Testimonianze sull'anoressia: la guarigione è possibile

La guarigione dall'anoressia è possibile: le testimonianze sull'anoressia sono numerose, ognuna con la sua storia.

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guarigione e testimonianze di anoressia

Le testimonianze sull'anoressia evidenziano il difficile e lungo percorso verso la guarigione, spesso necessitante di sostegno medico, terapeutico e familiare. Esprimono il profondo disagio emotivo e fisico, descrivendo la quotidiana lotta con il cibo, la pressione per un corpo "perfetto" e i sentimenti di colpa, vergogna e isolamento.

Anoressia: cos'è e quali sono le cause

L'anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare (DCA) caratterizzato da pensiero ossessivo nei confronti del peso corporeo, volontaria riduzione dell'assunzione di cibo e conseguente perdita di peso. Secondo i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) in Italia l'anoressia nervosa colpisce nella fascia di età compresa tra i 12 e i 25 anni. Tra anoressia e bulimia ci sono delle differenze nella sintomatologia che vanno riconosciute al momento della diagnosi per poter inquadrare in modo adeguato la condizione clinica. I sintomi più comuni di anoressia sono:

  • rifiuto volontario del cibo;
  • dimagrimento superiore al 20% del peso corporeo precedente (anche se nell'anoressia atipica questo non avviene);
  • dismorfofobia: tendenza a vedere sé stesse come sovrappeso anche quando sono significativamente sottopeso;
  • uso di lassativi;
  • intensa paura di ingrassare;
  • eccessiva o estrema attività fisica;
  • mancato riconoscimento del disturbo;
  • isolamento sociale;
  • pensieri ossessivi rivolti al cibo e all'alimentazione.

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Le cause dell'anoressia nervosa sono complesse e possono includere:

  • predisposizione genetica;
  • fattori fisiologici che riguardano i meccanismi neurologici del senso di fame e sazietà;
  • elementi socio-culturali come la pressione esercitata dai mass media e l'idealizzazione dell'immagine corporea della magrezza;
  • a livello psicologico possono influire alcuni tratti di personalità come la tendenza al perfezionismo, la paura di perdere il controllo, bassa autostima e scarsa capacità di identificare le emozioni;
  • contesti familiari dove in particolare la relazione affettiva con la madre è poco equilibrata.

A questi fattori si aggiungono alcuni elementi che possono acuire il disturbo come le trasformazioni del corpo durante l'adolescenza, seguire una dieta rigida, aver subito traumi infantili.

testimonianze di anoressia e cause

Conseguenze e trattamento

Tra le cose da sapere per affrontare l'anoressia nervosa c'è il fatto che se non viene riconosciuta e diagnosticata in tempo può avere conseguenze fisiche e psicologiche drammatiche. A livello fisico comporta:

  • problemi cardiaci;
  • indebolimento osseo ed osteoporosi;
  • disturbi gastrointestinali;
  • stitichezza;
  • debolezza muscolare;
  • amenorrea.

A livello psicologico ne risente il complessivo benessere mentale provocando fenomeni di ansia, depressione, deficit di memoria e di attenzione, ritiro sociale, senso di estraniamento. Il trattamento dell'anoressia richiede un approccio multidisciplinare che si svolge presso le strutture accreditate della rete di assistenza nazionale. Equipe composte da medici, psicologi, dietisti e altri professionisti sanitari progettano un intervento personalizzato che si articola su diversi livelli a seconda della gravità del caso.

Il primo contatto avviene con il servizio ambulatoriale che può indirizzare la paziente o il paziente presso un centro diurno oppure una struttura residenziale dove viene seguito con pasti assistiti, psicoterapia e rieducazione alimentare. Il ricovero ospedaliero avviene per le situazioni più gravi quando c'è una seria compromissione dei parametri vitali e si rende necessaria l'alimentazione con flebo e sondino. Purtroppo non sempre anoressia e bulimia vengono riconosciute in tempo pur essendo al secondo posto tra le cause di morte nell'età compresa tra i 12 e i 25 anni.

Per affrontare il delicato problema dei DCA è necessario un impegno da parte di tutta la società per creare una rete di supporto attraverso corrette informazioni e adeguati interventi su tutti i livelli.

Testimonianze di guarigione dall'anoressia

Numerose testimonianze sull'anoressia dimostrano che il recupero è possibile anche se richiede tempo e il coinvolgimento e l'impegno da parte di tutti coloro che ne sono coinvolti. Molte storie di guarigione dal disturbo alimentare possono essere fonte di ispirazione e speranza. Queste storie di ragazze con disturbi alimentari offrono uno sguardo intimo sulla difficile lotta contro l'anoressia e dimostrano che è possibile superare questa complessa condizione e riconquistare il benessere psico-fisico.

