Sonniferi: quali sono e effetti collaterali
Come agiscono i sonniferi nel corpo e quali alternative esistono per combattere l'insonnia? Esaminiamo i diversi tipi di sonniferi, dai rimedi naturali al potente sonnifero chimico, e vediamo quando possono essere utili e quando invece è meglio evitarli.

Se soffri di insonnia, conosci la sensazione: occhi spalancati nel buio, ore che scorrono mentre il soffitto diventa un cinema di pensieri. La sveglia segna le 3:28 e domani hai una riunione importante, l'ansia impregna ogni minuto perso. Notte dopo notte, questa mancanza di riposo trasforma le ore notturne in una tortura che logora mente e corpo. A questo punto, molte persone pensano che l’unica soluzione sia affidarsi ai sonniferi: ma cosa sappiamo davvero su queste pillole per il riposo?
Cosa sono i sonniferi?
I sonniferi, o più correttamente farmaci ipnotici, sono farmaci che servono a indurre o mantenere il sonno. Agiscono sul sistema nervoso centrale modificando l'attività cerebrale. Diversamente dai rimedi come tisane alla camomilla, i sonniferi intervengono direttamente sui neurotrasmettitori del ciclo sonno-veglia. I sonniferi non curano le cause dell'insonnia e i problemi che disturbano il riposo, ma offrono sollievo temporaneo per emergenze di sonno.
Quali farmaci fanno parte dei sonniferi?
I sonniferi farmaceutici si suddividono in diverse categorie:
- Benzodiazepine per dormire: farmaci come diazepam, lorazepam e triazolam sono potenti sonniferi che agiscono sul neurotrasmettitore GABA, potenziandone la trasmissione a livello del sistema nervoso centrale. Le benzodiazepine inducono sonno rapido ma creano dipendenza se usate con regolarità.
- Farmaci Z: zolpidem, zopiclone e zaleplon sono farmaci chimicamente diversi, ma accomunati dalla lettera iniziale Z, da cui deriva il loro nome. Questi sonniferi sono considerati leggeri rispetto alle benzodiazepine. Agiscono in modo simile ma con rischio di dipendenza minore.
- Antistaminici: farmaci da banco come la difenidramina. Non sono veri sonniferi ma provocano sonnolenza come effetto collaterale. Rappresentano un sonnifero per dormire in casi occasionali.
- Melatonina farmaceutica: una versione sintetica dell'ormone del sonno. È meno potente di altri sonniferi ma presenta effetti collaterali minori.
- Antidepressivi sedativi: come trazodone e mirtazapina. Si prescrivono in casi di insonnia associata a depressione.
I sonniferi su prescrizione si riservano a casi specifici. Il sonnifero potentissimo, come alcune benzodiazepine ad alto dosaggio, richiede controllo medico per i rischi che comporta.
Sonniferi naturali: quali sono?
Per chi cerca alternative ai farmaci, esistono sonniferi naturali che favoriscono il riposo senza rischi:
- Valeriana: Erba usata per l'insonnia. Gli studi mostrano effetti sul miglioramento della qualità del sonno.
- Melatonina: Disponibile come integratore, regola il ritmo circadiano. Non è un sonnifero potente ma aiuta a ristabilire cicli di sonno.
- Camomilla: Il tè rilassante agisce come sedativo naturale.
- Passiflora: Pianta con proprietà calmanti, usata per l'ansia e i disturbi del sonno.
- Lavanda: L'olio essenziale di lavanda ha dimostrato effetti sulla qualità del sonno.
I sonniferi naturali potenti come la combinazione di valeriana e luppolo possono risultare efficaci, ma richiedono attenzione. Anche se naturali, non sono privi di controindicazioni.
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Effetti collaterali dei sonniferi
I sonniferi offrono riposo, ma possono avere effetti indesiderati:
- Sonnolenza diurna: L'effetto del sonnifero può estendersi oltre la notte, causando stordimento il giorno dopo.
- Tolleranza: Con l'uso, lo stesso dosaggio diventa meno efficace e spinge ad aumentarlo.
- Dipendenza: Alcuni sonniferi creano dipendenza fisica e psicologica, e rendono difficile smettere.
- Amnesie: Con le benzodiazepine, si può verificare perdita di memoria per eventi successivi all'assunzione.
- Problemi di pensiero e attenzione: Riflessi rallentati, difficoltà di concentrazione e coordinazione ridotta sono comuni.
- Sonnambulismo e azioni durante il sonno: In casi rari, le persone compiono azioni come mangiare o guidare senza esserne consapevoli.
- Effetto miorilassante e rischio di cadute: Questi farmaci riducono il tono muscolare e la reattività. Negli anziani, ciò può causare debolezza e aumentare il rischio di cadute e fratture.
I sonniferi effetti collaterali variano tra farmaci e individui. Le benzodiazepine tendono a causare più problemi rispetto ai sonniferi di nuova generazione o naturali.
Quando non assumere sonniferi
Esistono situazioni in cui i sonniferi rappresentano un rischio:
- Gravidanza e allattamento: La maggior parte dei sonniferi attraversa la placenta o passa nel latte materno.
- Patologie respiratorie: I sonniferi possono deprimere la respirazione, aggravando condizioni come l'apnea notturna.
- Malattie epatiche: Il fegato metabolizza molti sonniferi; una funzionalità compromessa aumenta i rischi.
- Assunzione di alcol: La combinazione con sonniferi è pericolosa e può causare depressione respiratoria.
- Storia di abuso di sostanze: Il rischio di dipendenza aumenta in persone con problemi di abuso.
- Prima di guidare: Un sonnifero istantaneo gocce può compromettere le capacità di guida anche il mattino seguente.
Prima di ricorrere a qualsiasi sonnifero, è importante consultare un medico per valutare rischi e benefici nel caso specifico.
Il ruolo della psicoterapia nel trattamento dell'insonnia
I sonniferi offrono un sollievo dall'insonnia, ma non risolvono il problema alla radice. La terapia cognitivo-comportamentale si dimostra invece più efficace a lungo termine, perché affronta i fattori psicologici che causano i disturbi del sonno. Se hai difficoltà nel dormire, puoi iniziare un percorso con Serenis: la nostra piattaforma online permette di sconfiggere l'insonnia attraverso percorsi terapeutici creati su misura per ogni paziente. Il processo è semplice: compilando un breve questionario sarai abbinato al professionista più adatto a te, col quale affronterai tecniche mirate per superare i disturbi del sonno, rappresentando una valida alternativa ai sonniferi per dormire. Il primo colloquio conoscitivo è gratuito.
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