Molte persone che stanno soffrendo a livello emotivo decidono di fare il grande passo e chiedere aiuto a un professionista della salute mentale, ma spesso o si pensa in maniera generica allo psicologo oppure non si sa bene a chi rivolgersi. Questo mondo, infatti, è popolato da numerose figure che svolgono funzioni abbastanza diverse e impiegano strumenti differenti, pur lavorando nello stesso ambito e rivolgendo la loro attenzione allo stesso oggetto, ponendosi sempre il medesimo obiettivo, ovvero il benessere del paziente.
Ma, ad esempio, chi tra psichiatra e psicoterapeuta, è il più indicato? In che modo questi due professionisti si differenziano e prendono le distanze anche dallo psicologo? Te lo spieghiamo nel nostro articolo: vedrai che quando giungerai alla fine, avrai fatto chiarezza su tutti i tuoi dubbi.
Differenza tra psicologo, psichiatra e psicoterapeuta: perché è importante conoscerla?
Chi non mastica l’argomento, potrebbe essere facilmente indotto a pensare che i professionisti della salute mentale siano tutti equivalenti: se sto male, andare dall’uno o dall’altro, che differenza fa? Tanto si occupano tutti della stessa cosa. Non è proprio così.
Al contrario, a nomi e titoli diversi corrispondono percorsi formativi separati: ciascun professionista ha seguito un particolare percorso accademico, che lo ha portato a padroneggiare precisi strumenti che altri non possiedono. Come conseguenza, ogni esperto ha peculiari competenze su cui fanno leva per accompagnare il paziente verso la conquista del benessere.
Ma anche gli elementi a cui ciascuno presta attenzione sono diversi, e per questo motivo prima di decidere a chi rivolgersi è fondamentale inquadrare in modo definito il problema e le aspettative, in modo da fare la scelta migliore.
Chi è lo psicologo: ruoli e strumenti
Per comprendere la definizione di psicoterapeuta, è obbligatorio un passaggio preliminare, ovvero definire chi è lo psicologo: più avanti spiegheremo il perché di questa necessità.
Il titolo di psicologo consegue alla laurea magistrale in psicologia, che viene completata, a livello pratico, da un tirocinio, e dal superamento dell’esame di stato. Effettuati questi passaggi, avviene l’iscrizione all’albo professionale, a seconda della propria regione di appartenenza.
Ma nel concreto, come questo percorso di studi si traduce sul piano operativo? Lo psicologo interviene in svariati contesti e situazioni per favorire il benessere delle persone, guidandole attraverso un percorso di lavoro su autostima, capacità relazionali, dinamiche di coppia. Inoltre, lo psicologo può lavorare a scuola, sostenendo gli studenti in difficoltà che hanno qualsiasi tipo di problema, ma anche nelle aziende, per favorire l’instaurazione di un clima di benessere e cooperazione sul luogo di lavoro.
Le azioni dello psicologo, quindi, fondamentalmente sono quelle di diagnosi, supporto, consulenza, riabilitazione e abilitazione, psicoeducazione. Si occupa fondamentalmente di temi esistenziali, che sono le problematiche che possono riguardare chiunque nel corso della vita e a volte spingono le persone a un tale livello di malessere da rendere necessario chiedere aiuto.
Che cosa fa lo psicologo?
Vediamo nel dettaglio che cosa si intende per ciascuna delle operazioni che abbiamo elencato e rientrano tra le mansioni dello psicologo.
La diagnosi consiste nell’identificazione di situazioni di particolare sofferenza che meritano una particolare attenzione clinica. Viene effettuata grazie a strumenti come i colloqui psicologici e appositi test.
Il supporto o sostegno psicologico si configura come un percorso strutturato in cui il professionista aiuta il paziente ad affrontare un momento della sua vita che lo mette in scacco, utilizzando tecniche apprese durante il percorso di formazione e, soprattutto, l’ascolto attivo e l’empatia.
La psicoeducazione è un intervento che ha lo specifico obiettivo di fornire al paziente indicazioni e strumenti precisi per affrontare un problema specifico.
Abilitazione e riabilitazione consistono nel favorire il padroneggiamento o il recupero di particolari capacità, fondamentali per l’autonomia o la crescita personale.
Quando chiedere aiuto allo psicologo
Quindi, in base a quanto abbiamo detto, lo psicologo può avere numerosi ruoli e funzioni, di conseguenza possono essere vari i motivi che inducono qualcuno a chiedere aiuto a questo professionista. Nonostante ciò, ancora molte persone sono convinte di non aver bisogno di un supporto, per il semplice fatto che i momenti di difficoltà capitano a tutti, e come arrivano passano da soli.
