Buoni propositi: valori e obiettivi

I "buoni propositi" sono obiettivi personali che ci impegniamo a raggiungere per migliorare noi stessi o la nostra vita. Sono spesso intrapresi all'inizio di un nuovo anno o di una fase importante per stimolare il cambiamento positivo.

|
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito
come scegliere i buoni propositi

È tradizione, soprattutto a settembre e a gennaio, poter fissare delle progettualità, dei buoni propositi, che segnino un nuovo inizio. 

Tuttavia, stabilire obiettivi è possibile in qualsiasi momento dell'anno, ma è fondamentale che siano ben definiti e caratterizzati da alcune qualità per essere raggiunti con successo. Approfondiamo insieme in questo articolo come stabilire dei buoni propositi per il nostro percorso di crescita personale , come raggiungerli e scopriamo perché può capitare di non riuscire a ottenere i risultati prefissati.

Cosa sono i buoni propositi?

I buoni propositi rappresentano gli obiettivi e impegni che una persona si pone di raggiungere o perseguire durante un periodo specifico, come l'inizio di un nuovo anno, l'inizio della scuola o il proprio compleanno. Date o avvenimenti “chiave” che possono stimolare motivazioni e nuovi spunti di partenza. Spesso questi momenti di "inizio" rappresentano un'opportunità per cominciare a dedicarsi alla cura di sé, anche se ogni momento è buono per iniziare, e la nostra cura deve essere nostra priorità. 

Queste aspirazioni infatti coinvolgono diversi aspetti della vita, come la salute, lo stile di vita, le relazioni, il lavoro o lo sviluppo personale.

Un buon proposito è un obiettivo personale per il futuro, basato sulle proprie aspirazioni e aspettative.

Solitamente, i buoni propositi sono motivati dal desiderio di apportare miglioramenti positivi alla propria vita e interrompere vecchie abitudini, sentire dentro di noi cosa ad oggi, in questo specifico momento, può valere la pena impegnarsi e investire, su quello che può contare davvero. 

Alcuni esempi comuni includono:

  • perdere peso;
  • praticare attività fisica in modo regolare;
  • smettere di fumare;
  • dedicare più tempo alla famiglia;
  • apprendere una nuova abilità;
  • gestire meglio lo stress, ma non solo.

Tuttavia, mantenere i buoni propositi nel lungo periodo può rivelarsi difficile, soprattutto se manca una chiara definizione degli obiettivi o un piano d'azione concreto per raggiungerli. Vediamo dunque quali caratteristiche devono avere i buoni propositi.

Incontra uno psicologo esperto e specializzato

Serenis è uno dei centri medici più grandi d'Italia: 1500 psicoterapeuti con 13 anni di esperienza media.

  • Centro medico autorizzato
  • 100% professionisti qualificati
  • Primo colloquio gratuito

Caratteristiche dei buoni propositi: metodo SMART

I buoni propositi sono spesso efficaci quando sono definiti utilizzando il metodo S.M.A.R.T., ovvero caratteristiche che li rendono più gestibili e realizzabili nel lungo termine.

Paul J. Meyer, autore e motivatore americano, è accreditato per aver sviluppato una versione del concetto di obiettivi SMART, noti in campo aziendale, nel contesto dello sviluppo personale e del successo individuale. 

Ecco cosa significa SMART:

CaratteristicaDescrizioneEsempio
Specifici (Specific)Gli obiettivi dovrebbero essere chiari e dettagliati, evitando generalità.Passare da "migliorare la forma fisica" a "correre almeno 3 volte a settimana per 30 minuti".
Misurabili (Measurable)Gli obiettivi dovrebbero essere quantificabili in modo da poter misurare il progresso. Utilizzare numeri o metriche concrete aiuta a monitorare i risultati.Passare da "perdere peso" a "perdere 5 kg entro la fine di marzo".
Raggiungibili (Achievable)Gli obiettivi devono essere realistici e raggiungibili considerando le risorse disponibili. Impostare obiettivi irrealistici può portare a frustrazione e abbandono.Se non hai mai corso prima, impostare un obiettivo di "correre 2 km" anziché "correre 10 km al giorno".
Rilevanti (Relevant)Gli obiettivi dovrebbero essere importanti e pertinenti alla tua vita e ai tuoi valori. Devono avere un significato personale e allinearsi con ciò che desideri ottenere nel lungo termine.Se il tuo valore principale è la salute, concentrati su obiettivi che migliorano il benessere fisico e mentale.
Temporizzati (Time-bound)Gli obiettivi dovrebbero avere una scadenza chiara e definita. Stabilire una data di completamento aiuta a mantenere la concentrazione e la motivazione."Imparare a suonare una canzone al pianoforte entro due mesi".

