Dipendenza da sostanze: cosa sapere

La dipendenza da sostanze è una condizione complessa caratterizzata da un uso incontrollato e compulsivo di droghe o alcol, nonostante le conseguenze negative sulla salute fisica, mentale e sociale dell'individuo.

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Dipendenza da sostanze

La dipendenza da sostanze è una condizione complessa spesso cronica e recidivante, caratterizzata da cause multifattoriali e conseguenze anche gravi. Non tutte le persone che sperimentano droghe sviluppano dipendenza, tanto che, prima dell'ultimo aggiornamento, nel DSM-5 si distingueva l'abuso di sostanze e la dipendenza da sostanze.

L'abuso di sostanze stupefacenti indicava un modello di consumo dannoso, che non necessariamente sfociava in un bisogno compulsivo di continuare a usare la sostanza. La dipendenza dalle droghe, d'altra parte, implicava una condizione più grave, caratterizzata da una forte dipendenza fisica e/o psicologica dalla sostanza. 

Oggi il DSM-5 ha unito queste due condizioni nel disturbo da uso di sostanze, proprio per descrivere e analizzare meglio la complessità del rapporto tra l'individuo e le sostanze, evitando di separare artificialmente i concetti di abuso e dipendenza.

Cos'è la dipendenza da sostanze

Secondo i nuovi criteri del DSM-5, la dipendenza da sostanze è "una modalità patologica d’uso della sostanza che causa una compromissione o un disagio clinicamente significativi". Si tratta quindi di una condizione caratterizzata da un bisogno compulsivo e costante di assumere una sostanza, sia essa alcol, droga o farmaco, indipendentemente dalle conseguenze psicologiche, mediche e sociali che questo comporta.

Il meccanismo di dipendenza da droghe è simile a quello di una dipendenza comportamentale (come il gioco d'azzardo patologico, la dipendenza Internet, da cibo, doomscrolling e binge watching) con cui ha in comune: 

  • comportamenti compulsivi che risultano difficili da controllare;
  • lo sviluppo della tolleranza, cioè l'aumento della sostanza o del comportamento disfunzionale affinché ne venga percepita l'efficacia;
  • il meccanismo di gratificazione che deriva dall'assunzione di una sostanza o dal comportamento;
  • i sintomi di astinenza.

 

Come si può definire una dipendenza da sostanza

Dipendenza fisica e psicologica

Il meccanismo della dipendenza da sostanze è fisico e psicologico ed è caratterizzato dalla necessità di assumere una sostanza di abuso.

Nella dipendenza fisica, l'uso ripetuto di una sostanza altera profondamente il funzionamento del cervello e del corpo, che via via sviluppa un adattamento alla sostanza, definito tolleranza: dosi sempre maggiori diventano necessarie per ottenere gli stessi effetti desiderati.

Quando l'assunzione della droga viene interrotta improvvisamente, il cervello reagisce con sintomi fisici di astinenza, di cui i principali segnali includono:

  • tremori, agitazione e tachicardia;
  • nausea, crampi addominali e disturbi gastrointestinali;
  • dolori muscolari, sudorazione eccessiva e insonnia.

La dipendenza psicologica si manifesta con il bisogno e il desiderio, spesso incontrollabili, di assumere la sostanza per soddisfare i propri bisogni. Le sostanze, infatti, agiscono sul sistema celebrale dopaminergico dando un senso di benessere e relax o euforia ed eccitazione (come nel caso della dipendenza da cocaina), soddisfacendo la ricerca di gratificazione, la necessità di fronteggiare situazioni stressanti o emotivamente difficili o il bisogno di annullare il dolore (come accade nella dipendenza da eroina, una delle più pericolose).

L'alterazione del sistema della ricompensa e della gestione dello stress causato dalle sostanze, porta il cervello ad associare l'uso di queste ultime a sensazioni di piacere o di sollievo emotivo, dando vita a un circolo vizioso in cui la persona dipendente continua a cercare queste droghe per ottenere tali sensazioni. In caso di astinenza, alcuni dei sintomi psicologici che si presentano sono:

  • irritabilità e difficoltà di concentrazione;
  • ansia, depressione e crisi di panico;
  • perdita di interesse per attività precedentemente piacevoli;
  • sensazione di vuoto o di mancanza di scopo;
  • desiderio incontrollabile di assumere ancora la sostanza di abuso (craving).
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Sintomi di abuso da sostanze

La dipendenza da sostanze presenta alcuni sintomi fisici e comportamentali che, quando riconosciuti in tempo, possono aiutare la persona a non cadere nella trappola della dipendenza. I principali segnali includono:

  • costante necessità di assumere la sostanza, spesso accompagnata da una frequenza sempre maggiore nel consumo e costante preoccupazione di rimanere senza;
  • dispendio di risorse finanziarie significative per procurarsi la sostanza, anche di fronte a difficoltà economiche personali;
  • persistenza nell'abuso della sostanza nonostante la consapevolezza dei danni fisici e psicologici che essa comporta;
  • tentativi infruttuosi di interrompere o ridurre l'utilizzo della sostanza, nonostante il desiderio di farlo;
  • trascuratezza di obblighi e responsabilità a causa dell'uso di droghe;
  • ricerca compulsiva della sostanza con comportamenti criminosi come rapine e spaccio;
  • disgregazione dei rapporti sociali e profondo senso di solitudine e depressione;
  • ricorso alla menzogna per celare i comportamenti inadeguati e illegali;
  • dimagrimento e iporessia, sguardo perso e vuoto, pelle che si inaridisce, infezioni e necrosi sulla pelle, nonché danni agli organi interni;
  • emozioni come rimpianto, ansia e vergogna.
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Cause e fattori di rischio

Le cause della dipendenza da sostanze sono complesse e interconnesse, perchè possono includere fattori biologici, psicologici e sociali. Come sottolineano diversi studi, alcune persone possono avere una predisposizione genetica alla dipendenza, che combinata con l'uso prolungato di sostanze, porta a modifiche strutturali e funzionali nel cervello. 

Una ricerca sulla neurobiologia della dipendenza sottolinea infatti che "Le principali alterazioni neurobiologiche nei disturbi da abuso di sostanze rilevanti ai fini diagnostici, includono un sistema di ricompensa compromesso, sistemi cerebrali iperattivi per lo stress e una compromissione della funzione della corteccia orbitofrontale/prefrontale." 

L'uso di sostanze può anche essere causato da un'alterazione nella regolazione delle emozioni e degli impulsi: alti livelli di ansia, depressione e impulsività contribuiscono allo sviluppo di dipendenze da sostanze, oltre all'esposizione a traumi e stress. 

In particolare durante l'adolescenza, poi, le sostanze possono rappresentare un mezzo per affrontare le difficoltà, la pressione sociale e i cambiamenti emotivi caratteristici di questa fase di vita ma anche un modo per essere accettati in un gruppo sociale.

cause dipendenza sostanze

Sostanze che creano dipendenza

È importante comprendere che non tutte le sostanze che creano dipendenza sono uguali e che esistono diverse distinzioni da considerare. Le sostanze più conosciute che creano dipendenza sono:

  • cocaina;
  • cannabis;
  • allucinogeni classici come LSD, peyote, psilocibina, DMT e ayahuasca;
  • droghe dissociative come PCP, ketamina, MDMA e salvia;
  • oppiacei, tra cui morfina, codeina ed eroina;
  • steroidi;
  • anfetamine e metanfetamine.

Nicotina e alcol

La dipendenza da nicotina e da alcol inoltre sono tra le più diffuse e pericolose. L'ISS ci ricorda che nel 2024 "1 italiano su 4 è fumatore (24%). Il consumo medio giornaliero è di circa 12 sigarette, tuttavia 21 fumatori su 100 ne consumano più di un pacchetto".

L'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) fa luce anche sull'incremento del rischio dovuto alle nuove tipologie di consumo di nicotina, come le sigarette elettroniche (E-cig) e prodotti da tabacco riscaldato, particolarmente diffuse tra i più giovani.

Le statistiche ISS evidenziano anche la percentuale di consumo di alcol in Italia: 

  • "il 9,0% degli adulti per binge drinking (consumi episodici eccessivi)
  • il 10% per consumo alcolico esclusivamente/prevalentemente fuori pasto
  • il 2% per un consumo abituale elevato."

E aggiunge che "il consumo a 'maggior rischio' è più frequente fra i giovani e in particolar modo i giovanissimi (fra i 18-24 enni la quota raggiunge il 36%)."

Bisogna ricordare che anche l'assunzione eccessiva di caffeina o l'abuso di rinazina possono comportare dei danni sul nostro organismo che bisogna tenere in considerazione.

Effetti e sensazioni indotte

La dipendenza da sostanze può variare notevolmente a seconda del tipo di droga utilizzata e del differente rischio che presentano le sostanze. Vediamo, a solo scopo esemplificativo e non esaustivo, alcuni di questi effetti.

