Cosa sono i disturbi dell'umore: sintomi, cause e cura

Cercheremo di spiegarti cosa sono, quali forme assumono, come possono interferire nella vita quotidiana e come possono essere gestiti. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

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disturbi dell'umore

Punti chiave:

  • Definizione: i disturbi dell'umore, o disturbi affettivi, sono condizioni psicologiche che alterano in modo significativo e persistente l'umore e le emozioni. Questi disturbi possono causare periodi di depressione profonda o episodi di mania, influenzando la capacità di regolare emozioni ed energia.
  • Diagnosi: la diagnosi dei disturbi dell'umore si basa sull'osservazione di sintomi specifici, come tristezza persistente o euforia, alternati a periodi di apatia o comportamento impulsivo. Il DSM-5 classifica questi disturbi in due categorie principali: i disturbi unipolari e bipolari, con diagnosi che richiedono almeno un episodio di depressione maggiore o mania.
  • Cura: il trattamento dei disturbi dell'umore prevede una combinazione di terapia farmacologica, come antidepressivi e stabilizzatori dell’umore, e psicoterapia. L'approccio integrato, che unisce farmaci e supporto psicologico, è spesso necessario per trattare efficacemente i disturbi gravi come la depressione maggiore e il disturbo bipolare.
 

Cosa sono i disturbi dell'umore?

Un disturbo dell'umore, noto anche come disturbo affettivo o disturbo del tono dell’umore, è un disturbo mentale che altera in modo disfunzionale, significativo e persistente l'umore e l'emotività di una persona. 

I disturbi del tono dell'umore influenzano la capacità di una persona di regolare le proprie emozioni, portando a sbalzi di umore, caratterizzati da periodi di profonda tristezza, mancanza di energia e disinteresse, ma anche eccessiva allegria o esaltazione (mania), o entrambe.  

Diffusione dei disturbi dell'umore

Secondo l'ISTAT, in Italia la depressione è il disturbo mentale più diffuso. In generale, “rispetto alla media dei paesi europei, in Italia la depressione è meno diffusa tra gli adulti e tra i 15-44enni (1,7% contro 5,2% media Ue28) mentre per gli anziani lo svantaggio è di 3 punti percentuali.” Sono moltissimi i fattori che rendono un individuo più incline a sviluppare disturbi dell'umore. I report dell’ISS raccontano che, tra gli adulti, i sintomi depressivi arrivano all’8% fra le donne, all’11% tra le persone che hanno un basso livello di istruzione, al 17% tra chi riporta difficoltà economiche e al 9% tra chi vive una condizione precaria in ambito lavorativo. Tra le persone affette da patologia cronica la stima raggiunge il 12%. 

Quali sono i disturbi dell'umore più diffusi?

Il DSM 5, classifica i disturbi dell'umore in due categorie principali:

  • i Disturbi Unipolari o Depressivi
  • i Disturbi Bipolari

Vediamo più nel dettaglio quali sono i disturbi dell'umore più conosciuti e le loro caratteristiche.

Disturbi dell'umore: depressione.

Disturbi depressivi (o unipolari)

I disturbi depressivi sono caratterizzati da 

  • tristezza profonda e persistente, che interferisce con il regolare svolgimento delle attività;
  • diminuzione di interesse e piacere nello svolgimento delle attività. 
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Disturbo depressivo maggioreIl disturbo depressivo maggiore è caratterizzato da una persistente e profonda tristezza, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, stanchezza, alterazioni del sonno e dell'appetito, sentimenti di inutilità e colpa, e pensieri suicidi.
Disturbo depressivo persistente o distimia

La distimia, detta anche Disturbo Depressivo Persistente, è caratterizzata da una depressione meno grave ma cronica, che persiste per almeno due anni. Le persone con distimia possono sperimentare una bassa autostima, stanchezza, difficoltà nella concentrazione e nella presa di decisioni.