Spesso però, può anche risultare necessario andare in profondità rispetto a  quelle motivazioni che ci tengono invece legati alle solite abitudini, congelati nella nostra apparente comfort zone. Tra queste motivazioni compaiono la paura del cambiamento, bassa autostimablocchi mentali ed emotivi , cercando la dove di accettare le critiche: solo imparando dai propri errori si riesce a migliorare.

La scala dei valori: come fissare i buoni propositi?

I buoni propositi, capita, si possono rivelare alle volte fallimentari ma la colpa non è sempre da attribuire alla procrastinazione o all'auto sabotaggio. Parlando di buoni propositi è anche necessario riflettere sul significato di cosa significhi lasciare andare il passato, entrando nel mondo dei valori e degli obiettivi personali. 

Ma qual'è la differenza tra questi due concetti?

  • I valori sono le fondamenta su cui basiamo le nostre scelte e gli obiettivi che ci poniamo.
  • Gli obiettivi sono le tappe concrete che ci aiutano a tradurre i nostri valori in azioni e risultati.

Ad esempio, se il valore principale di una persona è la salute e il benessere, si potrebbero fissare obiettivi come perdere peso, fare più esercizio fisico o mangiare in modo più sano per tradurre quei valori (salute e benessere) in azioni pratiche e buoni propositi (fare attività fisica e mangiare bene).

come stabilire buoni propositi

Autosabotaggio e conseguenze

L'auto-sabotaggio è un po' come avere un freno a mano tirato mentre cerchiamo di avanzare verso i nostri buoni propositi, come se ci fosse una piccola parte di noi stessi che ci mette i bastoni tra le ruote, riproponendo probabilmente alle volte dinamiche poco rielaborate e capaci ancora di influenzare le nostre reali volontà.  

Le ragioni dietro questo autosabotaggio possono essere piuttosto complesse:

  • la paura del fallimento può far sì che ci arrendiamo prima ancora di provare davvero, magari a causa di esperienze negative passate o di una bassa autostima;
  • alcuni di noi potrebbero temere anche il successo. Il cambiamento che il successo potrebbe portare può spaventare e allora sabotiamo i nostri sforzi per evitare di affrontare questo cambiamento;
  • a volte la nostra autostima o la mancanza di fiducia nelle nostre capacità ci fa dubitare di noi stessi, e per confermare queste convinzioni negative, sabotiamo i nostri progressi rientrando nei soliti clichè;
  • potremmo anche aver imparato comportamenti autodistruttivi da modelli intorno a noi e influenze sociali che condizionano il modo in cui affrontiamo i nostri obiettivi.

Questo autosabotaggio ha un impatto diretto sui nostri buoni propositi:

  • potremmo non impegnarci appieno nei nostri obiettivi perché, in fondo, non vogliamo davvero avere successo;
  • potremmo finire per adottare comportamenti che contrastano direttamente i nostri obiettivi, come procrastinare o fare scelte poco salutari, perché forse non ce lo meritiamo;
  • se falliamo, potremmo trovare scuse o criticarci duramente, cercando di ridurre il dolore della delusione.

Per interrompere il ciclo dell'auto sabotaggio, è essenziale un lavoro consapevole su noi stessi e sulla nostra autostima. Un esperto della salute mentale può aiutarci a superare le dinamiche di auto-sabotaggio e perseguire i nostri buoni propositi. Con Serenis, hai la possibilità di accedere al servizio della psicoterapia online per avere il sostegno di uno psicologo altamente qualificato comodamente da casa tua.

buoni propositi per la salute mentale

Consigli per rispettare i buoni propositi

Dunque, come fare per non limitarci a "sperare" di cambiare vita ma rispettare comunque realmente i nostri buoni propositi? 

Ecco dei semplici passi da tenere a mente quando fissiamo i nostri obiettivi:

PassoDescrizione
Scegliere i propositiScrivere tutti i buoni propositi desiderati e poi selezionare quelli veramente importanti e interessanti per noi.
Obiettivi che ci interessanoIdentificare buoni propositi che contribuiscono al nostro benessere generale e che vogliamo realmente perseguire.
RealizzabiliValutare se gli obiettivi sono fattibili considerando tempo, risorse e capacità attuali.
Pochi ma buoniSelezionare solo alcuni obiettivi per concentrare le energie e ridurre lo stress da obiettivi troppo numerosi.
Semplici, precisi e misurabiliDefinire obiettivi chiari e specifici che possano essere facilmente verificati e misurati nel tempo.
Le tappe intermedieIdentificare passi intermedi verso gli obiettivi finali per mantenere alta la motivazione e la perseveranza.
Poniamo una deadlineStabilire una scadenza per gli obiettivi per mantenere la motivazione e misurare i progressi.
Mettiamo in conto gli insuccessiAccettare che ci saranno ostacoli e fallimenti lungo il percorso e adattare i piani di conseguenza.
Condividiamo i buoni propositiParlare degli obiettivi con qualcuno per ottenere supporto, incoraggiamento e responsabilità condivisa.

