue esigenze. Può essere utile anche se sei genitore di un ragazzo con autismo. La psicoterapia infatti può essere per te uno spazio in cui condividi i tuoi pensieri ed emozioni trovando il modo più adatto per te per gestirli e affrontarli.

Fonti:

  • Dyrbjerg, Pernille, and Maria Vedel. L'apprendimento visivo nell'autismo. Come utilizzare facilitazioni e aiuti tramite immagini. Edizioni Erickson, 2008.
  • AGRESTI, CHIARA. "Per una comunicazione efficace: L’importanza della Comunicazione Aumentativa nei Disturbi dello Spettro Autistico." (2021).
  • Verrastro-logopedista, Donatella. "La comunicazione nell’autismo: strategie visive e modalità efficaci."
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Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.