Cos'è il perdono in psicologia e che significato ha?
Il perdono è un atto potente che libera dal risentimento e favorisce la guarigione emotiva. Scopri il suo significato, i benefici per mente e relazioni, e le strategie per intraprendere questo percorso di crescita personale.

Punti chiave
- Cos'è il perdono: perdonare significa scegliere di non restare legati alla sofferenza causata da un’offesa. Non vuol dire giustificare chi ha fatto del male, ma liberarsi da emozioni che bloccano il benessere personale.
- Fasi del perdono: il perdono si sviluppa in quattro fasi: riconoscere il dolore, decidere se perdonare, comprendere e accettare, lasciar andare il rancore. Ogni passaggio richiede tempo, consapevolezza e un confronto sincero con le proprie emozioni.
- Benefici: perdonare riduce stress, ansia e tensione fisica, migliorando la salute generale. Perdonare aiuta a ritrovare equilibrio mentale e promuove relazioni più sane.
Che cosa vuol dire perdonare?
Perdonare è una trasformazione personale che mette in luce i limiti e le debolezze che fanno parte di ogni essere umano. Il perdono richiede un percorso interno in cui la persona impara a guardare al passato senza restare legata al dolore.
Perdonare mette in discussione le proprie idee, il modo di vivere il dolore e il rapporto con gli altri. È difficile perché costringe a gestire rabbia, ferite e ricordi, e chiede impegno e autoconsapevolezza.
Le fasi del perdono
Il perdono non è immediato. Segue un processo che si sviluppa in più fasi. Ogni fase richiede tempo, impegno e consapevolezza. Le varie fasi si dividono in: riconoscere il dolore, scegliere se perdonare, comprendere e accettare, lasciare andare il rancore e la rabbia.
Riconoscere il dolore: la persona prende coscienza dell’offesa subita e affronta le emozioni che emergono: rabbia, delusione, voglia di rivalsa. Questo è un passaggio essenziale, perché non si può perdonare ciò che si finge di non sentire. Minimizzare il danno o ignorarlo blocca il processo.
Scegliere se perdonare: dopo aver riconosciuto il proprio stato emotivo, arriva il momento di scegliere se perdonare oppure no. È una decisione personale che richiede onestà. Nessuno può imporla dall’esterno. Chi ha sofferto deve valutare se è pronto a liberarsi dal peso del rancore.
Accettazione della situazione: con il tempo, se si sceglie di andare avanti, si inizia a guardare la situazione da una prospettiva diversa. Si accettano le emozioni vissute e si cerca di comprendere meglio l’accaduto, infatti, in alcuni casi, può emergere anche un sentimento di empatia verso chi ha causato il dolore. Non si tratta di giustificare, ma di ridurre l’impatto emotivo della ferita. È normale che in questa fase si alternino momenti di calma e momenti di rabbia: è il segno che il processo è in corso.
Liberarsi dalle emozioni: quando il rancore perde forza, arriva un senso di liberazione. La persona sente di aver lasciato andare il peso emotivo che la bloccava. A quel punto può decidere se ricostruire il rapporto con l’altro o chiudere in modo definitivo. In entrambi i casi, il perdono diventa un’occasione per conoscersi meglio e rafforzare la propria stabilità interiore.
Tipologie di perdono in psicologia
In psicologia, il perdono può assumere forme diverse a seconda del contesto e delle emozioni coinvolte.
- Il perdono verso se stessi riguarda il superamento del senso di colpa per errori commessi.
- Il perdono verso gli altri coinvolge relazioni con persone vicine, come familiari, amici o partner.
- Il perdono ambivalente si verifica quando una persona è combattuta. Vorrebbe mettere fine al conflitto e ritrovare la pace, ma allo stesso tempo prova ancora risentimento. In questi casi si alternano momenti di calma a momenti di rabbia.
- Il perdono completo si verifica quando la persona riesce a chiudere del tutto il capitolo doloroso. Non resta più rabbia, né bisogno di vendetta. Questo tipo di perdono porta equilibrio interiore e permette di guardare avanti con serenità.
Ci sono anche situazioni in cui il rancore lascia spazio a un’altra reazione negativa: l’indifferenza. Chi si sente ferito può scegliere di ignorare l’altro del tutto, evitando ogni legame o contatto.
Benefici del perdono
Il perdono è un elemento fondamentale per la nostra crescita personale. Quando perdoniamo stiamo facendo una scelta consapevole di mettere al primo posto i nostri valori e obiettivi invece che permettere al passato di continuare a influenzare negativamente il nostro presente.
Perdonare serve a stare meglio. Chi porta dentro rabbia, disprezzo o delusione spesso soffre anche a livello fisico ed emotivo. Queste emozioni consumano energia, peggiorano l’umore e aumentano ansia e stress. Il perdono permette di liberarsi da questo peso.
Quando si riesce a perdonare davvero, la mente si calma. Si prova un senso di pace interiore che aiuta a ritrovare equilibrio. Questo miglioramento si riflette anche sul corpo: la pressione sanguigna si stabilizza, il sistema immunitario risponde meglio e si riducono i disturbi legati allo stress.
Il perdono ha effetti positivi anche sulle relazioni. Aiuta a comunicare in modo più sereno, a evitare conflitti inutili e a mantenere rapporti più stabili con le persone vicine. Quando si smette di guardare indietro con rancore, si può vivere meglio il presente. Ci si concentra su ciò che si ha, non su ciò che si è perso. Questo atteggiamento rinforza la capacità di affrontare le difficoltà e migliora la qualità della vita, giorno dopo giorno.
Perdono e psicoterapia
Il perdono è spesso un tema centrale all’interno della psicoterapia. Alcune persone arrivano in terapia portando con sé rabbia, senso di ingiustizia, colpa o dolore legato a eventi passati. In questi casi, il lavoro psicoterapeutico aiuta a riconoscere e dare un nome alle emozioni bloccate, favorendo un’elaborazione profonda dell’esperienza vissuta.
Il perdono, in questo contesto, non viene mai imposto, ma viene esplorato come possibile strumento per liberarsi dalla sofferenza. Attraverso un percorso guidato, il paziente può sviluppare nuove prospettive, ridurre l’attaccamento al rancore e rafforzare la propria identità. Quando il perdono è autentico e nasce da una consapevolezza reale, può rappresentare una svolta importante nella crescita personale e nella stabilità emotiva.
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Fonti:
- Clabby, J. F. (2019). Forgiveness: Moving on can be healthy. The International Journal of Psychiatry in Medicine, 55(2), 123–130.
- Schmidt K. (2022). Forgiveness: Ultimate Healing. Journal of Christian nursing : a quarterly publication of Nurses Christian Fellowship, 39(2), 71.
- O'Beirne, S., Katsimigos, A. M., & Harmon, D. (2020). Forgiveness and chronic pain: a systematic review. Irish journal of medical science, 189(4), 1359–1364.