Come aiutare una persona piena di rabbia: consigli pratici

Questo articolo offre consigli e rimedi pratici per aiutare una persona che manifesta aggressività.

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Aiutare una persona arrabbiata

La rabbia è un'emozione intensa che può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana e sulle relazioni personali. 

Quando ci troviamo di fronte a una persona con attacchi di rabbia, è importante offrire un supporto empatico e strategie pratiche per aiutarla a gestire queste emozioni. 

In questo articolo, esploreremo diverse strategie che possono essere utili nel fornire sostegno emotivo e nel favorire il ritorno alla serenità, per comprendere come aiutare una persona con attacchi di rabbia nel migliore dei modi.

Quanto dura una crisi di rabbia?

La durata di una crisi di rabbia può variare notevolmente da persona a persona e a seconda dell'aggressività manifestata. Alcune crisi di rabbia possono durare solo pochi minuti, mentre altre possono protrarsi per ore. La durata dipende da diversi fattori, tra cui la gravità del trigger scatenante, la capacità di autoregolazione emotiva della persona coinvolta, la presenza di eventuali disturbi emotivi sottostanti e la disponibilità di strategie di gestione della rabbia.

In generale, una crisi di rabbia tende a diminuire nel tempo, specialmente se la persona coinvolta è in grado di calmarsi e di utilizzare tecniche di gestione dello stress o di rilassamento. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessaria l'intervento di un professionista della salute mentale per aiutare a gestire la situazione e prevenire ulteriori episodi di rabbia intensa.

Se ti trovi di fronte a una persona che sta avendo un attacco di rabbia, ci sono alcuni atteggiamenti che puoi mettere in atto per aiutarla.

6 passi da seguire per aiutare una persona piena di rabbia

  1. Ascolto attivo ed empatia: il primo passo per aiutare una persona arrabbiata è mostrare un ascolto attivo e empatico
    Offri il tuo tempo per ascoltare senza giudicare, permettendo alla persona di esprimere liberamente i suoi sentimenti. 
    La sensazione di essere compresi può essere rassicurante e aprire la strada a una comunicazione più costruttiva.
  2. Comunicazione chiara e rispettosa: incentiva la comunicazione aperta e rispettosa. 
    Chiedi alla persona di esprimere i suoi pensieri in modo chiaro, evitando accuse o colpe
    Fornisci un ambiente sicuro in cui possa sentirsi libera di condividere i suoi sentimenti senza timore di giudizio.
  3. Offerta di supporto pratico: chiedi se c'è qualcosa di specifico che la persona desidera o ha bisogno di affrontare. 
    Offri il tuo aiuto in modo pratico, che sia nell'affrontare situazioni stressanti o nell'organizzazione di attività che possano aiutare a distogliere la mente dalla rabbia.
  4. Esplorazione delle cause : se la persona è disposta, potete esplorare insieme le cause più profonde della rabbia. 
    Questo potrebbe implicare la riflessione su esperienze passate o la ricerca di pattern comportamentali. 
    In alcuni casi, coinvolgere un professionista della salute mentale può essere utile per un supporto più approfondito.
  5. Incoraggiamento alla gestione dello stress: la gestione dello stress è fondamentale per mantenere un equilibrio mentale ed emotivo nella vita quotidiana. 
    Incoraggiare la gestione dello stress e la partecipazione ad attività rilassanti (es. yoga) e/o sportive (che aiutano a scaricare le tensioni emotive) può essere un regalo prezioso per chiunque, poiché offre strumenti pratici per affrontare le sfide con calma e resilienza.
  6. Consiglio di supporto professionale: se la rabbia sembra fuori controllo o è collegata a problematiche più complesse, suggerisci la possibilità di cercare il supporto di un professionista della salute mentale. 
    Uno psicologo o una psicoterapeuta può fornire strumenti specifici e un sostegno mirato.

Come aiutare una persona con attacchi di rabbia

La rabbia come risposta a traumi passati: come aiutare?

Comprendere come aiutare una persona con attacchi di rabbia è difficile, specialmente se questa emozione è una risposta a traumi passati.

Il legame tra rabbia e trauma può essere intricato, spesso radicato in esperienze dolorose che hanno lasciato cicatrici emotive. In questo contesto, è fondamentale un approccio sensibile e consapevole.

Innanzitutto, è cruciale riconoscere e convalidare le emozioni della persona. 

La rabbia repressa, come risposta a traumi passati, è una manifestazione naturale del dolore e della sofferenza vissuta. Questo riconoscimento crea uno spazio sicuro in cui la persona può sentirsi ascoltata e compresa, superando eventuali sensazioni di isolamento.

