Disturbo da shopping compulsivo: a cosa è dovuto?

Lo shopping compulsivo è un disturbo comportamentale caratterizzato da un'incapacità di controllare gli impulsi di fare acquisti, con conseguenze negative significative sulla vita della persona coinvolta.

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Shopping compulsivo

Lo shopping compulsivo (detto anche oniomania), pur essendo un fenomeno in aumento, non è ufficialmente riconosciuto come disturbo ma è classificato nel DSM-5 tra i disturbi di accumulo. Secondo la Classificazione Internazionale dei Disturbi Mentali (ICD-10), lo shopping compulsivo è invece considerato un “disturbo del controllo degli impulsi, non altrimenti specificato” a causa dei ripetuti atti di acquisto senza una motivazione ben definita, della mancanza di controllo su questi comportamenti e della presenza di conseguenze funzionali negative. 

Sebbene la comunità scientifica dunque stia ancora esplorando possibili definizioni e classificazioni, i sintomi e meccanismi di funzionamento dell'oniomania sono simili a quelli dei disturbi del discontrollo degli impulsi, suggerendo una correlazione con le dipendenze comportamentali. Vediamo allora in dettaglio le caratteristiche e i possibili rimedi di questo tipo di dipendenza.

Che cos’è lo shopping compulsivo?

Lo shopping compulsivo è una dipendenza che si caratterizza per un irresistibile impulso verso acquisti continui, spesso non necessari. Questo comportamento, definito "compulsivo" è assunto come rituale per alleviare tensione e disagio. Recentemente, lo shopping compulsivo online ha guadagnato terreno, poiché la tecnologia facilita l'accesso ai consumi impulsivi con un semplice click.

Dal punto di vista neurobiologico, questo tipo di dipendenza coinvolge il sistema neurale della ricompensa e del controllo degli impulsi, rendendo difficile controllare il comportamento d'acquisto e aggravando così le conseguenze finanziarie, emotive e sociali del comportamento.

Come capire se si soffre di shopping compulsivo?

Ci sono alcuni segnali di dipendenza da acquisto compulsivo, che si evidenziano sia nello shopping in negozio che in quello online. Vediamo i principali sintomi dell'oniomania:

  • pensiero costante allo shopping;
  • controllo frequente di offerte, siti o App e-commerce;
  • difficoltà a fare resi, conservando tutto;
  • sensi di colpa dopo gli acquisti;
  • pensieri ricorrenti se l'esigenza non viene soddisfatta, esattamente come accade in altri tipi di dipendenze, come abuso di nicotina e dipendenza da eroina, ma non solo;
  • sensazioni di tensione o ansia prima dell'acquisto, seguite da un senso di sollievo o gratificazione dopo l'acquisto;
  • spese eccessive al di sopra delle proprie disponibilità finanziarie;
  • persistenza nell'attività di shopping nonostante le conseguenze negative sulla vita personale, lavorativa o finanziaria;
  • vergogna dopo l'acquisto compulsivo;
  • isolamento sociale o conflitti nelle relazioni a causa del comportamento di acquisto compulsivo.

Come altre dipendenze senza sostanze, lo shopping compulsivo può essere associato al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), per la comune caratteristica di azioni ripetitive e difficili da controllare.

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Caratteristiche dell'oniomania

Alcuni studi indagano la possibilità che l'oniomania riguardi soprattutto le donne di età compresa tra i 35 e i 40 anni, anche se mediamente i primi segni del disturbo si presentano durante l’adolescenza, per poi diventare conclamati a distanza di molti anni. Anche se le donne possono essere più soggette a spendere sul momento e di provare sensi di colpa dopo lo shopping, ulteriori ricerche evidenziano che invece si tratta di un fenomeno molto più eterogeneo di quanto si pensi.

Gli studi affermano che il disturbo da spesa compulsiva si presenta per lo più come un problema cronico, che copre in maniera costante l’arco di tempo che interessa, senza periodi di remissione, ovvero in cui i sintomi non si manifestano. 

Ci sono comunque dei casi in cui l’impulso agli acquisti incontrollati non si presenta per svariati mesi o addirittura per anni. Quindi, possono cambiare i livelli di intensità, ma l’andamento è generalmente costante e le ricadute frequenti. Ciascun episodio può durare ore, sottraendo alla persona molto tempo che potrebbe dedicare ad altre attività.

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Cause dello shopping compulsivo

Come già accennato, alcuni studiosi pensano che ci sia una disfunzione all’interno dei circuiti dopaminergico e serotoninergico. La dopamina (il neurotrasmettitore responsabile dell’instaurarsi delle dipendenze.) viene rilasciata in corrispondenza della ricerca di qualcosa che prevediamo ci darà un senso di benessere e innesca il sistema della ricompensa. La serotonina, invece, inibisce il controllo degli impulsi, rendendo necessario l’ottenimento di un appagamento immediato.

