Non riesco a prendere decisioni: strategie e consigli
L'incapacità di prendere decisioni può rappresentare un ostacolo significativo nel percorso verso il benessere emotivo e il successo personale. La terapia psicologica offre strumenti pratici per affrontare le sfide decisionali, tra cui l'identificazione delle cause sottostanti dell'indecisione, l'apprendimento di strategie per gestire l'ansia e la costruzione di fiducia in sé stessi.

La vita è un continuo susseguirsi di scelte, grandi e piccole: dal decidere cosa mangiare a cena, alla scelta dell'università o la carriera da intraprendere, ogni decisione che facciamo plasmerà il nostro percorso e contribuirà nel bene o nel male alla nostra crescita personale.
Tuttavia, il processo decisionale può diventare un labirinto complesso, generando paure, dubbi e incertezze. Quanto più le decisioni diventano impegnative, più probabilmente ci sentiremmo sopraffatti dalla responsabilità. Se anche tu ti sei chiesto "perché non riesco a prendere decisioni?" continua a leggere questo articolo per esplorare le ragioni dietro queste possibili difficoltà nell'affrontare le scelte e come però, poter migliorare le nostre abilità decisionali.
Non riesco a prendere decisioni: le difficoltà della società moderna
Nella complessa società attuale, prendere decisioni è diventato sempre più difficile. Viviamo in un'epoca caratterizzata da cambiamenti rapidi, fulminei e imprevedibili, dove l'unico elemento costante sembra essere l'incertezza, come evidenziato dal sociologo Zygmunt Bauman. Questa costante instabilità, sia nel lavoro, nella famiglia, nell'economia o nella sfera sociale, contribuisce a generare incertezza e indecisione nelle persone. La perdita e la mancanza di coerenza e di continuità di valori condivisi in questi contesti è un ulteriore ostacolo e condizione negativa per far fronte ad una certa stabilità e sicurezza interiore.
In un mondo così mutevole, mantenere un equilibrio appare come una sfida costante, e diventa quindi essenziale adottare un approccio riflessivo e consapevole nel prendere decisioni. È per questo motivo che talvolta, non si riesce a prendere una decisione e ci troviamo in difficoltà, paralizzati dalla paura dell'ignoto e incerti sulle conseguenze delle nostre azioni.

Prendere decisioni: agire o aspettare?
Scegliere se agire immediatamente o aspettare che le circostanze si risolvano da sole è una responsabilità che ricade interamente su di noi. Spesso, però, tutto ciò si traduce nel procrastinare e non riuscire quasi mai a prendere nel tempo adeguato una decisione, temendo di fare errori o di perdere altre opportunità nel processo.
Tra le cause principali di difficoltà a riuscire a prendere decisioni gli esperti includono:
| Cause della procrastinazione decisionale | Descrizione |
|---|---|
| Paura di sbagliare | Timore di compiere una scelta sbagliata che possa avere conseguenze negative da affrontare. |
| Perdita di opportunità | Preoccupazione di perdere altre opportunità mentre si prende una decisione. |
| Senso di rinuncia | Non si riesce a prendere una decisione per la sensazione di dover rinunciare a tutte le alternative non selezionate. |
| Incertezza sul futuro | Dubbi riguardo alle conseguenze a lungo termine della decisione presa. |
| Necessità di riflessione | Esigenza di riflettere attentamente prima di fare una scelta definitiva. |
| Evitare decisioni affrettate e rischi | Desiderio di evitare di prendere decisioni affrettate o poco ponderate che possono portare a risultati indesiderati nel tempo. |
| Paura di conseguenze irreversibili | Timore che la decisione possa portare a conseguenze irreversibili. |
| Sensazione di rinuncia | Sentimento di dover rinunciare a tutte le altre possibilità durante la scelta. |
Non riesco a prendere decisioni: cosa fare?
Nella vita di ciascuno di noi, ci sono momenti cruciali in cui una singola decisione viene percepita come una compromissione definitiva sul corso di tutto il nostro destino. In quei momenti, ci troviamo a confrontarci con il peso delle nostre scelte nel prenderci cura di noi stessi e l'impatto che potrebbero avere sulla nostra esistenza.