Si differenzia dalla depressione maggiore principalmente per:

  • la durata dei disturbi;
  • i periodi in cui si verifica la sintomatologia;
  • l'intensità dei sintomi;
  • la pratica clinica nell’affrontare i due disturbi.
Disturbo da disregolazione dell’umore dirompenteIl disturbo da disregolazione dell’umore dirompente si manifesta tra i 6 e i 10 anni d'età. È caratterizzato da crisi di rabbia e scatti di aggressività. Nel periodo che intercorre tra queste crisi permane una forte irritabilità. 
Disturbo disforico premestruale

Il disturbo disforico premestruale è una forma acuta di sindrome premestruale, la cui diagnosi si basa sulla registrazione quotidiana dei sintomi della paziente. In particolare, secondo il DSM-5, per poter diagnosticare questo disturbo devono essere presenti alcuni sintomi specifici, ad esempio: 

  • umore marcatamente depresso;
  • ansia;
  • irritabilità e labilità emotiva persistenti e pronunciate;
  • talvolta pensieri suicidi;
  • diminuzione dell'interesse per le attività quotidiane.
Disturbo depressivo indotto da sostanze/farmaciSi verifica quando l’alterazione del tono dell’umore è attribuibile solamente a farmaci o sostanze assunte dal paziente.
Disturbo affettivo stagionaleIl disturbo affettivo stagionale (SAD) è caratterizzato da sintomi depressivi che si manifestano ciclicamente in determinate stagioni (soprattutto autunno e inverno). 

Sintomi dei disturbi depressivi

L’umore basso è uno dei sintomi che accomunano i disturbi depressivi. Tra gli altri troviamo:

  • sentimenti di profonda tristezza, colpa e apprensione;
  • sensazione che nulla abbia più valore;
  • tendenza all’isolamento e all’apatia;
  • perdita di interesse e di piacere nelle attività quotidiane;
  • disturbi del sonno o dell’appetito;
  • scarso desiderio sessuale.

Questi sintomi possono presentarsi come episodi acuti o come lunghi periodi di umore tendenzialmente depresso, ma senza che gli altri sintomi depressivi siamo particolarmente marcati o numerosi.

Se gli episodi acuti durano per almeno 2 settimane, possono indicare la presenza di un disturbo depressivo maggiore. Se i lunghi periodi di umore tendenzialmente depresso si protraggono invece per un per un periodo di almeno 2 anni, si potrebbe ipotizzare la presenza di un disturbo distimico.

Disturbi dell'umore: disturbo bipolare.

Disturbi bipolari

I disturbi bipolari sono caratterizzati dall’alternanza di episodi depressivi a episodi maniacali caratterizzati spesso da euforia e grande energia. Il DSM-5 infatti stabilisce che, per poter fare diagnosi di disturbo bipolare, siano necessari almeno un episodio di depressione maggiore (recente o passato) e almeno un episodio ipomaniacale (recente o passato). 

Disturbo bipolare di tipo I

Il disturbo bipolare implica cicli alterni di depressione e mania o ipomania (una forma più leggera di mania). Durante la mania o l'ipomania, una persona può sperimentare un'elevata energia, un aumento dell'attività, impulsività, euforia e comportamenti rischiosi.

Il disturbo bipolare di tipo I, un tempo chiamato depressione maniacale, è caratterizzato dalla presenza di almeno un episodio maniacale, che può essere così intenso da richiedere cure ospedaliere

Disturbo bipolare di tipo IIIl disturbo bipolare di tipo II comporta episodi depressivi maggiori che durano almeno due settimane e almeno un episodio ipomaniacale, che è meno intensodi un episodio maniacale e di solito non richiede ricovero ospedaliero.
Disturbo ciclotimico o ciclotimia

Il disturbo ciclotimico, o ciclotimia, comporta cicli di ipomania e depressione meno pronunciati e intensi rispetto al disturbo bipolare. Si distingue per oscillazioni durature tra fasi depressive moderate e momenti di euforia lieve (ipomania).

Nella ciclotimia, i sintomi sono molto simili al disturbo bipolare di tipo I o II ma gli sbalzi d'umore possono verificarsi in modo improvviso, anche se non mancano periodi di relativa stabilità. Le variazioni emotive seguono cicli di alti e bassi, ma, a differenza del disturbo bipolare, la loro intensità rimane sempre più contenuta. Questo non significa che i sintomi siano meno dolorosi o impegnativi da affrontare. È quindi importante non sottovalutare la situazione e rivolgersi comunque a un professionista.

Disturbo bipolare indotto da sostanzeSi verifica quando l’alterazione del tono dell’umore è attribuibile solamente a farmaci o sostanze assunte dal paziente.