Le cause psicologiche, invece, ruotano intorno ad altri elementi: i rituali e le compulsioni vengono messi in atto come tentativo di gestire una forte ansia. Questa dinamica si verifica nella patologia mentale che, più di tutte, è rappresentativa di questi sintomi, ovvero il disturbo ossessivo-compulsivo. Lo stesso vale per altri disturbi, ad esempio i disturbi d’ansia, quelli depressivi o quelli che hanno a che fare con il controllo, come i disturbi del comportamento alimentare.

Le persone con dipendenza da shopping compulsivo, hanno spesso familiarità con altre problematiche più profonde, di cui gli acquisti incontrollati rappresentano solo la superficie e una modalità di gestione delle emozioni vissute come negative nel tentativo di cercare una scappatoia dalla realtà.

In una persona con oniomania, gli acquisti sono una fonte di gratificazione immediata, perché placano i pensieri intrusivi che vengono percepiti come impossibili da rimuovere e controllare in altro modo, anche se poco dopo vengono seguiti da senso di colpa e delusione verso sé stessi.

La problematica dell’incapacità di controllare gli impulsi, quindi, costituisce il nodo centrale di questo disagio, insieme alla scarsa autostima e a una mancata percezione di sé come efficace nel gestire i propri stati emotivi. Questo spesso può giustificare la frequente compresenza di un altro disturbo di dipendenza comportamentale.

Cause dello shopping compulsivo

Quali sono le conseguenze dello shopping compulsivo?

Lo shopping compulsivo può interferire anche in maniera significativa nella vita di una persona. Oltre che avere conseguenze economiche per cui ci si può ritrovare ad avere una scorretta gestione del denaro e, in alcuni casi, a collezionare debiti, le ripercussioni emotive e relazionali possono essere anche di grave entità.

Il meccanismo della dipendenza da oniomania (impulso/angoscia, acquisto e sollievo momentaneo, senso di colpa e malessere, ricomparsa dell’impulso) innesca ansia, stati depressivi, autosvalutazione, vergogna e bassa autostima.

A causa di questi comportamenti impulsivi, alla cattiva gestione del denaro o alle difficoltà finanziarie che ne derivano, può essere compromessa anche la sfera delle relazioni familiari e sociali, portando la persona all'isolamento sociale.

Come guarire dallo shopping compulsivo

È possibile uscire dalla dipendenza da acquisto compulsivo? Come per altre dipendenze comportamentali, il percorso di cura può richiedere un approccio multidisciplinare. Innanzitutto, è importante saper riconoscere il problema e prenderne consapevolezza. 

Se pensi che gli acquisti compulsivi siano diventati frequenti e iniziano a crearti difficoltà nelle tue relazioni o con te stesso, puoi iniziare con un test di autodiagnosi come il Bergen Shopping Addiction Scale, che utilizza sette criteri per identificare la dipendenza da shopping.

Naturalmente, un'autodiagnosi non è sufficiente e gli eventuali risultati del test devono essere poi validati da un clinico. Anche per questo motivo, molte volte è necessario chiedere l’intervento di un professionista psicologo o psicoterapeuta. Uno psicologo o psicoterapeuta potrà supportarti nella gestione delle emozioni, che spesso rappresenta la causa scatenante di un disturbo come questo. 

Se senti di averne bisogno, Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online e il supporto di uno psicologo al tuo fianco che, tra le altre cose, potrà insegnarti anche alcune tecniche di mindfulness, utile a riconoscere e accettare le tue emozioni restando nel momento presente. 

Oltre alla psicoterapia, che alcuni accorgimenti per superare l'oniomania che puoi subito iniziare a mettere in pratica sono:

  • tenere un diario in cui segnare tutte le spese effettuate;
  • preparare una lista in anticipo con le cose necessarie e comprare solo quanto segnato;
  • pagare sempre in contanti, così da renderti conto più facilmente di quanto effettivamente stai spendendo;
  • cercare di impegnarti in altre attività che non consentano di dedicare troppo tempo ai pensieri ricorrenti che possono portarti a fare acquisti compulsivi.

Consigli per superare l'oniomania

Fonti:

Bibliografia

The prevalence of compulsive buying: a meta-analysis. — Addiction, pp. 408-419

Maraz A, Griffiths MD, Demetrovics Z. (2016)

Interconnected desires: A systematic review of compulsive buying-shopping disorder and its links to disordered eating and body image by gender. — Journal of Behavioral Addictions, pp. 679-713

Laskowski NM, Ballero Reque C, Reiß P, Pahlenkemper M, Brandt G, Paslakis G. (2025)

“I fear, therefore, I shop!” exploring anxiety sensitivity in relation to compulsive buying. — Personality and Individual Differences, pp. 37-42

Gallagher CE, Watt MC, Weaver AD, Murphy KA (2017)

A review of compulsive buying disorder — World Psychiatry, pp. 14-14

Black DW (2007)

The Bergen Shopping Addiction Scale: reliability and validity of a brief screening test — Frontiers in Psychology, pp. 1374

Andreassen CS, Griffiths MD, Pallesen S, Bilder RM, Torsheim T, Aboujaoude E (2015)

Compulsive buying disorder: a review and a case vignette — Brazilian Journal of Psychiatry, pp. 16-23

Tavares H, et al. (2008)

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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano n° 51304, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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