Che cos'è la dipendenza? Tipi di dipendenze e trattamento

Le dipendenze rappresentano una delle sfide più complesse dei nostri tempi. Comprendere il percorso verso la guarigione e scoprire come affrontare efficacemente questo problema può fare la differenza tra una vita difficile e una piena di nuove opportunità.

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trattamento delle dipendenze

Le dipendenze possono manifestarsi in modi molto diversi: da forme lievi e ancora gestibili fino a quadri più gravi, capaci di compromettere in modo significativo la qualità della vita.
In questo articolo analizzeremo cos'è una dipendenza, quali sono i tipi di dipendenza più comuni, cosa le scatena e quali percorsi possono aiutare a uscirne.

Cos'è una dipendenza?

Con il termine dipendenza si indica un comportamento caratterizzato da:

  • ricerca eccessiva e incontrollata di una sostanza o un’attività;
  • perdita di controllo;
  • persistenza del comportamento nonostante le conseguenze negative.

In passato il concetto riguardava soprattutto le dipendenze da sostanze (come eroina, cocaina o alcol). Oggi, invece, include anche le dipendenze comportamentali, tra cui rientrano il gioco d’azzardo (ludopatia), l’alcol, internet e social media, la pornografia e l’eccessiva dedizione allo sport o al fitness.

Quali sono le dipendenze più diffuse?

Per comprendere meglio cosa sono le dipendenze, è utile sapere che ne esistono molte tipologie di dipendenze, classificabili in due grandi categorie: dipendenze fisiche e dipendenze psichiche

La dipendenza fisica si verifica quando il corpo sviluppa un bisogno concreto di assumere una sostanza o di mettere in atto un comportamento, portando a sintomi di astinenza se l’impulso non viene soddisfatto.

La dipendenza psichica, invece, riguarda il forte desiderio di rivivere gli effetti piacevoli legati all’assunzione di una sostanza o alla pratica di un comportamento.

Tra le dipendenze più diffuse troviamo: 

Queste forme di dipendenza possono manifestarsi in modi diversi, ma condividono tutte la sensazione di craving: un desiderio intenso e incontrollabile per una sostanza o per un comportamento che produce gli stessi effetti di gratificazione. È un impulso che persiste nel tempo e al quale diventa sempre più difficile resistere.

Cause delle dipendenze

Le cause delle dipendenze sono spesso complesse e multifattoriali. Secondo il DSM-5, il meccanismo della dipendenza attiva il sistema cerebrale della ricompensa: in altre parole, la dipendenza spinge a dare sempre più valore a ciò che procura piacere immediato, anche quando questo danneggia altri bisogni fondamentali.

Tra le principali cause e fattori di rischio delle dipendenze troviamo:

  1. fattori genetici e biologici: alcune persone possono essere più predisposte a sviluppare dipendenze a causa della genetica. Il cervello di chi sviluppa una dipendenza può reagire in modo diverso a certe sostanze o comportamenti, influenzando il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa;
     
  2. fattori psicologici: traumi passati, ansia, depressione o stress cronico possono portare a una ricerca di “scappatoie” attraverso sostanze o comportamenti che danno gratificazione immediata, come l’alcol, le droghe o il gioco d’azzardo;
     
  3. fattori sociali e ambientali: la pressione sociale, il contesto familiare e l’ambiente circostante giocano un ruolo cruciale. Le persone che crescono in ambienti dove l’abuso di sostanze è normale o accettato possono essere più vulnerabili. Allo stesso modo, gruppi sociali che promuovono determinati comportamenti possono aumentare il rischio di dipendenza;
     
  4. meccanismi di coping: per alcune persone la dipendenza nasce come tentativo di gestire emozioni difficili o situazioni stressanti. La ricerca di un sollievo immediato dal dolore emotivo può favorire comportamenti ripetitivi che, nel tempo, possono trasformarsi in una vera e propria dipendenza.

Ogni caso è unico, ma spesso è proprio la combinazione di più fattori che contribuisce a sviluppare una dipendenza.

