Musicoterapia: cos'è e come funziona

La musicoterapia è una tecnica terapeutica che sfrutta il potere della musica per aiutare a raggiungere un maggiore benessere psicologico e fisico. In questo articolo esploriamo cos'è la musicoterapia, come funziona, quali problemi psicologici e fisici può trattare e i benefici concreti che la terapia può offrire.

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Musicoterapia

La musicoterapia è uno strumento terapeutico molto potente. La musica ha un effetto profondo su corpo e mente, basti pensare a come una canzone può cambiare l'umore in pochi minuti.

Musicaterapia significa letteralmente terapia attraverso la musica e consiste nell'utilizzo professionale dei suoni, del ritmo e della melodia per promuovere benessere e salute. È una forma di terapia musicale condotta da uno specialista, il musicoterapista, che aiuta le persone a esprimersi, rilassarsi e affrontare le difficoltà attraverso esperienze musicali.

Cos'è la musicoterapia

La musicoterapia è una disciplina terapeutica che utilizza la musica e i suoi elementi (suono, ritmo, melodia e armonia) per raggiungere obiettivi di salute. Secondo la World Federation of Music Therapy, la musicoterapia è “l'uso della musica e dei suoi elementi [...] per facilitare la comunicazione, le relazioni, l'apprendimento, il movimento, l'espressione e altri obiettivi terapeutici, soddisfacendo bisogni fisici, emotivi, mentali, sociali e cognitivi”. In parole semplici, è una terapia che sfrutta il potere della musica per migliorare il benessere generale della persona.

È considerato un intervento basato sull’evidenza e numerosi studi scientifici hanno documentato l'efficacia in ambito sia medico che psicologico, specialmente negli ultimi anni. Non si tratta semplicemente di ascoltare un po’ di musica per rilassarsi ma di un percorso guidato da un professionista qualificato. Il musicoterapista crea un ambiente sicuro in cui la persona può usare la musica per comunicare le proprie emozioni, elaborare vissuti e sviluppare risorse personali. 

La terapia è parte delle cosiddette terapie espressive ed è riconosciuta a livello internazionale come complemento efficace ai trattamenti tradizionali

Cos'è la musicoterapia

Relazione tra corpo e musica

La reazione del corpo alla musica è immediata e potente. Basti pensare a come una melodia calma può rallentare il battito cardiaco e ridurre la tensione muscolare, mentre un ritmo incalzante può far salire l’energia. 

La scienza conferma che ascoltare musica può ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, abbassare la frequenza cardiaca e perfino la pressione sanguigna. In altre parole, la musica agisce sul sistema neuroendocrino e sul nostro arousal fisiologico, aiutando il corpo a passare a uno stato di rilassamento o, al contrario, attivandolo in modo positivo quando serve.

La musica coinvolge anche il cervello in profondità: attiva aree legate alle emozioni e al circuito della ricompensa, stimolando il rilascio di neurotrasmettitori del benessere come le endorfine e l’ossitocina. Queste sostanze favoriscono sensazioni di piacere, legame sociale e riduzione dello stress. 

Tutte le risposte corporee e cerebrali spiegano perché la musica è il veicolo ideale per una terapia: influenzando corpo e mente, la musicoterapia può aiutare a ristabilire equilibrio e benessere psicofisico in modo naturale.

Musicoterapia e psicologia

La musicoterapia ha un forte impatto anche sulla sfera psicologica ed emotiva. In ambito psicologico, la musica viene usata come linguaggio alternativo quando le parole non bastano: attraverso suoni e canzoni, il paziente può esprimere emozioni profonde, elaborare ricordi e dare voce a stati d’animo difficili da spiegare a voce. Questo approccio è spesso integrato con le terapie psicologiche tradizionali, rientrando tra i possibili tipi di psicoterapia espressivo-creativo. Pur non sostituendo la terapia verbale, può arricchire il percorso psicologico offrendo un canale comunicativo in più e un’esperienza emotiva diretta.

Numerose ricerche in psicologia clinica indicano che la musicoterapia può ridurre i sintomi di ansia e depressione, migliorare l’umore e aumentare l’autostima nei pazienti. Agendo sulle emozioni e sulla capacità di espressione, l’approccio musicale aiuta i pazienti a sentirsi più sereni e compresi, affiancando efficacemente i percorsi psicoterapeutici tradizionali. Proprio per questo, la musicoterapia viene sempre più integrata nei programmi di cura come supporto complementare alla psicoterapia o alla riabilitazione psichiatrica.

La musicoterapia si presta a essere personalizzata e integrata con vari orientamenti psicoterapeutici e la componente musicale può offrire uno spazio ulteriore di elaborazione e supporto emotivo. L’importante è che il percorso sia calibrato sui bisogni individuali, favorendo una crescita personale sia sul piano mentale che emotivo.

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Quali malattie si possono trattare con la musicoterapia?

La musicoterapia è stato oggetto di studi come trattamento complementare in diverse condizioni cliniche, mostrando numerosi benefici:

  • È stato osservato un calo significativo dell’ansia in pazienti sottoposti a sessioni musicali prima di un intervento chirurgico perché la musica rilassante induce una risposta di calma nell’organismo, abbassando il cortisolo e favorendo un senso di tranquillità.
  • La terapia musicale può alleviare i sintomi depressivi e migliorare l’umore. Una meta-analisi ha rilevato una significativa riduzione della gravità della depressione nei pazienti trattati con musicoterapia rispetto a quelli con sole cure standard.
  • Nei bambini con autismo, la musicoterapia viene impiegata per migliorare comunicazione e socializzazione. Attraverso giochi musicali i piccoli pazienti incrementano l’interazione sociale e l’espressione emotiva.
  • La musicoterapia aiuta a gestire agitazione e umore nelle persone con demenza. Ascoltare canzoni familiari o cantare può ridurre l’agitazione e il distress nei pazienti con Alzheimer avanzato, migliorandone il benessere momentaneo.
  • Il ritmo musicale viene sfruttato per migliorare la coordinazione motoria. Camminare a tempo di musica può regolarizzare il passo nei pazienti affetti dal morbo di Parkinson, con benefici anche sull’equilibrio e la qualità di vita.
Quali malattie si possono trattare con la musicoterapia

Come funziona la musicoterapia?

