Cos’è la psicosi postpartum?

Questo articolo parla di un disturbo psichiatrico che affigge alcune donne dopo il parto. Scopri i sintomi e le cause che lo provocano. Speriamo che a fine lettura tu abbia tutte le informazioni che stai cercando.
psicosi postpartum

La psicosi postpartum, o psicosi puerperale, è un disturbo psichiatrico raro ma grave che può colpire la madre dopo la gravidanza e la nascita del bambino.

Inizia improvvisamente e di solito appare il secondo o terzo giorno dopo il parto ed è caratterizzato da una profonda instabilità emotiva, nervosismo, confusione mentale, umore maniacale, delirio, allucinazioni.

Nei casi più gravi, le persone affette da psicosi puerperale possono tentare di fare del male a se stesse o al proprio neonato: per questo motivo è considerata una vera e propria emergenza sanitaria. È un disturbo curabile e il trattamento precoce aumenta le probabilità di un buon risultato.

In questo articolo spiegheremo il concetto di psicosi postpartum, le cause e le opzioni di trattamento.

La difficoltà della gravidanza e la correlazione con la psicosi

Siamo abituati a pensare che il parto sia il momento in cui nasce il bambino ma in realtà, in quel preciso momento, sono due i vagiti che ascoltiamo. Uno forte, chiaro, atteso: il bambino. L’altro forse è più flebile, sottile, inaspettato ma altrettanto necessario: è quello di una mamma che sta nascendo insieme al suo piccolo.

L’attesa non serve soltanto al bambino per crescere indisturbato ma anche alla donna per elaborare mentalmente il nuovo ruolo che è chiamata a ricoprire. La maggior parte delle volte è un lavoro psicologico spontaneo, quasi automatico: a prima vista sembra un meccanismo perfetto, e nell’80% dei casi lo è.

Rimane però un margine in cui non sappiamo esattamente cosa succede né perché: forse è il brusco calo degli ormoni, la stanchezza, una storia familiare traumatica o un parto difficile. Fatto sta che la donna si trova a dover fronteggiare un disagio emotivo che può assumere diverse sembianze.

A volte è il baby blues, una sottile tristezza, o la depressione postpartum che aumenta lentamente ma in maniera progressiva.

Nello 0,1% dei casi però il collasso psicologico della neo mamma è improvviso, fragoroso e dirompente e necessita di una diagnosi e di un intervento tempestivi (Raza SK, Raza S, 2023).

Se sei una neo-mamma che si sente sopraffatta, triste o ansiosa dopo il parto, non sei sola. Ti incoraggiamo a prendere il primo passo verso il recupero completando un test sulla depressione post partum. Questo semplice test può aiutarti a valutare i tuoi sintomi e ad ottenere il supporto di cui hai bisogno. Non sottovalutare i tuoi sentimenti e ricorda che chiedere aiuto è un segno di forza. Fai il test oggi e inizia il tuo percorso verso il recupero.

Cos’è la psicosi postpartum e perché viene definita malattia orfana?

A differenza della depressione postpartum, che è relativamente comune, la psicosi puerperale è un disturbo psichico raro ma estremamente grave. Colpisce circa 1 o 2 donne su 1.000 e si manifesta nelle prime settimane successive al parto anche se, secondo gli studiosi, può comparire fino a sei settimane dopo la nascita del piccolo.

I sintomi predittivi sono presenti ma non è facile capire la portata della tempesta che sta per arrivare.

La psicosi postpartum si manifesta all’improvviso. La donna ha come la sensazione di attraversare l’inferno: l’umore passa da un eccesso all’altro, la depressione e la tristezza si alternano a momenti di eccitazione e di eccesso di energie. Queste montagne russe creano sofferenza e la neo mamma si sente confusa, angosciata.

L’insonnia è una compagna fedele e la mancanza di sonno non fa che acuire l’agitazione, favorendo la comparsa di allucinazioni e di deliri visivi e uditivi che riguardano se stessa o il suo rapporto con il bambino. La madre vede o sente cose che non sono reali e può avvertire delle voci che le sussurrano che il piccolo non sta bene o che vuole ucciderla e così via.

Il rischio di suicidio o di infanticidio è alto: diagnosticare in maniera tempestiva la psicosi postpartum può salvare la vita di entrambi.

Quali sono le cause della psicosi postpartum?