Ma siamo sicuri che non sia in realtà un pregiudizio che funge da ostacolo alla riconquista del benessere? In effetti, nessuno di noi è chiamato ad affrontare completamente da solo un disagio che gli produce malessere. Anzi, un esperto può aiutare a ottimizzare al meglio le proprie risorse, traendo anche un insegnamento dal superamento della crisi e trasformandola in un percorso di crescita e sviluppo del proprio potenziale.
Inoltre, non dimenticare che prenderti cura della tua salute mentale, esattamente come faresti con quella fisica, è un tuo pieno diritto, e rivolgerti alla persona giusta ti aiuterà a evitare che il malessere peggiori e abbia ripercussioni importanti sulla tua vita, impedendoti di viverla pienamente.
Chi è lo psicoterapeuta
Veniamo ora a chiarire la differenza tra psichiatra e psicoterapeuta, cominciando a definire il secondo. Parlare prima dello psicologo è stato utile perché lo psicoterapeuta, prima di tutto, è uno psicologo che, però, ha deciso di proseguire gli studi con una specializzazione di quattro anni in una scuola di psicoterapia, che gli ha rilasciato il titolo che gli consente di occuparsi anche di persone che presentano una psicopatologia.
Questa, infatti, è la fondamentale differenza con lo psicologo: mentre questi deve limitarsi alla diagnosi, senza poter curare i disturbi che eventualmente riscontra nei suoi pazienti, lo psicoterapeuta dispone di tecniche e strumenti che si prestano a questo scopo, e che sono strettamente legati alla scuola che ha frequentato. Potremmo quindi affermare che lo psicoterapeuta si occupa della salute mentale delle persone, intese sia come individui che coppie, ma anche come gruppi, a 360 gradi.
Che cosa fa lo psicoterapeuta?
Il primo passaggio, nel lavoro dello psicoterapeuta, consiste nell’identificare con chiarezza il problema lamentato dal paziente. A partire da questa definizione è possibile progettare un piano di intervento mirato, personalizzato e basato sulle evidenze scientifiche di efficacia.
Il lavoro dello psicoterapeuta mira a contenere i sintomi del paziente, ma anche a produrre cambiamenti significativi a livello emotivo, cognitivo e comportamentale. A questo scopo, è fondamentale capire quali sono gli elementi che hanno causato il disagio e gli permettono di mantenersi, in modo da studiare le risorse personali che possono essere incrementate e attivate per farvi fronte.
Difficoltà a livello emotivo, relazionale e pensieri disfunzionali, infatti, possono causare una limitazione nelle possibilità di cui tutti disponiamo nella vita, costruendo una gabbia che diminuisce il nostro potenziale e le probabilità di riuscire a realizzarci come persone. Partendo dalla diagnosi e dalla concettualizzazione del problema, quindi, lo psicoterapeuta aiuta il paziente a trovare una via di uscita dalla sua gabbia.
Chi è lo psichiatra
Infine, vediamo la figura dello psichiatra, che si differenzia nettamente dalle due viste in precedenza in quanto si tratta di un medico. Dopo il corso di laurea, lo psichiatra ha seguito una specializzazione in psichiatria. In questo modo, si occupa del benessere mentale, esattamente come lo psicoterapeuta, ma utilizza strumenti decisamente diversi.
In quanto medico, infatti, lo psichiatra è l’unico, tra i professionisti sanitari, a poter prescrivere psicofarmaci, medicinali a base di principi attivi che interferiscono con i neurotrasmettitori, ripristinando l’equilibrio nel sistema nervoso centrale.
Ciò non significa che lo psichiatra non faccia uso dei colloqui psicologici, ma principalmente si affida all’azione della chimica per garantire al paziente dei risultati più rapidi. Si tratta di una strategia utile nelle situazioni di urgenza in cui il paziente non sarebbe in grado, o non è ancora pronto, per sostenere un percorso di psicoterapia, che richiede un impegno e un coinvolgimento attivo.
Ovviamente, lo psichiatra si occupa anche di monitorare il paziente e si assicura che il farmaco prescritto funzioni correttamente.
Psichiatra, psicoterapeuta e psicologo: a chi rivolgersi?
Se ti stai chiedendo, alla luce di quanto abbiamo detto, se è meglio chiedere aiuto allo psichiatra o allo psicoterapeuta, o ancora allo psicologo, avrai capito che non c’è una risposta sempre valida, dal momento che la scelta migliore deve essere di volta in volta valutata sulla base della problematica specifica e delle necessità del paziente.
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