Che cos'è un blocco psicologico e come uscirne
Il blocco psicologico è un ostacolo mentale che può manifestarsi in diverse forme, limitando la capacità di pensare in modo chiaro e di agire efficacemente.

Blocco psicologico è un termine generico con cui viene definito un meccanismo disfunzionale che può impedirci di raggiungere obiettivi e contribuire alla nostra crescita. Se ti interessa l'argomento, approfondiamolo insieme in questo articolo.
Blocco psicologico: una definizione
Il blocco psicologico è un ostacolo che impedisce di vivere pienamente le emozioni e sfruttare le proprie risorse, e impedisce la crescita personale. Un esempio di blocco psicologico è l'impotenza appresa.
Il blocco psicologico è un meccanismo disfunzionale e di natura subliminale, che impedisce al soggetto di vivere a pieno alcune esperienze a causa di credenze errate, traumi passati o altre problematiche.
Come tutti i meccanismi disfunzionali, anche il blocco psicologico funziona in maniera paradossale:
- il soggetto desidera raggiungere un certo obiettivo (ad esempio, laurearsi);
- subliminalmente, ha timore di vivere delusioni e di vedere non soddisfatta un’aspettativa;
- mette in atto la procrastinazione, per non dover andare incontro allo stimolo percepito come ansiogeno (delusione dell’aspettativa).
Blocchi psicologici: emotivi e mentali
Possiamo dividere il blocco psicologico in:
- blocco mentale: riguarda modelli cognitivi spesso derivati da blocchi emotivi.
- blocco emotivo: riguarda l’incapacità del soggetto di vivere a fondo alcune emozioni.
Questa incapacità di vivere le emozioni può essere causa di comportamenti errati o credenze disfunzionali sul piano mentale. Ecco perché si dice che i blocchi mentali siano spesso causati da blocchi emotivi.
Pensiamo all’impotenza appresa, cioè alla tendenza dell’individuo a strutturare credenze e visioni di sé sulla base di ripetute esperienze negative vissute durante il corso della vita. Un esempio: se abbiamo subito svariate delusioni lavorative, pur avendo ad oggi i mezzi per fare carriera ed ottenere successo, potremmo sentirci incapaci di realizzare i nostri obiettivi abbandonandoli sul nascere. L’impotenza appresa è un tipico esempio di blocco emotivo.
L’esempio più tipico è:
- il blocco dello studente
- il blocco del perfezionista.
Il blocco psicologico dello studente comporta l’incapacità di dedicarsi ad una materia se la si reputa poco interessante. In realtà, le motivazioni potrebbero essere di natura emotiva: il soggetto potrebbe ad esempio temere una delusione o avere timore del fallimento.
Il blocco del perfezionista indica la tendenza a procrastinare nella convinzione di non avere ancora raggiunto l’abilità necessaria per svolgere un determinato compito. Anche in questo caso, le motivazioni potrebbero porsi sul piano di credenze disfunzionali o di blocchi emotivi.
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Quali sono i blocchi emotivi?
Tra i blocchi psicologici emotivi più comuni ricordiamo:
- Difficoltà ad aprirsi emotivamente all’altro
- Difficoltà nell'empatizzare con gli altri
- Paura di aprirsi emotivamente in una relazione
- Difficoltà nell'esprimere o ricevere affetto
- Incapacità di gestire la rabbia
- Incapacità di gestire i fallimenti
- Mancanza di auto-compassione ed eccessiva critica verso sé stessi
- Difficoltà nel chiedere aiuto
- Evitamento del dolore dopo un lutto
Il blocco emotivo è un meccanismo di difesa che il soggetto mette in pratica per evitare l’incontro con un’emozione o una consapevolezza ritenuta dannosa e insopportabile.
A lungo andare, è possibile notare alcuni dei seguenti sintomi psicosomatici causati dai blocchi emotivi:
- ansia;
- insonnia;
- attacchi di panico;
- nebbia mentale;
- derealizzazione;
- depersonalizzazione;
- isolamento.
Se hai uno o alcuni di questi sintomi, ti consigliamo di rivolgerti ad un medico specialista che possa indagare il tuo quadro clinico e fornirti una corretta diagnosi. Ricordiamo che, per il paziente, è molto difficile individuare blocchi psicologici di natura emotiva e mentale. Il più delle volte, essi rimangono sul piano inconscio e si manifestano attraverso la sintomatologia sopra citata.
Quali sono i blocchi mentali?
