Perfezionismo: cos'è e conseguenze

Il perfezionismo è l’abitudine a cercare risultati impeccabili, fissando obiettivi eccessivi. Può generare stress, insicurezza, timore di errori e difficoltà nel riconoscere i propri successi reali.

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Perfezionismo

Punti chiave

  • Cos'è il perfezionismo: il perfezionismo è la tendenza a pretendere risultati elevati da sé o dagli altri, anche quando non sono richiesti dalla situazione.
  • Caratteristiche: chi è perfezionista impone standard irrealistici, ha paura del giudizio, teme l’errore e valuta sé stesso solo in base ai risultati. Il pensiero è spesso dicotomico: tutto giusto o tutto sbagliato.
  • Perfezionismo e psicopatologia: il perfezionismo patologico è legato a disturbi come ansia, depressione, disturbi alimentari e tratti ossessivo-compulsivi. Il trattamento principale per il perfezionismo patologico è la psicoterapia.

Definizione di perfezionismo

Frost e collaboratori definiscono il perfezionismo psicologico come l'abitudine di pretendere da noi stessi o dagli altri una performance di qualità maggiore rispetto a quella richiesta dalla situazione. 

La conseguenza primaria a tutto ciò è ipercriticare il proprio comportamento. A tale definizione Hamacheck aggiunge che il perfezionismo patologico porta a vivere in un costante stato di ansia causato dal bisogno di fare sempre meglio.

Definizione di perfezionismo

Caratteristiche del perfezionismo

Paul Hewitt e Gordon Flett, nel 1991, hanno identificato e descritto in modo sistematico le caratteristiche del perfezionismo, sviluppando un modello teorico che distingue tre dimensioni principali:

  1. Perfezionismo autogenerato (self-oriented) – standard elevati imposti a sé stessi.
  2. Perfezionismo eterodiretto (other-oriented) – standard elevati imposti agli altri.
  3. Perfezionismo socialmente prescritto (socially prescribed) – percezione che gli altri abbiano aspettative irrealistiche.

Le caratteristiche del perfezionismo descritte da questi due studiosi sono le seguenti:

  • Standard personali eccessivi: il perfezionista impone a sé stesso obiettivi molto elevati, spesso irraggiungibili, e si sente in dovere di raggiungerli per sentirsi valido.
  • Paura della critica: la possibilità di ricevere osservazioni negative è vissuta con forte disagio. Questo timore può portare a procrastinazione o evitamento delle situazioni valutative.
  • Insicurezza sulle proprie capacità: il perfezionista dubita spesso di poter portare a termine i compiti in modo adeguato, anche quando ha già dimostrato competenza.
  • Valutazione negativa del fallimento: ogni errore è interpretato come un fallimento totale. Il timore è quello di perdere la stima degli altri o essere giudicati male a causa di una prestazione non perfetta.
  • Pensiero dicotomico: il risultato è visto in termini estremi: o successo completo o fallimento totale. Non esistono vie di mezzo o margini di accettazione.
  • Focalizzazione sugli errori: l’attenzione è rivolta soprattutto agli sbagli, anche minimi. Gli errori vengono ingigantiti e vissuti come prove di inadeguatezza.
  • Aspettative percepite dagli altri: c’è la convinzione che persone significative (familiari, colleghi, superiori) abbiano pretese molto alte nei propri confronti e che ci si debba adeguare per essere accettati.
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Differenze tra perfezionismo patologico e perfezionismo funzionale

Il perfezionismo non è sempre negativo. Esistono due forme distinte: una utile, che stimola la crescita, e una dannosa, che ostacola il benessere. Capirne la differenza è fondamentale per riconoscere quando un atteggiamento orientato al miglioramento diventa una fonte di sofferenza e blocco emotivo. 

Perfezionismo patologico

Il perfezionismo patologico è una tendenza caratterizzata dal bisogno di raggiungere degli standard molto alti, anche quando non sono necessari o addirittura realistici.

I segnali di questo comportamento si possono ritrovare nella forte paura di sbagliare e fallire, nel controllo minuzioso ed eccessivo dei dettagli e nel conseguente aumento dello stress e ansia che scaturiscono dal bisogno di essere perfetti. 

Perfezionismo patologico

Perfezionismo sano

Chi possiede un livello sano di perfezionismo, invece, si pone degli obiettivi comunque elevati ma realizzabili e che siano anche in equilibrio tra l'impegno energetico richiesto e il benessere personale.

