Psichiatria e salute mentale

Esplora l’importanza della psichiatria nella promozione della salute mentale. Scopri come i professionisti psichiatrici trattano una vasta gamma di disturbi mentali, offrendo sostegno e terapie mirate per migliorare la qualità della vita dei pazienti e promuovere il benessere psicologico.

La psichiatria è una branca della medicina che si occupa di prevenire e curare i disturbi mentali. Questa disciplina offre una serie di risorse efficaci per migliorare la qualità della vita delle persone in termini di benessere fisico, emotivo e mentale.

Tuttavia, ancora oggi il mondo della psichiatria è circondato da pregiudizi e da timori infondati che scoraggiano chi vorrebbe richiedere un aiuto professionale per ritrovare la serenità e il benessere perduti.

In questo articolo cercheremo di capire cosa intendiamo per salute mentale ma soprattutto cos’è la psichiatria, quando è nata e di cosa si occupa.

I disturbi mentali: l’emergenza sociale del nuovo millennio


Secondo un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono più di 300 milioni le persone affette da disturbi come ansia e depressione e 60 milioni gli individui affetti da disturbo affettivo bipolare.

Cifre preoccupanti che diventano ancora più drammatiche nel caso di bambini e ragazzi: il 20% degli adolescenti soffre di disturbi mentali che iniziano, nella maggior parte dei casi, intorno ai 14 anni. Il paper diffuso dall’OMS afferma che le condizioni neuropsichiatriche sono la principale causa di disabilità nei bambini e nei ragazzi.

L’accesso alle cure mentali rimane limitato in molti paesi a causa sia dell’esiguo numero di professionisti della salute mentale, sia a causa di un persistente timore, che a tratti sfocia nella vergogna, che spesso assale chi avrebbe davvero bisogno di aiuto.

Cos’è la salute mentale?

L’OMS ha definito la salute mentale come “uno stato di benessere in cui l’individuo è consapevole delle proprie capacità, è in grado di affrontare i normali stress della vita, può lavorare in modo fruttuoso e produttivo ed è in grado di fornire un contributo significativo ala sua comunità”.

Spesso facciamo l’errore di ritenere che la salute mentale consista semplicemente nell’assenza di disturbi emotivi. In realtà, come abbiamo visto, la definizione è molto più ampia e profonda.

La salute mentale influenza il modo in cui pensiamo, sentiamo e agiamo; tocca la nostra quotidianità, le relazioni, il lavoro e lo studio.

Prendersi cura del nostro benessere sociale ed emotivo è importante quanto mantenere in buona salute il nostro corpo.

Quando ci sentiamo emotivamente sani possiamo essere pienamente presenti con la nostra famiglia, gli amici e la comunità.

Il significato di psichiatria

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, la psichiatria è una specialità medica incentrata sulla comprensione, la diagnosi, la prevenzione e il trattamento delle malattie mentali.

L’approccio tipico di questo ramo della medicina si basa su un concetto molto importante: i disturbi psichiatrici sono favoriti sia da un background biologico sia da fattori esterni come, ad esempio, la diagnosi di una malattia o un contesto socio-relazionale particolarmente stressante.

I principali campi di applicazione della psichiatria sono:

  • neuropsichiatria
  • neuropsichiatria infantile e adolescenziale
  • psichiatria geriatrica
  • psichiatria forense

Storia della psichiatria

Una punizione divina che andava affrontata con rimedi di natura mistica: questa era la definizione del disturbo mentale nell’antica Grecia.

Il primo a ritenere che gli dei non avessero nessun ruolo nel disagio psichico degli individui fu Ippocrate. Il celebre medico greco infatti ritenne che la malattia dipendesse da determinati accadimenti della vita quotidiana e non da un improbabile volere divino.

Il Medioevo e il Rinascimento ci riportano indietro: la malattia mentale diventa il sintomo della possessione demoniaca, nelle donne invece è una prova chiara e inequivocabile di stregoneria.

Bisogna attendere la fine del Settecento per assistere alla nascita della psichiatria intesa come una branca della medicina grazie all’instancabile opera di Philippe Pinel, lo psichiatra francese che per primo inizia a considerare il disturbo mentale semplicemente come una malattia.

Il merito di questa svolta epocale va anche a Vincenzio Chiarugi, celebre medico italiano che scrive il trattato “Della pazzia di genere e di specie”, la prima opera scientifica dedicata proprio ai disturbi mentali. Grazie a questa rivoluzione concettuale e successivamente pratica, il “folle” cessa di essere un peccatore e diventa semplicemente un malato.

I lavori di Kraeplin e Bleuler arricchiscono il concetto di psichiatria. Nascono i primi ospedali psichiatrici e i manicomi, si procede a una sommaria classificazione della psicosi maniaco-depressiva e della schizofrenia, anche se il concetto di inguaribilità rende queste patologie difficili da trattare. I malati, per salvaguardare la società civile dal “diverso”, vengono ricoverati nei manicomi e sottoposti a trattamenti improvvisati.

