La teoria delle intelligenze multiple di Gardner
Con teoria delle intelligenze multiple si intende il modello proposto dallo psicologo Gardner secondo cui l’intelligenza non è unica, ma si manifesta in diverse forme indipendenti, come quella logico-matematica, linguistica, musicale o corporea. Ogni individuo possiede un profilo unico di intelligenze. Lo psicologo ha così rivoluzionato il concetto tradizionale di intelligenza, offrendo strumenti per valorizzare i nostri punti di forza.

Perché alcuni bambini eccellono in matematica mentre altri sono musicisti nati? Perché certe persone si orientano senza mappe mentre altre ricordano ogni volto incontrato? La risposta si nasconde nella rivoluzionaria teoria delle intelligenze multiple. Per decenni, l'intelligenza umana è stata misurata attraverso un parametro: il QI (Quoziente Intellettivo). Ma la nostra mente è molto più ricca e complessa. Howard Gardner, psicologo di Harvard, ha stravolto questa visione limitata nel 1983, mostrandoci che l'intelligenza non è singola ma multipla e si esprime in molte forme. Questa scoperta non è solo una curiosità accademica: comprendere il tipo di intelligenza dominante può trasformare il modo di affrontare l'apprendimento, il lavoro e le relazioni.
La teoria delle intelligenze multiple di Gardner
Howard Gardner ha sviluppato la sua teoria dopo anni di osservazione di bambini, adulti con lesioni cerebrali e persone con talenti eccezionali. Ha intuito che l'intelligenza non è un fattore unico e misurabile con un test, definendola come "la capacità di risolvere problemi o creare prodotti apprezzati in uno o più contesti culturali". Questa descrizione comprende abilità che i test tradizionali non rilevano. La teoria dell’intelligenza di Gardner rappresenta un modello multidimensionale della mente umana che si basa su tre elementi chiave: aree cerebrali specializzate per diverse capacità, individui con doti eccezionali in campi specifici (savant), e lo sviluppo storico di competenze fondamentali come la matematica o l'uso di strumenti. La teoria ha ricevuto anche critiche dalla comunità scientifica, principalmente per la limitata evidenza neuroscientifica a supporto. Alcuni ricercatori la considerano un "neuromito", sostenendo che non esiste una base neurologica dimostrata per separare le diverse intelligenze nel modo proposto da Gardner.
Quali sono le diverse intelligenze?
Gardner ha identificato inizialmente sette intelligenze, poi ampliate a nove, che ogni persona possiede in combinazioni e livelli diversi.
- Intelligenza linguistica: Abilità nell'uso delle parole e del linguaggio.
- Intelligenza logico-matematica: Capacità di analizzare problemi e svolgere operazioni matematiche.
- Intelligenza spaziale: Abilità di visualizzare e manipolare immagini mentali.
- Intelligenza musicale: Sensibilità ai suoni, ritmi e melodie. Non riguarda solo suonare strumenti, ma anche percepire strutture musicali.
- Intelligenza corporeo-cinestetica: Controllo dei movimenti del corpo e manipolazione di oggetti.
- Intelligenza interpersonale: Capacità di comprendere gli altri e interagire efficacemente.
- Intelligenza intrapersonale: Comprensione di sé stessi, delle proprie emozioni e motivazioni. Fondamentale per l'autoregolazione emotiva.
- Intelligenza naturalistica: Abilità di riconoscere e classificare elementi dell'ambiente naturale.
- Intelligenza esistenziale: Capacità di riflettere su questioni fondamentali dell'esistenza.
Esistono altri tipi di intelligenza?
La ricerca sulle intelligenze multiple continua a evolversi. Alcuni studiosi propongono l'inclusione di nuove forme di intelligenza:
- Intelligenza emotiva: Capacità di riconoscere e gestire le emozioni proprie e altrui. Si sovrappone in parte alle intelligenze inter e intrapersonale, ma secondo alcuni ricercatori merita una categoria a sé.
- Intelligenza digitale: Abilità di navigare e creare nel mondo tecnologico. Questa forma di intelligenza diventa rilevante nella società contemporanea.
- Intelligenza collaborativa: Capacità di lavorare in team e creare sinergie. Va oltre la semplice intelligenza interpersonale, includendo aspetti di coordinamento e co-creazione.
- Intelligenza morale: Abilità di distinguere il bene dal male e agire in modo etico. Alcuni la considerano una componente dell'intelligenza esistenziale.
Le intelligenze di Gardner si manifestano in modi diversi in ciascuna persona, e il dibattito resta aperto su eventuali nuove categorie da aggiungere alle nove originali.
Teoria delle intelligenze multiple e le loro applicazioni
Le intelligenze multiple di Gardner hanno avuto un impatto enorme in diversi campi, dalla scuola al mondo del lavoro.
- In ambito educativo, le intelligenze multiple hanno ispirato metodi didattici personalizzati dove gli insegnanti innovativi creano lezioni che attivano diverse forme di intelligenza, così ogni studente può apprendere secondo il proprio stile preferenziale.
- Nel mondo del lavoro, questo approccio aiuta a identificare i talenti nascosti e creare team complementari dove un'azienda può trarre vantaggio dall'assegnare compiti in base alle intelligenze dominanti dei dipendenti, migliorando produttività e soddisfazione.
- Nella crescita personale, conoscere il proprio profilo di intelligenze porta vantaggi. Diventa possibile scegliere percorsi formativi e professionali adatti alle proprie inclinazioni, creare strategie di apprendimento efficaci, lavorare per rafforzare le aree meno sviluppate e imparare ad apprezzare la diversità cognitiva negli altri.
Il supporto psicologico per valorizzare le tue intelligenze
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Fonti:
- Gardner, H. (2017). Taking a multiple intelligences (MI) perspective. Behavioral and Brain Sciences, 40. https://doi.org/10.1017/s0140525x16001631
- Shearer, B. (2018). Multiple Intelligences in Teaching and Education: Lessons Learned from Neuroscience. Journal of Intelligence, 6(3), 38. https://doi.org/10.3390/jintelligence6030038
- Rousseau, L. (2021). "Neuromyths" and Multiple Intelligences (MI) Theory: A comment on Gardner, 2020. Frontiers in Psychology, 12. https://doi.org/10.3389/fpsyg.2021.720706
- Waterhouse, L. (2023). Why multiple intelligences theory is a neuromyth. Frontiers in Psychology, 14. https://doi.org/10.3389/fpsyg.2023.1217288