Che tipo di persona sei?

Ti sei mai chiesto/a che tipo di persona sei? Ti trovi nel posto giusto. Scoprilo in questo articolo di Serenis.

Quando si parla di differenze individuali spesso si fa riferimento alla loro personalità. In realtà in psicologia esistono molti altri modi per definire che tipo di persona sei. Si può prendere in considerazione l’atteggiamento ottimista o pessimista nei confronti della vita, il carattere forte o sensibile, oppure tenere conto delle diverse modalità di espressione delle energie psichiche in senso introverso o estroverso. Ma uno degli aspetti più importanti in base al quale possiamo essere classificati in quanto persone riguarda il modo in cui impieghiamo le nostre risorse intellettuali ed emotive per affrontare le situazioni che la vita ci propone. Osservando l’inclinazione generale di un individuo nel rispondere agli stimoli dell’ambiente si possono cogliere delle notevoli differenze.

Al fine di comprendere che tipo di persona sei è dunque necessario riconoscere l’esistenza di diversi stili cognitivi che possono essere utilizzati dagli esseri umani. Lo stile cognitivo è il modo di pensare abituale, prevalente o preferito di una persona che caratterizza il suo modo di percepire le informazioni, elaborarle e applicarle attraverso i suoi comportamenti. La nostra mente apprende nel corso del tempo delle strategie che servono a dirigere, controllare e dominare le esperienze e i problemi che deve fronteggiare.

Per questo motivo lo psicologo Robert Sternberg parla di governo mentale per riferirsi al modo che ciascuno di noi ha di approcciarsi alla realtà. Il tipo di stile che caratterizza il pensiero ha delle profonde ricadute sul modo in cui una persona esprime valutazioni, prende delle decisioni o definisce le proprie azioni. Con autogoverno mentale si intende quella sorta di modello di governo della mente presente in ciascuna persona. I criteri che permettono di descrivere gli stili cognitivi delle persone in termini di autogoverno sono costituiti da un insieme di forme, funzioni e propensioni che la persona mette in atto quando ha a che fare con le situazioni che incontra. Facendo un’analogia con i tipi di governo esistenti nel mondo è possibile distinguere quattro forme di autogoverno mentale.

Che forma di governo sei?

Dal punto di vista della forma di governo gli individui possono essere classificati in monarchici, gerarchici, oligarchici e anarchici. Per capire che tipo di persona sei puoi individuare la modalità cognitiva che tendi ad adottare più frequentemente quando dirigi la tua vita.

I monarchici

Chi adotta questa strategia di pensiero per approcciarsi alla realtà è motivata da un solo obiettivo alla volta e si lascia assorbire completamente dal lavoro o dall’attività che deve svolgere.

I gerarchici

Gli individui gerarchici individuano una serie di priorità e di obiettivi e tendono ad essere organizzati e sistematici. Riconoscono la necessità di stabilire una gerarchia di compiti quando devono risolvere un problema o prendere una decisione.

Gli oligarchici

Le persone che seguono un pensiero oligarchico sono spinte a fare più di una cosa alla volta. Se opportunamente guidati questi individui possono dare risultati molto efficaci perché sanno adattarsi bene alle diverse circostanze, sono flessibili e pronti al cambiamento.

Gli anarchici

Quando a prevalere è una struttura di pensiero di tipo anarchico la persona tende a passare da un obiettivo all’altro senza riuscire a raggiungerne nessuno in particolare. Si tratta di persone scarsamente sistematiche che spesso però di fronte a situazioni divergenti si dimostrano capaci di risolvere i problemi in modo creativo.

Che funzione di governo sei?

Per capire che tipo di persona sei dal punto di vista della funzione di governo puoi fare riferimento al modo in cui i soggetti possono essere classificati sulla base dei tipi di gestione dei compiti e delle attività. Questi si suddividono in legislativi, esecutivi e giudiziari.

I legislativi

I legislativi preferiscono decidere in autonomia cosa fare, come farlo e quando farlo. Per questo motivo prediligono solitamente compiti in cui possono inventare, progettare e pianificare. Le persone con uno stile di pensiero legislativo, per l’attenzione maggiore che riservano all’aspetto creativo, risultano molto abili nella definizione e nella ricerca delle soluzioni a un problema.