Creare uno spazio sicuro e privo di giudizi è infatti essenziale: la vulnerabilità richiesta per affrontare la rabbia collegata al trauma richiede un ambiente accogliente in cui la persona si senta libera di condividere le proprie esperienze senza paura di essere giudicata. In questo contesto, la fiducia e il supporto sociale giocano un ruolo fondamentale.

Il supporto sociale è una risorsa inestimabile durante il percorso di guarigione in quanto favorisce sostegno e comprensione.

Se la situazione è grave, oltre al sostegno verbale, cerca di offrire supporto operativo. In alcuni casi se la persona presenta disturbi correlati e sta seguendo un percorso psichiatrico, sostienila nell’assumere i farmaci per calmare l'aggressività prescritti dal medico curante.

Alcuni studi suggeriscono che l'irritabilità costituisce una dimensione con sostanziale stabilità nel tempo e che è specificamente associata alla depressione e all'ansia negli studi longitudinali. In queste condizioni il supporto immediato può non essere efficace nel lungo periodo.

Adattare il supporto all'aggressività

Esplorare l'influenza della personalità sulla gestione emotiva è un viaggio intrigante che può fornire una prospettiva unica sulla rabbia e come affrontarla in modo costruttivo. 

Quando ci si trova di fronte a una persona piena di rabbia, comprendere la sua personalità può essere fondamentale per offrire un supporto efficace.

Innanzitutto, è importante riconoscere che la personalità di ciascun individuo gioca un ruolo significativo nella sua risposta emotiva agli stimoli esterni: alcune persone possono essere naturalmente più inclini a manifestare la rabbia in modo esplicito, mentre altre potrebbero preferire trattenersi o interiorizzare le emozioni.

Come adattare l'aiuto all'aggressività

Aiutare una persona piena di rabbia in base alla sua personalità individuale

Per aiutare una persona piena di rabbia, è fondamentale considerare il suo stile di personalità e adattare l'approccio di supporto di conseguenza.

  1. Personalità espansiva: se la persona ha una personalità più espansiva e aperta, potrebbe trovare beneficio nell'esprimere apertamente la rabbia. Incentiva la comunicazione aperta e ascolta senza giudicare.
  2. Personalità riservata: se la personalità è più riservata, potrebbe essere utile fornire alternative alla comunicazione verbale
    Invita alla scrittura di pensieri e emozioni: tenere un diario può essere un modo più confortevole per alcune persone di esprimere la rabbia. 
    La creazione di uno spazio privato per queste attività può essere particolarmente benefico.
  3. Personalità riflessiva: per chi ha una personalità più riflessiva, incentiva la riflessione approfondita sulla causa della rabbia.
    Aiuta a esplorare le radici profonde delle emozioni, offrendo un sostegno nel processo di comprensione e accettazione.
  4. Personalità pratica: se la persona ha una personalità più pratica, concentra l'attenzione su soluzioni e azioni concrete.
    Insieme, potreste identificare strategie pratiche per affrontare le fonti di stress o tensione, come rivolgersi ad uno o una psicoterapeuta.
  5. Personalità empatica: per chi mostra un'empatia pronunciata, evidenzia il valore di considerare anche le prospettive altrui
    Invitala a esaminare la rabbia da diverse angolazioni, incoraggiando la comprensione delle emozioni degli altri e favorendo un dialogo costruttivo.
  6. Personalità creativa: se la personalità è più orientata alla creatività, suggerisci l'utilizzo di espressioni artistiche o creative per canalizzare la rabbia. 
    La pittura, la scrittura o altre forme di espressione possono diventare strumenti potenti per elaborare le emozioni.
    In generale, il supporto per una persona piena di rabbia dovrebbe essere personalizzato, tenendo conto della sua unicità e delle caratteristiche della sua personalità. 
    La chiave è stabilire una connessione empatica, offrire un ambiente di supporto e collaborare nella ricerca di strategie che siano efficaci per lei.

Come aiutare una persona che ha attacchi di rabbia verso il partner?

Quando sei il partner di qualcuno che affronta attacchi di rabbia, è fondamentale gestire la situazione con calma e compassione, per non alimentare un potenziale ciclo della violenza. Innanzitutto, cerca di mantenere la calma anche se la situazione può essere difficile da affrontare. Ascolta attentamente il tuo partner e cerca di capire cosa sta provando. Esprimi il tuo sostegno e la tua preoccupazione per il loro benessere emotivo.

