Tripanosmiasi africana: sintomi e cura

La malattia del sonno, o Tripanosomiasi africana, è considerata una delle malattie tropicali trascurate e rappresenta una minaccia mortale quasi universale se non trattata.
puntura causa della malattia del sonno

Il DSM-5 riconosce i disturbi del sonno, spesso associati a problemi neurologici o psicologici, che possono causare disagi psico-emotivi come depressione e ansia. Esistono anche condizioni mediche specifiche possono disturbare il sonno, tra cui la malattia del sonno, nota come tripanosomiasi africana, trasmessa dalla puntura di mosche tse-tse infettate. In questo articolo, esploreremo i sintomi, la trasmissione e il trattamento della malattia del sonno.

Malattia del sonno: di cosa si tratta?

La tripanosomiasi africana è una malattia del sonno estremamente pericolosa e diversa dalla semplice insonnia. Nelle zone dell’Africa centrale e orientale contagia ogni anno moltissime persone: ufficialmente vengono registrati 10mila nuovi casi annualmente ma, secondo le stime dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), con tutta probabilità si tratta di un dato molto sottostimato, a causa della carenza del sistema sanitario locale che sarebbe causa di molte mancate diagnosi. La malattia del sonno è causata da protozoi Trypanosoma brucei, i quali vengono trasmessi all’uomo attraverso la puntura della mosca tse-tse, diffusa nell’Africa subsahariana.

I parassiti iniettati si diffondono rapidamente nel flusso sanguigno e nei vasi linfatici fino al sistema nervoso centrale, causando sintomi neurologici e comportamentali. Inoltre, i parassiti riescono a eludere il sistema immunitario dell’ospite attraverso la loro capacità di variare costantemente le glicoproteine ​​sulla loro superficie.

malattia del sonno africana

Varianti dell’infezione mortale

A seconda della regione geografica, possiamo identificare due varianti della malattia del sonno associate ai diversi ceppi di tripanomastigoti, rhodesiense e gambiense. Ecco una tabella riassuntiva delle principali differenze:

Trypanosoma brucei rhodesienseTrypanosoma brucei gambiense
Forma subacuta della malattia del sonnoVariante tipica del Gambia
Decorso variabile da giorni a mesiIncubazione anche di svariati anni
Sintomi importanti solo nella fase neurologica avanzataPossibilità di essere asintomatici per lungo tempo
Rischio mortale senza trattamento tempestivo con antibioticiPuò costituire la quasi totalità dei casi di malattia del sonno

Sintomi della malattia del sonno

La malattia del sonno causa sintomi neurologici e comportamentali, che segnalano la necessità di rivolgersi ai professionisti dei disturbi del sonno. Inoltre, i parassiti riescono a eludere il sistema immunitario dell’ospite attraverso la loro capacità di variare costantemente le glicoproteine ​​sulla loro superficie. Durante questa fase, i parassiti possono invadere tutti gli organi del corpo. I sintomi principali si riconducono a:

  • gonfiore e prurito nella zona della puntura e gonfiore anomalo dei linfonodi del collo;
  • possono verificarsi infiltrazioni portali e degenerazione grassa nel fegato;
  • possono insorgere aritmie, miocarditi e insufficienze cardiache potenzialmente fatali;
  • quando il cervello è compromesso, possono verificarsi complicazioni come meningoencefalite, sanguinamento, edema e lesioni granulomatose;
  • febbre intermittente, senso di debolezza, dolori alle articolazioni e ipersonnia;
  • ingravescente anemia e sudorazione eccessiva;
  • stati ansiosi, alterazioni del tono dell’umore e apatia tipica della depressione;
  • rallentamento e deperimento generale, fisico e psichico.

Questo processo infettivo della malattia del sonno può culminare in condizioni estreme: quando il cervello è coinvolto, le complicazioni possono essere così gravi da portare al coma.
Le radici psicologiche dei disturbi del sonno possono essere affrontate con terapeuti, ma nelle fasi avanzate della malattia del sonno, si arriva purtroppo al decesso, mettendo fine alla lotta contro questa terribile patologia.

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Trasmissione e ciclo di infezione

La tabella seguente evidenzia le diverse fasi del ciclo di trasmissione e infezione della malattia del sonno, sottolineando l’urgenza di interventi efficaci per prevenire e gestire questa malattia mortale.

