La metacognizione nell’apprendimento

La metacognizione, sebbene spesso associata allo studio e all’apprendimento, va ben oltre queste sfere. Essa riveste un ruolo cruciale in molti aspetti della vita quotidiana, consentendoci di navigare con successo nelle sfide mentali e emotive che incontriamo.
metacognizione nell'apprendimento

La metacognizione riveste un ruolo fondamentale in molti aspetti della vita quotidiana, inclusi il successo nello studio e nell’apprendimento. Si tratta di una teoria della psicologia che ci offre la possibilità di riflettere attivamente sulle nostre capacità cognitive, comprendere i processi mentali e applicare strategie di apprendimento efficaci. Scopri in questo articolo come questa teoria può essere una delle chiavi per migliorare i tuoi risultati di studio e apprendimento quotidiano.

Cos’è la metacognizione?

Secondo John Flavell, psicologo che ha coniato il termine nei primi anni Settanta, la metacognizione implica la conoscenza dei propri processi cognitivi e il controllo attivo su di essi. La metacognizione è fondamentalmente il pensiero riflessivo: comporta la consapevolezza e la comprensione dei nostri processi cognitivi mentre studiamo, apprendiamo o risolviamo problemi. Ci consente di valutare e regolare la nostra attività mentale, rendendoci più consapevoli delle nostre capacità e dei nostri limiti.

Immagina di affrontare un problema matematico e, mentre ci lavori, ti fermi un attimo per chiederti: “Hmm, questa strategia sta funzionando bene o potrei fare meglio?”. Questo piccolo momento di auto-riflessione, quello è il cuore della metacognizione! È come avere un piccolo amico nel tuo cervello che ti aiuta a ottimizzare il tuo pensiero mentre lavori.

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Etimologia di “metacognizione”

L’etimologia greca della parola “metacognizione” rivela il suo significato intrinseco: deriva da “µετά”, che indica concetti di oltre, al di là, dopo, e da “γιγνώσκω”, che si riferisce a conoscere, comprendere, capire. Pertanto, essa denota una dimensione superiore che va oltre la semplice acquisizione di conoscenza, coinvolgendo un’intenzionale e consapevole organizzazione dei processi mentali sottostanti. Può essere interpretata come una forma di “conoscenza riflessiva” che permea le nostre attività cognitive.

Metaconoscenza e metacontrollo

Nelle neuroscienze cognitive, secondo il modello proposto da Nelson e Narens, la metacognizione è suddivisa in due parti principali: la metaconoscenza e il metacontrollo. Vediamo le differenze principali:

MetaconoscenzaMetacontrollo
DefinizioneLa consapevolezza che gli individui hanno dei propri processi cognitivi e della loro capacità di monitorarli e riflettere su di essi.I meccanismi di autoregolamentazione che consentono di pianificare e adattare il comportamento in base ai risultati dei processi cognitivi.
EsempioImmagina di studiare per un esame e di essere consapevole di aver bisogno di più tempo per concentrarti su determinati argomenti perché ti rendi conto che non li hai compresi. Questa consapevolezza della tua conoscenza rappresenta la metaconoscenza.Supponiamo che mentre stai studiando ti rendi conto che non stai sfruttando bene il tempo: decidi allora di spegnere il telefono per evitare distrazioni e mantenere la concentrazione. Questo processo di regolazione del tuo comportamento in base alla tua consapevolezza rappresenta il metacontrollo.

In sintesi, nella psicologia cognitiva:

  • la metaconoscenza riguarda il monitoraggio e il controllo dei processi mentali. il monitoraggio che coinvolge un flusso di informazioni dal livello dell’oggetto al meta-livello (livello di consapevolezza superiore);
  • il metacontrollo, d’altra parte, comporta l’influenza e la guida dei tuoi pensieri e azioni in base alle tue valutazioni, coinvolgendo il controllo dall’alto verso il basso.
metacognizione nelle neuroscienze

Perché la metacognizione è importante?

