Perché l'ansia aumenta con il caldo?

Il caldo può influenzare il nostro stato emotivo e aumentare i sintomi dell'ansia per diversi motivi. Scopriamoli nell'articolo.

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caldo e ansia

Con l'innalzarsi delle temperature, ciò che potrebbe sembrare un semplice cambiamento meteorologico potrebbe avere un impatto profondo sulla nostra salute mentale.

Mentre l'afa estiva porta con sé la promessa di giornate soleggiate e attività all'aperto, per alcune persone la sensazione di caldo può significare un aumento dei livelli di ansia.

In questo articolo, esploreremo il connubio tra caldo e malessere psicologico, evidenziando come ansia e caldo possano giocare un ruolo importante.

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Caldo e ansia: il mal d’estate

Da cosa deriva il legame tra vampate di calore e ansia?

Il caldo eccessivo e afoso provoca nel nostro organismo gli stessi sintomi fisici e mentali dell’ansia, come nausea, senso di soffocamento e confusione, che conducono a loro volta a sintomi come ansia, tristezza e tendenza all'isolamento.

Possiamo quindi dire che ci sia un parallelismo tra la fenomenologia causata dal caldo e quella causata dall’ansia: il caldo sembra predisporci a una situazione di stress fisico.

caldo e malessere psicologico

Si può essere predisposti a soffrire di ansia quando fa caldo?

Nelle persone ansiose, un'alta temperatura può alimentare i correlati emotivi. Ciò non significa che a tutti il caldo causi una sensazione di ansia, ma che il disagio venga amplificato in quelle persone che già normalmente ne soffrono per predisposizione personale.

Ansia, caldo e ipocondria

Chi soffre di ipocondria (oggi meglio definita come disturbo d’ansia di malattia) è abituato a fare caso a tutte le variazioni fisiologiche che si presentano e a immaginare scenari catastrofici. Se la persona in questione si fa spaventare dalla tachicardia, ad esempio, è più facile che in estate abbia paura di avere un infarto o sviluppi addirittura un attacco di panico, un attacco di ansia o più in generale la paura del caldo.

Caldo, ansia e agorafobia

Un caso a parte, ma che a sua volta sostiene la correlazione tra caldo e ansia, è quello dell’agorafobia. Si tratta della paura di trovarsi in luoghi affollati e sentirsi male, senza la possibilità di allontanarsi né di essere soccorsi da qualcuno. Il caldo aumenta il senso di soffocamento, e in questo modo i luoghi che già normalmente sono affollati, vengono percepiti come ancora più minacciosi.

Cosa provocano ansia e caldo?

  • Aumento delle preoccupazioni

Il tema centrale delle persone che soffrono di crisi d’ansia e di attacchi di panico è la necessità di controllare ogni variabile, non solo di ciò che succede intorno a loro, ma anche di ciò che riguarda il loro stesso corpo. Questo comportamento contribuisce all'aumento dell'ansia notturna, perché la mente tende a concentrarsi maggiormente su tali preoccupazioni quando si è a letto, privi delle distrazioni della giornata.

  • Paura del caldo e comportamenti di evitamento

Nei casi più gravi, il soggetto può mettere in atto dei comportamenti di evitamento, allo scopo di non esporsi al caldo e quindi evitare l'ansia. Il suo modo di proteggersi, quindi, è rinunciare a tutte le attività potenzialmente divertenti o che potrebbero in qualche modo arricchire la sua giornata, con l’effetto di:

  1. isolarsi dal mondo;
  2. sviluppare sintomi depressivi.

Dando così luogo a una vera e propria depressione stagionale.

Cosa provocano ansia e caldo?

  • Sbalzi di umore e irritabilità

Allo stesso modo, i sintomi fisici derivanti dalle vampate di calore e dall'ansia possono essere disturbanti, fino a diventare intollerabili per le persone che si irritano facilmente. Le ripercussioni a livello emotivo possono essere pesanti: chi ha una scarsa tolleranza al caldo è più soggetto a sbalzi d’umore e viene messo più duramente alla prova nella gestione e nel controllo di alcune emozioni, ad esempio la rabbia. A loro volta, queste difficoltà possono avere una risonanza sull’autostima e sul rapporto con le altre persone.

Gli effetti di caldo e ansia: gli attacchi di panico

Dato che le variazioni fisiologiche provocate dal caldo sono sovrapponibili a quelle che sopraggiungono con l’ansia, è facile intuire come sia più probabile che si presentino degli attacchi di panico in estate.

La paura che si prova è generalmente legata a questi sintomi, ed è fondamentalmente paura di morire per colpa di questi, oppure di perdere il controllo. Fortunatamente gli attacchi di panico passano in modo spontaneo nel giro di una manciata di secondi o, al massimo, entro pochi minuti. Ma la paura di svenire e sbattere la testa, oppure quella di avere un infarto, possono condurre a pensieri catastrofici che si ripresentano con frequenza, strutturando uno stato d’animo di ansia anticipatoria che diventa davvero complesso da gestire.

Come gestire l'ansia con il caldo?

La consapevolezza del legame tra caldo e ansia di cui abbiamo parlato è il primo passo per riuscire a contrastare gli effetti di questo pessimo connubio.

Se i sintomi ansiosi raggiungono dei livelli preoccupanti e sfuggono a ogni possibilità di controllo, c’è sempre la possibilità di rivolgersi a un professionista che possa aiutare nella gestione del periodo di crisi estiva.

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Quali sono i rimedi per l'ansia e il caldo?

Per gestire l'ansia associata al caldo possono essere molto utili gli esercizi applicabili alle comuni forme di ansia, come:

Ma, visto che è estate, è importante anche non sottovalutare il potere curativo della natura e, in particolare, il potere curativo del mare.

Per quanto riguarda la psicoterapia, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è efficace nel trattamento dell'ansia e può essere adattata per affrontare specifici triggers, come l'ansia legata al caldo.

Noi di Serenis offriamo percorsi di psicoterapia che possono supportarti con i tuoi problemi di ansia. I nostri terapeuti hanno in media 13 anni di esperienza e il primo colloquio è gratuito. Successivamente, le sedute costano 49 € l'una.

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Claudia TripiPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in Psicologia, mi sono specializzata in psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Durante il primo colloquio cerco di mettere l'altro/a a proprio agio e di cogliere sia le difficoltà in atto, sia le risorse che la persona porta con sé e di cui, magari, non è consapevole. Successivamente invito l'altro/a a riflettere sugli obiettivi che vuole raggiungere, per stabilire insieme un punto di partenza e capire le sue priorità.
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