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Depressione post Natale: cos’è e come affrontarla

Le festività natalizie sono spesso un periodo di gioia, condivisione e celebrazioni. 

Tuttavia, quando le luci dell’albero si spengono e l’effervescenza delle feste svanisce, molte persone si trovano ad affrontare la cosiddetta depressione post Natale

Questo è un fenomeno comune che può influenzare il benessere emotivo di molte persone, ma è importante capire che non sei solo. 

In questo articolo, esploreremo cosa è la depressione post-feste di Natale e come affrontarla per riprendere il controllo della tua vita.

Cos’è la depressione post Natale

La depressione post Natale è un termine informale utilizzato per descrivere il senso di tristezza, malinconia o svuotamento che molte persone sperimentano dopo le festività natalizie. Questo può derivare da una serie di fattori, tra cui:

  • stress eccessivo: le festività natalizie spesso portano con sé un alto livello di stress dovuto agli impegni sociali, ai preparativi e agli obblighi finanziari; 
  • solitudine: per alcune persone, le feste possono amplificare la sensazione di solitudine, specialmente se sono lontane dalla famiglia o dagli amici;
  • rimozione delle aspettative: dopo mesi di anticipazione e preparativi, l’arrivo del 26 dicembre può far sentire le persone vuote, poiché le aspettative non sono state pienamente soddisfatte;
  • rotture familiari: le tensioni familiari possono aumentare durante le festività, portando a conflitti che persistono anche dopo il Natale.

La depressione post-feste di Natale è una condizione che molti psicologi considerano simile a uno stato depressivo, sebbene sia generalmente meno intenso rispetto alla depressione clinica. 

Si manifesta nei giorni immediatamente successivi alle festività e può protrarsi per settimane o addirittura mesi se non affrontata tempestivamente.

I sintomi più comuni di questo stato post-natalizio includono:

  • un profondo senso di malinconia;
  • una sensazione di vuoto interiore;
  • una mancanza di obiettivi chiari nella vita. 

Questi sintomi possono rendere difficile il ritorno alla normalità dopo le festività, causando disagio e impatto sul benessere emotivo delle persone coinvolte.

Pertanto, è essenziale riconoscere questi sentimenti e affrontarli in modo costruttivo per prevenire una prolungata depressione post Natale.

Le cause della depressione post Natale

Oltre ai fattori citati in precedenza, gli esperti individuano due principali cause che possono portare le persone a sentirsi depresse dopo le feste natalizie.

Mancanza di obiettivi

Tra le principali ragioni che portano alla cosiddetta “depressione” post-natalizia, gli esperti identificano spesso la mancanza di obiettivi

Gli obiettivi sono come una spinta che ci incoraggia a progredire, sia che si tratti di migliorare il nostro benessere, come adottare un programma di allenamento quotidiano o perdere qualche chilo, di crescita personale, come conseguire una laurea o imparare una nuova lingua, o di carriera, come cambiare lavoro o ottenere una promozione

Gli obiettivi fungono da motivazione, alimentano il nostro entusiasmo e ci spingono a impegnarci per raggiungere qualcosa di significativo.

Inoltre, fissare degli obiettivi e osservare i progressi compiuti aumenta l’autostima, l’orgoglio e l’entusiasmo.

Durante il periodo di preparazione al Natale, questo principio è molto evidente: organizziamo pranzi, cene e feste, invitiamo amici o pianifichiamo incontri con parenti lontani, decoriamo la casa e ci adoperiamo per trovare il regalo perfetto per ciascuno. 

Questi obiettivi contribuiscono a mantenere alto il nostro spirito natalizio. 

Tuttavia, una volta che questi obiettivi sono raggiunti, può insorgere una spiacevole sensazione di vuoto e smarrimento di cui abbiamo parlato in precedenza. Ci sentiamo demotivati perché non sappiamo più cosa fare.

La soluzione migliore per superare questo inconveniente è stabilire nuovi obiettivi che ci stimolino nelle settimane a venire.

All’inizio del nuovo anno, dedichiamo un po’ di tempo a riflettere su ciò che desideriamo realizzare nei prossimi mesi, quale direzione vogliamo dare alla nostra vita e cosa riteniamo possa portarci felicità. 

Possiamo scrivere una lista di obiettivi per il nuovo anno, tenendola magari in un quaderno apposito per tracciare i progressi compiuti nella loro direzione. 

In alternativa, se siamo più creativi, possiamo creare una vision board, ovvero un collage di immagini e frasi che ci ispirano e ci motivano a perseguire i nostri obiettivi. 

In questo modo, allontaneremo la tristezza post-natalizia e daremo una nuova direzione positiva alla nostra vita.

Aumento del peso

Le abbuffate delle festività natalizie possono lasciarci un senso di colpa per le calorie in eccesso e i chili accumulati, che la bilancia ci segnala inesorabilmente. 

Uno studio recente ha rilevato che, in media, le persone prendono mezzo chilo durante le festività natalizie. 

Anche se questo aumento di peso può sembrare modesto, può essere difficile da smaltire nelle settimane seguenti, contribuendo così a generare sentimenti di tristezza e abbattimento.

Non solo tendiamo a mangiare di più, spesso preferendo alimenti più grassi e calorici, ma aumentiamo anche il consumo di alcol e dormiamo di più del solito. 

In breve, ci concediamo eccessi che durante il resto dell’anno solitamente evitiamo, il che può farci sentire in colpa.

Cosa fare per affrontare la depressione post Natale?

Nonostante possiate sentirvi demotivati e vuoti, ci sono alcuni passi da considerare. 

  1. Pianificare un rientro graduale

Organizzare un rientro progressivo può aiutare a riadattarsi alla quotidianità. Ad esempio, concedersi almeno un giorno libero dopo le vacanze prima di tornare al lavoro può fare la differenza.

  1. Guardare al futuro

Progettare qualcosa di stimolante per il futuro, come pianificare la prossima vacanza o fissare obiettivi a breve e lungo termine, può ravvivare la prospettiva di guardare avanti.

  1. Prendersi cura di sé stessi

Mantenere un’alimentazione sana, regolare e bilanciata, dormire a sufficienza e introdurre l’esercizio fisico nella routine quotidiana sono modi efficaci per preservare il benessere fisico e mentale. 

L’attività fisica, in particolare, libera endorfine e contribuisce al miglioramento dell’umore.

  1. Riaccendere la vita sociale

In giornate in cui si ha tendenza all’isolamento, è importante organizzare il proprio tempo per trascorrerlo con gli altri. Ad esempio, iscriversi a corsi o partecipare a eventi che consentono di conoscere nuove persone può rompere l’isolamento.

  1. Imparare a stare con se stessi

Imparare a riconoscere e affrontare le sensazioni negative è essenziale. Piccoli gesti positivi, come concedersi una pausa per una tisana rilassante, leggere qualche pagine di un libro o prendersi il tempo sotto la doccia, possono aiutare a migliorare l’umore.

Il supporto psicologico

Se, nonostante queste strategie, il ritorno alla quotidianità appare sopraffacente e insopportabile, è importante considerare il supporto di un o una terapeuta per esplorare eventuali problematiche legate a depressione, ansia o stress, che non dovrebbero mai essere sottovalutate. 

Il benessere mentale è una priorità, e chiedere aiuto professionale è un passo importante verso il recupero e il mantenimento della salute mentale.

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.