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La storia di Silvia Fascians

Tra le storie di ragazze con disturbi alimentari che hanno ispirato molte persone c'è quella di Silvia Fascians, una delle modelle anoressiche la cui testimonianza è stata ed è ancora oggi d'aiuto a molte altre ragazze che si trovano in questa condizione. Silvia ha deciso di condividere la sua esperienza di lotta contro l'anoressia attraverso i canali social mostrando la graduale ripresa sia sul piano fisico che mentale. L'obiettivo di Silvia è quello di essere di ispirazione per tante altre ragazze cadute come lei nella trappola dell'ossessione per il cibo e della ricerca della magrezza a tutti i costi.

Raccontando la sua storia attraverso foto su Instagram e video su Youtube Silvia Fascians vuole incoraggiare chi soffre di un disturbo alimentare ad affrontare il problema con determinazione e coraggio. Nei suoi post Silvia non ha timore di mostrare le immagini che mettono a confronto il suo corpo anoressico con la condizione attuale in cui compare in perfetta forma fisica grazie ad un corretta alimentazione e un'attività sportiva adeguata. La sua storia racconta i segnali di guarigione dall'anoressia che sono iniziati con il riconoscimento del disturbo e con il desiderio di cambiare il rapporto con il suo corpo riuscendo gradualmente a vincere la sua battaglia.

Giorgia Bellini

Giorgia Bellini è una ragazza che ha cominciato a soffrire di bulimia all'età di soli 11 anni. Oggi che finalmente è riuscita a guarire da questo disturbo utilizza la propria testimonianza sulla bulimia come strumento per raccontare le sfide che ha dovuto affrontare e cerca di essere d'esempio a tante altre ragazze che si trovano nelle stesse condizioni.

Giorgia è molto attiva sui social e ha anche scritto un libro in cui descrive come la bulimia sia solo la punta dell'iceberg di tutta una serie di difficoltà emotive spesso nascoste dal perfezionismo e dal desiderio di apparire migliori. La storia di Giorgia è una storia di lenta e difficile risalita verso una via d'uscita. Le sue parole sono un messaggio di speranza di guarigione per chi sta combattendo contro i disturbi del comportamento alimentare e sono utili anche per fare attivamente prevenzione attraverso i social.

Carlotta Perego

Una delle persone più influenti nel campo della cucina vegetale è la giovane Carlotta Perego che è nota per aver parlato apertamente del suo percorso di guarigione dall'anoressia. La sua storia di anoressia l'ha portata a volersi dedicare totalmente all'impegno di diffondere una testimonianza positiva di guarigione approfondendo il ruolo dell'alimentazione come strumento per avere uno stile di vita sano. Le parole di Carlotta oggi rappresentano per molte persone una guida per avere un rapporto migliore con il proprio corpo.

Testimonianze dei genitori

Le testimonianze dei genitori con figlie che soffrono di anoressia mostrano quanto sia fondamentale il loro ruolo nel percorso di guarigione.

Testimonianza del papà di Emanuela Perinetti

Il papà di Emanuela Perinetti ha cercato di fare l'impossibile per salvare sua figlia dall'anoressia nervosa ma purtroppo i suoi sforzi sono stati vani e la ragazza ha perso la vita. In un'intervista ha descritto il dolore e la frustrazione di vedere sua figlia morire lentamente senza poterla salvare. La sua testimonianza mette in evidenza l'importanza di affrontare questo dilagante problema a livello istituzionale sia facendo una diffusa campagna di prevenzione sia stanziando i fondi necessari per finanziare i centri di assistenza e di cura specializzati.

L'importanza del supporto psicologico

Il supporto psicologico rappresenta un aspetto fondamentale della cura e della guarigione dall'anoressia. Serenis offre un servizio di psicoterapia online: un terapeuta ti può aiutare a riconoscere i segnali di disagio e fornire un sostegno emotivo all'intera famiglia.

Fonti:

  • https://www.repubblica.it/cronaca/2024/01/15/news/giorgio_perinetti_anoressia-421876056/;
  • https://www.repubblica.it/moda-e-beauty/2016/07/08/foto/anoressia_curata_con_social_fitness_silvia_fascians-291370391/1/;
  • https://genova.repubblica.it/cronaca/2023/01/29/news/storia_di_giorgia_nata_due_volte_da_un_disturbo_alimentare_si_puo_guarire-385617637/.
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Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.