Ubriachezza molesta: cause e conseguenze
In questo articolo vediamo cos'è l'ubriachezza, quando viene considerata "molesta" andando a costituire illecito amministrativo e come si lega all'abuso di alcol.

Cos'è l'ubriachezza molesta?
L’ubriachezza molesta è una condizione in cui una persona, a causa dell’assunzione eccessiva di alcol, adotta comportamenti che disturbano l’ordine pubblico o la quiete altrui. Secondo la legge italiana, chi si trova in stato di manifesta ubriachezza in un luogo pubblico o aperto al pubblico può essere soggetto a sanzioni, in particolare se assume atteggiamenti fastidiosi, offensivi o pericolosi per sé e per gli altri.
Si tratta di una condotta riconosciuta come illecita e costituisce in particolare un illecito amministrativo sanzionato con una multa. In questi casi, è prevista una sanzione da 51 a 309 euro, applicata dalle forze dell’ordine.

Comportamenti associati all’ubriachezza molesta
I comportamenti più comuni associati all’ubriachezza molesta includono grida, atteggiamenti aggressivi, invadenza verso estranei, danneggiamento di beni pubblici o privati, e resistenza a regole di convivenza civile. In alcuni casi, l’individuo può perdere completamente il controllo delle proprie azioni, diventando una minaccia per chi lo circonda.
Rischi dell'ubriachezza molesta
Quando il controllo delle proprie azioni viene meno, le probabilità di compiere atti dannosi o illegali aumentano in modo significativo.
Chi è in stato di alterazione da alcol può compiere gesti impulsivi come partecipare a una rissa, aggredire verbalmente o fisicamente un passante, danneggiare oggetti, oppure opporsi con violenza all’intervento delle forze dell’ordine. Questi comportamenti, pur nati in un contesto di perdita di lucidità, restano punibili dalla legge e possono avere conseguenze serie.
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Collegamento con l’abuso di alcol
L’ubriachezza molesta non è un evento isolato ma si inserisce spesso in un quadro più ampio di consumo eccessivo o scorretto di alcol. Nel caso in cui il consumo sia eccessivo e si ripete nel tempo, si parla di abuso di alcol.
L’alcol influisce sulle funzioni cognitive e riduce la capacità di valutare le situazioni in modo lucido, infatti chi ha beve troppo tende a sopravvalutare le proprie capacità, sottovalutare i pericoli e reagire in modo sproporzionato a stimoli banali. Questo spiega perché molte persone commettono atti violenti o pericolosi sotto effetto dell’alcol.

Come la psicoterapia può aiutare a prevenire ricadute
La psicoterapia può essere un aiuto concreto per chi tende a eccedere con l’alcol e ha già vissuto episodi di ubriachezza molesta, perché consente di affrontare le cause che portano a bere e lavorare sui comportamenti a rischio.
Durante il percorso terapeutico, la persona impara a riconoscere i pensieri e le emozioni che precedono il consumo eccessivo, sviluppando strategie più efficaci per gestire stress, frustrazione o impulsi aggressivi.
In molti casi, l’intervento psicologico aiuta anche a migliorare l’autocontrollo, a rafforzare la consapevolezza delle proprie azioni e a costruire abitudini più stabili. Questo processo riduce in modo significativo il rischio di ricadute e contribuisce a interrompere il legame tra consumo di alcol e comportamenti molesti.
Se hai già fatto esperienza di casi di ubriachezza molesta e senti il bisogno di parlarne con uno psicoterapeuta, puoi rivolgerti al nostro centro medico. I nostri psicoterapeuti hanno in media 13 anni di esperienza e il primo colloquio è gratuito. Successivamente le sedute costano 49 € l’una.
Il ruolo del territorio nel contrasto dell’abuso
Nei casi di abuso di alcol è importante anche il supporto del territorio. Centri per le dipendenze, consultori, medici di base e associazioni locali possono collaborare per offrire percorsi continui e personalizzati. In questi casi, la presenza di una rete coordinata permette di intercettare i casi a rischio, offrire ascolto e orientare le persone verso le risorse più adatte.
Fonti:
- Art. 688 codice penale - Ubriachezza. (n.d.). Brocardi.it.
- Panebianco, G. (2002). Ubriachezza. LA LEGISLAZIONE PENALE, (4), 1001-1003.
- Beccaria, F., & Rolando, S. (2015). Binge drinking e ubriachezza: problemi di definizione culturale. Psicobiettivo: rivista quadrimestrale di psicoterapie a confronto: XXXV, 3, 2015, 77-93.