Crisi di mezza età o riscoperta di sé stessi?

La crisi di mezza età è un periodo della vita in cui molte persone sperimentano una profonda riflessione sulla propria esistenza, confrontandosi con cambiamenti personali, professionali e relazionali, spesso accompagnati da una ricerca di significato e identità.
strategie per crisi di mezza età

È comune sentir parlare di una sorta di crisi esistenziale durante la mezza età. Alcuni studiosi suggeriscono che questa idea sia in gran parte un prodotto sociale, basato sulla convinzione che tra i 40 e i 50 anni sia inevitabile attraversare un momento di crollo psicologico. Tuttavia, molte persone vedono questo periodo come un’opportunità di riflessione e crescita personale. Facciamo chiarezza in questo articolo sulla crisi di mezza età e vediamo insieme le caratteristiche di questa fase di vita.

Quando inizia la mezza età?

La mezza età è spesso vista come il punto centrale della vita di una persona, ma definirla può essere più complicato di quanto sembri. In genere, pensiamo che la mezza età inizi intorno ai 40 anni e si estenda fino ai 60, ma non ci sono linee guida rigide (Staudinger, Bluck). Molte persone iniziano a considerarsi nella mezza età quando raggiungono un certo livello di maturità e responsabilità, ma questo può variare da individuo a individuo.

L’età adulta media non è solo una questione di anni, ma anche di esperienze e responsabilità. Alcune persone possono sentirsi nella mezza età quando hanno figli che lasciano la casa o quando raggiungono un certo punto nella loro carriera. Si tratta dunque di come ci si sente e di cosa si fa durante questo periodo della vita (Neugarten) . Alcune persone vedono la mezza età come un momento di crisi esistenziale, mentre altre lo vedono come un’opportunità per esplorare nuove possibilità e crescere come individui.

Un altro aspetto interessante è che la percezione della mezza età può variare a seconda della nostra età attuale. Le persone più giovani tendono a pensare che la mezza età inizi prima, mentre quelle più anziane potrebbero posticiparla.

cosa fare per crisi mezza età

Cosa si intende per crisi di mezza età?

La crisi di mezza età è stata introdotta per la prima volta da Elliott Jacques negli anni ’60, osservando pazienti che attraversavano una fase depressiva e improvvisi cambiamenti di vita. Questo concetto descrive il momento della vita in cui molte persone si trovano a fare un bilancio delle loro esperienze e obiettivi. Durante questo periodo, spesso ci si rende conto della limitatezza del tempo a disposizione nella vita, si riflette sulle esperienze passate e su ciò che ancora si vorrebbe realizzare. A volte, questa riflessione può portare a prendere decisioni drastiche motivate da:

  • un desiderio di perseguire passioni trascurate,
  • trovare un nuovo scopo nella vita o
  • liberarsi da vincoli che si sentono limitanti.

Secondo uno studio, il 92% dei partecipanti ha detto di credere nell’esistenza di una crisi di mezza età e il 71% ha riferito di conoscere personalmente qualcuno che ha avuto o sta attraversando una crisi di mezza età. Inoltre, l’età media per sperimentare una crisi di mezza età è stata riconosciuta intorno ai 47,5 anni.

Inoltre, si differenzia dalla crisi dei 30 anni, quando si percepisce spesso la pressione di doversi già sentire realizzati a quell’età.

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Cause e fattori di rischio

Le cause della crisi di mezza età possono essere diverse, riassumiamo di seguito le principali.

Cause Descrizione
LavoroLa soddisfazione lavorativa, i rimpianti legati alla carriera, e il desiderio di cambiamento possono scatenare una crisi.
ResponsabilitàLa sindrome del nido vuoto o l’aumento di responsabilità come prendersi cura dei genitori, può portare sensazioni di perdita e vuoto.
Cambiamenti fisiciI cambiamenti fisici legati all’invecchiamento, come malattie, perdita di capacità fisiche e modifiche nell’aspetto esteriore, possono causare una crisi di identità, bassa autostima e perdita di fiducia in se stessi.
Relazioni interpersonaliCambiamenti nelle relazioni familiari come in caso di divorzio o la separazione dai figli, possono scatenare una crisi di mezza età.
Confronto con le aspettative Il confronto con le aspettative personali e la realtà della propria vita può portare a sentimenti di delusione e insoddisfazione.
Soddisfazione personaleLa mancanza di soddisfazione personale e la sensazione di non aver realizzato le proprie ambizioni possono contribuire a uno stato d’ansia e smarrimento.
Perdita di connessione sociale e senso di isolamentoLa perdita di connessione sociale, come la separazione dai colleghi di lavoro o la mancanza di legami familiari, può portare a un senso di isolamento e solitudine, contribuendo a una crisi emotiva.

