Insonnia: sintomi, cause e cura
L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato da difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti o risveglio precoce con incapacità di riaddormentarsi. Scopri le possibilità di trattamento per l'insonnia.

Punti chiave
- Cos'è l'insonnia: è un disturbo del sonno che rende difficile addormentarsi o mantenere il sonno.
- Sintomi: i sintomi principali includono difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti, sonno non ristoratore e stanchezza durante il giorno.
- Trattamento: il trattamento può includere farmaci, come benzodiazepine o melatonina, per brevi periodi, e psicoterapia per migliorare le abitudini di sonno.
Che cos'è l'insonnia?
L'insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà nel riposare in maniera soddisfacente. Le manifestazioni principali dell'insonnia sono:
- difficoltà ad addormentarsi;
- risvegli frequenti durante la notte;
- risveglio anticipato al mattino.

Tipologie di insonnia
Possiamo classificare l’insonnia in base alla sua durata e al momento in cui si manifesta:
- insonnia iniziale: caratterizzata dalla difficoltà ad addormentarsi all'inizio della sera;
- insonnia intermedia: presenta frequenti risvegli notturni e difficoltà a riprendere sonno;.
- insonnia terminale: il risveglio è molto precoce al mattino con difficoltà o incapacità di riaddormentarsi.
- insonnia acuta: solitamente dura pochi giorni o settimane ed è spesso legata a eventi che causano stress (es. problemi lavorativi, familiari) o a cambiamenti importanti;.
- insonnia grave: è un tipo d'insonnia cronica caratterizzata dalla difficoltà a dormire per almeno tre notti alla settimana e per un periodo superiore a uno o tre mesi e ha conseguenze anche sullo stato di veglia;
Come capire se si soffre di insonnia?
L’insonnia si manifesta con sintomi sia diurni che notturni. Tra questi ultimi, come abbiamo accennato, i principali sono la difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti o prolungati, e risveglio precoce con incapacità di riaddormentarsi. Chi soffre di insonnia percepisce spesso il sonno come non ristoratore.
Le persone che soffrono di insonnia, possono avere difficoltà a svolgere alcune funzioni quotidiane (come studiare o lavorare) a causa di sintomi stanchezza persistente, sensazione di fatica al risveglio, irritabilità, umore instabile, difficoltà di concentrazione, memoria compromessa.
Per capire meglio se soffri di insonnia, puoi parlare con un nostro psicoterapeuta che si occupa di disturbi del sonno. Il primo colloquio in Serenis è sempre gratuito, ti basta compilare il nostro questionario ed effettuare la prenotazione per il primo incontro conoscitivo.
Quali sono le cause dell'insonnia?
L'insonnia può avere diverse cause, che spesso possono presentarsi insieme. Le cause scatenanti non sono mai uniche ma possono derivare da una costellazione di fattori che agiscono contemporaneamente. Tra le cause principali dell'insonnia ci sono:
- stress: le preoccupazioni giornaliere legate a vari aspetti della vita come università, lavoro o relazioni sociali possono rendere difficile il rilassamento e conseguentemente anche l'addormentamento;
- ansia: ansia e insonnia possono essere profondamente collegate. Lo stato d’allarme causato dall’ansia può influire sul sonno, così come una scarsa igiene del sonno può acuire gli stati d’ansia;
- disturbi dell’umore: nella depressione, ad esempio, l’insonnia può essere uno dei sintomi associati più frequenti;
- disturbi psichiatrici: i disturbi del sonno sono uno dei principali sintomi che caratterizzano il disturbo bipolare e sono presenti anche in pazienti con psicosi;
- particolari condizioni mediche: condizioni mediche che causano dolore, reflusso, apnee notturne o altri sintomi fisici, possono impedire un corretto riposo;
- abitudini di vita che influenzano il sonno: il consumo di sostanze come alcol, caffeina, teina, e quello di pasti pesanti prima di andare a dormire possono ostacolare il riposo;
- assunzione di farmaci o droghe: alcuni farmaci o droghe hanno degli effetti collaterali che possono provocare insonnia;
- ambiente non adatto al riposo: luci forti, temperatura inadeguata o rumori, possono influire sul riposo.
Come combattere l'insonnia? Vediamo di seguito cosa fare in caso di insonnia e a chi rivolgersi per superare questo problema.

Non riesco a dormire: cosa posso fare?
Per sapere cosa fare per dormire e combattere l’insonnia, il primo passo è affidarsi a degli esperti (come specialisti del sonno o neurologi) che possono fare una diagnosi precisa in relazione ai sintomi e al decorso del disturbo.
Di solito, i rimedi per l'insonnia possono includere sia farmaci che la psicoterapia.
Il trattamento iniziale può essere farmacologico, e viene gestito dai medici di base. I farmaci più utilizzati sono gli ipnoinducenti (sonniferi) che servono come trattamento immediato dell'insonnia.
Per il trattamento a lungo termine del disturbo, invece, si possono utilizzare dei farmaci antidepressivi e sedanti. Per questa categoria di farmaci è consigliato confrontarsi con uno psichiatra che, dopo una diagnosi approfondita, adatterà il trattamento farmacologico sui bisogni del paziente. Se pensi di aver bisogno di una valutazione farmacologica da parte di uno psichiatra, puoi rivolgerti al nostro centro medico. Per prenotare la prima visita ti basta compilare il nostro questionario: la prima visita costa 89 €, mentre le visite successive costano 77 €.
Come curare l'insonnia con la psicoterapia
Tra i rimedi contro l'insonnia è molto efficace la psicoterapia, in particolare il trattamento cognitivo comportamentale integrato, che offre la possibilità di personalizzare il percorso in base alle evidenze emerse durante le sedute.
Le tecniche specifiche per l’insonnia che fanno parte del trattamento cognitivo comportamentale sono:
- tecniche di rilassamento: sono delle tecniche (come la mindfulness per l’insonnia) di rilassamento che il paziente può imparare e mettere in pratica prima di andare a dormire, o che può svolgere insieme al terapeuta, come l’ ipnosi per addormentarsi;
- igiene del sonno: vengono date delle regole per migliorare la qualità del sonno, come ad esempio andare a letto sempre alla stessa ora o non utilizzare schermi prima di andare a dormire;
- controllo dello stimolo del sonno: ha l'obiettivo di identificare la stanza di riposo come stanza che non viene utilizzata per attività alternative al sonno come guardare la TV o stare al computer;
- ristrutturazione cognitiva: quando preoccuparsi dell’insonnia porta all’insorgenza di altri disturbi come quelli d’ansia, questa tecnica può essere molto utile. L'obiettivo della ristrutturazione cognitiva è quello di modificare le credenze disfunzionali sul sonno.
Se sei interessato a conoscere le esperienze delle altre persone che soffrivano di insonnia, puoi leggere le testimonianze di chi ha superato l'insonnia.
Ho seguito una giovane adulta che ha sofferto di insonnia di mantenimento, reattiva alla condizione di malattia terminale del proprio compagno, che è spontaneamente regredita durante il periodo del lutto.Il lavoro con la mia paziente è durato in tutto 4 mesi, due mesi prima del decesso e due mesi dopo il decesso del compagno. Ho usato l'ascolto empatico e interventi psicoeducativi cognitivi e comportamentali.
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