Continua a leggere per scoprire come riuscire a prendere decisioni in modo efficace.
Lasciarsi guidare dai valori
I nostri valori interni agiscono come guide emotive nel processo decisionale, e ci possono aiutare a navigare tra le opzioni disponibili. Per perseguire obiettivi a lungo termine, come una carriera desiderata, dobbiamo essere disposti a sacrificare gratificazioni immediate. La motivazione interiore per il conseguimento della felicità a lungo termine dovrebbe guidare le nostre scelte quotidiane, come il dedicare del tempo allo studio anziché uscire con gli amici. Si riesce a prendere decisioni ma questa capacità di dare priorità alla nostra felicità futura richiede fiducia in noi stessi, disciplina e parsimonia.
Lasciarsi guidare dalla ragione
Un'alternativa consiste nell'analizzare razionalmente le opzioni a nostra disposizione e scegliere quella che offre maggiori probabilità di risultati positivi a lungo termine.
Sebbene richieda ricerca e riflessione, questo approccio è spesso affidabile, dandoci così la possibilità di prendere decisioni ponderate. Adulti esperti però potrebbero essere in grado di evitare di investire tempo ed energie in attività futili o influenzate da pregiudizi.
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Mettere se stessi al centro
Spesso, ragione ed emozioni possono entrare in conflitto durante il processo decisionale. Trovare un equilibrio tra questi due aspetti è fondamentale per prendere decisioni funzionali. Le persone emotivamente intelligenti sono in grado di armonizzare questi elementi, agendo con consapevolezza e motivazione. Grazie ad una migliore comprensione di sé stessi, si riesce a prendere decisioni migliori che tengano conto di quello che vogliamo, di quello che siamo, del proprio benessere e di quello degli altri.
Insegnare le capacità decisionali ai bambini
Per diventare adulti consapevoli, essere sicuri di sé stessi e capaci di prendere decisioni ponderate è essenziale fin da piccoli, imparando a sperimentare la possibilità di valutare pro e contro delle diverse opzioni a nostra disposizione. Questa abilità decisionale può essere coltivata attraverso un'educazione mirata a promuovere il pensiero critico nei bambini.
Tra le migliori strategie, gli esperti includono:
| Strategie | Descrizione |
|---|---|
| Valutazione delle opzioni | Guidare i bambini nel valutare attentamente le caratteristiche delle varie opzioni di scelta, spiegando i ragionamenti sottostanti, accettare le citiche e stimolare la riflessione. |
| Esercizi di problem solving | Proporre attività e esercizi di problem solving aiuta i bambini a sviluppare le proprie capacità decisionali, incoraggiandoli a trovare soluzioni creative ai problemi che incontrano. |
| Promozione dell'indipendenza | Insegnare l'autonomia del pensiero è fondamentale per favorire lo sviluppo di adulti sicuri e capaci di prendere decisioni autonome. Genitori e insegnanti possono incoraggiare l'indipendenza nei bambini permettendo loro di esplorare e prendere decisioni anche in assenza di supervisione diretta. |
| Fornire informazioni neutrali | È importante fornire informazioni che siano il più possibile neutrali e oggettive, permettendo ai bambini di formarsi un quadro completo e accurato delle diverse opzioni disponibili. |
| Esplorare Possibili Scenari Futuri | Incoraggiare i bambini a immaginare tutti i possibili scenari futuri e le conseguenze delle decisioni li aiuta a comprendere meglio le implicazioni delle proprie scelte e riuscire a prendere decisioni più consapevoli. |
Indecisione e processi decisionali: teorie e dinamiche cognitive
Uno studio recente ha esaminato il processo decisionale umano in situazioni di parità tra le alternative. Contrariamente alle teorie precedenti, che suggerivano che le nostre preferenze fossero fissate prima della decisione e adattate successivamente per ridurre la dissonanza mentale, questo studio ha rivelato qualcosa di diverso. Durante il processo decisionale, le nostre preferenze possono effettivamente cambiare dinamicamente. Questo significa che il nostro cervello è in grado di aggiornare e modificare le nostre preferenze in tempo reale, influenzando così il nostro modo di prendere decisioni. I ricercatori hanno osservato che specifiche parti del cervello, come la corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra e il precuneo, sono coinvolte in questo processo, insieme all'ippocampo, che gioca un ruolo chiave nella memoria.
