Orecchie tappate e ansia: connessione e gestione

L’ansia non è solo una questione di stati d’animo o di pensieri, ma può anche avere effetti tangibili sul corpo, che possono essere avvertiti come disagio fisico. Ne sono un esempio acufeni e orecchi tappate.
ragazza con orecchie tappate e ansia

L’ansia è un disturbo emotivo comune che può manifestarsi in una varietà di sintomi fisici e mentali dell’ansia, tra cui uno dei più sorprendenti e spesso trascurati: le orecchie tappate. Questo sintomo può essere spiacevole, aggiungendo un ulteriore livello di disagio a chi già lotta con l’ansia. In questo articolo esploreremo più approfonditamente questa connessione tra orecchie tappate e ansia, esaminando i meccanismi fisiologici sottostanti, i fattori scatenanti e le strategie per affrontare efficacemente entrambi i problemi.

acufene

Ansia e orecchie: un legame complesso

Il benessere fisico e mentale sono strettamente correlati, con disturbi come ansia, depressione e stress che possono impattare significativamente la salute fisica. Questo si manifesta attraverso sintomi fisici come ansia da cervicale, mal di testa, tensione muscolare, piedi freddi, vertigini, mal di schiena o disturbi gastrointestinali, spesso collegati a uno stato mentale stressante o ansioso. Oltre a questi, l’ansia può anche causare insonnia, aggiungendo ulteriori sfide al benessere generale dell’individuo.

Sintomi come bocca secca e ansia, palpiti e sudorazione eccessiva, il legame meno noto ma altrettanto rilevante con le orecchie tappate è importante da considerare. Identificare questi sintomi è essenziale per una gestione consapevole della salute mentale e uditiva.

Un’altra condizione che può manifestarsi nell’orecchio a causa di fattori come lo stress è l’acufene, caratterizzata dalla percezione di fischi o ronzii senza una fonte esterna. Pertanto, la gestione efficace dello stress può costituire un aspetto significativo nel trattamento degli acufeni, contribuendo a ridurre la loro intensità e a migliorare la qualità della vita del paziente.

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Meccanismi fisiologici: come l’ansia incide sulle orecchie

La sensazione di orecchie tappate può essere collegata all’ansia attraverso diversi meccanismi fisiologici e psicologici. Durante periodi di stress o ansia, l’acido glutammico, coinvolto nella trasmissione degli impulsi uditivi al cervello, può subire alterazioni, contribuendo a un malfunzionamento del nervo acustico e causando la sensazione di orecchie tappate o udito ovattato. Inoltre, l’attivazione del sistema nervoso simpatico può portare a una vasocostrizione dei vasi sanguigni nell’orecchio interno, riducendo il flusso sanguigno e causando temporaneamente la sensazione di orecchie tappate. Questi meccanismi fisiologici illustrano come l’ansia possa impattare direttamente sulle funzioni uditive, sottolineando l’importanza di gestire efficacemente lo stress e l’ansia per preservare la salute uditiva.

C’è un legame anche tra CPK alto e ansia: infatti l’ansia può causare anche un aumento dei livelli di creatinfosfochinasi (CPK) nel sangue, un enzima coinvolto nelle funzioni muscolari, a causa dell’iperattività muscolare correlata allo stress.

La sensazione di orecchie tappate legata all’ansia può derivare da diverse cause, tra cui:

Disfunzione delle tube di EustachioQueste tube connettono l’orecchio medio alla gola, regolando la pressione dell’aria all’interno dell’orecchio. Una sensazione di pressione e disagio all’interno dell’orecchio può essere scatenata dall’ansia, che causa tensione muscolare o alterazione del flusso sanguigno, influenzando il corretto funzionamento delle tube di Eustachio.
Disturbo dell’articolazione temporomandibolare (ATM)La tensione nei muscoli e nelle strutture circostanti l’orecchio può essere aumentata dal serrare o digrignare i denti a causa dell’ansia, generando sensazioni di pressione e disagio all’orecchio.
Iper-vigilanzaL’aumento della consapevolezza e della sensibilità per le sensazioni del corpo, comprese le variazioni della pressione dell’orecchio, a causa dell’ansia, può rendere il fastidio all’orecchio più evidente e fastidioso.

