L’assertività è una capacità, anzi un insieme di capacità, che molte persone vorrebbero possedere, ma che non è affatto semplice da acquisire. Ma questo non vuol dire che sia impossibile: la psicoterapia, specialmente quella basata su determinati approcci, come il cognitivo-comportamentale, prevede il suo allenamento attraverso un vero e proprio allenamento, detto training assertivo.
Se questa possibilità ti incuriosisce e vorresti sapere di più sull’argomento, leggi il nostro articolo e scoprirai tutto quello che devi sapere.
Indice dall’articolo
Che cos’è l’assertività
Prima di tutto, è doveroso un accenno su cosa sia l’assertività, in modo da definire di cosa stiamo parlando. Si tratta di un insieme di abilità che consentono di intrattenere delle relazioni sociali sane, basate su sincerità e rapporto paritario, in cui nessuno prevarica l’altro.
Tra queste abilità troviamo quella di comunicare in modo efficace, ovvero trasmettere agli altri il proprio pensiero senza pretendere di riuscire a imporlo, allo stesso tempo non lasciandosi condizionare dall’opinione differente che possono avere gli altri. Dell’assertività fa parte, quindi, la capacità di far valere le proprie idee rispettando quelle degli altri e dando a tutte la stessa importanza. Anche la comunicazione delle emozioni rientra nell’assertività: una persona assertiva non si vergogna di quello che prova e riesce ad argomentare i suoi sentimenti in modo che gli altri possano comprenderli.
Come si riesce a fare tutto ciò? Grazie a una buona sicurezza in se stessi: le persone assertive godono tipicamente di un’autostima alta e accettano ogni parte di sé senza fingere di essere perfetti. Sanno di poter commettere errori e si assumono la responsabilità delle loro azioni. Tutte queste caratteristiche consentono loro di intrattenere relazioni soddisfacenti e appaganti.
Che cos’è il training assertivo e come funziona
Ora che abbiamo definito l’assertività, parliamo di come svilupparla. Ciascuno di noi, infatti, è più competente in certe abilità e pecca in altre, e ci sono persone che sono naturalmente assertive mentre altre lo sono meno o lo sono pochissimo. Entro certi limiti (non si può pensare di diventare dei campioni di assertività in un baleno, dato che non è così facile seguire le istruzioni) la psicoterapia può aiutare chi fa più fatica ad approcciarsi agli altri in modo assertivo.
Il training assertivo è la tecnica che si occupa proprio di questo, prevalentemente usata dagli psicoterapeuti cognitivo-comportamentali e strutturata in modo abbastanza preciso. Tipicamente il training prevede un blocco di una decina di colloqui da circa un’ora (che possono essere anche qualcuno in più o qualcuno in meno, a seconda della velocità di apprendimento del paziente e dagli obiettivi che vuole raggiungere). Anche se è possibile effettuare l’allenamento anche individualmente, solitamente le sessioni sono di gruppo, e prevedono sia una parte teorica che una di applicazione pratica immediata:
- la prima è detta psicoeducazione e si occupa di illustrare che cosa si intende con assertività, esattamente come abbiamo fatto noi, e di analizzare le conseguenze di un comportamento assertivo e di uno che non lo è, oltre ai fattori predisponenti e alle varie componenti comunicative;
- la seconda parte, quella pratica, prevede vari tipi di esercitazioni, che vengono attuate, ad esempio, attraverso giochi di ruolo o esercizi di esposizione graduale. Lo scopo, ovviamente, non è trovare la perfezione da subito, ma stimolare i pazienti a mettersi in gioco uscendo dalla loro zona di comfort ed esplorando comportamenti alternativi a quelli cui sono abituati, applicando in un contesto concreto ciò che hanno appreso durante la prima fase.
Potenzialità e limiti del training assertivo
I vantaggi di un training assertivo efficace possono essere molti. Questo metodo, infatti, è applicabile non solo alla clinica, ma anche a realtà lavorative in cui le interazioni devono essere funzionali perché il lavoro di gruppo è essenziale. A ogni contesto, ovviamente, l’intervento verrà adeguato in maniera flessibile per produrre il massimo risultato.
Anche per i partecipanti i vantaggi sono numerosi, che si tratti di pazienti o di lavoratori. Per molti si rivela un’esperienza formativa, dalla quale anche le persone che già tendono a essere assertive possono imparare a stare con gli altri in modo ancora più positivo, e trainare le esercitazioni con beneficio collettivo. Può essere anche divertente mettersi in gioco insieme agli altri formando un gruppo affiatato, un’occasione per scoprire qualcosa in più su di sé.
