Megalomania: quando la grandiosità eccede
La megalomania è un disturbo caratterizzato da illusioni di grandezza, autostima esagerata e tendenza a considerarsi superiori agli altri. Questa condizione può manifestarsi con sintomi come comportamenti aggressivi, idee deliranti e ossessione per il potere e il controllo.

Punti chiave
- Significato megalomane: la megalomania non è un disturbo diagnosticato nel DSM-5, ma può rappresentare un sintomo o una manifestazione all’interno di disturbi come il disturbo narcisistico di personalità, il disturbo bipolare (fase maniacale) o alcuni quadri psicotici. Esso è caratterizzato da un senso di grandiosità e superiorità irrealistico. Il megalomane crede di essere superiore agli altri e spesso manifesta atteggiamenti di disprezzo.
- Caratteristiche del megalomane: il megalomane mostra egocentrismo, mancanza di empatia e bisogno di controllo sugli altri. È sensibile alle critiche, usa l'aggressività come difesa e cerca costantemente conferme della propria grandezza. Può avere sbalzi d’umore e difficoltà a riconoscere i propri errori.
- Trattamento: la psicoterapia, in particolare quella cognitivo-comportamentale, è il metodo principale per trattare la megalomania. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per gestire ansia, depressione e irritabilità.
Cos'è la megalomania?
La megalomania rappresenta un disturbo della personalità dove la percezione distorta di grandiosità e potere che supera la realtà. Chi ne è affetto può manifestare comportamenti e pensieri che riflettono un'eccessiva fiducia nelle proprie capacità e una tendenza a considerarsi superiori agli altri.
Il megalomane presenta un’autostima esagerata, è convinto di essere superiore agli altri e tale convinzione lo spinge a trattarli con disprezzo perché li considera inferiori. Non accetta critiche e spesso utilizza l’aggressione verbale come meccanismo di difesa. Tuttavia, dietro questa facciata di grandiosità si nasconde spesso un profondo senso di vuoto e complessi di inferiorità.
Il termine "megalomania" è stato introdotto nel XIX secolo da medici e psichiatri per descrivere questo comportamento come un sintomo di disturbo mentale. Nel corso del tempo, ha assunto diverse sfaccettature, venendo talvolta usato impropriamente come un sinonimo di disturbo narcisistico di personalità. La comprensione di questa condizione è fondamentale per affrontarla e trattarla in modo efficace.
Qual è il contrario di megalomane?
In generale, chi non è megalomane ha una visione realista ed equilibrata del proprio sé e del proprio ruolo nel mondo, ha un carattere forte ma non si impone, accetta le critiche costruttive, valorizza gli altri e le loro idee e soprattutto sa riconoscere i propri limiti. Ma quando non troviamo questo punto di equilibrio, si possono manifestare sintomi di bassa autostima e senso di inferiorità, opposti alle caratteristiche di un megalomane. Questi sentimenti possono essere associati talvolta alla sindrome di Calimero. Questo termine descrive chi affronta la realtà come vittima, con poca considerazione di sé e tendenza a invidiare gli altri. Queste persone possono essere dominate da pensieri e sensazioni negative, con una percezione del controllo esterno sulla propria vita.
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Sintomi della megalomania
La sopravvalutazione patologica di se stessi si verifica solitamente con le caratteristiche del narcisismo patologico: egocentrismo, mancanza di empatia, sensibilità, comportamento esternalizzante e svalutazione degli altri. La megalomania può essere uno dei sintomi del disturbo narcisistico di personalità, della mania, della psicosi o del disturbo schizoaffettivo.
Categoria di sintomi | Sintomi |
---|---|
Sintomi fisici | Disturbi del sonno; iperattività; eccessiva loquacità; emicrania. |
Sintomi psicologici | Idee deliranti; idealizzazione di sé stessi; cambiamenti improvvisi di umore; comportamento aggressivo. |
Sintomi comportamentali | Manie di protagonismo; mancanza di empatia; ossessione per il potere e il controllo; mancanza di interesse per le opinioni degli altri. |
In generale, il megalomane soffre anche di instabilità emotiva: lo scatto di rabbia può trasformarsi in passività mentre uno stato d'animo felice o euforico può improvvisamente trasformarsi in ansia e tristezza.
Inoltre, le persone megalomani si comportano come se fossero al di sopra del bene, del male e dei comuni mortali e come se avessero la capacità e il potere di fare quello che vogliono. Adorano le sfide e tutte quelle situazioni in cui possono dimostrare quanto si sentono potenti e invincibili. Se qualcosa va storto o fallisce non sono in grado di riconoscere le proprie colpe o gli errori. Nonostante siano così convinti della loro grandezza, prestano molta attenzione alle reazioni e all'impatto che hanno sugli altri e possono avere degli scatti di rabbia se non si sentono sufficientemente ammirati.
