Depressione: sintomi, cause e terapie

La depressione è un disturbo complesso che influisce sulla vita quotidiana del soggetto. Colpisce milioni di persone e può avere gravi conseguenze se non trattata. La diagnosi precoce e il giusto trattamento possono migliorare significativamente la prognosi della malattia.

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Depressione

Cos'è la depressione?

La depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da una persistente tristezza, senso di vuoto e marcata perdita di interesse o piacere per le attività quotidiane. In ambito clinico, si parla di depressione quando questi sintomi si manifestano per la maggior parte del tempo e si protraggono per almeno due settimane, interferendo in modo significativo con la vita sociale, lavorativa e personale del paziente. 

Incidenza della depressione nella popolazione italiana

Secondo i dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità, il 6% degli italiani ha vissuto o sta vivendo sintomi depressivi, con una percentuale che sale al 9% tra gli anziani. Le donne, inoltre, risultano essere maggiormente colpite dalla depressione rispetto agli uomini.

Sempre secondo la stessa indagine, il 28% della popolazione adulta con sintomi depressivi non chiede aiuto (per gli anziani si arriva al 40%). 

Quando non viene trattata, la depressione può avere conseguenze gravi, fino ad arrivare a ideazioni suicidarie, come evidenziato nel report  Suicide Statistics - Depression and Bipolar Support Alliance del 2024.

Incidenza della depressione nella popolazione italiana

Differenza tra tristezza e depressione

Per comprendere meglio cos’è la depressione, può essere utile evidenziare perché questa è differente dalla tristezza. La tristezza è un'emozione naturale e transitoria che tutti possono provare in risposta a situazioni difficili, come una perdita o una delusione. 

La depressione, invece, proprio perché disturbo dell’umore, è più profonda e duratura,  può manifestarsi anche in assenza di cause evidenti e non sempre è legata a un evento specifico. Inoltre, chi soffre di depressione può sperimentare di frequente un senso di vuoto costante, affaticamento marcato e una perdita di piacere o interesse per attività che prima risultavano gratificanti (anedonia). Vediamo più in dettaglio quali sono i sintomi della depressione più comuni.

Quali sono i sintomi della depressione?

La depressione si manifesta attraverso una serie di sintomi fisici e mentali che possono variare da persona a persona e che influiscono sull’umore, sulle relazioni, sui comportamenti e sul benessere fisico. Analizziamo in dettaglio i principali sintomi fisici e psicologici legati alla depressione.

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I sintomi fisici della depressione

La depressione è un disturbo complesso che influisce non solo sulla sfera emotiva della persona, ma anche su quella fisica. 

I sintomi fisici più frequenti associati alla depressione includono:

  • affaticamento costante, stanchezza cronica e mancanza di energia;
  • problemi del sonno, come insonnia o ipersonnia;
  • cambiamenti nell’appetito con perdita o aumento di peso;
  • dolori muscolari, mal di testa e disturbi gastrointestinali;
  • difficoltà di concentrazione, senso di confusione o rallentamenti psicomotori;

Questi sintomi possono avere un grande impatto sulla vita della persona che li sperimenta, rendere difficile svolgere le attività quotidiane e mantenere uno stile di vita sano.

Sintomi emotivi

Tra i sintomi iniziali della depressione spesso si nota un umore basso e una tristezza persistente. A questi segnali ne possiamo aggiungere altri che caratterizzano la sfera emotiva:

  • senso di vuoto, perdita di interesse o di piacere per le attività abituali;
  • assenza o diminuzione di desiderio sessuale; 
  • senso di colpa, bassa autostima e senso di inutilità;
  • stati d’ansia, irritabilità, ruminazione e agitazione.

Nei casi più gravi, possono anche manifestarsi ideazioni suicidarie e pensieri ricorrenti di morte.

Sintomi fisici della depressione

Cause della depressione

La depressione è una malattia con cause complesse che possono derivare da fattori sociali, ambientali e psicologici che vedremo tra poco in dettaglio. Alcuni studiosi, di recente, stanno anche indagando la possibilità che la depressione possa essere causata da fattori genetici ed epigenetici, che potrebbe portare a nuovi sviluppi diagnostici e trattamenti terapeutici. 

Fattori sociali e ambientali che causano depressione

Abusi, trascuratezza o isolamento sociale, possono aumentare il rischio di depressione, come anche condizioni di vita difficili, tra cui povertà, disoccupazione o precarietà economica. Ce lo conferma lo studio dell’ISS citato all’inizio di questo articolo, che sottolinea che le categorie più a rischio includono persone con difficoltà economiche, basso livello di istruzione e occupazione precaria.

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Cause biologiche e psicologiche della depressione

Eventi traumatici come un lutto, la fine di una relazione importante o la perdita del lavoro possono essere causa di depressione. A questo, possiamo aggiungere anche eventi particolarmente stressanti come una grave malattia, cambiamenti di vita (come la nascita di un figlio), problemi legati alla bassa autostima o al perfezionismo. 

