Impatto psicologico della retinopatia diabetica

La retinopatia diabetica genera ansia, stress e paura della cecità. Compromette l’autonomia, aumenta il senso di vulnerabilità e può causare depressione, isolamento sociale e calo della qualità della vita.

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Conseguenze psicologiche della retinopatia diabetica

Impatto psicologico della retinopatia diabetica

La retinopatia diabetica, complicanza oculare del diabete, ha un impatto significativo non solo sulla vista ma anche sulla salute psicologica della persona colpita. La diagnosi di questa condizione porta spesso a una forte preoccupazione per il rischio di cecità, generando ansia e paura legate all’evoluzione della malattia e alla possibilità di perdere completamente l’autonomia. La necessità di controlli frequenti, trattamenti invasivi come le iniezioni intraoculari e l’eventuale calo visivo progressivo alimentano uno stato di stress costante

Questo disagio si riflette anche nella sfera emotiva, con un aumento della tristezza e della frustrazione, soprattutto quando la persona fatica a mantenere il proprio stile di vita attivo. Nei casi più gravi, può insorgere depressione, aggravata dal senso di dipendenza dagli altri per le attività quotidiane. Inoltre, la retinopatia diabetica si aggiunge a una condizione cronica già presente, il diabete, rendendo il carico psicologico ancora più pesante. Il paziente può sentirsi sopraffatto dalla gestione continua della malattia e perdere fiducia nella possibilità di miglioramento. 

Per questo motivo, è fondamentale affiancare al trattamento medico un supporto psicologico mirato, che aiuti la persona a elaborare le emozioni, a rafforzare la motivazione nella cura di sé e a mantenere una buona qualità della vita nonostante le difficoltà visive. Per questo puoi rivolerti a noi di Serenis: i nostri psicoterapeuti hanno in media 13 anni di esperienza e il primo colloquio è gratuito. Le sedute successive costano 49 € l'una.

Impatto psicologico della retinopatia diabetica

Retinopatia diabetica: una panoramica generale

La retinopatia diabetica è una complicanza del diabete che colpisce i piccoli vasi sanguigni della retina, causando danni progressivi alla vista. Si sviluppa quando livelli elevati di glucosio nel sangue alterano la circolazione oculare, provocando perdite di liquidi, microemorragie e, nei casi avanzati, la formazione di nuovi vasi anomali che possono causare distacchi di retina o emorragie vitreali. 

Esistono due forme principali: la retinopatia non proliferante, più lieve e iniziale, e quella proliferante, più grave e potenzialmente invalidante. La patologia si sviluppa lentamente e, nelle fasi iniziali, può essere asintomatica, motivo per cui sono fondamentali controlli oculistici regolari nei pazienti diabetici. 

Se non diagnosticata e trattata in tempo, può portare a una compromissione visiva permanente. Le terapie includono controlli glicemici rigorosi, trattamenti laser, iniezioni intravitreali e, nei casi più gravi, interventi chirurgici. Una diagnosi precoce consente di rallentare la progressione e preservare la vista.

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Terapia medica per la retinopatia diabetica

La terapia medica per la retinopatia diabetica ha l’obiettivo di rallentare la progressione del danno retinico e preservare la vista. Il primo passo fondamentale è il controllo accurato della glicemia, della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo, poiché questi fattori influenzano direttamente lo stato dei vasi sanguigni oculari. 

Nei casi più avanzati, si ricorre a trattamenti specifici come le iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF, che bloccano la formazione di nuovi vasi anomali e riducono l’edema maculare. In alcune situazioni viene utilizzata la terapia laser (fotocoagulazione), indicata per sigillare i capillari danneggiati e limitare le emorragie. Quando il danno è esteso, può rendersi necessario un intervento chirurgico di vitrectomia, utile per rimuovere sangue o tessuti cicatriziali che compromettono la retina. La scelta del trattamento dipende dallo stadio della retinopatia e dalle condizioni generali del paziente, ed è sempre accompagnata da controlli oculistici periodici per monitorare l’evoluzione della malattia.

Fonti:

  • Vankudre, G. S., Mohamed, Z. D., Ayyappan, J. P., & Alrasheed, S. H. (2025). Psychometric Impact of Diabetic Retinopathy-Induced Visual Impairment: A Hospital-Based Study, Al Buraimi, Sultanate of Oman. Clinical Optometry, Volume 17, 3–10.
  • Fenwick, E., Rees, G., Pesudovs, K., Dirani, M., Kawasaki, R., Wong, T. Y., & Lamoureux, E. (2012). Social and emotional impact of diabetic retinopathy: a review. Clinical & experimental ophthalmology, 40(1), 27–38. 
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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