Il test delle 16 personalità: validità, limiti e come funziona

Scopri il tuo tipo di personalità con il test delle 16 personalità. Esplora le diverse dimensioni della tua psiche e comprendi meglio te stesso e le tue relazioni

I test di personalità incuriosiscono molte persone, forse perché amiamo scoprire qualcosa di noi stessi. Ma tra i quiz che si fanno per gioco ce ne sono anche alcuni che, al contrario, si distinguono per avere un valore scientifico dato da una certa affidabilità. Uno di questi è il test ideato dalla ricercatrice Katharine Cook Briggs e dalla figlia Isabel Myers Briggs. Questo test si basa sull’indicatore Myers-Briggs di personalità (abbreviato in MBTI) come strumento per trovare, tra 16 profili possibili, la personalità che maggiormente rispecchia quella della persona che vi si sottopone.

Ma in che senso questo test è attendibile? È davvero possibile definire una personalità in questo modo e riuscirci potrebbe essere utile nella pratica clinica di psicologi e psicologhe? Soprattutto, ti incuriosisce scoprire come funziona l’indicatore Myers-Briggs di personalità? Continua a leggere e troverai tutte le risposte che cerchi.


Che cos’è la personalità?

Prima di entrare nel merito del test, è utile cercare di capire esattamente che cosa intendiamo quando parliamo di personalità. In psicologia questo termine ha un significato molto preciso, e per spiegarlo ci facciamo aiutare dal DSM (il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali). Secondo il DSM-5, la personalità è un insieme di tratti caratteriali, modi di comportarsi, pensare e interagire con gli altri e con l’ambiente che sono costanti e si mostrano soprattutto nei contesti sociali. In parte queste modalità sono influenzate da elementi esterni, ad esempio la cultura e la famiglia. Il tutto crea una combinazione che rende ciascuno unico e particolare.

Basta questa definizione a farti dubitare dell’attendibilità di un test di personalità che si propone di racchiudere ciascuno in un gruppo, vero? Ecco quindi una prima precisazione: il test non vuole tanto mettere ogni persona in una categoria, ma piuttosto cercare la categoria più simile in base ad alcune caratteristiche, anche se difficilmente ci si rispecchierà completamente in essa.

Come nasce l’MBTI?

Abbiamo detto che, nonostante questa limitazione, il test delle 16 personalità di Myers-Briggs gode di una certa validità scientifica. Questo perché le ricercatrici che lo hanno progettato si sono appoggiate ai loro studi e anche a una teoria famosa, quella di uno dei padri della psicologia analitica, Carl Gustav Jung. Il celebre psicoanalista formulò la teoria dei tipi psicologici, ovvero dei tipi di personalità che venivano determinati dalla prevalenza di una determinata funzione psichica.

Per Jung esistevano quattro funzioni psichiche principali, due razionali (pensiero e sentimento) e due irrazionali (sensazione e intuizione). A queste funzioni si aggiungono le preferenze con le quali si interagisce nel mondo, secondo un’energia introversa o estroversa. Introversione ed estroversione si combinano con la funzione psichica prevalente e danno luogo a una certa personalità, il tipo psicologico. Quindi, nella teoria di Jung, esistevano otto tipi psicologici.

Il contributo di Myers-Briggs alla teoria dei tipi psicologici

Le ricercatrici Cook Myers e Myers Briggs, dunque, presero le mosse direttamente dalla voce autorevole di Jung, ma senza accontentarsi della sua parola. Svilupparono il test durante la Seconda Guerra Mondiale, ponendosi due obiettivi. Prima di tutto, volevano trovare un fondamento scientifico che rendesse la teoria dei tipi psicologici facilmente comprensibile a tutti. In secondo luogo, volevano utilizzare il test per individuare le donne con le caratteristiche caratteriali più adatte per svolgere dei precisi compiti al fronte.

Grazie al lavoro delle due studiose, i profili di personalità raddoppiarono e divennero più precisi e capaci di descrivere meglio le caratteristiche delle persone che ne fanno parte. Questo perché non considerarono solo una funzione primaria più il tipo di energia introversa o estroversa, ma aggiunsero altre due funzioni: una ausiliaria, che interviene in supporto a quella primaria, e una funzione ombra, ovvero una tendenza che agisce in modo silenzioso.