La depressione, inoltre, può essere uno tra i sintomi di altri problemi psicologici e patologie psichiatriche come i disturbi d’ansia, le dipendenze, i disturbi di personalità, i disturbi psicotici (per esempio la schizofrenia).

Tipi di depressione

Il termine “depressione” viene spesso utilizzato per definire in modo generico i disturbi dell’umore che, invece, si presentano in diverse forme che variano per intensità, durata e caratteristiche specifiche. Le principali e più conosciute forme di depressione includono la depressione maggiore, la distimia, la depressione reattiva, la depressione post-partum, il disturbo affettivo stagionale, ma sono presenti anche altre varianti meno comuni.

Depressione maggiore

La depressione maggiore è la forma più conosciuta e severa di depressione. Si caratterizza per episodi prolungati di umore depresso, perdita di interesse nelle attività quotidiane. I sintomi devono presentarsi per almeno due settimane e possono ripetersi nel tempo. Il trattamento più diffuso per questo tipo di depressione è l’intervento psicoterapeutico e, spesso, farmacologico.

Distimia

La distimia, o disturbo depressivo persistente, è una forma cronica di depressione. I sintomi durano per periodi molto lunghi, spesso per anni e consistono principalmente in un umore costantemente basso e bassa energia. La cura è simile a quella per la depressione maggiore e prevede sedute di psicoterapia e somministrazione di farmaci, quando necessario.

Depressione reattiva

Si tratta di un tipo di depressione legato a eventi specifici (come nel caso della depressione post-parto) e presenta gli stessi sintomi fisici, psicologici e cognitivi della depressione maggiore. La terapia consigliata è per lo più quella psicologica proprio perché si tratta di un tipo di depressione “situazionale”.

Depressione post-parto

La depressione post-parto si manifesta nelle prime settimane o nei mesi successivi al parto. Può essere causata da cambiamenti ormonali, stress e nuove responsabilità legate alla cura del neonato e i sintomi devono persistere per almeno due settimane. I segnali principali includono tristezza intensa, ansia, irritabilità e difficoltà a legare con il bambino. Questo tipo di depressione richiede un’attenzione particolare per tutelare sia la madre sia il bambino.

Depressione post-partum

Disturbo affettivo stagionale

Come dice la parola stessa, si tratta di un tipo di depressione che si manifesta in determinati periodi dell’anno (è molto frequente in autunno o inverno). Tra le cause, troviamo fattori legati alla diminuzione della serotonina e all’aumento della melatonina. Il trattamento del disturbo affettivo stagionale può essere psicoterapeutico e, se necessario, farmacologico. 

Diagnosi della depressione

Per la diagnosi della depressione è necessario un esame approfondito e multidisciplinare, che coinvolge specialisti come psicologi e psichiatri. Vengono seguiti i criteri diagnostici del DSM-5, test diagnostici ed analisi cliniche, utili a escludere altre condizioni mediche che possono presentare una sintomatologia simile.

Una volta diagnosticata, la depressione può essere trattata da psicologi, psicoterapeuti o psichiatri con un percorso terapeutico personalizzato che unisca psicoterapia e, se indicato, trattamento farmacologico.

Test per la diagnosi della depressione

Tra i test utilizzati per  la diagnosi di depressione, uno dei più diffusi e utilizzati è il test PHQ-9, uno strumento di screening che valuta l’eventuale presenza e la gravità del disturbo depressivo. 

Il PHQ-9 è un test che non ha valore diagnostico ma fornisce solo un'indicazione su sintomi che potrebbero avere altre cause. I risultati devono essere interpretati da professionisti della salute mentale.

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Cura della depressione

Il trattamento della depressione richiede un approccio personalizzato che tenga conto della gravità dei sintomi e delle caratteristiche individuali del paziente. Le strategie principali includono la psicoterapia e la farmacologia, spesso utilizzate insieme per ottenere risultati più efficaci. 

Psicoterapia per la depressione

Psicoterapia per la depressione

La psicoterapia rappresenta uno dei pilastri principali nel trattamento della depressione. Interventi psicologici strutturati permettono di affrontare in modo mirato le cause del disagio, modificare schemi di pensiero disfunzionali e poter sviluppare nuove modalità di gestione emotiva. Esistono diversi approcci terapeutici, ciascuno con tecniche specifiche che si adattano al tipo di depressione e alle esigenze individuali, tra cui:

  • terapia cognitivo-comportamentale (CBT): utile a identificare e modificare pensieri disfunzionali che influenzano negativamente l'umore. Lavora anche sul comportamento, incentivando attività gratificanti e strategie per affrontare le situazioni difficili;
  • terapia psicodinamica: indaga i conflitti interiori, le esperienze infantili e le dinamiche inconsce che influenzano il presente. Mira a rendere consapevoli le emozioni represse e a migliorare la comprensione di sé;
  • terapia di accettazione e impegno (ACT): promuove l’accettazione delle emozioni difficili e l’impegno in azioni coerenti con i propri valori, anche in presenza di dolore psicologico. Può essere particolarmente utile nei casi di depressione resistente;
  • mindfulness-based cognitive therapy (MBCT): combina elementi della CBT con pratiche di consapevolezza. Aiuta a ridurre il rischio di ricadute, insegnando a osservare i pensieri senza giudizio e a gestire meglio lo stress.