La metacognizione è fondamentale poiché consente agli individui di ottenere una comprensione approfondita dei propri processi cognitivi, permettendo loro di monitorare, regolare e adattare le proprie strategie di apprendimento e pensiero. Questo si traduce in diversi vantaggi:

  • consapevolezza e autonomia nell’apprendimento: la metacognizione consente agli individui di diventare più consapevoli dei propri processi di apprendimento, rendendoli più autonomi;
  • miglioramento delle prestazioni: permette agli studenti di identificare e correggere eventuali lacune, migliorando così le proprie prestazioni accademiche;
  • sviluppo del pensiero critico: aiuta gli individui a valutare criticamente le informazioni, identificare errori di pensiero e prendere decisioni sagge e informate;
  • adattabilità: consente agli individui di adattarsi alle diverse sfide accademiche e situazioni della vita reale in modo più efficace;
  • continuo miglioramento: permette agli studenti di identificare aree di miglioramento e di lavorare costantemente per raggiungere obiettivi più elevati nel tempo;
  • successo personale e professionale: il miglioramento delle abilità metacognitive può portare a un maggiore successo sia accademico che professionale;
  • capacità di problem solving: aiuta gli individui a sviluppare strategie efficaci per risolvere i problemi, consentendo loro di affrontare le sfide in modo più creativo ed efficiente.
pensiero critico e metacognizione

Quando comprendiamo come funziona la nostra mente nel processo di apprendimento, siamo in grado di adottare strategie di pensiero e comportamento mirate e adattabili alle nostre esigenze personali nella vita di tutti i giorni. Questa consapevolezza ci permette di monitorare il nostro progresso e apportare eventuali modifiche per massimizzare le nostre prestazioni e il nostro benessere complessivo.

Metacognizione e pensiero critico

Il pensiero critico è essenziale per esaminare le informazioni in modo imparziale, prendere decisioni sagge e comprendere meglio il mondo circostante. Ci consente di distinguere tra fatti e opinioni, valutare la credibilità delle informazioni e comprendere le implicazioni delle nostre scelte. Questa capacità ci protegge dall’accettare acriticamente idee errate e ci aiuta a discernere tra verità e falsità, soprattutto in un’era in cui siamo bombardati da molteplici fonti d’informazione. Sviluppare il pensiero critico ci rende cittadini più consapevoli e responsabili, capaci di partecipare attivamente al dibattito pubblico e di contribuire in modo positivo alla società.

Il pensiero critico è strettamente legato alla metacognizione. Quando siamo consapevoli dei nostri pensieri, delle nostre abilità e delle nostre strategie di apprendimento, siamo in grado di utilizzare in modo più efficace il pensiero critico. La metacognizione è dunque fondamentale perché ci consente di diventare consapevoli dei nostri processi mentali e di utilizzare in modo più efficace le nostre capacità cognitive, migliorando così il nostro pensiero critico.

Il ruolo della metacongizione nell’educazione

I primi studi che hanno riguardato la metacongizione si sono concentrati proprio sull’educazione e, in particolar modo, sui processi mentali messi in moto dagli studenti. Quel che è emerso è che le persone dotate di una migliore metacognizione erano in grado di riconoscere il percorso dei propri processi cognitivi, e anche di valutarli, controllarli e cambiarli per migliorare i propri risultati.

Ciò vuol dire che la conoscenza delle capacità di ogni alunno permette di creare un percorso fatto su misura e che possa rendere efficiente ogni tappa di formazione. A tal proposito, Ashman e Conway hanno elaborato la Guida Alla Didattica Metacognitiva. Essanno strutturato la metacognizione in 4 livelli:

  1. conoscenza: capire quali operazioni mentali portano a determinati risultati, individuare da dove nascono e comprendere le modalità di funzionamento;
  2. consapevolezza: essere a conoscenza del proprio funzionamento cognitivo, di noi stessi, delle proprie caratteristiche e tecniche di apprendimento;
  3. strategie: l’uso che facciamo delle strategie di autoregolazione cognitiva. Ovvero le competenze di pianificazione, formulazione di obiettivi, individuazione delle azioni per raggiungerli, persistenza nell’azione anche di fronte a ostacoli e molto altro ancora.
  4. variabili psicologiche: che si trovano alla base dei processi cognitivi. Ne sono degli esempi il locus of control, l’autostima e l’autoefficacia.

Didattica metacognitiva

Le strategie metacognitive nella scuola mirano a sviluppare la consapevolezza e il controllo dei processi mentali degli studenti, un aspetto fondamentale per favorire un apprendimento autonomo ed efficace. Un programma come ARDESOS-DIAPROVE si propone proprio questo obiettivo: integrare il pensiero critico e la metacognizione per supportare gli studenti nel loro percorso di apprendimento.

