Quando la passione si spegne: il calo della libido tra abitudine e disturbi sessuali

Un calo del desiderio sessuale può essere causato da una serie di fattori, tra cui stress, stanchezza, problemi di salute fisica o mentale, cambiamenti ormonali, problemi di relazione o effetti collaterali di farmaci, ed è importante affrontare le cause sottostanti per gestire efficacemente il problema.

A tutte le coppie possono capitare momenti di crisi in cui non c’è più voglia di condividere momenti di intimità. Ma questo silenzio non deve per forza durare per sempre, e a volte bastano dei piccoli accorgimenti per risvegliare il desiderio.

Vuoi scoprire come? Te lo spieghiamo di seguito, perciò continua a leggere!

Come cambia il desiderio sessuale in una coppia

Forse ti stai chiedendo come mai da parte tua, o da parte del tuo partner, il desiderio sessuale sia in caduta libera. Non spaventarti: in una coppia è normale che la libido cali dopo i primi tempi. Se, infatti, all’inizio le dinamiche sono dominate dall’entusiasmo e dalla voglia di scoprirsi, di vedere come si sta insieme anche sotto l’aspetto sessuale, con il passare degli anni subentra l’abitudine, cambia lo stile di vita e si aggiungono crescenti impegni e responsabilità che, volenti o nolenti, finiscono per togliere tempo da dedicare al piacere e la creatività e la passione inevitabilmente vanno scemando.

Niente di strano, se non fosse che alla controparte, legittimamente, possono sorgere innumerevoli dubbi. Se il partner cerca meno occasioni per stare insieme, l’altra metà della coppia può facilmente chiedersi se sia venuta meno l’attrazione o se il motivo non sia piuttosto un’incapacità di soddisfare l’altro durante i rapporti. Si crea così un circolo vizioso fatto di insicurezze, messa in discussione di se stessi e della propria attrattiva e comportamenti di evitamento, in cui la ricerca dell’intimità diventa sempre più sporadica e assume connotati ansiosi, perdendo tutto il piacere che dovrebbe caratterizzarla.

Come riaccendere la passione?

La parte sessuale riveste una grande importanza nella vita di coppia, e se questa è motivo di sofferenza, anche la relazione in generale potrebbe risentirne. I dubbi del partner porteranno tensioni e incomprensioni nella coppia, rischiando di rovinare la sintonia che c’è sempre stata. Ma per fortuna ci sono delle misure che si possono adottare per evitare che la situazione degeneri e si arrivi a una crisi importante.

Partiamo dal presupposto che il disagio principale nasce dai dubbi che sorgono circa la propria capacità di sedurre ancora l’altro o l’altra, quindi è da qui che bisogna partire per riprendere in mano la situazione:è fondamentale un atto di coraggio per parlare apertamente di cosa sta succedendo. Se sei tu a non sentire più lo stesso desiderio, dillo alla tua metà e cerca di spiegare come mai questo sta capitando. Se, invece, ti sembra che sia lui o lei ad essere più reticente, chiedi come si sente, senza accusare e senza pretendere subito una risposta chiara. In entrambi i casi, ragionate su quali possono essere i motivi: questo piccolo passo metterà in chiaro che nessuno dei due si può assumere la responsabilità del problema e potreste scoprire che ciò che vi manca è una ventata di aria fresca.

In questo caso, cercate di portare delle variazioni sul tema: inventate qualcosa di nuovo, giocate e sperimentate per riaccendere la vostra passione. Mettetevi alla prova e dimostrate che la vostra reciproca fiducia è ancora intatta e siete ancora in grado di sorprendervi. Lasciate da parte i freni e andate alla ricerca delle novità che vi intrigano. Come scegliere? Anche in questo caso la soluzione è parlare: non abbiate paura di esprimere le vostre fantasie, tutti ne hanno e tutte le fantasie sono legittime! Scegliete quelle che possono adattarsi a entrambi e divertitevi.

Ma potete anche provare qualcosa di opposto, come una romantica cena seguita da dolcissime coccole. Prova a creare un po’ di atmosfera con candele e musica: un classico intramontabile che sorprenderà il tuo compagno o la tua compagna e vi consentirà di ritagliarvi uno spazio solo per voi due. Ricorda che certe volte basta lasciarsi guidare dal contesto per riaccendere una fiamma che langue. Se, invece, preferisci provare a essere audace, prendi l’iniziativa senza aspettare che sia lui o lei a fare il primo passo: se solitamente questo non è il copione, ti sorprenderà vedere come il tuo tentativo viene apprezzato.