Freud critica questo concetto di inguaribilità ed elabora il primo approccio psicoterapeutico al disagio mentale.

Intorno al 1940 arrivano i primi psicofarmaci che in breve tempo, grazie alla sintesi di nuove molecole, conoscono una rapida diffusione, consentendo una gestione più efficace dei disturbi mentali.

Nel 1948 Chisholm e Rees fondano la World Federation for Mental Health e nel decennio successivo l’American Psychiatric Association dà vita al DSM, il celebre manuale che rappresenta la categorizzazione nosografica dei disturbi psichiatrici.

Nel nostro Paese, sul finire degli anni ’70, lo psichiatra Franco Basaglia chiede la dismissione degli ospedali psichiatrici. La richiesta viene accolta dal Parlamento e trasformata nella celebre legge 180/78. Oggi i malati vengono curati negli ambulatori territoriali e ricoverati soltanto in caso di aggravamento intenso (acuzie) del disturbo.

Cosa studia la psichiatria? Il metodo

La metodologia psichiatrica combina la comprensione di tre elementi chiave della vita di un individuo: biologia, psicologia e relazioni ambientali e sociali. Vediamoli nel dettaglio.

Biologia


Comportamenti, pensieri ed emozioni nascono nel nostro cervello. Pensiamo ad esempio al sistema limbico, situato sotto la corteccia cerebrale, considerato come il luogo fisico in cui vengono elaborate tutte le emozioni, sia a livello conscio che inconscio. Questa attività può essere disturbata da fluttuazioni ormonali e biochimiche, dalla mancanza di sonno, dal consumo di droghe e alcol ma anche dalla carenza di nutrienti o da malattie particolarmente invalidanti.

Psicologia

I pensieri, le emozioni, le percezioni e le nostre reazioni sono guidate sia dal modo in cui percepiamo il mondo esterno sia dalla capacità di analizzare l’ambiente che ci circonda. Questi meccanismi individuali possono promuovere emozioni piacevoli e interazioni armoniose o provocare una serie di disturbi che possono sfociare, ad esempio, nella depressione.

Relazioni sociali e ambientali

Il benessere o la sofferenza di un individuo possono essere notevolmente influenzati dalle esperienze vissute nella vita di tutti i giorni.

Quali sono i principali disturbi psichiatrici?

Il disturbo psichiatrico non consiste nella normale e prevedibile reazione che sopraggiunge in seguito a un evento traumatico come la perdita del lavoro, la morte d’una persona cara o in concomitanza con una situazione stressante anche se positiva come, ad esempio, la nascita di un figlio.

La definizione di disturbo mentale è molto più sottile e comprende, come abbiamo visto, delle disfunzioni che vanno a toccare il comportamento, le emozioni ma anche i processo biologici di un individuo.

La diagnosi dei principali disturbi mentali si effettua con criteri diagnostici elencati sia nella Classificazione redatta dall’OMS sia nel celebre The Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DMS) pubblicato dall’American Psychiatric Association.

Lo psichiatra però non si occupa soltanto di schizofrenia, spettro dell’autismo, depressione o disturbi bipolari. Questo professionista infatti può aiutare a ritrovare il benessere perduto in caso di:

  • dipendenze o abuso di droghe, alcol o farmaci

Cosa fa lo psichiatra?

Spesso si ritiene erroneamente che la visita psichiatrica consista nella semplice prescrizione di farmaci. In realtà, questo è soltanto una delle possibili strade terapeutiche scelte dallo specialista.

Durante la seduta, lo psichiatra si dedica all’ascolto del paziente, indaga sull’origine del suo disagio, esplora e valuta con attenzione la presenza di stimoli psicologici associati al malessere e ne studia le eventuali implicazioni presenti e future.

Grazie a questa anamnesi fondata su diversi elementi, lo specialista attua un trattamento che può comprendere ovviamente la componente farmacologica ma anche sedute di psicoterapia finalizzate al cambiamento delle abitudini comportamentali: la terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è una risorsa tra le più efficaci.

In alcuni casi, il medico può utilizzare teniche all’avanguardia come la neurostimolazione o indirizzare il paziente verso laboratori e gruppi terapeutici.

A differenza dello psicologo, lo psichiatra può richiedere esami aggiuntivi, come le analisi del sangue o un test di imaging, per escludere la presenza di eventuali patologie che possono accentuare il disagio e i disturbi psicologici del paziente.

Se lo specialista ha conseguito anche una specializzazione post-lauream in psicoterapia, può affiancare e seguire personalmente il paziente nel percorso di riduzione dei sintomi di natura comportamentale, emotiva e cognitiva.

In mancanza di questa specializzazione, se lo ritiene opportuno, può indirizzare i suoi pazienti verso il percorso più appropriato da seguire in collaborazione con uno psicoterapeuta o uno psicologo.

La psicoterapia online di Serenis

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.