Sintomi dei disturbi bipolari

Una persona con disturbo bipolare sperimenta l'alternarsi di episodi depressivi e fasi con umore marcatamente euforico o irritabile. I sintomi riscontrabili in queste fasi sono:

  • aumento del livello di attività in ambito lavorativo, sociale o sessuale;
  • loquacità insolita o eloquio rapido;
  • impressione soggettiva che i pensieri si succedano velocemente;
  • diminuito bisogno di sonno;
  • elevata autostima;
  • facile distraibilità;
  • eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli ma potenzialmente dannose.
  • eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli potenzialmente dannose.

Principali cause dei disturbi dell'umore

I disturbi dell'umore sono dovuti a una combinazione complessa di fattori, tra cui 

  • predisposizione genetica;
  • squilibri chimici nel cervello;
  • eventi traumatici o stressanti;
  • cambiamenti ormonali;
  • influenze ambientali.

Fattori di rischio dei disturbi dell'umore

Tra i fattori di rischio che potrebbero aumentare le probabilità di insorgenza di un disturbo dell'umore ci sono:

  • vulnerabilità amplificata da fattori esterni, come tensioni familiari;
  • disturbi d'ansia già presenti;
  • esperienze di vita difficili o problemi di salute fisica;
  • ridotta capacità di coping, ovvero di far fronte allo stress;
  • mancanza di una rete sociale di supporto.

Conseguenze e possibili complicazioni dei disturbi dell'umore

I disturbi dell'umore possono causare numerose conseguenze per la salute fisica e psicologica dell'individuo. Tra quelle più comuni troviamo:

  • perdita di appetito e perdita di peso;
  • stato d'ansia intensa;
  • sviluppo di dipendenze e abuso di alcool o altre sostanze;
  • compromissione delle relazioni sociali.

Aumento del rischio di suicidio

Secondo il DSM-5 chi soffre di un disturbo dell'umore presenta anche un maggior rischio di avere ideazioni suicidarie. 

In particolare, il suicidio è un rischio significativo nelle persone con disturbo depressivo maggiore. Questo rischio aumenta notevolmente:

Psichiatra per il trattamento dei disturbi dell'umore

Disturbo dell'umore: come si cura

Dai disturbi dell'umore si guarisce? Per curare i disturbi dell'umore esistono due strade spesso integrate: la terapia farmacologica e la psicoterapia.

Nel primo caso possono essere somministrati farmaci di diverso tipo: antidepressivi, neurolettici e stabilizzatori dell’umore. Ricordati che per impostare e seguire una corretta terapia farmacologica è fondamentale rivolgersi ad uno psichiatra e assumere farmaci solo sotto stretto controllo medico. 

Per una valutazione farmacologica puoi rivolgerti al nostro centro medico. La prima visita con uno psichiatra costa 89 € e puoi prenotarla dopo aver compilato il nostro questionario, mentre le visite successive costano 77 € l'una.

Quando i disturbi depressivi si manifestano in forma più lieve, possono essere trattati anche solo con la psicoterapia, ma altre volte è l’utilizzo sinergico con i farmaci che ne consente lo svolgimento. Ci sono disturbi dell’umore come la depressione maggiore in cui la terapia farmacologica è il trattamento di elezione ma che prevede comunque un un supporto psicoterapeutico specifico, grazie al quale il paziente e i familiari possono avere sostegno nella gestione dei sintomi e nell’accettazione della malattia. 

I disturbi dell'umore e i loro sintomi (come tristezza intensa, perdita di interesse, cambiamenti nell'energia e nel comportamento) possono interferire in modo significativo nella vita quotidiana. Per questo motivo è importante sapere di poter chiedere aiuto quando serve e rivolgersi a un professionista della salute mentale

Fonti:

Sitografia

Disturbo dell’umore.

Google Books

I disturbi dell’umore.

Clinica, D. M. S. E., Di Medicina E Chirurgia, F., & Mediche, A. M. 0.-. S.

La salute mentale nelle varie fasi della vita

Istat.

Depressione per il 6% degli adulti, sale nei più vulnerabili

ISS

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FRFederico Russo
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
DDDDomenico De Donatis
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano n° 51304, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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