Non sappiamo ancora qual è la causa esatta della psicosi postpartum ma i ricercatori ritengono che esistano diversi fattori scatenanti che possono anche interagire e rafforzarsi a vicenda. Il primo è di natura fisiologica e riguarda la brusca diminuzione di ormoni come il progesterone e gli estrogeni, con sintomi come mal di testa da gravidanza.

Un travaglio e un parto problematici possono causare la psicosi postpartum, ma anche casi di violenza ostetrica che incidono sul benessere mentale della madre. Inoltre, potrebbero essere coinvolte emergenze sociali e mentali, come, ad esempio, una situazione di vita altamente stressante o difficoltà in famiglia o nella relazione con il padre del piccolo.

Le donne che hanno una storia di depressione o disturbi dell’umore sono considerate particolarmente a rischio. Infine, non dobbiamo dimenticare che una grave depressione postpartum può evolversi in psicosi puerperale. Alcuni studi stanno cercando un collegamento tra PP e depressione. La presenza di depressione (senza psicosi, mania o ipomania), soprattutto nelle donne primogenite, sembrerebbe aumentare il rischio dei sintomi di psicosi perinatale (Michalczyk J, Miłosz A, 2023).

Durante la gravidanza di una donna, inoltre, potrebbero emergere sensi di colpa dovuti al pentimento del secondo figlio.

Psicosi postpartum: come se ne esce?

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Predisposizione alla psicosi puerperale: quali donne sono più a rischio?

In uno studio condotta da Kendell RE (1987) il “rischio relativo” di ricovero in un ospedale psichiatrico con una malattia psicotica era estremamente elevato nei primi 30 giorni dopo il parto. Tuttavia, il fatto di non essere sposati, di avere un primo figlio, il taglio cesareo e la morte perinatale erano tutti associati ad un aumento del rischio di ricovero o contatto psichiatrico, o entrambi, suggerendo che anche gli stress psicologici contribuiscono a questa elevata morbilità psichiatrica. Le donne con una storia di malattia maniaco-depressiva, maniacale o depressiva, avevano un rischio molto più elevato di ricovero psichiatrico nel puerperio rispetto a quelle con una storia di schizofrenia o nevrosi depressiva, e la maggior parte dei ricoveri puerperali soddisfaceva i criteri diagnostici della ricerca per il disturbo maniacale o depressivo. . Probabilmente, quindi, le psicosi puerperali sono malattie maniaco-depressive e non correlate alla schizofrenia.

Psicosi postpartum: è colpa della mamma?

Se da una parte è necessario accendere i riflettori su questo disturbo mentale, dall’altra è fondamentale chiarire un aspetto molto importante: la psicosi postpartum non è una condizione che possiamo scegliere.

Non è colpa della donna, succede e basta. Sgombriamo il campo quindi da inutili sensi di colpa e trattiamo questo disturbo per quello che è realmente ovvero una vera e propria emergenza sanitaria da riconoscere al più presto per tutelare mamma e bambino. La gravidanza e il periodo postpartum possono essere infatti momenti di grande vulnerabilità emotiva per le donne, e possono sorgere una serie di sfide e stress che possono contribuire allo sviluppo di condizioni psichiatriche, come gravidanze isteriche.

Le donne nel periodo postpartum corrono un rischio maggiore di sviluppare disturbi psicologici, ma solo una piccola percentuale di loro svilupperà una patologia psichiatrica, correlata maggiormente a casi di aborto.

Riconoscerla non è semplice perché sintomi come disturbi del sonno, perdita di appetito o difficoltà di concentrazione sono piuttosto comuni e non solo. I segnali più gravi di psicosi puerperale spesso vengono ignorati, imputati agli ormoni o semplicemente non vengono “visti” perché la persona colpita li nasconde a se stessa e agli altri per vergogna o per la paura di essere considerata pazza.

Le tre fasi della psicosi postpartum

La comparsa dei disturbi attraversa tre step:

Vediamoli nel dettaglio.

La stanchezza

La stanchezza è uno dei primissimi campanelli d’allarme ma anche il più sottovalutato perché le prime giornate con un neonato possono essere estenuanti. Diamo la colpa alla nostra inesperienza, allo stress del parto, al piccolo che si sveglia in continuazione o alla leggera malinconia del baby blues. In realtà, a guardarla bene, è una stanchezza grave, diversa: la neo mamma non riesce proprio a dormire e quelle poche volte che chiudi gli occhi è tormentata dagli incubi.