Conseguenze delle dipendenze da sostanze: rischi e danni a lungo termine 

Le dipendenze da sostanze, come droghe, alcol e farmaci, possono provocare danni gravi e duraturi alla salute fisica e mentale, oltre a compromettere relazioni, lavoro e qualità della vita. Ogni sostanza ha effetti specifici, ma tutte condividono un rischio comune: senza un intervento mirato, possono causare conseguenze permanenti.

Dipendenze da sostanze

Dipendenza da sostanze stupefacenti

Le sostanze stupefacenti hanno un impatto diretto sul sistema nervoso centrale (SNC).

L’abuso prolungato di cocaina, per esempio, può alterare in modo significativo le funzioni cognitive, aumentando il rischio di deficit cognitivi, demenza e disturbi neurologici.

La dipendenza da eroina invece, pur non danneggiando il SNC come la cocaina, compromette profondamente la vita personale, sociale e lavorativa, perché la ricerca della sostanza diventa la priorità assoluta.

Dipendenza da farmaci

L’abuso di farmaci si riferisce all’uso scorretto o eccessivo di medicinali al di fuori delle indicazioni mediche. Questo tipo di dipendenza può riguardare farmaci da prescrizione come analgesici (come l'ossicodone), ansiolitici e stimolanti o farmaci da banco, come gli antidolorifici. 

Il loro utilizzo ripetuto e improprio può portare a tolleranza e dipendenza, con effetti collaterali gravi sulla salute fisica e mentale. A lungo termine, l’abuso di farmaci può danneggiare organi vitali come il fegato e i reni e causare alterazioni dell’umore, ansia e problemi di memoria.

Dipendenza dall'alcol

La dipendenza da alcol è una delle dipendenze più diffuse e si riferisce all'incapacità di controllare l'assunzione di alcol. 

L’alcol agisce sul sistema nervoso centrale, modificando i livelli di dopamina e creando un effetto di piacere temporaneo che spinge a continuare a bere.

Nel tempo si sviluppa tolleranza, il corpo richiede quantità sempre maggiori, e l’astinenza provoca sintomi come tremori, ansia e irritabilità.
L’alcolismo modifica anche le abitudini quotidiane e il comportamento, rendendo complessi i percorsi di disintossicazione e di riabilitazione.

Conseguenze delle dipendenze comportamentali: effetti e impatti sulla vita quotidiana

Le dipendenze comportamentali, pur non coinvolgendo sostanze, creano un circolo vizioso che altera la capacità di controllare il desiderio compulsivo, con effetti dannosi sulla salute mentale, le relazioni e la propria situazione finanziaria.

Dipendenza da gioco d'azzardo 

Il gioco d’azzardo patologico può causare gravi perdite economiche e danneggiare la vita personale e professionale

L’eccitazione e l'adrenalina legate al rischio attivano i circuiti cerebrali della ricompensa, generando un benessere temporaneo che alimenta il comportamento compulsivo.

Con il tempo possono emergere isolamento, ansia, depressione e problemi relazionali.

Dipendenza da nicotina 

La dipendenza da nicotina, o tabagismo, è una forma di dipendenza da sostanza che si sviluppa attraverso l’uso di tabacco e prodotti contenenti nicotina. Questa sostanza chimica presente nel tabacco agisce rapidamente sul cervello, stimolando il rilascio di dopamina e creando una sensazione di piacere e relax temporaneo. Si rinforza così il desiderio di continuare a fumare o a usare prodotti affini, portando a un ciclo di dipendenza. 

Dipendenza da nicotina

Progressivamente il cervello diventa tollerante agli effetti della nicotina, spingendo l’individuo ad aumentare le quantità assunte per ottenere lo stesso effetto. 

Il tabagismo è una dipendenza particolarmente complessa da trattare, perché combina:

  • dipendenza fisica (l’astinenza dalla nicotina causa irritabilità, ansia, difficoltà di concentrazione);
  • dipendenza comportamentale, legata a routine e contesti sociali.

