Disturbi psicotici: quali sono e come riconoscerli

I disturbi psicotici sono condizioni psichiatriche gravi che possono comportare un distacco dalla realtà, allucinazioni, deliri e compromissione del funzionamento sociale e occupazionale.

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tipologie di disturbi psicotici

Secondo la definizione di Lieberman & First (2018) i disturbi psicotici costituiscono una sindrome che riguarda diverse patologie mentali tra cui la schizofrenia e il disturbo bipolare con caratteristiche psicotiche.

Disturbi psicotici: definizione

Il disturbo psicotico è una condizione psichiatrica grave che si manifesta con un distacco dall'ambiente circostante, difficoltà significative nell'avviare attività e nell'esprimere sentimenti genuini verso gli altri.

Lieberman e First si soffermano sul ruolo di neurotrasmettitori come la dopamina e del glutammato nella fisiopatologia dei sintomi psicotici e ritengono che il trattamento delle psicosi debba comprendere sia la terapia farmacologica che il supporto emotivo psicosociale.

La caratteristica principale dei disturbi psicotici riguarda l'alterazione della percezione della realtà che può comportare l'insorgenza di deliri, allucinazioni, pensiero disorganizzato, comportamento bizzarro e linguaggio confuso.

Il distacco dalla realtà durante gli episodi psicotici provoca grande turbamento e produce un effetto di profondo disorientamento che incide in modo significativo sulla vita della persona che ne soffre e dei suoi familiari.

disturbi psicotici definizione

Quali tipi di disturbi psicotici ci sono?

Per capire quali sono i disturbi psicotici è necessario comprendere che un numero molto ampio di persone può sperimentare almeno un sintomo psicotico nella propria vita. Questa considerazione nasce dagli studi di Calabrese & Al Khalili (2024) che nella loro opera Psychosis hanno trattato l'argomento in modo dettagliato. Gli autori affermano che la psicosi è caratterizzata da un insieme di sintomi che hanno come caratteristica comune la perdita del contatto con la realtà.

I disturbi psicotici dunque possono manifestarsi in numerose e diverse condizioni psichiatriche, neuropsichiatriche, neurologiche, dello sviluppo neurologico e mediche. I disturbi psicotici sono la caratteristica distintiva dello spettro della schizofrenia caratterizzata da sintomi psicotici persistenti come deliri, allucinazioni, disorganizzazione del pensiero e del comportamento. Altri tipi di disturbi psicotici presenti nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione) sono:

  • disturbo delirante: è un disturbo in cui prevale il sintomo del delirio anche se il comportamento potrebbe apparire come normale;
  • disturbo schizofreniforme: simile alla schizofrenia ma con una durata dei sintomi inferiore ai 6 mesi;
  • disturbo psicotico breve: simile alla schizofrenia ma con una durata dei sintomi inferiore ad 1 mese;
  • disturbo schizoaffettivo o psicosi affettiva: sono presenti sia i sintomi della psicosi che alcuni sintomi tipici dei disturbi dell'umore come la depressione;
  • psicosi da uso di sostanze: i sintomi psicotici possono essere scatenati dall'uso di farmaci come sedativi o oppiacei e dall'uso di droghe come amfetamine e cocaina;
  • psicosi da stress: si presenta come conseguenza di un forte trauma emotivo come ad esempio la psicosi post-partum;
  • psicosi dovuta a condizioni neurologiche e mediche: possono comparire sintomi psicotici nei soggetti con epilessia del lobo temporale, ictus, tumori del sistema nervoso centrale o psicosi ad esordio tardivo negli anziani.
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Sintomi dei disturbi psicotici

I sintomi psicotici possono essere molto diversi per intensità, frequenza, esordio e caratteristiche. In generale l'elemento comune tra tutti questi sintomi riguarda la compromissione dell'esame di realtà da parte del soggetto che ne soffre.

Quali sono le tipiche manifestazioni di una psicosi?

Per definire meglio cosa sono i disturbi psicotici è necessario conoscere quali sono le tipiche manifestazioni di una psicosi:

  • deliri: pensieri intrusivi e convinzioni errate, irrazionali e difficilmente modificabili;
  • allucinazioni: percezioni sensoriali prive di riferimenti nella realtà come sentire voci o vedere cose che non esistono;
  • pensiero disorganizzato: difficoltà a organizzare il pensiero che porta ad avere un eloquio confuso o incoerente;
  • comportamento psicotico: azioni strane o bizzarre, abbigliamento incongruo rispetto al clima, forte isolamento sociale, movimenti insoliti.

Come riconoscere un episodio psicotico?