In questo modo, l’esito dell’MBTI è una sigla composta da quattro lettere, ciascuna delle quali identifica una funzione:

  • la prima lettera fa riferimento a introversione o estroversione;
  • la seconda si riferisce al modo in cui avvertiamo il mondo, se facciamo prevalere sensazione (ci basiamo sui fatti) o intuizione (immaginazione);
  • la terza ci parla di come prendiamo le nostre decisioni, ovvero se ci facciamo guidare dal pensiero o dal sentimento;
  • l’ultima si riferisce al comportamento e rivela se prevale il giudizio (cioè la pianificazione) o la percezione (quindi tutto viene affrontato in modo spontaneo).

Come si svolge il test delle 16 personalità?

Tutte queste informazioni hanno risvegliato la tua curiosità e vorresti sapere che tipo di personalità sei? Sappi che fare questo test è molto semplice, dal momento che si trova online in forma gratuita sul sito ufficiale dell’MBTI.

A questo punto potrai iniziare a rispondere alle 40 domande che ti verranno proposte. Si tratta di affermazioni per ciascuna delle quali dovrai indicare quanto ti rispecchia o meno, in una scala da 1 a 7, cercando di non lasciare risposte neutre e dando fondo a tutta la tua sincerità. Questo perché, ovviamente, il risultato non sarà veritiero se mentirai, perciò cerca sempre di dire la verità anche se non ti piace e non rifletterci troppo.

Al termine, troverai la sigla a quattro lettere di cui abbiamo parlato poco fa, seguita da una quinta lettera che indica se sei un tipo assertivo o prudente. Potrai leggere anche una descrizione delle principali caratteristiche di quel tipo di personalità e capire quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza.

L’affidabilità del test delle 16 personalità

Come puoi immaginare, il test delle 16 personalità è stato messo in discussione da molti studiosi perché considerato poco attendibile. In realtà anche a distanza di tanti anni rimane uno degli strumenti più affidabili tra quelli che si occupano di personalità, come ha dimostrato lo studio pubblicato nella rivista Practices in Health Professions Diversity nel 2017.

Bisogna però fare delle precisazioni. Questo test viene utilizzato soprattutto in ambito lavorativo, dalle aziende che stanno cercando nuovi dipendenti con specifiche qualità caratteriali per potersi inserire in modo armonioso all’interno del team senza rompere gli equilibri. Ma nella pratica clinica l’utilità dell’MBTI è limitata. Ad esempio, non è uno strumento che può essere utilizzato per la diagnosi: un basta certo questo per dirti se soffri di un disturbo di personalità, come quello paranoide o quello antisociale, e nessuno psicologo si sognerebbe mai di utilizzare il test in questo modo. Ma ciò non significa che non serva a nulla, dal momento che il risultato può darti delle indicazioni sui tuoi pregi e difetti e gettare le basi per un percorso di crescita personale.

Cosa possiamo concludere sul test delle 16 personalità?

In base a ciò che abbiamo detto finora, quindi, possiamo trarre alcune conclusioni sul test delle 16 personalità di Myers-Briggs. Prima di tutto, si tratta di uno strumento valido, con una certa affidabilità, che si poggia su una teoria autorevole.

Ma dobbiamo ricordare che l’indicatore di personalità è tutt’altro che esaustivo e non può combaciare perfettamente con ciò che siamo. Lo dimostra il fatto che, per ciascun tratto, il test indichi la percentuale con la quale esso prevale rispetto all’altro. Inoltre, anche il carattere leggero e simpatico del sito la dice lunga a questo proposito: per ciascun tipo di personalità, infatti, troverai i personaggi famosi, immaginari o reali, del passato o del presente, che lo condividono. Questo è segno del fatto che anche se l’esito del test è verosimile, non deve essere preso come verità assoluta e certamente non è in grado di spiegare la complessità della natura umana.

Per conoscersi davvero e cercare di affrontare i problemi che ci disturbano, la soluzione non è un test di personalità, ma rivolgersi a un professionista. Per questo motivo Serenis propone dei percorsi di supporto psicologico o psicoterapia online grazie ai quali, con l’aiuto di un esperto o un’esperta, potrai davvero crescere a livello personale.

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Revisori

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Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.