Come applicare la metacognizione nello studio?

L’applicazione della metacognizione nello studio è essenziale per migliorare le abilità di apprendimento e pensiero critico. A livello individuale, ci sono diverse strategie utili per potenziare la metacognizione e ottimizzare il proprio percorso educativo. Vediamo insieme quali sono queste strategie:

StrategiaDescrizione
Porsi domande specificheEsempi:
– ho una chiara comprensione di questo argomento?
– sono consapevole delle istruzioni e delle azioni richieste?
– ho valutato adeguatamente il tempo necessario?
– ho trascurato qualcosa di importante?
– come posso verificare la correttezza del mio lavoro?
– ho seguito tutti i criteri richiesti per ottenere un buon risultato?
Grafici o diagrammiUtilizza grafici e diagrammi per organizzare le tue domande durante l’attività. Questo ti aiuta a visualizzare i passaggi importanti e a mantenere la chiarezza mentale.
Pensiero ad alta vocePratica il pensiero ad alta voce mentre lavori su un compito. Esporre i tuoi pensieri verbalmente ti aiuta a elaborare meglio le tue idee e a identificare eventuali problemi.
Dialogo con l’insegnanteCoinvolgi attivamente il tuo insegnante in discussioni per ottenere un feedback approfondito sulle tue prestazioni e per affinare le tue strategie di apprendimento.
Feedback dell’insegnanteAccetta il feedback dell’insegnante come un’opportunità di crescita e miglioramento. Riconoscere i punti di forza e le aree di miglioramento ti aiuta a progredire.
Riflessione costanteDedica del tempo alla riflessione sul tuo processo di apprendimento. L’autovalutazione e la rielaborazione delle tue strategie ti aiutano a migliorare continuamente le tue capacità.
Applicazione praticaTrasferisci le competenze acquisite attraverso la metacognizione nella vita quotidiana e nel lavoro. Applicare ciò che hai imparato ti rende più efficace nel raggiungere i tuoi obiettivi personali e professionali.

Le strategie di metacognizione offrono un valido supporto per ottimizzare l’efficacia dello studio e contribuiscono al successo accademico e professionale degli studenti.

La terapia metacognitiva

La terapia metacognitiva, nata dalla teoria introdotta da Adrian Wells e Gerald Matthews nel 1994, rappresenta un’innovativa forma di psicoterapia per il trattamento dei disturbi psicologici. Questo approccio è ampiamente utilizzato per affrontare l’ansia e la depressione, dimostrando un’efficacia significativa nel migliorare la salute mentale dei pazienti.

L’obiettivo principale della terapia metacognitiva è quello di eliminare la sindrome cognitivo-attentiva, consentendo ai pazienti di sviluppare nuove strategie per gestire i pensieri negativi e il rimuginio. Attraverso questa terapia, i pazienti acquisiscono un maggiore controllo sulle loro reazioni cognitive, aprendo la strada a un miglioramento significativo della loro qualità di vita emotiva e comportamentale.

Per coloro che cercano un aiuto accessibile e accogliente, la psicoterapia può essere una valida alternativa. Se ti ritrovi in questa situazione, Serenis è qui per te. Attraverso i nostri servizi di psicoterapia online, puoi iniziare il tuo percorso comodamente dal tuo ambiente familiare. Non esitare a contattarci: siamo qui per offrirti il sostegno e l’ascolto di cui hai bisogno mentre ti prendi cura della tua salute mentale.

FONTI:

  • Flavell, J. H. (1976). Metacognitive aspects of problem solving. The nature of intelligence.
  • Ashman, A. F., & Conway, R. N. (2017). Using cognitive methods in the classroom. Routledge.
  • Wells, A. (2012). Metacognition and psychological therapy. Social metacognition, 323-342.
  • Rivas SF, Saiz C, Ossa C. Metacognitive Strategies and Development of Critical Thinking in Higher Education. Front Psychol. 2022 
Martina Bisceglia

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Blog manager di Serenis, mi dedico a fornire risorse informative e approfondimenti sui temi del benessere mentale, della psicologia e della salute emotiva. Attraverso il nostro blog, miriamo a condividere conoscenze preziose e offrire supporto a coloro che cercano aiuto e comprensione nel loro percorso di crescita personale e di guarigione.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.