Megalomania e disturbo narcisistico di personalità
Per Bertrand Russel, "il megalomane differisce dal narcisista in quanto intende essere potente piuttosto che affascinante, temuto piuttosto che amato".
La differenza principale tra megalomania e narcisismo riguarda l'estensione del disturbo. Mentre il narcisismo è caratterizzato da un'eccessiva preoccupazione per il proprio io e una ricerca costante di ammirazione e validazione, la megalomania va oltre, con un senso di grandiosità e importanza sproporzionato alla realtà.
Il narcisista e il megalomane possono mostrare egocentrismo e mancanza di empatia, tuttavia il narcisista è tipicamente più focalizzato sull’immagine e l’approvazione sociale, mentre il megalomane si concentra sulla propria grandezza immaginaria. A volte, il "narcisista bipolare" può presentare sia il disturbo bipolare dell'umore che il disturbo narcisistico di personalità. Alcuni individui con megalomania possono presentare tratti narcisistici, ma non tutti i narcisisti manifestano megalomania, né tutti i megalomani hanno un disturbo narcisistico
Quali sono le cause della megalomania?
La megalomania deriva da una serie di fattori ambientali, biologici e psicologici. Tuttavia, gli esperti ritengono che il cuore di questo disturbo abbia origine dalla ferita narcisistica subita durante l’infanzia.
Le persone affette da delirio di onnipotenza spesso hanno alle spalle un'infanzia difficile, dominata da genitori oppressivi che hanno chiesto e preteso troppo. In questo ambito familiare non c’è spazio per il fallimento e per l’errore. Il bambino ben presto inizia a sviluppare la paura di non essere all'altezza e non riuscire a soddisfare le aspettative delle figure di controllo.
L’esposizione al sentimento di svalutazione durante l’infanzia può compromettere seriamente l’autostima e innescare l’incipit di un disturbo della personalità come può essere, ad esempio, il narcisismo o la megalomania.
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Trattamento della megalomania
Il trattamento dei tratti megalomanici si basa principalmente sulla psicoterapia, mirata a correggere le credenze pericolose e i valori distorti associati al disturbo. Per guarire dal narcisismo ed imparare a gestire i tratti tipici della megalomania, la terapia cognitivo-comportamentale è particolarmente consigliata per aiutare le persone a riconoscere e modificare i modelli di pensiero e i comportamenti disfunzionali tipici della megalomania. Serenis può aiutarti: con uno psicologo online potrai comprendere meglio te stesso e aiutarti a ritrovare il benessere fisico e mentale.
In alcuni casi, per il trattamento della megalomania patologica, i professionisti della salute mentale possono integrare la terapia farmacologica con il sostegno psicologico. Farmaci come antidepressivi, stabilizzatori dell’umore e antipsicotici possono essere prescritti per trattare sintomi specifici come depressione, ansia e irritabilità.
V., 31 anni, si è rivolta in terapia per difficoltà relazionali e forte instabilità emotiva, in particolare in contesti di critica o rifiuto percepito. Riportava bassa autostima, atteggiamenti di controllo nelle relazioni affettive e pensieri ricorrenti di svalutazione verso se stessa e gli altri.
Nella fase iniziale è stata condotta una psicoeducazione sul funzionamento dei pensieri automatici negativi, sul ruolo delle credenze disfunzionali e sul legame tra emozioni e comportamenti. Questo ha permesso a V. di iniziare a riconoscere gli schemi ricorrenti che alimentavano sofferenza e reazioni impulsive.
Il trattamento cognitivo-comportamentale si è concentrato sulla ristrutturazione delle distorsioni cognitive (es. “se mi critica, vuol dire che non valgo nulla”), sull’uso del diario ABC per identificare pensieri disfunzionali e sull’addestramento a nuove strategie comportamentali più funzionali nei rapporti interpersonali.
Dopo alcuni mesi, V. ha mostrato una maggiore consapevolezza dei propri schemi disfunzionali, una riduzione della reattività emotiva e un miglioramento nella gestione dei conflitti relazionali.
Fonti:
• Loredo-Narciandi, J. C., & Castro-Tejerina, J. (2021). The Clay of Evolution: Megalomania in (Evolutionary) Psychology. Integrative Psychological and Behavioral Science, 56(1), 297–307. https://doi.org/10.1007/s12124-020-09584-7;
• Selway, M. (2020). The soundtrack of a leader: scoring a psychological portrait of megalomania. Journal for Cultural Research, 24(3), 218–235. https://doi.org/10.1080/14797585.2020.1806442;