Dipendenza da videogiochi

I videogiochi, soprattutto quelli online, possono essere estremamente coinvolgenti grazie ai loro sistemi di ricompensa, competizione e progressione, che stimolano il cervello a cercare nuove sfide e gratificazioni. 

Durante il gioco viene rilasciata dopamina che può generare sensazioni di entusiasmo ed euforia, spingendo la persona a prolungare l’attività per molte ore: a lungo andare, però, può instaurarsi un ciclo in cui il gioco diventa una necessità, anche a costo di perdere il controllo e di compromettere il proprio benessere generale.

Dipendenza da internet e social media

La dipendenza da internet e dai social media è un fenomeno crescente, in cui l’uso eccessivo delle piattaforme online interferisce con la vita quotidiana. 

Le persone dipendenti da internet trascorrono ore sui social, a discapito delle relazioni reali, del lavoro o dello studio. 

Questo comportamento può portare a isolamento sociale, stress, ansia e problemi emotivi, con effetti negativi sulla salute mentale e sul benessere psicologico. La continua ricerca di approvazione, la comparazione sociale e la paura di perdere notizie (FOMO) sono alcune delle dinamiche che alimentano questa dipendenza.

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Come guarire da una dipendenza?

Superare una dipendenza è un processo complesso che richiede tempo, impegno e supporto professionale. Il primo passo per capire come uscire dalle dipendenze è riconoscere il problema e sviluppare la motivazione a cambiare.

Una volta presa consapevolezza della situazione, è fondamentale intraprendere un percorso terapeutico mirato, personalizzato in base al tipo e alla gravità della dipendenza.

Il trattamento delle dipendenze può includere diversi approcci:

  • supporto psicologico e familiare: la psicoterapia consente di esplorare le cause sottostanti della dipendenza, affrontare traumi e sviluppare strategie di coping efficaci. L’obiettivo è sostituire i comportamenti disfunzionali con abitudini più salutari.
  • terapia farmacologica: in alcuni casi, farmaci specifici possono aiutare a gestire i sintomi di astinenza e a ridurre la dipendenza fisica. Per esempio, farmaci utilizzati per ansia o depressione possono supportare il percorso di recupero.
  • stile di vita sano e nuove abitudini: attività come esercizio fisico, meditazione e la costruzione di relazioni positive rinforzano la resilienza, aiutano a mantenere la sobrietà e prevenire le ricadute.

Il recupero dalle dipendenze è un percorso di crescita personale e riscoperta di sé, che richiede costanza e impegno quotidiano.

I migliori approcci psicoterapici per le dipendenze

Tra le terapie più efficaci nel trattamento delle dipendenze ci sono:

  • terapia cognitivo-comportamentale (CBT): mira a modificare i comportamenti e i pensieri disfunzionali alla base della dipendenza;
  • terapia sistemico-relazionale: analizza la dipendenza nel contesto familiare e socio-educativo in cui si è sviluppata, affrontando le dinamiche relazionali che la alimentano.
  • terapia dialettico-comportamentale (DBT): utile soprattutto nella prevenzione delle ricadute, aiutando a gestire emozioni intense e impulsi compulsivi.

Affrontare la dipendenza con un approccio integrato permette di riconquistare il controllo sulla propria vita e costruire un futuro più equilibrato.

Fonti:

Sitografia

Bibliografia

Introduction to behavioral addictions. — The American journal of drug and alcohol abuse, 36(5), pp. 233-241

Grant, J. E., Potenza, M. N., Weinstein, A., Gorelick, D. A. (2010)

The psychology of addiction. — Routledge.

McMurran, M. (2003)

Food and drug addictions: Similarities and differences. — Pharmacology Biochemistry and Behavior, pp. 153, 182-190

Rogers, P. J. (2017)

The psychology and neurobiology of addiction: an incentive–sensitization view — Addiction, 95(8s2), pp. 91-117

Robinson, T. E., Berridge, K. C. (2000)

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DDDDomenico De Donatis
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano n° 51304, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
FRFederico Russo
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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