Concretamente, come funziona la musicoterapia? In genere, le sedute di musicoterapia sono individuali oppure di gruppo, hanno una durata di circa 30-60 minuti e sono condotte da un musicoterapista qualificato. Non è necessario saper cantare o suonare: la persona può partecipare attivamente anche senza alcuna esperienza musicale. Il terapeuta crea un ambiente accogliente e privo di giudizio, mettendo a disposizione vari strumenti musicali, incoraggiando il paziente a esplorare i suoni in libertà.

A seconda degli obiettivi e delle preferenze del paziente, si possono adottare tecniche attiverecettive. Nel primo caso, il paziente fa qualcosa con la musica durante la sessione: ad esempio, il terapista potrà chiedere di suonare uno strumento, improvvisare melodie, cantare o muoversi seguendo il ritmo. 

L’improvvisazione musicale libera è una delle tecniche più usate: paziente e terapeuta suonano insieme, creando al momento suoni e ritmi senza seguire uno spartito. Questo permette di esprimere stati d’animo in modo spontaneo. 

Nelle modalità recettive, invece, è il terapeuta a suonare o proporre brani, dal vivo o registrati, e il paziente li ascolta rilassandosi, eventualmente visualizzando immagini o descrivendo le sensazioni suscitate dalla musica.

Durante la seduta, il musicoterapista osserva le reazioni emotive e corporee del paziente, modulando l’intervento in tempo reale. Ad esempio, può adattare il ritmo o la melodia per rispecchiare lo stato d’animo del momento, creando una sintonizzazione emotiva.

Questo rapporto di fiducia e comunicazione non verbale è il cuore della musicoterapia: attraverso il dialogo sonoro il paziente si sente accolto e riesce a esternare ciò che prova in modo creativo. Insieme, terapeuta e paziente definiscono obiettivi terapeutici personalizzati e lavorano di concerto, utilizzando la musica come strumento di cambiamento.

Costo della musicoterapia

Il costo della musicoterapia dipende da diversi fattori, tra cui la durata della seduta, il tipo di intervento (individuale o di gruppo) e l’esperienza del professionista. In generale, una seduta individuale ha un prezzo che si aggira tra 40 e 60 euro, con variazioni legate anche alla città e al contesto in cui viene svolta. 

Una seduta di musicoterapia di gruppo ha un costo generalmente più basso rispetto a quella individuale. Il prezzo medio varia tra 15 e 30 euro a persona, in base alla durata dell’incontro, al numero di partecipanti e al contesto in cui si svolge. I percorsi di gruppo sono spesso organizzati in cicli di più incontri e possono essere proposti da studi privati, scuole, centri riabilitativi o associazioni.

Musicoterapia e altri tipi di psicoterapia

La musicoterapia è molto più che ascoltare semplicemente la propria canzone preferita: è un modo delicato e potente per prendersi cura di sé. Probabilmente anche a te è capitato, in un momento difficile o stressante, di cercare rifugio nella musica, sentendoti improvvisamente compreso da un testo o consolato da una melodia familiare. Questo accade perché la musica parla una lingua universale che il nostro corpo e la nostra mente comprendono istintivamente.

La musicoterapia è dunque un approccio efficace, che viene integrato in altri percorsi psicoterapeutici come la psicoterapia cognitivo-comportamentale o quella psicodinamica, di cui si occupa il nostro centro medico. Attualmente non offriamo la musicoterapia, ma puoi iniziare un percorso psicoterapeutico con uno dei nostri specialisti, scegliendo l’approccio più adatto alle tue esigenze. Per poter accedere ad un primo colloquio gratuito, ti basta compilare il nostro questionario. Successivamente le sedute costano 49 € l'una.

Fonti

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  • Bradt, J., & Dileo, C. (2014). Music interventions for mechanically ventilated patients. Cochrane Database of Systematic Reviews, 2014(12). https://doi.org/10.1002/14651858.CD006902.pub3
  • Geretsegger, M., Elefant, C., Mössler, K. A., & Gold, C. (2014). Music therapy for people with autism spectrum disorder. Cochrane Database of Systematic Reviews, 2014(6). https://doi.org/10.1002/14651858.CD004381.pub3
  • Raglio, A., Bellandi, D., Baiardi, P., Gianotti, M., Ubezio, M. C., Zanacchi, E., ... & Imbriani, C. (2015). Effect of active music therapy and individualized listening to music on dementia: a multicenter randomized controlled trial. Journal of the American Geriatrics Society, 63(8), 1534-1539. https://doi.org/10.1111/jgs.13558
  • Thaut, M. H., Rice, R. R., Braun Janzen, T., Hurt-Thaut, C. P., & McIntosh, G. C. (2019). Rhythmic auditory stimulation for reduction of falls in Parkinson’s disease: a randomized controlled study. Clinical Rehabilitation, 33(1), 34-43. https://doi.org/10.1177/0269215518791582
  • World Federation of Music Therapy (WFMT). (2011). Definition of Music Therapy. Recuperato da: https://wfmt.info/wfmt-new-home/about-wfmt/
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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