Questo suggerisce che i ricordi delle nostre esperienze passate influenzano le nostre scelte e i cambiamenti di preferenza durante il processo decisionale. Inoltre, l'analisi del tracciamento oculare ha rivelato che la durata della nostra attenzione su determinati elementi può predire quale opzione potremmo scegliere e se cambieremo idea in seguito.

Non riesco a prendere decisioni: importanza del supporto psicologico
Se non riuscire a prendere decisioni diventa un problema persistente o influisce negativamente sulla vita quotidiana e sul benessere emotivo, può essere utile cercare supporto psicologico. I professionisti della salute mentale, come psicologi e psicoterapeuti, sono esperti nel comprendere le dinamiche del processo decisionale e nel fornire strumenti pratici per affrontare l'indebolimento della capacità decisionale. Serenis può aiutarti: siamo un centro medico autorizzato e possiamo consigliarti uno psicologo online adatto alle tue esigenze.
Una delle prime cose che un professionista della salute mentale può fare se non si riesce a prendere decisioni è aiutarti a esplorare le cause sottostanti dell'indebolimento decisionale.
Ci possono essere vari fattori coinvolti, tra cui ansia, depressione, bassa autostima, traumi passati o altre sfide emotive. Attraverso la terapia, si può lavorare per identificare e affrontare questi problemi sottostanti, aprendo la strada a una maggiore chiarezza e fiducia nel prendere decisioni. Lavorando con uno psicoterapeuta, si possono esplorare le esperienze passate e utilizzare queste esperienze come fonte di forza e sicurezza nel prendere decisioni future.
Gabriele, 27 anni, porta in terapia il problema dei suoi mille dubbi e della continua difficoltà a compiere scelte e soprattutto riconoscere la sua scelta.
Il paziente infatti riferisce di aver sempre avuto questa sorta di fragilità nell’incapacità di prendere decisioni in modo coerente e deciso sopraffatto sempre da timori e perplessità. Attraverso una visione del suo vissuto e delle sue possibilità avute nel prendersi responsabilità e scelte anche nel suo vissuto, sembrano emergere dinamiche particolari anche nel contesto familiare. Spesso da ragazzino infatti le sue scelte e decisioni sono state svalutate e adottate invece dai genitori che probabilmente hanno portato Gabriele a non sperimentare fino in fondo i propri desideri e volontà. Nella svalutazione di queste sue possibili inclinazioni il paziente ha sviluppato nel tempo più esperienze di questo tipo creando in sé una immagine personale svalutata e poco stimata. Questa considerazione di sé ha portato così nel tempo una sorta di insicurezza rispetto alle sue capacità e qualità , sviluppando così una continua difficoltà a decidere per se e crederci fino in fondo. Attraverso una rivalutazione del sé, rinforzando positivamente ma anche in modo oggettivo di quello che oggi ha costruito di sé, nei suoi traguardi e raggiungimenti, portiamo il paziente a rivedersi in maniera più comprensiva e positiva, ritrovando man mano più autostima e valorizzazione personale. Analizzando quindi ad oggi le sue priorità , focalizzandoci sui pro e i contro delle varie scelte possibili e valutando poi man mano i vari strumenti personali presenti per gestirli, il paziente ha iniziato a quelle strategie per compiere e tollerare i pensieri e i dubbi riconoscendo finalmente la sua autenticità.
Bibliografia
Dover decidere. — Roma: Carocci editore
Tuzet, Giovanni. (2010)
Il processo di valutazione: decidere, programmare, valutare. — Vol. 3. FrancoAngeli
Palumbo, Mauro. (2001)
Psicologia della decisione. — Bruno Mondadori
Maldonato, N. E. L. S. O. N., Silvia Dell'Orco (2010)