Infine, riprendetevi anche il vostro tempo, ricordando tutte le cose che avete fatto insieme, le avventure che hanno caratterizzato i primi anni della vostra relazione e quanto eravate intraprendenti prima. Non solo: oltre al passato, considerate anche l’immediato futuro, programmando delle gite o dei piccoli viaggi che vi consentano di uscire dalla routine e ritrovare una sintonia che lo stress di tutti i giorni sta ostacolando. Insomma, qualsiasi strategia tu scelga, il punto essenziale è provare a stravolgere l’abitudine per trovare nuovi stimoli che riaccendano la curiosità dei primi tempi.

Il calo del desiderio sessuale nella pratica clinica

Ci sono dei casi in cui la mancanza di desiderio sessuale da parte di uno o entrambi i partner assume connotati più accentuati e rischia di causare serie conseguenze sulla relazione. Questi sono i casi in cui è meglio chiedere aiuto a un professionista psicologo (come trovare uno psicologo adatto?), o a uno specialista in sessuologia che potrà guidare la coppia verso il ritrovamento dell’intesa. Questa è esattamente la proposta di Serenis, grazie alla disponibilità a effettuare percorsi psicologici o di psicoterapia online.

Ma come capire qual è la soluzione giusta? Non sempre il calo del desiderio sessuale è qualcosa che scaturisce da una dinamica di coppia caduta vittima della monotonia: a volte si tratta di un problema personale di uno dei due. Il DSM-5 (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali) ha una sezione interamente dedicata ai disturbi della sfera sessuale, e ciascuno di essi viene descritto nei sintomi che permettono di riconoscerlo.

I disturbi sessuali nelle donne

Ad esempio, nelle donne può manifestarsi il disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione, che consiste nel notare un’assenza o una marcata scarsità di desiderio di fare l’amore. Può trattarsi di una condizione cronica, che si manifesta sin dall’inizio dell’attività sessuale da parte della donna, ma anche di un cambiamento che si è sviluppato nel corso del tempo.

In questo caso occorre prestare attenzione a cosa sta succedendo nella vita della persona. Ad esempio, se sta entrando in menopausa, le modificazioni fisiche, ormonali e le ripercussioni psicologiche possono giocare un ruolo importante nel calo della libido. In altre circostanze è lo stress a rendersi responsabile del problema, togliendo energie alle fantasie sessuali e alla ricerca del piacere.

È importante precisare che in seguito a questa diminuzione del desiderio e dell’eccitazione possono non attivarsi i normali riflessi corporei (ad esempio la lubrificazione vaginale), rendendo il rapporto poco soddisfacente o addirittura doloroso. Quando il dolore diventa recidivo, verificandosi praticamente in ogni occasione, possono subentrare il disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione, oppure il disturbo dell’orgasmo femminile, che impedisce di raggiungere il piacere. La diretta conseguenza sarà evitare il più possibile i momenti di intimità.

I disturbi sessuali negli uomini

Negli uomini, invece, l’elemento fondamentale per parlare di un disturbo è la mancanza o scarsità di fantasie sessuali, determinanti nell’innescare il desiderio. In questo caso, si parla di disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile. Questo può formare una catena con altre problematiche, come l’eiaculazione ritardata (che può anche non presentarsi mai) o un disturbo erettile.

In entrambi questi casi giocano un ruolo fondamentale le componenti emotive di ansia e depressione. Se, infatti, l’aspettativa è quella di non riuscire a soddisfare la propria controparte, l’anticipazione di un probabile fallimento mette l’uomo in agitazione, compromettendo le sue possibilità di eccitarsi e di provare piacere durante il rapporto, qualora si riesca ad averlo.

In realtà non è detto che il disturbo sessuale presente nella coppia sia solo uno e relegato a uno dei due componenti: possono incastrarsi e svilupparsi in una catena di conseguenze. Ad esempio, un disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione della donna può innescare molte incertezze nel partner che, sentendosi insicuro, sviluppa un’ansia da prestazione che non gli consente di raggiungere l’erezione.

Conclusioni

Insomma, ritrovare la passione nella coppia può essere una questione personale o relazionale, ma in ogni caso sono entrambi a subire la situazione e comunicare scoprendo le carte senza timore, anche se l’argomento è delicato, rappresenta un primo passo importante e, a volte, risolutivo. Spesso, infatti, basa un cambiamento nella routine per risvegliare il desiderio, ma non è sempre così semplice. Quando parlare non basta, è importante chiedere aiuto a un professionista, per evitare che le conseguenze si aggravino e ristabilire l’equilibrio perduto.

La psicoterapia online di Serenis

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Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.