Attacchi di rabbia verso il partner: come tenerli sotto controllo

Vediamo come gestire e superare gli attacchi di rabbia verso il partner con questa guida pratica. Esploriamo insieme tecniche di autocontrollo, come la respirazione profonda e la consapevolezza emotiva, che possono aiutare a calmare le emozioni intense durante i momenti di conflitto.

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Attacchi di rabbia verso il partner

La rabbia è un'emozione umana naturale e normale che si può manifestare in qualsiasi relazione. Sfortunatamente, spesso, attacchi di rabbia possono emergere proprio nelle interazioni con le persone che amiamo di più, compresi i nostri partner, poiché non derivano solo dall’oggetto della rabbia ma possono essere condizionati anche dalle dinamiche relazionali. Il fatto che si tratti di un'emozione universale e primaria non significa che possiamo esprimerla in modo incontrollabile. 

Gestire la propria rabbia e  capire come comportarsi nei confronti di un partner arrabbiato è una competenza importante che può anche migliorare l'intimità e la maturità in qualsiasi relazione romantica. Se è vero che provare un certo livello di rabbia in alcune situazioni è un fatto del tutto normale, è altrettanto vero che il modo in cui le coppie affrontano la rabbia può spesso distruggere una relazione, soprattutto quando particolarmente intensa e frequente. La chiave è imparare la differenza tra provare rabbia ed esprimere rabbia ed è in questo che la maggior parte delle coppie si trova in difficoltà. Come tutte le altre emozioni, anche la rabbia è utile in determinati casi e svolge una funzione adattiva per l'organismo umano. Così come per la tristezza o la paura, anche nel caso della rabbia è fondamentale  imparare a gestirla al meglio per non esserne sopraffatti e per non ferirsi.

Questa emozione è molto frequente anche in altre relazioni significative, come nel caso di attacchi di rabbia verso i figli.

È normale avere attacchi di rabbia verso il partner?

Ogni emozione ha una sua ragione di esistere. Proviamo tristezza se perdiamo una persona cara e questa emozione così dolorosa ci permette di elaborare il lutto. Allo stesso modo, quando emerge la rabbia nei confronti del partner, questa emozione sta cercando di farci prestare attenzione a qualcosa che non sta funzionando nella relazione. Ascoltando la  propria emozione è possibile comprendere il significato che assume nella relazione. Le  emozioni ci attivano  e ci preparano ad affrontare la realtà esterna. È quindi importante chiedersi: cosa  sta cercando di dire la rabbia in questo momento? 

La rabbia può diventare un problema in una coppia solo quando i partner non sanno come esprimere questo sentimento in modo sano e rispettoso. Ci sono infatti diversi modi per esprimere la rabbia e alcuni di questi sono molto più adattivi di altri. Se nel corso della nostra vita non abbiamo sperimentato modi funzionali di regolare ed esprimere la rabbia, è importante sapere  che l'arte di tenere sotto controllo gli attacchi di rabbia, anche verso il partner, si può apprendere. Imparare ad avere a che fare con la propria  rabbia ed esprimerla in modo sano è la chiave per non lasciare che questa emozione diventi incontrollabile e vada a danneggiare la relazione.

È normale avere attacchi di rabbia verso il partner

Rivolgere gli attacchi di rabbia verso il problema piuttosto che contro il partner

Quando si affronta un conflitto nella coppia una regola generale è ricordarsi di rivolgere la propria rabbia verso il problema e non contro il partner. Una rabbia sana è un'emozione che può essere espressa in un modo appropriato mantenendo il rispetto per la persona che si ha di fronte. Al contrario, quando la rabbia sfugge al nostro controllo può trasformarsi in un fiume in piena che travolge la relazione e l’altra persona in modo malsano, distruttivo o dannoso. Se non si riesce a tenere sotto controllo l'emozione della rabbia è meglio prendersi del tempo per evitare di dire o agire qualcosa che possa danneggiare il rapporto in modo permanente. Infatti, se non gestita correttamente, la rabbia si può tradurre in comportamenti che possono risultare aggressivi o offensivi. La rabbia offensiva o aggressiva può essere espressa in modo verbale, emotivo o fisico. In tutti questi casi la conseguenza è che il conflitto tenderà ad aumentare piuttosto che spegnersi o che si creerà una distanza insanabile.

Quindi, come rendere più sana la rabbia? Una strategia per esprimere la rabbia in modo costruttivo è quella di cercare di dirigerla verso il problema in questione stando attenti a non attaccare il partner in quanto persona. Esprimersi in modo assertivo permette di manifestare ciò che si prova e sentirsi compresi e riconosciuti senza perdere il rispetto per il proprio partner. Spesso la parte difficile quando si è arrabbiati è ricordarsi di essere gentili. Ad esempio, si può comunicare al partner di essere molto frustrati o sofferenti a causa di un determinato problema nella relazione e che si desidera risolverlo al più presto. Con questo tipo di affermazione si sta comunicando al partner la propria emozione di rabbia senza attaccarlo in modo diretto.

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È il partner a provocare gli attacchi di rabbia?