Se gli attacchi di rabbia diventano dannosi per te o per la relazione, è importante stabilire limiti chiari. Comunica al tuo partner in modo assertivo che non accetterai comportamenti abusivi o violenti. Sii disponibile ad aiutare il tuo partner a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva e a identificare le cause profonde della loro rabbia. Offri suggerimenti e supporto per trovare modi sani per gestire la rabbia, come attività rilassanti o tecniche di gestione dello stress.

Tuttavia, è importante anche prendersi cura di te stesso durante questo processo. Assicurati di avere il tuo sistema di supporto e cerca assistenza da parte di un terapeuta o di un counselor se senti di aver bisogno di supporto aggiuntivo, specialmente se gli scatti d'ira si manifestano con attacchi di rabbia verso i figli. Potresti insegnare agli altri componenti della famiglia a comprendere come aiutare una persona con attacchi di rabbia.

Affrontare gli attacchi di rabbia con un partner richiede tempo, impegno e comprensione reciproca, ma lavorando insieme è possibile superare questa sfida e costruire una relazione più sana e felice.

Se i problemi persistono, potresti suggerire al tuo partner di affrontare un percorso terapeutico individuale per comprendere le cause della rabbia. In alternativa, potreste lavorare sulla comunicazione attraverso un percorso di coppia.

Non riesci a gestire la rabbia?

Ci sono delle strategie con cui puoi tenerla sotto controllo.

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Cosa non dire a una persona piena di rabbia

Quando si affronta la situazione, per comprendere come aiutare una persona con attacchi di rabbia, è importante evitare di dire cose che possano peggiorare la situazione o innescare una reazione ancora più negativa.

Ecco alcune cose che è meglio evitare di dire.

  1. "Calmati" o "rilassati": queste frasi spesso aumentano la tensione anziché alleviarla. La persona potrebbe sentirsi giudicata o non compresa;
  2. "Non è così grave": minimizzare i sentimenti della persona potrebbe farla sentire incompresa o sottovalutata.
  3. "Lo sapevo che avresti reagito così": accusare la persona di essere prevedibile o di avere un atteggiamento negativo può intensificare la sua rabbia.
  4. "Non prendertela così sul personale": questo tipo di commento può far sentire la persona invalidata nei suoi sentimenti e non ascoltata.
  5. "È colpa tua" o "hai sempre ragione": incolpare la persona o sarcasticamente concedere loro ragione può portare a una escalation della situazione.
  6. "Devi imparare a controllarti": mettere in discussione la capacità della persona di gestire le proprie emozioni può essere offensivo e peggiorare la situazione.

Frasi da dire per aiutare una persona con attacchi di rabbia

Invece, cerca di mantenere la calma e comunica in modo rispettoso. Usa frasi come:

  • "posso capire che tu sia arrabbiato/a";
  • "come posso aiutarti a risolvere questa situazione?";
  • "posso ascoltarti e cercare di capire meglio cosa stai vivendo?";
  • "mi dispiace se qualcosa che ho detto o fatto ti ha ferito. Posso fare qualcosa per rimediare?".

L'empatia, la comprensione e la pazienza possono contribuire a dissipare la rabbia e a creare un ambiente più favorevole alla risoluzione dei conflitti.

Tuttavia, delle volte il sostegno non è sufficiente ed è necessario che la persona intraprenda un percorso di psicoterapia. Con Serenis, puoi avere il supporto di uno psicologo online per migliorare

F. ha 24 anni e decide di iniziare un percorso a causa dei frequenti litigi con la madre. Mi racconta che ormai sono anni che prova una profonda rabbia verso la madre, che spesso si manifesta attraverso comportamenti e/o parole violente, da parte di entrambe. La rabbia di F. attiva una escalation che genera litigi che si protraggono anche per diversi giorni. Lei non si sente compresa, ritiene la madre distante emotivamente, poco attenta ai suoi bisogni. Ormai F. non sa più come gestire la sua rabbia e le sue emozioni in generale, e spesso prova ansia a riguardo. Il primo obiettivo terapeutico che ci diamo è quello di affievolire la rabbia, in quanto sta invadendo gran parte della sua vita personale. Per questo le prescrivo il diario della rabbia, in cui le offro la possibilità di buttare letteralmente fuori tutto ciò che prova e che la sta avvelenando. Allo stesso tempo, analizziamo la sua storia familiare e le cause di questa rabbia profonda, che consentono di favorire un percorso di accettazione ma al contempo anche di centratura su di sè e di soddisfazione dei suoi bisogni: lo “sguardo” di F. era talmente focalizzato sulla madre da aver perso il contatto con se stessa, che attraverso il percorso terapeutico ha non solo recuperato, ma le ha anche consentito una vicinanza migliore con la madre

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DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
FRFederico Russo
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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