I comportamenti principali di questa modalità di perfezionismo si ritrovano nell'avere degli obiettivi chiari e raggiungibili, riuscire ad accettare i propri errori e vederli come una possibilità per imparare e anche riuscire a riconoscere i propri sforzi e i piccoli traguardi.

Relazione tra perfezionismo e altri disturbi psicologici o di personalità

Nel corso degli anni diversi studi scientifici hanno dimostrato che il perfezionismo patologico può essere alla base di numerosi disagi psicologici. Di seguito vederemo i principali disturbi associati al perfezionismo

Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità

Il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità si caratterizza anche per la necessità di elevati standard di prestazione. Ci sono psicologici, come Rhéaume, che sostengono che il perfezionismo sia una caratteristica necessaria per lo sviluppo del disturbo ossessivo-compulsivo, perché chi ne soffre dichiara di aver bisogno di perfezione.

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Disturbi d’ansia e depressione

Come abbiamo già specificato molti studi scientifici, come quello di Hewitt e Flett, hanno evidenziato che il perfezionismo patologico gioca un ruolo fondamentale nei disturbi d'ansia e nella depressione.

Gli standard elevati, le aspettative irrealistiche, la paura di sbagliare e del giudizio, la sfiducia nelle proprie capacità e il sentirsi non all'altezza - ovvero tutte caratteristiche tipiche del perfezionismo patologico - potrebbero sfociare nel disturbo d’ansia sociale e nella depressione.

Disturbi alimentari

In un articolo scientifico di Brownell si può leggere che la società moderna ci spinge a cercare di avere un corpo perfetto. Il problema, come evidenzia l'autore, è che non lo si fa per la salute, ma per l’ideale di controllo che il corpo perfetto simboleggia.

Tutto questo ci porta ad avere una bassa autostima che è un fattore di rischio per lo sviluppo dei disturbi alimentari: la paura di essere grassi può farci ammalare di anoressia nervosa che può essere causata da aspettative perfezionistiche disfunzionali.

Disturbo narcisistico di personalità

Il perfezionismo gioca un ruolo molto importante anche nel disturbo narcisistico di personalità, dove però viene utilizzato con lo scopo di apparire agli occhi degli altri belli, perfetti e potenti per poter ottenere tutta la loro ammirazione.

Le persone che ne soffrono, però, vivono anche il lato negativo, e quindi il timore del giudizio altrui che può scatenare delle "ferite" che nel tempo si rivelano insopportabili.

Relazione tra perfezionismo e altri disturbi psicologici o di personalità

Il perfezionismo patologico si può curare?

Si, perfezionismo patologico può essere migliorato e reso funzionale grazie all'aiuto degli esperti della salute mentale

In particolare, la psicoterapia può aiutarti a:

  • Riconoscere i pensieri distorti: il terapeuta guida la persona a identificare frasi automatiche come “se non è perfetto, non vale”.
  • Ridimensionare gli obiettivi: la persona impara a distinguere tra obiettivi utili e richieste eccessive.
  • Sostituisce il giudizio con l’osservazione: aiuta a cambiare la prospettiva da autocritica ad autocomprensiva, per ridurre la durezza del giudizio verso se stessi.
  • Allena la flessibilità la persona impara a tollerare l’imperfezione e ad agire anche in presenza di incertezza.

Se senti il bisogno di un supporto psicologico che ti aiuti a rendere funzionale il tuo perfezionismo, puoi rivolgerti a noi di Serenis. I nostri terapeuti hanno in media 13 anni di esperienza e il primo colloquio è gratuito: ti basta compilare il nostro questionario. Successivamente, le sedute costano 49 € l'una.

Fonti:

  • Limburg, K., Watson, H. J., Hagger, M. S., & Egan, S. J. (2017). The Relationship Between Perfectionism and Psychopathology: A Meta-Analysis. Journal of clinical psychology, 73(10), 1301–1326.
  • Mandiola, M. I., Arancibia, M., Elton, V., Madrid, E., Meza, N., Stojanova, J., Lutz, M., & Leyton, F. (2022). Perfeccionismo, estrés académico y ansiedad social en mujeres estudiantes de medicina y riesgo de padecer un trastorno alimentario: un modelo multivariado [Perfectionism, academic stress and social anxiety in female medical students and the risk for eating disorders]. Revista medica de Chile, 150(8), 1046–1053.
  • Smith, M. M., Sherry, S. B., Vidovic, V., Saklofske, D. H., Stoeber, J., & Benoit, A. (2019). Perfectionism and the Five-Factor Model of Personality: A Meta-Analytic Review. Personality and social psychology review : an official journal of the Society for Personality and Social Psychology, Inc, 23(4), 367–390. 
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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