Va comunque sottolineato che le orecchie tappate possono anche manifestarsi come un sintomo di altri disturbi uditivi oppure fisici. Quindi, un’accurata valutazione risulterà fondamentale per una diagnosi corretta.

Consigli pratici per chi soffre di pressione alle orecchie e ansia

Affrontare la pressione alle orecchie associata all’ansia è una sfida complessa, ma esistono consigli pratici che possono contribuire al benessere complessivo di chi sperimenta questi sintomi.

Abitudini sconsigliate

  • evita l’uso eccessivo di auricolari o cuffie: l’esposizione prolungata a volumi elevati può danneggiare l’udito e contribuire alla sensazione di orecchie tappate;
  • evita l’uso eccessivo di cotton fioc, in quanto possono spingere il cerume più in profondità, peggiorando la situazione;
  • non utilizzare oggetti appuntiti come stuzzicadenti o altri strumenti che possono causare danni all’orecchio interno o al timpano;
  • evita l’auto-diagnosi e l’auto-trattamento per periodi prolungati senza consultare un professionista medico;
  • non esporre le orecchie a rumori troppo alti: l’esposizione continua a rumori forti può danneggiare l’udito e contribuire alla sensazione di orecchie tappate. Utilizza protezioni auricolari in ambienti rumorosi.
abitudini sbagliate per orecchie tappate

Abitudini consigliate

I seguenti punti sono dei comportamenti consigliati per uno stile di vita sano dai terapeuti specializzati di Serenis. Tuttavia non sono da intendersi come cura per stati di ansia aggravati.

  • la meditazione può aiutare a ridurre lo stress e la tensione muscolare;
  • l’esercizio fisico regolare può migliorare la circolazione sanguigna e alleviare la tensione muscolare;
  • una corretta alimentazione può contribuire a mantenere stabili i livelli di energia e ridurre l’ansia;
  • ascoltare suoni rilassanti e bere tisane calde può favorire il rilassamento del corpo;
  • il massaggio cranio-sacrale può promuovere il rilassamento nervoso;
  • applicare una compressa intorno alle orecchie può aiutare a ridurre la tensione muscolare;
  • pratica la tecnica della valsalva: espira con la bocca chiusa e il naso tappato. Questo può aiutare a equalizzare la pressione nelle orecchie, ad esempio durante i cambi di altitudine in aereo;
  • gocce auricolari possono aiutare a sciogliere il cerume accumulato nell’orecchio;
  • utilizzando una soluzione salina o acqua tiepida nel condotto uditivo puoi rimuovere eventuali accumuli di cerume.

Se la sensazione di orecchie tappate o pressione alle orecchie e ansia persiste, nonostante i tentativi di auto-trattamento, è consigliabile consultare un medico o un otorinolaringoiatra per una valutazione approfondita e un trattamento mirato.

Nel gestire lo stress o l’ansia, l’introduzione di un intervento professionale come quello dello psicologo può essere di grande beneficio nel trattamento di orecchie tappate e acufeni. Se stai pensando di rivolgerti a un centro di psicoterpia online, noi possiamo aiutarti. Serenis è un centro medico autorizzato e offriamo un servizio di professionisti altamente qualificati. Il nostro obiettivo primario è garantirti il benessere di cui hai bisogno, offrendoti un supporto dedicato e competente per affrontare le tue sfide emotive.

Fonti

Schionato, Sara. “Il trattamento psicologico dell’acufene.”

Ferrari, Giuseppe. Manuale di terapia cognitiva dell’ansia e dello stress: Tecniche di gestione dell’ansia e dello stress. Edizioni FerrariSinibaldi, 2010.

Ghezzani, Nicola. “Uscire dal panico: ansia, fobie, attacchi di panico: nuove strategie nella gestione e nella cura.” Uscire dal panico (2003):

Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.