Fase del ciclo di trasmissioneDescrizione
Trasmissione inizialeLa trasmissione della malattia del sonno avviene principalmente per via ematica, attraverso la puntura della mosca tse-tse infetta che ha assunto sangue da un ospite precedentemente infetto. I parassiti si trovano nell’intestino della mosca, dove iniziano il loro processo riproduttivo. Dopo circa 20-30 giorni, i parassiti migrano verso le ghiandole salivari della mosca, rendendola infettiva.
Infezione nell’ospiteI parassiti, una volta trasferiti all’ospite attraverso la puntura della mosca, invadono il sistema circolatorio sanguigno e linfatico dell’ospite. Si moltiplicano rapidamente, prendendo il nome di tripomastigoti circolanti. Il sistema immunitario dell’ospite tenta di contrastare l’infezione producendo anticorpi specifici, ma i parassiti riescono ad aggirare questa risposta immunitaria modificando le loro proteine di superficie.
Diffusione e invasioneL’infezione si diffonde ad altri organi come la milza, i linfonodi e il fegato. I parassiti possono raggiungere il sistema nervoso centrale, causando uno stadio meningo-encefalitico.
Fase finaleL’infezione della malattia del sonno progredisce rapidamente, portando alla morte dell’ospite in pochi giorni.

Come avviene il contagio?

Sebbene la trasmissione più diffusa per la malattia del sonno avvenga attraverso la puntura di un insetto infetto, come la mosca tse-tse, esistono anche altre vie di trasmissione. Ad esempio, l’infezione può avvenire direttamente da un individuo infetto a un altro, come nei rapporti sessuali, o attraverso la trasmissione verticale, quando il parassita attraversa la placenta e colpisce il feto nelle madri infette.

Studi suggeriscono che altri insetti ematofagi possano anche trasmettere l’infezione, sebbene la dinamica non sia così chiara come nel caso della mosca tse-tse. Inoltre, sono stati documentati casi di infezione accidentale tra operatori sanitari che hanno manipolato strumenti contaminati, come aghi per prelievi e iniezioni, dimostrando così la versatilità della trasmissione della malattia del sonno.

Trattamenti efficaci per la malattia del sonno

Per trattare la malattia del sonno e sogni eccessivi, fortunatamente esistono diverse opzioni che possono contrastare il suo esito potenzialmente letale. Tuttavia, la scelta del trattamento dipende dallo stadio dell’infezione e dal tipo specifico di parassita coinvolto, rendendo fondamentale una diagnosi precisa. Solitamente, vengono utilizzati farmaci come la pentamidina, la suramina, l’eflornitina o il melarsoprol.

Nella fase iniziale della malattia del sonno, chiamata fase emolinfatica, i farmaci come la pentamidina e la suramina sono spesso preferiti poiché sono meno invasivi e più facili da somministrare. La pentamidina, somministrata tramite iniezione intramuscolare o endovenosa, è ben tollerata e efficace nella maggior parte dei casi, sebbene possa non funzionare contro alcuni ceppi specifici. La suramina può causare effetti collaterali e reazioni allergiche, ma è comunque una scelta comune.

Nella fase neurologica della malattia del sonno, i farmaci utilizzati possono essere più tossici e includono melarsoprol ed eflornitina. Il melarsoprol comporta un rischio elevato di effetti collaterali gravi come l’encefalopatia reattiva, mentre l’eflornitina è efficace solo contro la variante del parassita gambiense. La decisione su quale farmaco utilizzare dipenderà dalla valutazione del medico e dalla specifica situazione del paziente.

malattia del sonno e psicologia

La psicoterapia per i disturbi del sonno

Affrontare i disturbi del sonno, come l’insonnia, il bruxismo o le apnee notturne, richiede un approccio personalizzato. La psicoterapia offre un’opportunità unica per esplorare le radici profonde di tali disturbi, offrendo sostegno emotivo e affrontando pensieri o comportamenti dannosi. Questo approccio diventa particolarmente prezioso quando i farmaci non bastano o quando si preferisce evitare il loro eccessivo utilizzo. Se stai pensando di rivolgerti a uno psicologo online, Serenis può aiutarti a trovare il professionista più adatto alle tue esigenze. Rivolgersi a un terapeuta può essere il primo passo verso una migliore comprensione di sé e della propria crescita personale.

Fonti:

  • Franco JR, Cecchi G, Priotto G, Paone M, Diarra A, Grout L, Simarro PP, Zhao W, Argaw D. Monitoraggio dell’eliminazione della tripanosomiasi africana umana: aggiornamento al 2016. 
  • Bentley SJ, Jamabo M, Boshoff A. Il meccanismo della proteina Hsp70/J del tripanosoma africano, Trypanosoma brucei. Accompagnatori dello stress cellulare. 2019 gennaio; 
  • Kame-Ngasse GI, Njiokou F, Melachio-Tanekou TT, Farikou O, Simo G, Geiger A. Prevalenza di simbionti e infezioni da tripanosoma nelle mosche tse-tse di due villaggi della divisione “Faro e Déo” della regione di Adamawa in Camerun . BMC Microbiol. 23 novembre 2018; 
Martina Bisceglia

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Descrizione
Blog manager di Serenis, mi dedico a fornire risorse informative e approfondimenti sui temi del benessere mentale, della psicologia e della salute emotiva. Attraverso il nostro blog, miriamo a condividere conoscenze preziose e offrire supporto a coloro che cercano aiuto e comprensione nel loro percorso di crescita personale e di guarigione.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.