Come si manifesta la crisi di mezza età?

La crisi di mezza età si manifesta in varie forme, come un senso di smarrimento dell’identità o un forte desiderio di cambiamento radicale nella vita. Secondo Brim, quando ci troviamo nella mezza età, emergono riflessioni profonde riguardanti l’esistenza e la nostra mortalità. Questa fase critica può influenzare il modo in cui percepiamo noi stessi e la nostra fiducia, portando a cambiamenti significativi nell’umore, nei comportamenti e nelle relazioni.

È un momento di intenso confronto con il passato e con le aspirazioni giovanili. Mentre i giovani adulti sono immersi nei primi passi della vita adulta, come trovare un partner, costruire una famiglia e iniziare una carriera, gli adulti di mezza età guardano all’indietro, valutando ciò che hanno realizzato e confrontandolo con le speranze e le aspettative di gioventù.

Levinson descrive questa fase come un periodo di depressione, ansia e profonda riflessione, talvolta definita come “fuga maniacale”. È un momento di sfida, ma anche di opportunità per il cambiamento e la crescita personale. Levinson ha delineato questa fase come un momento di profonda rivalutazione della nostra vita fino a quel momento, con conseguente disillusione e, talvolta, cinismo verso la vita stessa.

Ci sono diverse prospettive su questa fase della vita: alcuni la vedono come un periodo di massimo successo sociale e lavorativo, mentre altri la considerano una fase di stabilità in cui la crescita personale è principalmente completata.

Esempi di cambiamenti comportamentali possono includere:

  • trascuratezza dell’igiene personale;
  • drastici cambiamenti nelle abitudini del sonno;
  • perdita o aumento di peso;
  • cambiamenti dell’umore, come aumento della rabbia, irritabilità, tristezza o ansia;
  • ritiro sociale, interruzione delle relazioni e cambiamenti nella routine quotidiana.

Crisi di mezza età: è per tutti così?

Non tutte le persone hanno difficoltà a lasciar andare il passato e desiderano tornare indietro nel tempo per ritrovarsi giovani. Al contrario, la mezza età può trasformarsi in un’opportunità di crescita intensa. Infatti, le persone di mezza età possono godere dei successi raggiunti finora e dedicarsi a nuove passioni. Alcuni possono riflettere sui momenti più felici della loro vita, coltivare nuove amicizie e stabilire nuovi obiettivi. Questo periodo può essere estremamente produttivo, poiché ci sono ancora molte energie da investire e nuovi sogni da realizzare.

Accettare la mezza età come una fase di transizione e prendere consapevolezza delle sue caratteristiche può aiutare a gestire meglio lo stress che spesso accompagna questo periodo della vita. Se hai bisogno di un sostegno emotivo per affrontare la crisi di mezza età, Serenis può esserti utile grazie alla psicoterapia online. Attraverso un processo di comprensione e accettazione personale, la mezza età può diventare un’esperienza gratificante.

Fonti:

  • United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division: World Population Prospects: The 2006 Revision, Highlights. New York, United Nations, 2007, p 96. Working Paper No. ESA/P/WP.202.
  • Staudinger UM, Bluck S: A view on midlife development from life-span theory; in Lachman ME (ed): Handbook of Midlife Development. Hoboken, Wiley, 2001, pp 3–39. Borland DC: Research on middle age: an assessment. Gerontologist 1978;18:379–386.
  • Lachman ME: Development in midlife. Annu Rev Psychol 2004;55:305–331.
  • Lachman ME, Lewkowicz C, Marcus A, Peng Y: Images of midlife development among young, middle-aged, and older adults. J Adult Dev 1994;1:201–211.
Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.