Spesso crediamo che le altre persone abbiano il potere di provocare le emozioni che proviamo. Potremmo addirittura giustificare gli attacchi di rabbia verso il partner sostenendo che sono stati la reazione più immediata e naturale alle sue provocazioni. A volte diciamo "il mio partner mi fa arrabbiare". Ma una persona dall'esterno può davvero decidere quali emozioni dobbiamo provare? E perché permettiamo ad altri di avere così tanto potere sulle nostre emozioni? La psicologia insiste nel mettere in luce come le emozioni siano un fenomeno del tutto personale e il controllo che operiamo su di esse è responsabilità individuale. Di conseguenza bisogna essere consapevoli del fatto che non sono le altre persone che ci fanno sentire in un certo modo.

Il partner probabilmente si comporta in un modo che disapproviamo, ma l'emozione che sentiamo nei suoi confronti è qualcosa di interno che ha a che fare con noi e con la nostra storia e che si può controllare. Talvolta potrebbe subentrare il sentimento della delusione o della tristezza in risposta a un bisogno o un desiderio che non viene soddisfatto dal partner. Ad esempio proviamo rabbia se il partner si è dimenticato di fare qualcosa di importante, ma in realtà l'emozione alla base  potrebbe essere quella di sentirsi feriti perché sembra che non gli importi abbastanza di noi: questo ha però a che fare con la nostra storia e con il significato che attribuiamo a quella dimenticanza. Dietro ad ogni litigio rabbioso ci sono in realtà bisogni o emozioni molto più profonde che hanno a che fare con la relazione stessa. La sfida che ogni coppia deve affrontare è capire quale sia l’origine del problema in modo da poterlo affrontare.

Come gestire gli attacchi di rabbia verso il partner

Quando si prova rabbia verso il partner in realtà si sta esprimendo il desiderio che qualcosa nella relazione possa cambiare. Ad esempio si potrebbe essere arrabbiati con il partner per determinati comportamenti considerati inaccettabili o incomprensibili. È probabile però che attraverso gli attacchi di rabbia verso il partner si ottenga una reazione negativa che non produce il cambiamento sperato. Infatti è molto difficile essere ascoltati se il modo di comunicare accende una risposta di paura o di altrettanta rabbia nel partner.

Se non riesci a trovare il modo di gestire questi attacchi di rabbia, puoi provare a parlarne con uno psicoterapeuta. Un percorso psicologico può fornirti gli strumenti necessari per gestire i tuoi attacchi di rabbia e migliorare la tua comunicazione con il partner. Per poter prenotare un primo colloquio gratuito con uno dei nostri psicoterapeuti, puoi compilare il nostro questionario. Le sedute successive invece costano 49 € l'una.

Come gestire gli attacchi di rabbia verso il partner

Cercare l'origine del problema

Ci sono alcuni temi che possono innescare attacchi di rabbia verso il partner o che possono scatenare un conflitto. Spesso si tratta di questioni che riguardano la gestione della vita quotidiana come l'economia domestica, l'educazione dei figli o la gestione di eventi critici in famiglia. È facile pensare che avere opinioni diverse possa produrre rabbia e conflitto, ma il vero problema riguarda il modo in cui gestiamo le nostre reazioni emotive e le dinamiche relazionali piuttosto che le divergenze di opinione. Quindi la cosa da fare in queste situazioni dovrebbe essere quella di rimanere centrati sul problema da affrontare, meglio ancora se si riesce a mantenere il focus su un singolo problema alla volta. Adottare un atteggiamento emotivamente maturo e comprendere il significato di questo tipo di interazioni nella coppia può portare l'intera relazione a un grado di maturazione più alto.

Interrompere il circolo vizioso della rabbia

Interrompere il circolo vizioso della rabbia in una relazione può essere difficile. Perché questo accada è necessario che almeno una persona nella relazione riesca a fare un passo indietro e riconosca l'esistenza di un problema. Si può iniziare provando a osservare la situazione attraverso una lente più consapevole, positiva ed empatica. 

L'obiettivo è quello di spostare la comunicazione dall'attribuzione di colpe al sostegno reciproco, lavorando come squadra e non come nemici. A volte è sufficiente cambiare le parole che si utilizzano in una conversazione. Affermare "vorrei più aiuto nelle faccende domestiche" è sempre meglio di dire "non fai mai niente in casa". Quando si attenua la pressione, i partner possono iniziare ad ascoltare le reciproche preoccupazioni. Ciò consente a ciascun partner di sentirsi ascoltato e compreso invece che incolpato e attaccato.

Interrompere il circolo vizioso della rabbia

F. e V. riportavano conflitti molto accesi rispetto alla gestione della casa e dei figli. La difficoltà principale era l’escalation di rabbia a partire dal disaccordo: F., temendo la distanza, cercava di chiarire subito e incalzava per risolvere il problema; V., che aveva bisogno di mettere in ordine i pensieri e gestire le proprie emozioni, si sentiva sotto pressione e si chiudeva. Più F. incalzava V., più V. si chiudeva e più V. si chiudeva, più F. incalzava V.

La frustrazione e la pressione diventavano quindi rabbia ingestibile.

Individuare la dinamica alla base degli attacchi di rabbia ha permesso di gestire diversamente il conflitto, evitando l’escalation, e di poter lavorare più serenamente al problema sottostante la gestione della casa e dei figli.

Fonti:

Bibliografia

Terapia della rabbia — Capire e trattare emozioni violente di ira, collera e furore (Vol. 40). Sovera Edizioni

Giusti, E., Germano, F. (2003)

Tecniche di gestione della rabbia patologica. — Semestrale a cura degli studenti della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva e dell’Associazione di Psicologia Cognitiva, 3, pp. 22-39

Borgato, M. (2009)

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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