Vivere per lavorare o lavorare per vivere? Questo è il dilemma.
“Shakespeare” a parte, il lavoro è una delle attività che più ci impegna ogni giorno, ma spesso capita che ci dimentichiamo dell’investimento fisico, cognitivo ed emotivo gigantesco che richiede, perché occupando gran parte del nostro tempo, finisce per prendersi anche gran parte dei nostri pensieri.
Il “lavoro nobilita”, diceva un vecchio detto: ma è vero? Secondo noi dipende. Anche se lavorare ci permette di contribuire all’esistenza della società in cui viviamo, di solito la maggior parte delle persone non lavora per questa ragione: lavoriamo per vivere.
Lavorare ci fa guadagnare e questo può farci sentire più autoefficaci. Ma dietro questa dinamica, possono nascondersi anche numerose insidie che rischiano di venire minimizzate in una società improntata alla performance sempre più pressante.