La confusione

La neo mamma manifesta all’improvviso un disordine spazio-temporale, appare ansiosa, smarrita, può presentare problemi di memoria, lasciarsi andare a discorsi infantili. La fase depressiva, caratterizzata da svogliatezza, apatia e tristezza si trasforma velocemente in quella maniacale: la donna appare irrequieta, può sentirsi euforica, allegra ed esuberante. Questa confusione si alterna a momenti di apparente tranquillità.

Il delirio

La terza fase è quella più dolorosa e difficile da affrontare. La mamma inizia a manifestare disturbi della percezione sensoriale caratterizzati dalla presenza di allucinazioni visive e uditive e di discorsi incoerenti e spesso incomprensibili, sente e vede cose, persone o animali che non esistono. Può avvertire delle voci, convincersi che il bambino sia stato scambiato o che qualcuno voglia portarglielo via o magari è malato o che presto le farà del male.

Molti di questi sintomi mettono in pericolo non solo la madre ma anche il bambino: una donna che soffre di psicosi postpartum non è in grado di fornire cure adeguate o di rispondere adeguatamente ai bisogni del neonato e può mostrare, come abbiamo sottolineato, tendenze suicide o infanticide.

Prognosi e cura della psicosi postpartum

L’alienazione della neo mamma dalla realtà le rende spesso impossibile accorgersi dei disturbi e del disagio che sta attraversando. Per questo motivo è necessario che venga visitata al più presto da un esperto della salute mentale per una valutazione tempestiva. Le possibilità di guarigione sono buone anche se il tempo necessario per vedere i primi risultati è soggettivo (Raza SK, Raza S., 2023).

Una donna affetta da psicosi postpartum viene solitamente ricoverata in una clinica dove può essere curata sia con farmaci adeguati come antidepressivi e neurolettici sia con un trattamento psicoterapeutico per la prevenzione delle ricadute e la gestione dei sintomi.

Durante la degenza si cerca di evitare di separare la madre dal bambino. Tuttavia, un allontanamento temporaneo parziale o totale è spesso necessario per proteggere temporaneamente entrambe le parti.

Le cure di follow-up dopo la degenza ospedaliera sono molto importanti perché in questo frangente è necessario ricostruire il rapporto con il bambino senza che la donna si senta sopraffatta. Il sostegno psicoterapeutico è fondamentale per aiutarla a percepire, esprimere ed elaborare tutti i suoi sentimenti, compresi il senso di colpa e la sensazione di fallimento ((Meltzer-Brody S, 2018).

Sotto questa ottica, il sostegno, la comprensione e l’affetto da parte del partner e della famiglia rappresentano elementi insostituibili nel processo di guarigione.

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Fonti

  • Raza SK, Raza S. Psicosi postpartum. [Aggiornato il 26 giugno 2023]. In: StatPearls [Internet]. Isola del tesoro (FL): pubblicazione StatPearls; 2024 gennaio-. Disponibile da: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK544304/
  • Meltzer-Brody S, Howard LM, Bergink V, Vigod S, Jones I, Munk-Olsen T, Honikman S, Milgrom J. Postpartum psychiatric disorders. Nat Rev Dis Primers. 2018 Apr 26;4:18022. doi: 10.1038/nrdp.2018.22. PMID: 29695824.
  • Kendell RE, Chalmers JC, Platz C. Epidemiology of puerperal psychoses. Br J Psychiatry. 1987 May;150:662-73. doi: 10.1192/bjp.150.5.662. Erratum in: Br J Psychiatry 1987 Jul;151:135. PMID: 3651704.
  • Michalczyk J, Miłosz A, Soroka E. Postpartum Psychosis: A Review of Risk Factors, Clinical Picture, Management, Prevention, and Psychosocial Determinants. Med Sci Monit. 2023 Dec 29;29:e942520. doi: 10.12659/MSM.942520. PMID: 38155489; PMCID: PMC10759251.
  • ALLATTAMENTO e PROMOZIONE della SALUTE MATERNO-INFANTILE: FOCUS sulla SALUTE MENTALE, Position Statement, Ministero della salute https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3341_allegato.pdf

I nostri articoli sulla gravidanza

In questo blog troverai tantissimi articoli che parlano di gravidanza, potresti consultare le nostre risorse:

Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
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Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.