Esistono numerosi test per disturbi psicotici in grado di riconoscere la presenza dei sintomi iniziali di psicosi tra cui:

  • comportamento psicotico in casa;
  • disorientamento spaziale;
  • confusione;
  • cambiamenti improvvisi nel modo di reagire alle situazioni;
  • ritiro sociale;
  • risposte emotive inappropriate o assenti;
  • discorsi illogici o confusi.

come riconoscere disturbo psicotico

Esordio e sviluppo dei disturbi psicotici

I disturbi psicotici possono avere un esordio improvviso oppure svilupparsi gradualmente. Il primo episodio psicotico solitamente si manifesta a partire dalla tarda adolescenza o nella prima età adulta anche ci sono studi che dimostrano che il disturbo psicotico può comparire per la prima volta in tarda età.

Una recente revisione su questo tema pubblicata sulla rivista Therapeutic Advances in Psychopharmacology si è occupata di valutare le caratteristiche dei disturbi psicotici nella popolazione anziana mettendo in evidenza come i disturbi psicotici siano il risultato di una complessa interazione tra vari fattori biologici, psicologici, sociali e ambientali.

Gli autori della ricerca si soffermano sull'importanza della valutazione diagnostica che dovrebbe puntare a riconoscere i fattori che prevedono i possibili esiti di questi disturbi in età avanzata in quanto sono spesso associati a morbilità e mortalità (Tampi et al., 2019).

Quanto dura un attacco di psicosi?

La durata di un attacco di psicosi può variare da meno di un mese fino a diverse settimane. A seconda della durata è possibile diagnosticare differenti tipologie di psicosi:

  • disturbo psicotico breve: può durare da qualche giorno fino a meno di 1 mese;
  • disturbo schizofreniforme: l'episodio psicotico dura più di 1 mese ma meno di 6 mesi;
  • schizofrenia e disturbo schizoaffettivo: gli episodi superano i 6 mesi e sono associati a sintomi depressivi o ansiosi.

Cause della psicosi

I disturbi psicotici possono essere causati da diversi fattori genetici, biologici e ambientali:

  • fattori genetici: la presenza di disturbi psicotici in altri membri della famiglia può aumentare il rischio di avere episodi psicotici;
  • alterazioni nei neurotrasmettitori;
  • traumi o stress: esperienze traumatiche possono scatenare psicosi da stress;
  • abuso di sostanze: l'uso di droghe o alcol possono avere effetti deliranti o allucinogeni;
  • altri disturbi psichiatrici: i disturbi dell'umore possono essere associati alla psicosi.

Uno studio comparativo ha identificato i cambiamenti strutturali del cervello durante il primo episodio di schizofrenia con quelli riscontrati dopo più di 5 anni di malattia. La ricerca ha messo a confronto le scansioni TC cerebrali di soggetti con schizofrenia al primo episodio con quelle di soggetti con schizofrenia conclamata e con un gruppo di controllo. I risultati hanno mostrato densità più elevate nel lobo frontale rispetto agli altri gruppi. Questi risultati evidenziano che nei diversi stadi della schizofrenia si evidenziano differenze nelle strutture neuroanatomiche (Petric et al., 2024).

Come si cura la psicosi?

Il trattamento della psicosi include una combinazione di farmaci, terapia e supporto sociale. I farmaci antipsicotici sono spesso utilizzati per gestire sintomi come deliri e allucinazioni mentre la psicoterapia serve a modificare i pensieri disorganizzati e migliorare le abilità sociali. Anche il supporto sociale è molto importante per un adeguato recupero.

Secondo alcuni ricercatori gli approcci terapeutici per i disturbi psicotici in età avanzata dovrebbero utilizzare una combinazione di psicofarmaci e psicoterapia avendo l'accortezza di usare con cautela i farmaci psicotropi per evitare che gli effetti avversi incidano troppo sulla qualità della vita nella popolazione anziana (Tampi et al., 2019).

Con il trattamento adeguato è possibile ottenere una guarigione completa dalla psicosi anche se è meglio continuare a fare regolari visite di controllo.

L'importanza del supporto psicologico

Il trattamento dei disturbi psicotici richiede un approccio combinato di psicofarmaci e psicoterapia. Il supporto psicologico è essenziale per aiutare le persone a gestire i sintomi e reintegrarsi nella società. I diversi professionisti della salute mentale tra cui psichiatri, psicoterapeuti e psicologi online di Serenis possono fornire un aiuto prezioso per sostenere i pazienti e le loro famiglie lungo tutto il percorso di cura.

Fonti:

  • Lieberman, J. A., & First, M. B. (2018). Psychotic disorders. The New England Journal of Medicine, 379(3), 270–280;
  • Calabrese, G., Al Khalili, Y. (2024). Psychosis. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing;
  • Tampi, R. R., Young, J., Hoq, R., Resnick, K., & Tampi, D. (2019). Psychotic disorders in late life: a narrative review. Therapeutic Advances in Psychopharmacology, 9, 204512531988279.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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