Il nostro centro medico offre percorsi di psicoterapia con questi approcci terapeutici che ti possono aiutare a superare la depressione. Per poter prenotare un primo colloquio gratuito con un nostro psicoterapeuta, puoi compilare il nostro questionario. Successivamente le sedute costano 49 € l'una.

Con L., uomo di 45 anni che presentava sintomi depressivi (apatia, insonnia, senso di inutilità), ho iniziato con una fase di psicoeducazione per spiegare la differenza tra tristezza fisiologica e depressione clinica. Successivamente, abbiamo lavorato con il monitoraggio delle attività quotidiane, introducendo il diario delle attività per aumentare gradualmente i comportamenti gratificanti. Parallelamente, è stata utilizzata la ristrutturazione cognitiva per affrontare pensieri automatici negativi (“non riuscirò mai a stare meglio”) e sostituirli con alternative più realistiche.

Terapia farmacologica per la depressione

Il trattamento farmacologico della depressione deve essere effettuato solo sotto stretto controllo medico e si basa sull’uso di antidepressivi che agiscono su specifici neurotrasmettitori cerebrali, come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina. Questi farmaci aiutano a ristabilire l’equilibrio chimico alterato, migliorando l’umore, la motivazione e le funzioni cognitive. Tra questi farmaci ci sono:

  • SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina): sono i farmaci più prescritti per la depressione. Agiscono aumentando la disponibilità di serotonina nel cervello. Hanno un buon profilo di tollerabilità e sono indicati per molte forme di depressione. Uno dei più conosciuti è il Prozac (o fluoxetina); altri esempi comuni sono fluvoxamina, sertralina ed escitalopram;
  • SNRI (inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina): potenziano l’attività di due neurotrasmettitori, migliorando sia l’umore che l’energia. Sono spesso utilizzati nei casi in cui i sintomi includono forte stanchezza e mancanza di motivazione. Farmaci noti di questa categoria includono venlafaxina e duloxetina;
  • TCA (Antidepressivi triciclici): sono tra i primi antidepressivi sviluppati. Agiscono su più neurotrasmettitori ma possono causare più effetti collaterali. Per questo motivo sono generalmente usati quando altri farmaci non risultano efficaci;
  • MAOI (Inibitori delle monoaminossidasi): sono meno utilizzati a causa delle restrizioni alimentari e delle possibili interazioni farmacologiche. Tuttavia, possono essere efficaci in casi di depressione resistente ad altri trattamenti;
  • Antidepressivi atipici: comprendono farmaci che non rientrano nelle categorie precedenti ma offrono benefici in specifici profili depressivi. Tra questi ci sono bupropione e mirtazapina, spesso utilizzati per la loro azione su motivazione, sonno o appetito.

Se senti il bisogno di parlare con uno psichiatra per una valutazione farmacologica, puoi rivolgerti al nostro centro medico. Durante la prima visita con il tuo psichiatra, potrai chiarire tutti i tuoi dubbi sui farmaci, sui possibili effetti collaterali degli antidepressivi che potrebbero essere previsti nel tuo piano terapeutico e infine, se necessario, iniziare una terapia farmacologica in accordo con il tuo medico. La prima visita costa 89 € e puoi prenotarla compilando il nostro questionario, mentre le visite successive costano 77 € l'una.

Cura della depressione

Fonti:

  • World Health Organization. (2021). Depression: Key facts.
  • Rainone, A., & Mancini, F. (2018). La mente depressa. Comprendere e curare la depressione con la psicoterapia cognitiva.
  • Watkins, E. R. (2018). La terapia cognitiva focalizzata sulla ruminazione per la depressione.
  • Suicide Statistics - Depression and Bipolar Support Alliance. (2024, August 21). Depression and Bipolar Support Alliance. https://www.dbsalliance.org/crisis/suicide-prevention-information/suicide-statistics/
  • Alshaya DS. Genetic and epigenetic factors associated with depression: An updated overview. Saudi J Biol Sci. 2022 Aug;29(8):103311.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
DRUDott. Rosario Urbani
Dott. Rosario Urbani
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Appassionato psicoterapeuta laureato a Napoli, con un cuore dedicato al benessere. Iscritto all'ordine n°6653, specializzato in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale mi occupo di ansia, depressione, attacchi di panico e fobie con un approccio umano e attento.
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