Gli esecutivi

I tipi esecutivi sono individui che preferiscono lavorare secondo direttive chiare e ben definite, non amano risolvere problemi originali ma preferiscono cercare soluzioni a questioni proposte da altri. Le persone con uno stile di pensiero esecutivo amano offrire il proprio contributo quando si tratta di implementare i dati disponibili, pianificare ed eseguire compiti connessi alla risoluzione di un problema.

I giudiziari

Le persone che adottano uno stile di pensiero giudiziario tendono a prediligere attività che richiedono la valutazione e l’analisi di idee e progetti già esistenti. Il loro stile di pensiero porta questi individui a porre maggiore attenzione all’aspetto del giudizio e per questo sono adatti nella fase del confronto tra le possibili soluzioni di un problema e nel decidere quale sia la soluzione migliore da adottare.

Dimmi come pensi e ti dirò chi sei

Le persone utilizzano il proprio stile cognitivo per affrontare qualsiasi tipo di situazione, dalla più semplice alla più complessa nella vita di tutti i giorni. Ogni stile di pensiero orienta la persona in un determinato modo quando deve percepire la realtà, ragionare e prendere decisioni. Per questo può essere molto utile conoscere lo stile cognitivo per capire che tipo di persona sei.

Stile sistematico o intuitivo?

Lo stile sistematico si riferisce al modo di spiegare la realtà dopo aver considerato tutte le possibilità o variabili. La persona con questo stile tende a procedere per piccoli passi e cerca di comprendere ogni singolo elemento di un problema. Gli intuitivi invece fanno affidamento sul loro intuito, hanno subito in mente una possibile ipotesi e cercano successivamente di confermarla o confutarla. Se la persona sistematica procede più lentamente ma arriva ad una soluzione con più sicurezza, la persona che utilizza uno stile intuitivo è più veloce ma va incontro a maggiori margini di errore.

Stile globale o analitico?

Le persone che adottano uno stile di pensiero globale tendono a percepire le situazioni nel loro insieme mentre lo stile analitico si caratterizza per una tendenza a cogliere i dettagli. Lo stile globale permette di avere una visione d’insieme e di cogliere il quadro generale di una situazione. Al contrario, chi adotta uno stile analitico si sofferma sui dettagli ed è attratto dai particolari di una situazione.

Stile riflessivo o impulsivo?

Questi due stili si riferiscono in particolare al modo in cui si prendono le decisioni. La persona con uno stile riflessivo sottopone le diverse opportunità ad un esame accurato, stabilisce delle priorità e calcola i vantaggi e gli svantaggi di ogni opzione di scelta. L’impulsivo invece si affida alle sue sensazioni del momento, si lascia trasportare da una situazione senza valutare in anticipo le possibili conseguenze delle sue scelte.

Stile verbale o visuale?

Questo tipo di stile riguarda prevalentemente la modalità di apprendimento delle informazioni e la memorizzazione. Le persone che hanno uno stile verbale ricordano soprattutto le parole, i discorsi e i messaggi scritti mentre le persone visuali sono particolarmente attratte dalle immagini visive. Lo stile verbale caratterizza le persone che utilizzano più volentieri ragionamenti basati su argomentazioni. I tipi visuali invece ragionano meglio mediante l’uso di mappe concettuali o disegni.

Stile convergente o divergente?

La differenza tra pensiero convergente e divergente è stata elaborata per la prima volta dallo psicologo Paul Guilford. In particolare questo modello definisce il pensiero convergente come quello stile cognitivo che si caratterizza per l’uso di piani di lavoro predisposti per raggiungere specifici obiettivi e finalità. È uno stile molto importante quando il problema da risolvere presuppone una sola soluzione. Lo stile divergente invece è tipico delle persone più creative, le quali riescono a vedere più di una soluzione ad un problema. La divergenza del pensiero è molto utile quando si devono trovare risposte originali nelle diverse situazioni della vita.

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Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.