Espatriare: preoccupazioni più comuni e come affrontarle

Il trasferirsi all'estero è una decisione significativa che richiede una pianificazione attenta e una valutazione approfondita delle implicazioni personali, professionali e logistiche.

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Persona preoccupata di vivere all'estero

Punti chiave

  • Preoccupazioni per l’espatrio: espatriare può generare ansia e disorientamento. Le principali preoccupazioni riguardano pratiche burocratiche, barriere linguistiche, cambiamenti culturali e difficoltà nel creare nuove relazioni.
  • Come superarle: affrontare le preoccupazioni in modo pratico e graduale riduce lo stress. Informarsi in anticipo, imparare la lingua di base, costruire routine semplici e mantenere i contatti con le persone care sono strategie efficaci per adattarsi al nuovo contesto senza sentirsi sopraffatti.
  • Espatrio e psicoterapia: la psicoterapia aiuta a gestire le emozioni legate al cambiamento. Offre uno spazio sicuro dove elaborare paure, solitudine e insicurezze, fornendo strumenti concreti per affrontare l’adattamento con maggiore equilibrio e migliorare il proprio benessere mentale.

Preoccupazioni per chi espatria: quali sono le più comuni?

Espatriare può portare con se emozioni negative e positive. Tra le preoccupazioni più comuni che le persone possono sentire prima di espatriare si trovano principalmente: 

  • Preoccupazioni per questioni burocratiche
  • Preoccupazioni legate alla lingua e alla cultura del paese ospitante
  • Preoccupazioni riguardanti le nuove abitudini e le nuove relazioni.

Trasferirsi può portare dunque la persona a vivere un momento difficile e di conseguenza anche emozioni negative come la paura e la tristezza che possono portare, se non affrontate in modo efficace, a degli stati di ansia e nei casi più gravi anche di depressione.

Preoccupazioni per chi espatria quali sono le più comuni

Preoccupazioni per questioni burocratiche

Chi decide di espatriare spesso si trova ad affrontare delle pratiche burocratiche complesse, dipendentemente dal paese in cui sceglie di trasferirsi. Alcuni documenti, come il permesso di soggiorno, le assicurazioni sanitarie ed eventuali nuovi contratti di lavoro richiedono molto tempo e precisione. 

Una continua esposizione a questi problemi legata al rispetto delle scadenze degli enti locali, possono generare stress e di conseguenza influire sulla salute mentale.

Le preoccupazioni per lingua e cultura

Una delle prime preoccupazioni di chi si trasferisce all’estero riguarda la capacità di integrarsi nel nuovo Paese. Molte persone temono di non conoscere abbastanza la lingua locale o di non capire le abitudini del posto. Questo accade soprattutto quando si sceglie una destinazione con una lingua e una cultura molto diverse da quelle d’origine.

Provare ad integrarsi in una nuova cultura e società può essere parecchio stressante. Nei primi periodi in cui magari l'inserimento risulta più complicato, si può sentire un senso di solitudine e isolamento che diventano difficili da affrontare, specie se si affrontano da soli.

Persona sola

Preoccupazioni riguardanti le nuove abitudini e le nuove relazioni

Espatriare significa anche cambiare abitudini e lasciarsi alle spalle la famiglia e gli amici di sempre. I ritmi giornalieri, il cibo, i modi di interagire con le persone possono essere molto diversi da quelli a cui si è abituati. Questa trasformazione può generare confusione e senso di perdita. La mancanza di punti di riferimento chiari porta spesso a un calo dell’umore, fatica mentale e difficoltà a gestire la quotidianità.

Anche costruire nuove relazioni può essere complicato. Le persone intorno parlano un’altra lingua, seguono regole sociali diverse e hanno aspettative differenti.

Come superare le preoccupazioni per l'espatrio

Affrontare un trasferimento all’estero comporta sfide emotive e pratiche. Per ridurre l’impatto sulla salute mentale è fondamentale prepararsi in modo graduale e realistico. Informarsi bene sulle procedure burocratiche prima della partenza permette di evitare confusione e riduce lo stress legato ai documenti. Creare una checklist semplice, con date e scadenze, aiuta a mantenere il controllo.

Per quanto riguarda lingua e cultura, è utile iniziare a studiare la lingua locale anche solo con frasi base, già prima di partire. Questo piccolo passo migliora la sicurezza in sé stessi e facilita i primi contatti. Una volta sul posto, cercare occasioni di dialogo aiuta a rafforzare la comunicazione e a sentirsi meno isolati.

Anche la gestione delle abitudini e dei rapporti sociali richiede tempo. Stabilire una routine personale, anche minima, aiuta a ritrovare stabilità. Restare in contatto con amici e familiari riduce il senso di distanza e fornisce supporto nei momenti più difficili. È importante non forzarsi: ogni nuova abitudine va costruita un passo alla volta.

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Come aiuta la psicoterapia per le preoccupazioni per l'espatrio

La psicoterapia può offrire un supporto concreto a chi si trova ad affrontare le difficoltà legate all’espatrio. Attraverso un percorso psicologico è possibile sviluppare strumenti pratici per affrontare l’adattamento: migliorare la tolleranza alla frustrazione, rafforzare la fiducia in sé stessi e costruire nuove abitudini senza sentirsi sopraffatti. La terapia offre uno spazio sicuro in cui sentirsi ascoltati, senza giudizio, e può diventare un punto di riferimento stabile durante il cambiamento.

In particolare, fare terapia anche quando ci si trova in un altro paese è molto importante per prendersi cura del proprio benessere mentale. Noi di Serenis offriamo percorsi di psicoterapia online che ha proprio il vantaggio di poter fare le sedute in qualsiasi luogo ti trovi. I nostri terapeuti hanno in media 13 anni di esperienza e fissare un primo colloquio conoscitivo è gratuito: basta compilare il nostro questionario. Le sedute successive hanno un costo di 49 € l'una.

Fonti:

  • Foyle, M. F., Beer, M. D., & Watson, J. P. (1998). Expatriate mental health. Acta psychiatrica Scandinavica, 97(4), 278–283.
  • Zaghloul, M. S., Saquib, J., AlMazrou, A., & Saquib, N. (2019). Mental Health Status of Expatriate Nurses in Northcentral Saudi Arabia. Journal of immigrant and minority health, 21(6), 1233–1240. 
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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