SensazioniDescrizioneEsempi di sostanze
Rallentamento psicomotorioSensazione di lentezza mentale e fisica, confusione e coordinamento muscolare ridotto.Eroina, cannabis
RilassamentoSenso di calma e rilassamento muscolare, spesso accompagnato da sonnolenza e diminuzione della frequenza respiratoria.Oppiacei (es. morfina), benzodiazepine (es. diazepam)
EuforiaSensazione di felicità intensa e un senso di benessere generale, con aumento dell'energia e dell'umore.Cocaina, MDMA
Anestesia emotivaInsensibilità emotiva e senso di distacco dalle emozioni, accompagnato da una ridotta reattività agli stimoli esterni.Oppiacei (es. eroina), alcol
Flash, o highPicco di piacere intenso e immediato, spesso accompagnato da una sensazione di onnipotenza e perdita temporanea della percezione della realtà.Eroina, metanfetamina
Benessere passeggeroSensazione transitoria di calma, serenità e piacere, che può variare da una leggera euforia a una sensazione di distacco e relax.Cannabis, alcol

Come diagnosticare la dipendenza da sostanze?

La diagnosi di dipendenza da droghe, o disturbo da uso di sostanze, può essere effettuata dopo un'accurata valutazione da parte di uno psicologo clinico, uno psichiatra o un consulente autorizzato per l'alcol e la droga.

I criteri attuali per la diagnosi sono inclusi nel DSM-5 e sono i seguenti:

  • astinenza e desiderio persistente di assunzione o tentativi infruttuosi di controllarne l'uso;
  • molto tempo speso in attività necessarie per ottenere, usare la sostanza o recuperare dai suoi effetti;
  • forte desiderio o impulso di usare la sostanza;
  • uso ricorrente che comporta il mancato adempimento di importanti obblighi di ruolo al lavoro, a scuola o in casa;
  • uso continuato nonostante problemi sociali o interpersonali persistenti o ricorrenti causati o esacerbati dagli effetti delle droghe;
  • rinuncia o riduzione di importanti attività sociali, occupazionali o ricreative a causa dell'uso della sostanza;
  • uso ricorrente in situazioni in cui è fisicamente pericoloso;
  • uso continuato della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che è probabilmente causato o esacerbato dalla droga;
  • tolleranza, definita come necessità di quantità notevolmente maggiori della sostanza per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato, oppure un effetto notevolmente diminuito con l'uso continuato della stessa quantità di sostanza.

Come guarire da una dipendenza da sostanze con la terapia psicologica?

Nel trattamento psicologico delle dipendenze da sostanze, inclusa quella da eroina, vengono utilizzate diverse terapie distinte, che possono essere svolte sia individualmente che in gruppo, e possono essere combinate in base alle esigenze del paziente.

Per superare la dipendenza da cannabis o da altre sostanze, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è molto utilizzata sia come monoterapia che come parte di strategie di trattamento combinate. Strategie specifiche comportamentali e cognitivo-comportamentali somministrate agli individui includono:

  • interventi motivazionali;
  • gestione del contingente (CM);
  • prevenzione della ricaduta;
  • interventi correlati con un focus sull'analisi funzionale

Oltre ai trattamenti individuali o di gruppo, diversi trattamenti come l'Approccio al Rinforzo Comunitario (CRA) e la Terapia Comportamentale di Coppia (BCT) utilizzano il supporto del partner, della famiglia e della comunità per aiutare il paziente a superare l'astinenza.

In certi casi viene adottato anche un trattamento farmacologico, di solito utilizzato nei casi più severi e per gestire i sintomi dell’astinenza e prevenire le ricadute. Tra i farmaci più conosciuti c'è il metadone, ma per altre dipendenze si usano anche ansiolitici e altri psicofarmaci.

Un approccio recente è quello del trattamento rTMS o TMS: si tratta della stimolazione magnetica transcranica ripetitiva. Questa terapia prevede diverse sedute che mirano a risolvere il problema del craving, ossia, il desiderio patologico di abuso della sostanza. Il trattamento, che dura poche settimane, è un metodo non farmacologico e poco invasivo. Solitamente usato per combattere la depressione, ma sembra essere utile anche per curare la dipendenza da sostanze.

Infine, la Terapia Dialettico – Comportamentale (DBT) si è dimostrata molto efficace nella prevenzione delle ricadute. Superare una dipendenza da sostanze è possibile, ma è fondamentale che si riconoscano i segnali e si scelga di chiedere aiuto a professionisti esperti.

Se pensi che tu abbia bisogno o una persona a te cara necessiti di una terapia psicologica per trattare una dipendenza da sostanza, Serenis può aiutarti con sedute di psicoterapia online.

Fonti:

Sitografia

Tabacco ed e-cig: continua la lotta al tabagismo

AIRC

Consumo di alcol - Dati di popolazione adulta.

EpiCentro ISS

Abitudine al fumo dati sorveglianza Passi

EpiCentro ISS

Bibliografia

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Drug addiction — New England Journal of Medicine, pp. 975-986

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The neurobiology of addiction: a neuroadaptational view relevant for diagnosis. — Addiction, pp. 30-30

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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano n° 51304, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
FRFederico Russo
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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