I blocchi psicologici mentali più comuni sono:
- blocco creativo: difficoltà a generare nuove idee e soluzioni creative;
- perfezionismo: sentirsi bloccati dalla paura di non poter raggiungere la perfezione;
- pensiero binario: incapacità di leggere le sfumature, portando a un blocco nel prendere decisioni complesse;
- rigidità mentale: incapacità di capire e adottare nuove prospettive, o cambiare il proprio modo di pensare;
- fissazione su un problema: concentrarsi eccessivamente su un problema senza riuscire a vedere alternative;
- procrastinazione: rimandare compiti importanti per paura del fallimento o mancanza di motivazione;
- conformismo mentale: paura di dissentire dalle opinioni dominanti;
- blocco decisionale: blocco nella presa di decisioni per paura delle conseguenze o mancanza di fiducia;
- sovraccarico informativo: un'eccessiva quantità di informazioni e l'incapacità di elaborarle;
- mancanza di chiarezza degli obiettivi e buoni propositi;
- blocco cognitivo associato a traumi.
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Quali sono le cause dei blocchi psicologici?
Le cause dei blocchi psicologici sono variegate. Nel modello comportamentista, si ritiene che determinate azioni siano causate da determinati modelli di pensiero o schemi cognitivi, a loro volta generati per il tramite del contatto con l’esperienza vissuta.
Così, esperienze traumatiche vissute durante l’infanzia potrebbero essere causa di blocchi psicologici. Per esempio: se abbiamo avuto problemi a scuola, potremmo ritenerci incapaci di svolgere i compiti che ci sono assegnati e mettere in atto dinamiche di evitamento anche durante l’università o la carriera lavorativa. In tal caso, il blocco psicologico funziona come uno schema cognitivo disfunzionale, che spinge il soggetto a compiere determinate azioni sulla base di esperienze vissute (le quali hanno generato determinate emozioni).
Altre cause dei blocchi psicologici comprendono:
- Stress e pressione: eccessivo stress o pressione possono bloccare il pensiero chiaro.
- Ansia e paura: timori come il fallimento possono impedire di agire.
- Autostima e autocritica: una bassa autostima o l'autocritica eccessiva possono generare blocchi, soprattutto durante sfide importanti.
- Paura del giudizio altrui: la timidezza di essere giudicati o rifiutati può limitare l'espressione di sé o il perseguimento di obiettivi.
- Sconfitte ripetute: l'accumularsi di fallimenti può minare la fiducia nelle proprie capacità.
- Perfezionismo: la ricerca eccessiva della perfezione può portare a sentirsi inadeguati rispetto a standard irrealistici.
- Cambiamenti nella vita: grandi cambiamenti come traslochi o cambi di lavoro possono generare blocchi psicologici nell'adattamento a nuove situazioni.
- Sovraccarico cognitivo: troppa informazione può rendere difficile il pensiero lineare.
- Conflitti interni: lotte tra desideri e valori personali possono generare blocchi mentali.
- Mancanza di motivazione: l'assenza di uno scopo può causare blocchi psicologici.
Effetti del blocco psicologico
Se il blocco psicologico persiste nel tempo, può avere degli effetti pesanti sulla vita e sulle performance lavorative. In particolare, può creare:
- difficoltà nel prendere decisioni;
- problemi nelle relazioni dettati dalla difficoltà di esprimere emozioni;
- problemi di ridotta produttività;
- isolamento sociale;
- diminuzione del benessere emotivo;
- riduzione della qualità della vita e incapacità di godere a pieno delle esperienze quotidiane.
Come superare il blocco psicologico?
Superare un blocco psicologico richiede tempo, dedizione ed impegno: molte volte è importante avere anche il supporto di un professionista psicoterapeuta.
Il processo di risoluzione del blocco psicologico, cambia in base al tipo di blocco psicologico, per questo motivo è importante effettuare la diagnosi corretta.
- Capire che blocco psicologico abbiamo
- Identificare le cause
- Iniziare ad avere consapevolezza del proprio problema
- Chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta
- In base al proprio blocco iniziare ad adottare le soluzioni per superarlo: imparare ad esprimere le emozioni se soffriamo di blocco emotivo, accettare l'imperfezione se soffriamo di perfezionismo, praticare la mindfulness e la meditazione per ridurre lo stress nel futuro.
Con Serenis puoi avere il supporto di uno psicologo online per scoprire le cause del blocco psicologico e lavorare sulle soluzioni possibili. La psicoterapia può aiutarti a prenderti cura di te stesso e ritrovare la tua strada.
Fonti:
- Bills, Arthur G. "Blocco: un nuovo principio di fatica mentale". L'American Journal of Psychology 43.2 (1931): 230-245.
- Chapman, Craig S., et al. "Blocchi mentali: la fMRI rivela la modulazione top-down della corteccia visiva precoce quando gli ostacoli interferiscono con la pianificazione della presa." Neuropsicologia 49.7 (2011): 1703-1717.
- Prihadhi, Endra K. Rompere il tuo blocco mentale . Elex Media Computer, 2013.