Per chi, invece, ha bisogno del training assertivo per sviluppare alcune capacità, l’allenamento e l’apprendimento del know how forniscono le basi per nuove modalità di comportamento che sono talmente versatili da poter essere trasposte con facilità nella vita quotidiana, migliorando notevolmente la qualità delle interazioni con gli altri. Questi risultati sono direttamente tangibili dalla persona, che sperimenterà anche un aumento dell’autostima, derivante dalla constatazione di essere adeguata ed efficace negli scambi sociali.
Ovviamente il training assertivo non garantisce risultati miracolosi. Si tratta di un processo di crescita che avviene in modo graduale e richiede impegno e allenamento costante. È difficile, infatti, scardinare delle abitudini di comportamento consolidate da anni ma, con il tempo e la perseveranza, queste possono essere cambiate e sostituite con altre più salutari, che diventeranno automatiche progressivamente.
Sono sufficienti i primi piccoli miglioramenti per dare al paziente abbastanza fiducia da cambiare radicalmente prospettiva e diventare consapevole di poter essere veramente artefice del suo comportamento. I successi, man mano che vengono ottenuti, aumentano il senso di autoefficacia, ovvero la fiducia di possedere abbastanza risorse da vincere le sfide che di volta in volta si propongono.
Le conseguenze del training assertivo si vedono anche dalle reazioni delle persone che conoscono il paziente e sono abituate al suo modo di interagire. Tutto dipende da quale fosse lo stato iniziale: l’assertività sostituisce i toni focosi di una persona verbalmente aggressiva con una risoluta pacatezza che potrebbe rappresentare un cambiamento gradito; al contrario, se chi fa il training era inizialmente remissivo e tendeva a lasciarsi sottomettere, partner, famigliari e amici potrebbero non apprezzare le nuove prese di posizione e la pretesa di essere rispettato.
Su cosa lavora il training assertivo?
Lo scopo del training assertivo è rendere la persona più efficace nelle interazioni, in modo da accrescere la sua soddisfazione sul versante sociale, ma i benefici riguardano anche la sfera personale. Ad esempio, includono un miglioramento nell’immagine di sé e nella considerazione che si ha di se stessi e delle proprie capacità, ma rendono anche la persona più autonoma nel prendere decisioni che la riguardano, senza dover sempre dipendere dagli altri per la troppa insicurezza.
Il training assertivo, quindi, lavora apparentemente focalizzandosi sulla comunicazione per renderla efficace e rivolta ai propri obiettivi, ma indirettamente produce effetti sull’autostima e sulla responsabilizzazione del paziente, che in tal modo impara ad attribuire un peso alle proprie azioni, diventandone l’autore in tutto e per tutto e a non fuggire più dai conflitti, piuttosto cercando di instaurare delle discussioni costruttive senza il timore di doverle sostenere.
L’assertività è anche fonte di libertà, e una delle prime cose che si imparano durante il training assertivo sono i diritti dei quali ciascuno può liberamente usufruire:
- essere gli unici giudici di se stessi, diventando indipendenti dai giudizi altrui;
- assumersi la responsabilità delle proprie azioni senza dover per forza fornire scuse o giustificazioni agli altri. Viceversa, non si è responsabili dei problemi degli altri;
- cambiare idea, esprimere sinceramente la propria opinione o non farlo se non si vuole, e anche sbagliare;
- decidere in autonomia e dire di no senza pentirsi o sentirsi in colpa.
A chi rivolgersi per iniziare un training assertivo?
Già la presa di consapevolezza del fatto che ciascun essere umano ha questi diritti e che devono essere rispettati sempre, rappresenta il primo passo avanti per il paziente che vuole lavorare sulle proprie capacità assertive. Se pensi che un training assertivo possa essere il metodo che stai cercando, forse ti starai chiedendo dove lo puoi intraprendere.
La psicoterapia online di Serenis
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Abbiamo anche un percorso specifico sulla comunicazione efficace online. È un percorso individuale che insegna a esprimere i bisogni, i pensieri e le opinioni in modo chiaro e deciso, senza paura, ma anche senza alzare la voce. In gergo tecnico si chiama training “assertivo”: un aggettivo che significa “capace di farsi valere rispettando gli altri”.
La vita presenta sfide uniche per chiunque, non importa chi tu sia o cosa abbia affrontato. Il tuo passato non ti definisce, né deve determinare il resto della tua vita. Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore.
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