Seguendo questi passaggi, possiamo aumentare significativamente le probabilità di raggiungere e mantenere i nostri obiettivi nel tempo, trasformando i buoni propositi in realtà concreta e gratificante. 

Questo può permetterci anche di riaffermare la nostra autenticità interiore, dar voce finalmente a snodi personali ed a ritrovare noi stessi.

Uno di quei lavori terapeutici che spesso si fanno per stimolare il paziente ad una nuova condizione di vita o almeno nel vedere insieme e arrivare ad una consalpevolezza di quello che “serve” per la propria serenità, sta proprio nel visionarie e prendersi cura dei buoni propositi. Spesso ho ritrovato questa necessità  in casi di pazienti ventenni, che iniziano a sperimentarsi nel mondo del lavoro pressati anche dalle varie altre vicissitudini di vita. Tutto questo contesto professionale, familiare, relazionale, comporta un impegno e spesso una sorta di frustrazione accumulata nel gestire magari ciò che alla fine in fondo in fondo non risulta essere il proprio obiettivo o strada da percorrere. 

Alessandro per esempio ha portato una serie di frustrazioni e difficoltà nel gestire contesti di vita che analizzandoli insieme, passo dopo passo, sono risultati non completamente gratificanti e suoi. Attraverso colloqui e strumenti proiettivi come la bussola valoriale con il paziente abbiamo analizzato ed ascoltato le sue necessità e obiettivi vitali che lo rendevano sempre più consapevole di quello che gli apparteneva e lo rendeva felice. Come una sorta di bussola appunto è riuscito così a sentire interiormente quei valori e principi che indicano per lui quelle rotte e punti cardinali stimolanti a raggiungere dei buoni propositi appunto. Prefissati questi punti cardinali ci siamo poi dati dei buoni propositi da raggiungere sulla base di questi. Valutando i motivi che trasparivano in questi punti valoriali con il paziente abbiamo prefissato micro obiettivi, fattibili, raggiungibili che man mano hanno portato sempre più autostima e rinforzi positivi nel raggiungerli e nel riconoscerli nella loro gratificazione anche personale, perché fonte di serenità e motivazione. Anche se in alcune occasioni ci potevano essere momenti di difficoltà , le abbiamo comunque accolte e riconosciute apprezzando l’impegno e valutato di volta in volta la motivazione in un'analisi comprensiva di quello che emergeva e modulando e rinegoziando secondo le necessità i propositi sentiti. Il paziente, riuscendo a ritrovare motivazione e convinzione in se stesso, si è portato questi buoni propositi nel tempo, come tappe osservabili attraverso il disegno della bussola e dei punti cardinali e come rotte valoriali chiare e precise sempre con se.

Fonti:

Bibliografia

Perché gli obiettivi SMART non sono abbastanza intelligenti? — Giornale imperiale di ricerca interdisciplinare

Daudkhane, Yogesh. (2017)

Gli Elementi Chiave dell'Allenamento Mentale per la Crescita Personale e la Gestione Emotiva.(Ebook italiano-Anteprima Gratis): Gli Elementi Chiave dell'Allenamento Mentale per la Crescita Personale e la Gestione Emotiva. — Bruno Editore

Cardano, David., Mental Training. (2014)

Travel Counseling: Il viaggio come strumento di crescita personale. — Edizioni Centro Studi Erickson

Bianchi, Alice. (2023)

Il nostro processo di revisione
Scopri di più
Approfondimento
Coinvolgiamo nella stesura dei contenuti clinici terapeuti con almeno 2.000 ore di esperienza.
Verifica
Studiamo le ricerche sul tema clinico e quando possibile le inseriamo in bibliografia.
Chiarezza
Perfezioniamo gli articoli dal punto di vista stilistico privilegiando la comprensione del testo.
Validano gli articoli
DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
Leggi la biografia
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
FRFederico Russo
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Leggi la biografia
Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Trova un terapeuta
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito